Non ci sono soltanto Report senza tutela legale o Annozero senza squadra di tecnici e con qualche contratto in bilico. Ci sono anche i blogger perennemente precari come il sottoscritto, che si sono buttati in questa avventura multimediale divenuta ormai un impegno quotidiano, costante e anche un pochino stressante. Non so per voi commentatori…

Per me ogni giorno é un dilemma decidere quale argomento postare qui. Sono sempre troppi gli argomenti! e del resto da solo non posso fare di più di quello che ho finora fatto e di ciò che sto ancora facendo. Le mie giornate sono un continuo leggere giornali e blog, sentire gente che chiama per segnalarmi cose e situazioni, scandagliare i commenti, aggiornare i plug in, controllare i feed, leggere le mail che contengono di tutto: dai complimenti agli insulti (pochi per fortuna), dalle osservazioni a vere e proprie richieste. Il blogger non ha spazi riservati. E’ sempre connesso. In camera in spiaggia in edicola in auto e persino in bagno!

E’ davvero diventato routine leggere frasi del tipo “complimenti, grazie, dovremmo essere tutti come te, sei un mito continua così…” oppure “vai a lavorare, comunista, l’hai chiamato giallo invece di gallo, il tizio ti ha trombato” eccetera eccetera.

Il blogger direttore caposervizio redattore impaginatore regista operatore scrittore correttore di bozze e critico a cadenza quotidiana, é un professionista senza diritti e senza fondi, oltre che bersaglio di una miriade di doveri dei “lettori in cerca di puristi celoduristi” che si schifano leggere i feed di Google Adsense da cui sfoggia “sei di Forza Italia?“, ma che per paradosso rende qualcosetta alla causa.

Siete in tanti voi che mi pregate di rimanere il più possibile un “giornalista libero” ma siete anche troppe migliaia a ritenere che tutto vi sia dovuto. I sottotitoli e la risposta immediata, il post dedicato e la visibilità  costano non soltanto fatica. Costano tempo e soldi. Tanti soldi, più delle notizie che circolano e delle pretese gratis.

Ho la sensazione che il giornalista blogger, nell’immaginario comune dei cybernauti, non sia una persona che una volta pubblicato il post si fa il culo parallelepipedo per vivere e combattere i problemi di tutti. Ho la sensazione che i cybernauti reputino il blogger qualcosa di virtuale che si rinnova come l’alba, sempre pronto a proporre novità , dare le giuste opinioni e postare i video più belli per il popolo della rete che decanta giustizia libertà  legalità  e trasparenza a costo zero, molto spesso barricato dietro nick codardi. Come tutti quei miei connazionali (la maggioranza) un pochino egoisti menefreghisti e golosi del proprio orticello, che innaffiano con informazioni e opinioni sempre gratuite e sempre scontate.

Provate voi gestire un blog per renderlo uno spazio seguito! Se non fosse stato per le collaborazioni extra blog personale, dubito che avrei tenuto 2 anni e mezzo di attività  giornalistica multimediale, meglio qualificabile come “passività “. Per questo temo che l’informazione libera e gratuita abbia i giorni contati. Soprattutto per i giornalisti blogger come il sottoscritto, i primi che scompariranno quasi del tutto senza bisogno di leggi bavaglio.

Rimarremo (o forse rimarrete) in pochi perché senza sponsor, senza soldi e un esercito di lettori a cottimo non si va da nessuna parte. Mantenere un umile blog come questo costa qualche centinaio di euro al mese, oltre che in apparecchiature e grattacapi. Che vanno dalle querele (ne ho un paio) ai computer che devono essere sostituiti. Uno dei miei si é guastato. Dovrò mettere mano al portafogli se vorrò continuare la libera professione di giornalista blogger. Appunto, se vorrò.

Ebbene i puristi dell’informazione a costo zero sappiano che nella nostra nuda e cruda realtà  anche la libertà  ha un prezzo.
A parte quei pochi donatori che ringrazio, questo blog é come un banchetto di salumi che ha la sfiga di stare in un canile abitato da un branco di animali affamati che sbranano tutto e se ne vanno alla pennichella senza nemmeno ringraziare.
Insomma, senza metafore un esercito di lettori con una faccia tosta che nemmeno io avrei!

Qualcuno di voi potrebbe dire “bé chi te lo fa fare? cambia lavoro!” Infatti non escludo un cambio di direzione, e forse di vita. Perché in questo spazio virtuale ricco di link vivaci, l’unico punto davvero virtuale é il tastino delle donazioni in alto a destra. L’unico capace, più di qualunque legge bavaglio, di far chiudere baracca e burattini. Perciò ora vi saluto, ringrazio i pochi donatori e mi prendo una piccola pausa per uscire e andarmene a “viaggiare disinformato“. Costa meno fatica, meno fegato e anche – ahime – meno soldi.

122 pensiero su “La gloria non sfama”
  1. Concordo con Riccardo.
    Non so se sia necessario, poiché non sono informata su come funziona il web, ma so che é giusto.
    Capisco anche Roberto G. che dice di non poter ovviamente finanziare tutti i siti che frequenta.
    Ma ritengo importante aiutare chi si impegna e lavora per donare agli altri una corretta, reale e indipendente informazione.
    Se un blog ci piace e non vogliamo che sparisca é giusto aiutarlo economicamente. E non si tratta come scrive Ella, che così facendo sarebbe come “far parte di una cooperativa” e quindi non essere più libero nel pensiero perché assoggettato ai “soci”. Sono delle donazioni libere e quindi non inficiano né condizionano il ricevente. Altri blogger lo fanno, Martinelli non é certo il primo.

    Mi sono abbonata a “Il fatto” in pdf (100 euro per un anno) perché credo in quel giornale e volevo aiutare a farlo nascere. E non penso proprio che Travaglio cambi la sua linea di pensiero perché condizionato dagli abbonati.

    Se qualcosa ci interessa e ci teniamo in modo particolare é giusto contribuire economicamente alla sua sopravvivenza.

  2. Quoto Roberto G.

    Ho fatto la mia prima donazione ed il mio primo o secondo post anche se ti seguo giornalmente da più di 1 anno. Mi dispiace é tutto quello che posso dire. Io faccio parte delle “facce toste” che passano,leggono,si informano e tornano il giorno dopo. Credo sia anche la libertà  della rete che ci porta a viverla in questo modo. Spero che quel “giornalista libero” tra virgolette nel tuo articolo non voglia dire che presto andrai a lavorare per Emilio Fido 🙂
    Qualunque sia la decisione che prenderai per il futuro ti auguro buona fortuna.

