La messinscena dei giornali che strillano alle dimissioni di Giorgio Napolitano, ha avuto lo spazio di mezza giornata. Mentre scrivo, il Capo dello Stato annuncia che non si dimetterà e che si consulterà con 2 gruppi ristretti (Pd e Pdl) per cercare di varare un governo all’insegna del solito inciucio. E mentre i partiti si dilaniano in fronde alla faccia della granitica linea del M5s, il regime mediatico sentenzia ancora che la “colpa” del presunto stallo politico è di Grillo. A cominciare dal piddino vicesindaco di Firenze Dario Nardella, secondo cui «il Paese lo ha letteralmente bloccato», passando per il “corrierista” Verderami, che affibia a Napolitano l’espressione “grillini inaffidabili“. Per il narra-patacche Salvati, invece, “Grillo e il suo movimento mettono in atto il deliberato tentativo di sfasciare tutto” proponendo “l’uscita dall’Euro“. Per ciò il dalemiano Matteo Orfini è sicuro che «Grillo pagherà un prezzo altissimo con questa politica bizzarra delle mezze frasi e delle smentite quotidiane da Prima Repubblica». E infatti, Travaglio ci casca, bollando “autoscacco” del Movimento il fatto che Crimi e Lombardi non abbiano proposto nomi a Napolitano per un governo a 5 Stelle durante la loro ultima consultazione lampo al Quirinale. Ma diamine! Sono mesi che i grillini promuovono un programma di 20 punti che prescinde dalle persone. Sono mesi che Grillo cerca di trasformare la politica in una missione di obiettivi scelti online, al posto di leader fritti. Salvatore Settis (direttore della Normale di Pisa che ha dovuto sopportare l’ex ministro Bondi) o Gustavo Zagrebelsky, (presidente emerito della Consulta, unico a invitare Napolitano a ritirare il conflitto per far distruggere le sue intercettazioni con Nicola Mancino finite nei faldoni del processo sulla trattativa Stato-mafia), sono sì entrambe personalità estranee ai partiti, che probabilmente potrebbero essere buoni candidati premier del Movimento. Ma non indispensabili, come invece si ritengono i giornalisti di radio-giornali e tivù ( compreso Mentana che ha ribaltato l’opinione). Quelli che tuonano la paralisi affiancandoci la foto della portavoce Lombardi. Quelli muti sulla promiscuità del Pdl intento ad allearsi con tutti pur di galleggiare sulla crisi, muti sulla faccia del governatore lombardo Maroni a Roma ladrona immortalato accanto a Schifani, già difensore del clan palermitano dei Lo Sicco e del loro palazzone abusivo. Quelli che rivendicano il ruolo di “filtri” con l’opinione pubblica che l’immediatezza diretta della Rete, invece, dribbla. Quelli che farneticano di informazione obiettiva mentre Angelo Panebianco si lagna sul “perché Bersani non ha accettato l’idea di un governo col Pdl“, nel motivato timore che con un altro voto a giugno porti i partiti a “ridimensionarsi“. Insomma, il sistema politico-mediatico dei poteri precostituiti è granitico nel mostrare il suo lato truccato della medaglia. Mentre Grillo propone l’elezione del presidente della Repubblica online, giornali e politici, con un’insistenza che rasenta il parassitismo ortodosso, deviano l’attenzione sullo spread e danno credito a Goldman Sachs (Monti) sul “fattore Grillo” divenuto un problema per l’Europa accomodata a campare di rendita sulla disintegrazione degli Stati mediterranei soffocati dall’Eurodebito. Mentre Bersani fallisce da leader del suo partito frammentato da corporazioni, lobby e da interessi di retrobottega, Napolitano voleva i nomi dai grillini per i quali conta soltanto il progamma. E ora ditemi che sono un grillino ortodosso.
4 pensiero su “Italia, Repubblica ortodossa”
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[…] Il blog di Daniele Martinelli […]
Adesso però dobbiamo concentrarci (e presentare disegni di legge) sull’ECONOMIA.
Io mi concentrerei anche sul caso Cipro, che sta passando sotto (quasi) silenzio, in rapporto all’inaudita gravità della situazione.
La rapina cipriota potrebbe accadere (e secondo me accadrà) anche da noi, e questa impressione è confermata dalle deboli e pietose smentite di Abi e banca d’italia.
I nostri soldi nelle banche, che siano su conti correnti, obbligazioni, cassette di sicurezza, sono a rischio rapina.
E’ bene che lo sappiamo.
I signori dell’eurogruppo non esiteranno a richiederne l’appropriazione indebita, se (e lo sarà) necessario.
Questo furto, in sè stesso gravissimo, lo è ancor di più se consideriamo cinque fatti.
1) Il debito delle banche, che va a coprire, non è stato generato da quelli che lo devono ripagare, ma in larga parte da operazioni finanziarie spregiudicate, che come tali hanno prodotto perdite, ma anche guadagni (per pochi). Quando una banca dichiara milairdi di euro di deficit, non significa che quei miliardi siano scomparsi. Non sono stati bruciati in un bidone sulla pubblica piazza. Per ogni miliardo che qualcuno ha perso, qualcun altro ha “guadagnato” (diciamo così) lo stesso miliardo.
2) Nessun CONTROLLO è stato esercitato da coloro che erano preposti a controllare (Caso MPS: Consob e Banca D’Italia). Se ne deduce l’imcompetenza o (assai più probabile) la MALAFEDE di codesti signori.
3) Nessun atto formale (o indagini che non hanno portato a nulla) è mai stato intrapreso verso coloro che hanno provocato le perdite, e neppure verso coloro (perchè ci sono, eccome se ci sono) che hanno intascato i corrispondenti guadagni. Nessun processo, nessuna indagine, nessun colpevole.
4) Nessun atto formale è mai stato intrapreso per RECUPERARE questi soldi, apparentemente “svaniti” nel nulla.
5) PUNTO FOCALE: Nessun atto formale è mai stato intrapreso per far sì che queste situazioni NON POSSANO RIPETERSI in futuro. Gli strumenti finanziari “tossici” (quali i derivati) non solo non sono stati vietati, ma continuano ad essere utlizzati a piene mani dalle banche, pure quelle oggetto di salvataggi (con i soldi dei contribuenti). E’ un punto NODALE il non permettere che una banca utilizzi i soldi dei suoi correntisti per scommettere su tali strumenti finanziari. I soldi dei conti correnti NON DEVONO essere utilizzati per attività che comportino rischio. PUNTO.
Il comportamento fino ad ora tenuto dall’eurogruppo non solo non scongiura il futuro ripetersi di situazioni come quella di Cipro, ma anzi le legittima.
Pensate che favola: io banchiere uso i soldi dei correntisti per le peggiori porcate finanziarie, e non solo NON ripagherò le eventuali perdite , NON solo non subirò alcuna conseguenza, ma le eventuali perdite verranno PAGATE da chi NON le ha prodotte.
SUBLIME.
Scusate… ma volevo ricordarvi che M5S in Sardegna ha preso una montagna di voti
ma la Sardegna dove è finita?