Notizia bomba di oggi domenica 6 agosto: la senatrice grillina Chiara Appendino è di nuovo indagata.
Volete sapere di che cosa? Corruzione? Tangenti? Mafia? Peculato? No, niente di tutto questo.
Chiara Appendino è indagata per inquinamento ambientale colposo.
Ma non è mica la sola. Con lei ci sono Sergio Chiamparino, Piero Fassino, Alberto Valmaggia, Enzo Lavolta, Stefania Giannuzzi e Alberto Unia.
Si tratta di ex sindaci di Torino, ex presidenti della Regione Piemonte e di ex assessori all’ambiente.
Secondo il pm Gianfranco Colace, i 7 politici, durante i loro mandati, hanno fatto poco nulla per contenere entro i limiti di legge le Pm10 nell’aria, che come sappiamo, soprattutto d’inverno, sforano praticamente ogni giorno un po’ dappertutto nell’intera pianura padana.
L’accusa, è che a Torino non sono stati istituiti i ticket a pagamento di ingresso per i veicoli inquinanti.
Non si è investito nel potenziamento del trasporto pubblico per disincentivare l’uso delle auto.
Non c’è stato il coraggio di fare ordinanze di blocco dei veicoli inquinanti.
Non si è fatto abbastanza per il bike saring.
E quindi sono state fatte pochissime multe per i trasgressori. Parliamo di appena 136 nel 2016 e soltanto 39 nel 2015 in una Torino che ha quasi un milione di abitanti.
Non solo. I 7 amministratori indagati – secondo l’accusa – dovevano controllare che le abitazioni non sforassero con le temperature del riscaldamento dimestico, così da limitare le emissioni di inquinanti nell’aria.
Il pm evidenzia che tra il 2015 e il 2019 a Torino sarebbero morte 1.400 persone a causa dello smog.
Bene, ora tocca all’Appendino e ai suoi colleghi incaricare i legali per difendersi. Il processo sarà un concentrato di consulenze scientifiche e di statistiche, volte a convincere i giudici che nonostante tutto a Torino, negli ultimi 30 anni, la qualità dell’aria sarebbe migliorata.
Va detto che indagini così non sono nuove. Nel 2009, un’indagine analoga partita in Lombardia dopo un esposto del Codacons, portò all’archiviazione dopo 3 anni, dell’allora presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni assieme all’ex sindaco di Milano Letizia Moratti, agli ex presidenti della Provincia Filippo Penati e Guido Podestà, oltre all’allora sindaco di Legnano Lorenzo Vitali.
Nel caso di Torino l’indagine è partita da un esposto del comitato di cittadini Torino Respira.
Ecco, l’indagine a carico dei politici piemontesi è doverosa, ma si risolverà presumibilmente con archiviazioni.
Prima dei politici, in tema di inquinamento, andrebbero messi in galera i petrolieri.

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