  3. Ciao Daniele,
    anche io ti stimo e ti seguo da molto tempo. Condivido il tuo sfogo, non tutti possono avere le possibilità  economiche e la platea di pubblico di Beppe Grillo, ma ti voglio assicurare che la qualità  dei tuoi post e in particolar modo le interviste e i servizi che fai muovendoti per l’Italia sono il motivo per cui seguo quotidianamente il tuo blog.
    Ti invio volentieri la mia donazione e mi unisco a chi ti ha consigliato di dare maggior evidenza al link, magari incorporandolo nei post in modo che sia visibile anche a chi usa i feed reader.
    Spero che in qualche modo tu possa continuare questo blog. In bocca al lupo!

  4. Caro Daniele, ti seguo da poco e quindi posso dire anche una cosa già  nota o proporre una cosa che già  fa e cioé di fare qualche incontro pubblico e di raccontare dal vivo quello che racconti sul blog. Penso che più di qualcuno sia disposto a pagare anche fossero 10 euro pur di sentirti.

  5. Evito inutili pistolotti e analisi ritrite sul cambiamento di mentalità  da parte del “lettore”, che riguarda un passaggio epocale come quello a cui stiamo assistendo nel campo dell’ informazione. Semplificando dico solo che si tratta di un cambiamento tecnologico, come altri ce ne sono stati da Gutenberg in poi.

    Questo cambiamento necessita un nuovo modello per finanziare gli sforzi di chi é protagonista in prima persona della transizione, soprattutto se punta ad un salto di qualità  di indipendenza verso il lettore. Costa molta più fatica e denaro se non hai alle spalle un forte editore che agevoli il cambio tecnologico. Con Google ads questo non é possibile.

    Come Martinelli ha scritto il sogno dell’ informazione web gratuita ha i giorni contati. La partita la stanno giocando in primo piano anche le grandi corporations editoriali mondiali (News corp. di Murdoch ad esempio), che sulla rete stanno per sperimentare nuovi modelli di business. Niente più news gratis per tutti!

    Con il loro potere economico e politico non avranno difficoltà  a replicare lo schema dell’ “informazione addomesticata” anche su un mezzo potenzialmente non condizionabile come la rete.

    La novità  risede però nei blogger, che la suddetta transazione hanno contribuito ad accelerare. Li volete ancora così come li avete conosciuti? Allora pagate il loro impegno, o rimarranno schiacciati dai soliti potentati economici (e pubblicitari). Niente soldi, niente professionalità ! Proporrei a questo proposito la formazione di cooperative di blogger suddivisi per aree tematiche e accomunati da battaglie comuni, anche per rendere la pubblicità  meno vincolante nelle scelte editoriali.

    Personalmente non leggo il blog di Martinelli, ma chiunque lo faccia giornalmente deve contribuire alla sua esistenza. Così faccio io su tutti i blog che offrono un’ informazione non omologata: non solo perché é giusto, ma perché é necessario.

    Buoni blog a tutti!

  6. Caro Daniele, dopo più di 90 commenti ti dico la mia.

    Penso che la donazione una tantum (tra l’altro di pochi euro) non serva a nulla. Passata l’emozione del momento la gente tornerebbe “smemorata” e il problema si ripresenterebbe. Allora ci vorrebbe un canone fisso, praticamente il sito diverrebbe a pagamento come quello di Maurizio Blondet. Ma questo, come mi pare abbia già  detto qualcuno, é contrario allo spirito della rete che deve essere libera per definizione, pena il diventare come la carta stampata.
    Personalmente oltre a questo seguo molti altri blog ai quali non voglio rinunciare, ad alcuni (perdonami) meno che a questo. Se dovessi finanziarli tutti dopo un po’ il tasto della donazione servirebbe a me.

    D’altro canto dal tuo punto di vista hai pienamente ragione, tenere il ritmo di un post al giorno da soli é davvero massacrante e mi chiedevo per quanto ancora avresti potuto sostenere un simile sforzo.
    Che soluzioni ci sono? Non sono un esperto di editoria elettronica, provo solo a darti un paio di consigli.

    Scrivi quando ti pare, quando il tempo e le forze te lo consentono, non é necessario tutti i giorni, non devi rendere conto a nessuno é questo il bello dell’indipendenza e della libertà .
    Alternativamente, come ha già  detto qualcuno, prova ad associarti, crea un portale come già  ce ne sono parecchi sul web, ognuno scrive i suoi articoli, si creano sinergie, si attira più pubblicità  e insomma l’unione fa la forza.

    Non so se quel che ho scritto é piacevole o meno, ma é quello che penso e d’altronde tu sei stato franco con noi ed io lo sono stato con te. Ti auguro che la tua “meditazione” ti porti a fare la scelta più giusta per te e per chi ti segue. Ciao.

  7. Scusate OT, scusa anche tu Daniele…

    -http://www.youtube.com/watch?v=dKpmEOzKW4M

    -http://www.altrainformazione.it/wp/2009/07/22/febbre-suina-del-1976-e-vaccinazioni-forzate-la-storia-si-ripete/

  8. Dimenticavo. Se ti capita di passare per Ferrara (so che eri qua a fine luglio per il processo Aldrovandi, ma non ho potuto incontrarti percé ero al lavoro) fammi sapere che vorrei proprio conoscerti, anche solo per stringerti la mano.
    Se poi di fermi a dormire ti offro una sistemazione in un B&B.
    Ciao.

  9. Caro Daniele,

    hai tutta la mia comprensione e solidarietà . Quello che hai scritto lo condivido pienamente, hai ragione da vendere….Ti leggo quotidianamente, sei diventato per me un punto di riferimento ancora di più di Beppe Grillo e Byoblu….sei molto bravo, scrivi cose giuste e sei anche molto divertente! Io vorrei tanto farti delle donazione, sul serio…purtroppo sono disoccupato percepisco un indennità  di disoccupazione di 800 euro e mi bastano malapena per viverci e pagare l’unico sfizio che ho: alice 7 mega…
    Lo scorso luglio ho trascorso pochi giorni a Roma, ospite di un amico e speravo di incontrarti in giro con la tua videocamera a fare le interviste, mi sarebbe piaciuto molto ma vabbé….

  10. Caro Daniele, sei per me un appuntamento giornaliero. Trovo piacere leggerti o sentirti, apprezzo, oltre ai concetti che quasi sempre condivido, la tua eloquenza e il tuo modo di esprimerti, così semplice, sintetico ma di grande forza. Come piacerebbe anche me poter parlare o anche scrivere così bene. Sono sicuro che continuando a seguirti non potrò che migliorare.
    Ho provveduto anch’io a fare la mia donazione. Già  qualche mese fa te ne avevo fatta una, proprio perché mi chiedevo come facevi a campare. Il tuo sfogo odierno pertanto non mi ha sorpreso, anche se sono molto dispiaciuto del tuo stato d’animo. Ti auguro che sia solo un momentaccio e che dall’affetto e perché no aiuto economico di tante persone tu possa trovare nuovi stimoli, nuova linfa per un lavoro sicuramente difficile ma così importante per me e spero tanti come me. Grazie di cuore per tutto

  11. Un saluto anche da me che passo sempre senza scrivere anche se apprezzo,la gloria non sfama però crea amici a chi fa le cose bene e con generosità …senza il becco di un quattrino attualmente siamo in tanti e siamo un po’ simili a te per cui almeno da noi accetta il gratuito,vedrai che ciò che hai fatto non é inutile anche se in questo momento vedi tutto negativo.Io ogni tanto stacco da quello che faccio sempre completamente.
    Certo se le cose non cambiano rimarremo sempre così in bilico ma se tutto si capovolgesse come spero cambieranno senz’altro,non é per questo che lavoriamo in fondo?
    Un grazie sincero da una lettrice

  12. GRAZIE DANIELE
    ps: Finalmente ti sei sfogato, avevi già  provato a mandare piccoli messaggi di questo tuo disagio, ma la maggior parte dei tuoi lettori non l’aveva capita (compreso il sottoscritto) adesso credo proprio (o spero) che tutti i tuoi lettori abbiano inteso.

  13. Ciao Daniele,
    hai ragione: e’ proprio un periodo di mexxa.
    Ti ho donato quello che potevo in questo momento.
    Sto pensando che sono un coglione, perche’ e’ da oltre 1 anno che ti seguo e potevo svegliarmi prima ed evitare che tu scrivessi un post come quello di oggi…
    Ma adesso bando alle ciance.
    SE CHIUDI IL BLOG VENGO A PRENDERTI A BERGAMO!!!!!!

    Non mollare che a Natale il pedopsiconano fara CUCU!

    Con infinita stima,
    M.

  14. Caro,Daniele ti seguo fin dai primi giorni e fino ad adesso ho creduto che tu fossi uno dei migliori se non il migliore.
    Per fare cio’ che fai tu ci vuole spirito di sacrificio e una voglia grande ma tanto grande di giustizia e d abnegazione, il resto la fame,lo stringere la cinghia ogni giorno, le martellate sui denti ricevute quotidianamente servono solo a rafforzare chi come e te ha scelto di fare informazione libera,che e’libera proprio perche’non ti paga nessuno,solo se ti autofinanzi puoi rimanere libero.Ti credevo un giovane Pertini ed immaginavo il tuo posto,quando tutta questa cacca sara’ solo un brutto ricordo,ai vertici della bistrattata repubblica insieme a Ricca ed altri.
    Giorni fa hai scritto in un tuo articolo con gioia e spavalderia : mi chiamo…….. sono un giornalista che fino ad ora non si e’ mai venduto a nessuno.
    Ebbene forse puoi tentare a venderti al puttaniere lui ti sfamerebbe ma tu non potresti piu dichiarare con baldanza la tua incorruttibilita’e fare l’informazione come la desideri.Inoltre non ti ci vedo come suo servo.Lo stesso e’ se crei una cooperativa dovrai rispondere ai soci della stessa siano essi sulla carta o solo virtuali.Internet e’ libera.

  15. buonasera blog
    ieri ho commentato d’istinto perché mi sono sentita ferita dalle parole di un amico che all’improvviso decide che non fai più parte della sua schiera anzi che é lui ad allontanarsi dalla “tribù” perché non ci reputa più suoi amici ma opportunisti egoisti che banchettano alla sua mensa senza, poi, neanche lavare i piatti sporchi.
    ma stamattina ho riletto le parole di daniele ed ho percepito la delusione e la frustrazione di chi si vede costretto a non poter più erogare i servizi fin qui prodotti per una pura questione economica che va oltre la volontà  di renderci partecipi delle distorsioni italiane, perché se l’auto é senza benzina il minimo che può accadere é che non cammini più.
    ho dato il mio contributo perché non voglio che questo blog chiuda un pò per questioni affettive ma molto perché credo sia uno dei pochi spazi liberi veramente, da editori da sponsor e da fagocitanti lettori anche se concordo con Ella che chiunque ti dia un aiuto può toglierti parte di quella libertà  che solo l’autarchia può donare
    In bocca al lupo Dany, qualsiasi sia la tua decisione del resto sei tu il decisionista finale 🙂

  16. Sono in cassa integrazione da mesi e come é facilmente immaginabile alquanto squattrinato… nonostante ciò, dato che ti reputo un ottimo giornalista e mi sei anche molto simpatico (ci siamo conosciuti ma sicuramente non ti ricorderai) domani provvederò, per quanto mi sarà  possibile, a fare la mia parte in maniera più concreta. Ciao e buona pausa, ti aspettiamo tutti (noi..) più agguerrito che mai!

  17. Ti consiglio di cambiare la grafica del sito, perché ad essere sincero quel banner non lo avevo notato neanche io.
    Magari mettilo in grande, in modo che si veda bene, perché così si nasconde tra tutti gli altri banner colorati.
    Ciao.

  18. Se tutti donassimo abbastanza da coprire ogni spesa, come in effetti sarebbe giusto in questo spazio aperto e comune, questo blog non sarebbe piu’ soltanto di Daniele Martinelli, ma diventerebbe di proprieta’ di una cooperativa.
    E paradossalmente Martinelli non sarebbe piu’ libero di scrivere quello che pensa, perche’ dovrebbere rendere conto a tutti noi, i membri della cooperativa, di cio’ che intende postare prima di uscirsene con un articolo.

    Ovviamente per tutti coloro che lo seguono e sono aprioristicamente daccordo con lui questo non sarebbe un problema, ma per quelli che pagano e che vedono le loro aspettative deluse la cosa avrebbe un sapore diverso.

    E questo e’ il guaio quando si “lavora” per un padrone, quando si accettano soldi per fornire un servizio. Quello che si guadagna in termini di ammortizzamento delle spese si perde in termini di indipendenza di pensiero.

  19. vi invito a riflettere
    secondo me – il problema sostanziale é dovuto al sistema

    non é una cospirazione, ma una teoria, la teoria della produzione lineare..
    il nostro sistema ci COSTRINGE a lavorare 8-10 ore al giorno per 6 giorni
    ci COSTRINGE a lavorare per CONSUMARE materiali PERFETTAMENTE INUTILI

    vuoi vestiti di marca, mobili belli, ultimo gadget tecnologico, lo scopo e’ CONSUMARE per far impennare la FRECCIA D’ORATA che a sua volta arricchiste i potenti e impoverisce i paesi del 3 mondo. >> http://www.storyofstuff.com

    questo modello ci indica che per vivere occorrono tantissimi soldi, ma in realta non é cosi

    é solo una mera illusione – ci vogliono stupidi, grassi e opulenti

    per loro noi siamo solo VACCHE da mungere – punto
    **ho preso spunto dalle riflessioni amare di Daniele per vomitare questo mio pensiero**

  20. Daniele hai perfettamente ragione.Sinceramente la mia giornata senza la lettura di un tuo articolo sarebbe diversa….quindi…metto subito mano al portafoglio.E’ tutta salute.Tieni duro

  21. Cari amici del blog di Martinelli, non é la prima volta che Daniele chiede un aiuto (giustamente) per le sue inchieste su e giù per lo stivale, seguendo processi occultati dai media e dandoci informazioni che non appaiono su tv e giornali di regime. Dispendio di energie e denaro. Passione certo, ma senza i soldi non si va da nessuna parte.

    Il tasto delle donazioni é ben visibile in alto a destra.
    Chi non lo ha visto é mooolto distratto.

    In molti seguiamo il blog di Martinelli, non tutti scrivono. I commenti ai suoi post di solito non varcano la soglia della trentina ma oggi ce ne sono 75 (fin’ora). Evidentemente tutti teniamo a che il suo blog sopravviva.
    Per quanto riguarda il fatto di unirsi ad altri bloggers o scrivere su “Il fatto”, saprà  lui cosa fare, se farlo o non farlo. Intanto noi aiutiamolo.
    Non penso sia uno sforzo titanico donare qualcosa, anche 5 o 10 euro ogni tanto.

    Scusate se mi sono permessa di fare questo piccolo “rimprovero”. Non volevo bacchettare alcuno.
    Vorrei solo che questo blog continuasse ad esistere, e vi ringrazio tutti per permettere che questo accada.

  22. Daniele non abbandonarci, siamo in tanti che ti seguiamo e leggiamo i tuoi post, purtroppo é vero noi non pensiamo a come si possa campare dall’altra parte dello schermo, però non mollare proprio adesso, hai letto i post vero? Sono tutti con te e apprezzano gli sforzi che stai facendo, vedrai che le cose migliorano!
    Forza Daniele!

  23. come gia’ ti hanno consigliato:
    1) Perche’ non partecipare a ‘L’Antefatto’ ?
    2) Stima i costi e gli obbiettivi che vuoi raggiungere e metti all’inizio della homepage un paio di righe cosi:
    L’obiettivo di questo mese: 400 EUR, Ricevuto: 287 EUR (72%)
    Ti piace il Forum fai una Donazione
    Fai una donazione per il tuo forum , per mantenerlo sempre attivo. GRAZIE

    come si vede spesso in molti forum.
    insomma penso che 1 euro a testa al mese ed un migliaio di visitatori che ti stimano ed aprono il borsino tu riesca a racimolarli no ?

  24. ciao Daniele,
    ti prego ti scongiuro non mollare proprio tu…é il blog piu’ bello, finalmente
    qualcuno che chiama le persone con il proprio nome!!
    non posso pensare che proprio tu non riesca a tirare avanti…ma scusa..e beppe??
    non ti puo’ aiutare un po’? cazzo fai un libro, un dvd, qualsiasi cosa (tanto il materiale non ti manca!!) e chiedi a beppe di aiutarti nella vendita..tanto lui ormai ha piu’ banner per vendere roba che altro nel sito, ci puo’ mettere anche il tuo!!!
    adesso gli scrivo anch’io come altri ho visto che hanno gia’ fatto;
    intanto ti lascio un po’ di soldini.
    Ciao, sei un grande, grazie mille per tutto e in bocca al lupo

    PS:….e lavorare nel giornale di Travaglio?hai provato?

  25. Ciao Daniele, uno sfogo amaro il tuo, e comprensibile. SchiEtto, scitto fuori dai denti. Non che tu non ci abbia riflettuto, anzi, la questione economica legata a qs attività  l’avrai ponderata sin dall’inizio. E allora ti rispondo da lettore accanito e non pagante. Con la stessa schiettezza. Per me internet é gratuità , pagare mi dà  come l’impressione di fare parte di un club e io non sono sostenitore di nessuno. Siccome seguo diversi siti, allo stesso modo non pago una lira a nessuno di loro per frequentarli, diversamente dovrei sostenere tutta una serie di blogger. Capisci che ciò porterebbe, se a ciascuno riconoscessi una somma, o a un dispndio di danaro eccessivo, o una selezione che assomiglierebbe molto ad una altro mercato nel mercato, cioé, i blogger stessi inizierebbero a muoversi per aggiudicarsi il maggior numero di utenti possibile. Inoltre trovo che tornare a chiedere e a credere il sostegno economico degli utenti, fra i quali, non io, molti ragazzi e molti disoccupati, sia un’idea antidiluviana. Dal momento che chiederanno i vari siti chiederanno dei soldi per accedere alle notizie, avranno un utente in meno per quel che mi riguarda. Il blog DEVE essere in grado di autofinanziarsi, o deve avere un finanziatore in grado di manterelo dichiarato in maniera trasparente; non deve mettersi nelle condizioni(non fraintendermi)di chiedere l’elemosina. Io non credo nell’azionariato popolare. Finché i soldi li metti tu, tu sei il solo al quale rispondere delle notizie che pubblichi, se avrai un finanziatore -posso anche essere molti banner, mica un signore con nome e cognome- risponderai anche a ti finanzia. Dagli utenti NON puoi pretendere che paghino per avere notizie. Piuttosto potresti chiedere la collaborazione di qualcuno per supportare la tua attività , anche fisicamente, o qualcuno che sappia suggeriti come far produrre danaro dal sito (le idee in rete non mancherebbero. Se lo scopo del blogger é la diffusione delle notizie VERE, il resto, per la comunità , non deve importare. Io ti leggo quotidianamente perché col tempo ho iniziato a conoscerti, stimarti e a diffondere il tuo link (amici, colleghi, ecc.)e ritengo il tuo uno fra i più interessanti. Spero davvero che tu possa e riesca a continuare qs attività . Con rinnovata stima, un saluto. stefano

  26. C’era una volta la libertà  di informazione in Rete

    di Guido Scorza – Una proposta di legge per sottoporre alla disciplina sulla stampa tutti i siti Internet che abbiano natura editoriale. Qualsiasi cosa ciò significhi
    Roma – Il 14 settembre scorso é stato assegnato alla Commissione Giustizia della Camera un disegno di legge a firma degli Onorevoli Pecorella e Costa attraverso il quale si manifesta l’intenzione di rendere integralmente applicabile a tutti i “siti internet aventi natura editoriale” l’attuale disciplina sulla stampa.

    Sono bastati 101 caratteri, spazi inclusi, all’On. Pecorella per surclassare il Ministro Alfano che, prima dell’estate, aveva inserito nel DDL intercettazioni una disposizione volta ad estendere a tutti i “siti informatici” l’obbligo di rettifica previsto nella vecchia legge sulla stampa e salire, così, sulla cima più alta dell’Olimpo dei parlamentari italiani che minacciano – per scarsa conoscenza del fenomeno o tecnofobia – la libertà  di comunicazione delle informazioni ed opinioni così come sancita all’art. 11 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino e all’art. 21 della Costituzione. Con una previsione di straordinaria sintesi e, ad un tempo, destinata – se approvata – a modificare, per sempre, il livello di libertà  di informazione in Rete, infatti, l’On. Pecorella intende aggiungere un comma all’art. 1 della Legge sulla stampa – la legge n. 47 dell’8 febbraio 1948, scritta dalla stessa Assemblea Costituente – attraverso il quale prevedere che l’intera disciplina sulla stampa debba trovare applicazione anche “ai siti internet aventi natura editoriale”.

    Si tratta di un autentico terremoto nella disciplina della materia che travolge d’un colpo questioni che impegnano da anni gli addetti ai lavori in relazione alle condizioni ed ai limiti ai quali considerare applicabile la preistorica legge sulla stampa anche alle nuove forme di diffusione delle informazioni in Rete.
    Ma andiamo con ordine.

    Quali sono i “siti internet aventi natura editoriale” cui l’On. Pecorella vorrebbe circoscrivere l’applicabilità  della disciplina sulla stampa?
    Il DDL non risponde a questa domanda, creando così una situazione di pericolosa ed inaccettabile ambiguità .
    Nell’Ordinamento, d’altro canto, l’unica definizione che appare utile al fine di cercare di riempire di significato l’espressione “sito internet avente natura editoriale” é quella di cui al comma 1 dell’art. 1 della Legge n. 62 del 7 marzo 2001 – l’ultima riforma della disciplina sull’editoria – secondo la quale “Per «prodotto editoriale» (…) si intende il prodotto realizzato su supporto cartaceo, ivi compreso il libro, o su supporto informatico, destinato alla pubblicazione o, comunque, alla diffusione di informazioni presso il pubblico con ogni mezzo, anche elettronico, o attraverso la radiodiffusione sonora o televisiva, con esclusione dei prodotti discografici o cinematografici”.
    Si tratta, tuttavia, di una definizione troppo generica perché essa possa limitare effettivamente ed in modo puntuale il novero dei siti internet definibili come “aventi natura editoriale”.

    Tutti i siti internet attraverso i quali vengono diffuse al pubblico notizie, informazioni o opinioni, dunque, appaiono suscettibili, in caso di approvazione del DDL Pecorella-Costa, di dover soggiacere alla vecchia disciplina sulla stampa.
    Ce n’é già  abbastanza per pensare – ritengo a ragione – che nulla nel mondo dell’informazione in Rete, all’indomani, sarebbe uguale a prima.
    Ma c’é di più.

    Il DDL Pecorella Costa, infatti, si limita a stabilire con affermazione tanto lapidaria nella formulazione quanto dirompente negli effetti che “le disposizioni della presente legge (n.d.r. quella sulla stampa) si applicano altresì ai siti internet aventi natura editoriale”.
    La vecchia legge sulla stampa, scritta nel 1948 dall’Assemblea Costituente, naturalmente utilizza un vocabolario e categorie concettuali vecchie di 50 anni rispetto alle dinamiche dell’informazione in Rete. Quali sono dunque le conseguenze dell’equiparazione tra stampa e web che i firmatari del DDL sembrano intenzionati a sancire?

    Se tale equiparazione – come suggerirebbe l’interpretazione letterale dell’articolato del DDL – significa che attraverso la nuova iniziativa legislativa si intende rendere applicabili ai siti internet tutte le disposizioni contenute nella legge sulla stampa, occorre prepararsi al peggio ovvero ad assistere ad un fenomeno di progressivo esodo di coloro che animano la blogosfera e, più in generale, l’informazione online dalla Rete.
    Basta passare in rassegna le disposizioni dettate dalla vecchia legge sulla stampa per convincersene.
    I gestori di tutti i siti internet dovranno, infatti, pubblicare le informazioni obbligatorie di cui all’art. 2 della Legge sulla stampa, procedere alla nomina di un direttore responsabile (giornalista) in conformità  a quanto previsto all’art. 3, provvedere alla registrazione della propria “testata” nel registro sulla stampa presso il tribunale del luogo ove “é edito” il sito internet così come previsto all’art. 5, aver cura di comunicare tempestivamente (entro 15 giorni) ogni mutamento delle informazioni obbligatorie pubblicate e/o richieste in sede di registrazione (art. 6), incorrere nella “sanzione” della decadenza della registrazione qualora non si pubblichi il sito entro sei mesi dalla registrazione medesima o non lo si aggiorni per un anno (art. 7), soggiacere alle norme in tema di obbligo di rettifica così come disposto dall’art. 8 che il DDL Pecorella intende modificare negli stessi termini già  previsti nel DDL Alfano e, soprattutto, farsi carico dello speciale regime di responsabilità  aggravata per la diffusione di contenuti illeciti che, allo stato, riguarda solo chi fa informazione professionale.
    Sono proprio le disposizioni in materia di responsabilità  a costituire il cuore del DDL Pecorella e converrà , pertanto, dedicargli particolare attenzione.

    Cominciamo dalla responsabilità  civile.
    L’art. 11 della Legge 47/1948 prevede che “Per i reati commessi col mezzo della stampa sono civilmente responsabili, in solido con gli autori del reato e fra di loro, il proprietario della pubblicazione e l’editore”. Non é chiaro come il DDL Pecorella incida su tale previsione ma qualora – come appare nelle intenzioni del legislatore – con l’espressione “a mezzo della stampa”, domani, si dovrà  intendere “o a mezzo sito internet”, ciò significherebbe che i proprietari di qualsivoglia genere di piattaforma rientrante nella definizione di “sito internet avente natura editoriale” sarebbero sempre civilmente responsabili, in solido con l’autore del contenuto pubblicato, per eventuali illeciti commessi a mezzo internet.
    Fuor di giuridichese questo vuol dire aprire la porta ad azioni risarcitorie a sei zeri contro i proprietari delle grandi piattaforme di condivisione dei contenuti che si ritrovino ad ospitare informazioni o notizie “scomode” pubblicate dai propri utenti. Il titolare della piattaforma potrebbe non essere più in grado di invocare la propria neutralità  rispetto al contenuto così come vorrebbe la disciplina europea, giacché la nuova legge fa discendere la sua responsabilità  dalla sola proprietà  della piattaforma. Si tratta di una previsione destinata inesorabilmente a cambiare per sempre il volto dell’informazione online: all’indomani dell’approvazione del DDL, infatti, aggiornare una voce su Wikipedia, postare un video servizio su un canale YouTube o pubblicare un pezzo di informazione su una piattaforma di blogging potrebbe essere molto più difficile perché, naturalmente, la propensione del proprietario della piattaforma a correre un rischio per consentire all’utente di manifestare liberamente il proprio pensiero sarà  piuttosto modesta.

    Non va meglio, d’altro canto, sul versante della responsabilità  penale.
    Blogger e gestori di siti internet, infatti, da domani, appaiono destinati ad esser chiamati a soggiacere allo speciale regime aggravato di responsabilità  previsto per le ipotesi di diffamazione a mezzo stampa o radiotelevisione.
    A nulla, sotto questo profilo, sembrano essere valsi gli sforzi di quanti, negli ultimi anni, hanno tentato di evidenziare come non tutti i prodotti informativi online meritino di essere equiparati a giornali o telegiornale.

    Si tratta di un approccio inammissibile che non tiene in nessun conto della multiforme ed eterogenea realtà  telematica e che mescola in un unico grande calderone liberticida blog, piattaforme di UGC, siti internet di dimensione amatoriale e decine di altri contenitori telematici che hanno, sin qui, rappresentato una preziosa forma di attuazione della libertà  di informazione del pensiero.
    Ci sarebbe molto altro da dire ma, per ora, mi sembra importante iniziare a discutere di questa nuova iniziativa legislativa per non dover, in un futuro prossimo, ritrovarci a raccontare che c’era una volta la libertà  di informazione in Rete.

    Guido Scorza
    Presidente Istituto per le politiche dell’innovazione
    http://www.guidoscorza.it

    http://dirittoallarete.ning.com

  27. Caro Daniele,

    Dici una cosa che, aimé, ci aspettavamo già . Non hai nessun torto ed il tuo tono incazzato é più che legittimo.
    Purtroppo sino a che l’Italia non cambierà  quelli come te saranno sempre meno, più poveri e con poca visibilità …ma continua, prova a cercare degli sponsor (amici imprenditori che possan farsi carico delle spese più ingenti) magari ne trovi qualcuno che poi publicizzerai con un link sul tuo sito.
    Agguanta ancora un pò di tempo, perché ti stai costruendo un bel curriculum con questa tua esperienza multimediale… magari ti aprirà  le porte del dopo Berlusconi e non ti impedirà  di prendere il posto di uno di quei tanti falsi giornalisti di oggi. Ma tutte queste cose può darsi che tu le sappia già .

    Tieni duro.
    Con stima,

    Gianni M.

    Ps
    Ti farei una donazione, ma son messo come te (lavoro gratis)

  28. Caro Daniele (mi prendo questa libertà ), hai ragione, altro non posso dire… ma perché aspettare così tanto, sembra che tu abbia aspettato fino al punto di rottura per parlare, se non puoi scrivere tutti i giorni allora fallo quando puoi, se non puoi lavorare da solo cerca qualcuno che ti possa aiutare, scommetto che tra chi ti legge ci sono molti giovani giornalisti, anche universitari, che darebbero cuore e anima per aiutarti. Il tasto donazioni non l’ho visto prima perché forse troppo nascosto, qualcuno si é proposto per aiutarti nella grafica e nella gestione del sito. Tutto qusto é per dirti di non mollare, CHIEDI E TI SARà€ DATO (Matteo, 7,7-11)… il tuo é l’unico blog che ancora non é inquinato da commenti inutili e ripetitivi, sei l’unico giornalista che chiama il nano “puttaniere” con il peso che questa parola ha! Non sono giornalista o grafico web, non abito nemmeno nella tua città , posso solo aiutarti con una donazione, ma credo che chi potrà  aiutarti con l’esperienza e la professionalità  lo farà  volentieri.
    Ripeto CHIEDI E TI SARà€ DATO

  29. il mio contributo é piccolo, ma ogni volta che potrò lo rifarò. ti seguo da tanto e non voglio che un talento come il tuo si perta. grazie per quello che fai! rosanna

  30. Ok Daniele,

    fatto versamento e portato il seguente messaggio O.T. a conoscenza di chi visita i siti e i blogs di:
    Beppe Grillo(2 stanze)
    Di Pietro
    Italia dei Valori
    ByoBlu
    Piero Ricca
    Paolo Papillo
    IL FATTO(ANTEFATTO)
    voglioscendere.ilcannocchiale.it

    e UDITE UDITE:
    Luca Telese

    si proprio QUEL Luca Telese che ti ha chiamato “ragazzino con una videocamera” nel suo talkshow delle COMPARSE&COMPARSATE su LA7 .. e che IO reputo responsabile di averti FREGATO il posto a IL FATTO grazie alle SUE SPONSORIZZAZIONI … politiche!!

    O.T. EMEGENZA MARTINELLI

    ieri Daniele Martinelli, il GIORNALISTA Martinelli ha fatto questo APPELLO alla rete:

    https://www.danielemartinelli.it/?p=2934#comments

    i commenti sono di solidarietà  e di sostegno, ma alla fine sono i $$ che aiutano le IDEE ad essere LIBERE ed ESPRIMIBILI. CHI può faccia il possibile per aiutare, anche con consigli utili … FACCIAMO RETE per Daniele Martinelli, GIORNALISTA LIBERO e blogger … Grazie

    .. adesso sentiti pure un “pochino” in colpa per aver ANCHE TU utilizzato il lavoro del “ragazzino con la videocamera” Martinelli per il TUO show televisivo ad “alto contenuto” su LA7!! Poi domandati perché i “talebani” dell’INFORMAZIONE LIBERA se la prendono con TE .. salsicciotto dell’informazione preconfezzionata … con SEDIA a IL FATTO!!

    https://www.danielemartinelli.it/?p=2164#comments

    il commento finale al testo sopra é SOLO per il blog di Telese .. ovviamente.
    Ciao Daniele e spero di rileggerti ancora e presto!

  31. Ciao Daniele, hai perfettamente ragione, comprendo le ragioni che ti spingono a non scrivere piu’. Visto che siamo in molti a leggere i tuoi interessantissimi articoli, potresti provare a proporre una sorta di abbonamento. Il vantaggio per coloro che aderiscono potrebbe essere, per esempio, quello di ricevere informazioni piu’ approfondite su determinati argomenti. In ogni caso credo che sia arrivato il momento di trovare qualcosa che ripagaghi il tuo lavoro. Intanto provvedo subito a fare una piccola donazione.
    Non mollare!!!
    Grazie

  32. caro daniele, hai ragione e mi vergogno per non averci mai pensato prima…ci affanniamo pensando sempre ai nostri di problemi e ci appoggiamo a peso morto su quelli che ci sembrano una via d’uscita senza pensare alla fatica, in tutti i sensi, che richiede un impegno simile…personalmente mi basta cliccare un pulsante una volta aperto mozilla perché sei nella barra dei preferiti e tac eccoti, ogni giorno, più volte al giorno mi collego per leggere i tuoi post, guardare i video e leggere i commenti perché mi fa sentire meno sola in questa battaglia, ma porca miseria mai che abbia pensato ai costi e all’impegno…probabilmente anche questo tuo ultimo (spero solo per ora)post servirà  ad “educarci alla democrazia”, anche questo sarà  un passo in più verso la consapevolezza che combattere una battaglia significa unire gli sforzi, non basta passivamente fare clic…ti stimo tantissimo, ancora di più oggi.
    PS chi come me non ha carte di credito e simili come fa?metti un num di conto corrente su cui fare un bonifico o simili, un abbraccio e buona pausa.

  33. appena ho letto la tua lettera sul blog mi sono come risvegliato, paradossalmente non avevo mai pensato a come tu potessi finanziarti.
    Ho risposto subito con un contributo perché e giusto e perché forse egoisticamente non voglio che un grande giornalista come te ci abbandoni…..spero a presto.
    Grazie Daniele

  34. Ciao Daniele, sono stato colpito negativamente dal tuo post. Hai sollevato dei giusti problemi ma con le parole sbagliate. Ormai leggo quotidianamente il blog da più di un anno e ho imparato un po’ a conoscerti, pertanto nonostante il l’attacco ai tuoi lettori (me compreso) non scalfisce la stima che ho nei tuoi confronti. Tempo fa hai postato un articolo in cui un giornale straniero aveva stimato (se non mi sbaglio) in 100.000 euro il valore del blog. Se abbandoni perdi questo valore potenziale. Certo sono potenziali e non reali. Ma perché non adotti la formula alla Grillo o crei una partnership? E’ la squadra che vince, non il singolo!!! E poi potresti rendere trasparenti le spese che sostieni, sarebbe un modo indiretto per chiedere di essere sostenuto. ULtima considerazione: la gratuità  dell’informazione in rete é un fenomeno che non colpisce solo te, Murdoch sta già  iniziando a combattere questo fenomeno. Forza Daniele, ingegnati, siamo con te!

  35. Caro Daniele, é uno sfogo amaro ma non saprei come darti torto.
    Lo diceva anche Bukowsky in un suo racconto: “Prendete un uomo disposto a lavorare gratis, e io vi mostrerò un perfetto imbecille”.

  36. Ciao Daniele,
    ti seguo molto spesso, ed é la prima volta che scrivo.
    Ho effettuato una modesta donazione, perché ritengo sia giusto.
    In effetti non avevo mai notato il link per la donazione.
    Come già  suggerito da altri, anche io ti suggerisco di rendere questo aspetto molto più visibile.
    Credo di essere un bravo web designer, e se lo desideri, posso darti volentieri una mano a rendere il tuo spazio web più accativante e più remunerativo, ovviamente gratuitamente, al fine di rendere il tuo lavoro soddisfacente anche economicamente, perché come giustamente affermi, non si vive solo di gloria.
    Fammi sapere.

  37. Ciao Daniele, basta chiedere e come vedi i finanziamenti arrivano… ti consiglio dunque di pianificare meglio le tue possibilità  di entrata.
    Più pubblicità , banner e riferimenti alle donazioni più in vista, libri, dvd. Non me la prenderei così tanto con i lettori, la gente si orienta e se capisce che é importante contribuire lo fa.
    Sono uno studente, e tra l’altro mi occupo proprio di editoria e giornalismo. Il mio budget é irrisorio, ma rinuncerò a una birra con amici per darti una mano. In fin dei conti anche io domani potrei trovarmi nella tua stessa situazione.

    Torna a scrivere presto, sai bene quanto é importante.

    Pace

  38. Io non sono un tuo assiduo lettore ma mi pare giusto difendere, anche con un piccolo contributo, chi fa informazione vera ogni giorno.

    Buona fortuna qualsiasi strada tu voglia prendere

  39. Anch’io più che volentieri ho fatto una donazione e, anzi, lo consideto un investimento.

    Mi associo a chi scrive che il link “donate” dovrebbe, penso, apparire in ogni post e non solo in alto a destra.

  40. Daniele,

    che dire di più di quanto NON hai già  detto .. la libertà  ha un PREZZO .. siamo TUTTI daccordo su questo. Nel mio piccolo(mi conosci)stò tentando di farti pubblicità  a Il Fatto di Padellaro-Travaglio-Gomez-Colombo così come lo feci per farti conoscere a Beppe Grillo, Di Pietro e MICROMEGA. Con Beppe e Di Pietro la cosa é riuscita, ne sei TU testimone, con altri sembra NON riusciamo a riscuotere altrettanto interesse.
    Ad essere onesti anche Claudio Messora(ByoBlu)e Paolo Papillo NON se la stanno passando troppo bene in questi ultimi tempi fra censure, querele e … disoccupazione/sotto occupazione.
    Purtroppo l’Italia di OGGI é anche questa. L’unica cosa che mi sento di dirti é di farti coraggio e di tirare innanzi se lo riterrai un impegno inderogabile NON solo per TE ma anche per chi ti é caro e/o i TUOI lettori. Nel mio piccolo provvederò a farti una donazione al più presto che NON vuole certo essere una carità , ma un incentivo ad andare avanti … ma i TEMPI BUI lo sono per TUTTI … credimi.
    Ti faccio una promessa però!! Fintanto che porterai avanti il tuo lavoro di INFORMAZIONE, anche con periodi di pausa o altro se lo riterrai necessario, IO sarò SEMPRE qui a sostenerti, a farti pubblicità  in rete e ovunque mi si presenterà  la possibilità  di farlo … vedrai che prima o poi qualcosa verrà  fuori!! Tieni DURO e GRAZIE(lo sò che é poco … ma sempre MEGLIO che NIENTE)per il TUO impegno per la lIBERTA’ di ESPRESSIONE e l’INFORMAZIONE.

  41. Mi ha colpito questo Post, e sai cosa? hai ragione!
    Lo vedo come tutte le volte tu ti sbatta ad andare su e giu per lo stivale a seguire questo o quell’altro processo, o a segnalare un abuso/problema ecc..
    Ti seguo da diverso tempo ” a sbafo” 🙂 e visto che nn mi sembra corretto (e sopratutto non avevo mai notato il tastino) ho deciso di farti una donazione perche la meriti, e come te, pochi altri giornalisti liberi.
    Continua cosi ti prego.

  42. Daniele, gente come te dovrebbe essere milionaria per il servizio che fai e se non hai le soddisfazioni economiche che desideri il mio consiglio é di prendere contatto con chi come te scrive per mestiere in rete. Parlo di Grillo o di Travaglio: sicuramente hanno la spalle più grosse delle tue e la tua bravura ed etica possono – a mio modesto parere – contribuire alla loro causa. In bocca al lupo. Paolo

  43. Ciao Daniele, mi unisco a chi mi ha preceduto nel ringraziarti per tutto quello che hai fatto e scritto fino ad oggi, e nello scusarmi per non aver saputo capire prima quanta “vita” hai spremuto in questi anni per offrircelo a gratis.
    Ti ho scritto mesi fa buttandoti lì l’idea di prendere contatti con IL FATTO che stava nascendo in quel periodo, e altrettanto mi sono permesso di fare con la loro redazione proponendo il tuo nome come collaboratore che a mio avviso avrebbe meritato totalmente di far parte del giornale.
    Non ho avuto risposte ma spero davvero, come molti altri hanno scritto, che ci sia la possibilità  di vederti tra le loro firme.
    Un grazie enorme, per tutto.

  44. Carissimi Claudio Messora, Daniele Martinelli e Piero Ricca,

    seguo da più anni con interesse i vostri blog. Apprezzo moltissimo il vostro lavoro che credo valga molto più di quanto oggi, voi ed io, siamo in grado di valutare. Soprattutto nell’epoca oscura che stiamo attraversando.

    Ieri sera ho letto il post di Daniele ( “La gloria non sfama” del 16 set 2009 ), e la comprensione della sua amarezza mi spinge a fare ora quel che da troppo tempo rimando.

    Credo che quanto avete fatto finora sia più che abbastanza per avere fiducia dai cybernauti usufruitori del vostro lavoro e dare loro la responsabilità  di sostenervi non più solo a parole.

    Come? “Monetizzando” l’accesso ai post del vostro sito mediante pagamento mensile, trimestrale, semestrale, annuale o come meglio credete, con una sorta di “abbonamento” che dia possibilità  di accesso solo tramite id-utente e password.

    L’accesso naturalmente rimane gratuito alla home page, dove potete dare tutte le informazioni che riterrete necessarie per far sapere chi siete e cosa fate insieme a qualche post e qualche link ai video più significativi, mentre diventa a pagamento l’accesso per beneficiare del vostro lavoro quotidiano.

    Il costo dell’abbonamento lo potreste quantificare con semplici calcoli sul numero di visite e sul fabbisogno economico per un vostro dignitoso mantenimento.

    Esempio: poniamo che il mio fabbisogno per portare avanti un tenore di vita dignitoso é di 2.000 euro al mese, e le spese, tutto compreso, sommano altre 2.000 euro, e ci aggiungiamo altre 1.000 euro da versare come contributo ai fini pensionistici, il totale mi da 5.000 euro.

    Cinquemila diviso il numero delle visite riconducibili al numero effettivo di visitatori mi darebbe la quota “abbonamento” da richiedere. Apprezzatissima sarebbe, a mio avviso, la flessibilità  della quota di abbonamento, vale a dire che questa potrebbe essere proporzionale all’andamento delle “visite” medie mensili, più aumentano le visite più diminuisce la quota.

    Non ho idea quanti siano i vostri visitatori ma posso dirvi che una quota fino a 5 euro al mese (per ognuno di voi), facilmente pagabile mediante carte tipo PostePay e simili, sarebbe comunque accettabile dalle persone che come me hanno famiglia monoreddito da sostenere e vedono l’unico introito mensile dello stipendio polverizzarsi in miriade di bollette, tasse, rate, canoni, mutui, e chi più ne ha più ne metta.

    Se le cifre citate nell’esempio fossero adeguate, basterebbero 1.000 visitatori disponibili per consentirvi di lavorare serenamente, perlomeno dal punto di vista economico.
    Troppi? Spero di no.

    Credo che i tempi siano maturi per fare questo salto di qualità , voi come liberi professionisti e i cybernauti come usufruitori partecipanti e consapevoli del vostro lavoro.

    Con grande stima e affetto.
    Gianni Sorte

    E-mail: giannisorte@tin.it

  45. Ciao Daniele. Questo nuovo tipo di informazione richiede molta energia, ne sono convinto. Giustissimo il tuo sfogo e la tua chiara richiesta più che legittima. Ogni giorno personalmente cerco di trovare ogni risorsa possibile per assicurare una vita dignitosa a me e a chi mi accompagna ma reputo che la qualità  del vivere non possa prescindere dalla consapevolezza dei fatti, spesso anche amara se vuoi, ma che dà  la misura dell’impegno che ci é richiesto per migliorare le cose attorno a noi. Oggi ho disdetto l’abbonamento RAI e, come per “il Fatto” di Travaglio, voglio dedicare una parte dei miei pochi guadagni a chi contribuisce a migliorare la qualità  della mia vita (tra i quali metto anche te). Un grazie x quello che hai fatto e spero, continuerai a fare.
    Un solo suggerimento: a chi ne fa richiesta rendi disponibile l’opzione del bonifico bancario o postale per quelli che come me hanno consapevolmente rinunciato a tutti i “benefici” delle carte di credito (in questo caso me la farò prestare!) Ciao

  46. ciao Daniele, anch’io sono un assiduo lettore del tuo blog e quindi estimatore. Hai perfettamente ragione nel reclamare qualcosa almeno dai lettori piu’ fedeli almeno per coprire le spese di quella che cmq é un’attività  che richiede tempo e denaro.. non mi sottrarro’ dal soddisfare questo tuo appello perché tu sei un vero giornalista e per questo emarginato in questo paese di lecchini e servi.. le idee proposte dagli altri sono comunque molto interessanti, dalla tua partecipazione al fatto al pagamento di una quota annuale per sostenere le spese.. cmq da quello che si puo’ leggere si vede che siamo tutti con te.. proponi tu una qualsiasi forma di partecipazione alle spese e ‘ricordaci’ piu’ spesso dei nostri ‘doveri’ da internauti..
    forza Daniele non mollare…

  47. Se decidessi di chiudere il sipario, spero di leggerti comunque da qualche altra parte, magari al FATTO…..
    Certo hai ragione, con la sola passione non si puo’ mandare avanti nessuna professione; auguri per qualunque scela tu faccia.

  48. A leggere i commenti, forse quel tastino donazioni sortirebbe maggiore effetto meglio sotto ogni post. Chissà .
    Qualcuno sa qualcosa delle donazioni tramite sms, tipo quelle di uno/due euro oppure tipo le suonerie, magari é un modo molto più diretto e invogliante. Solo che le grandi compagnie telefoniche lo permetterebbero?

  49. In Italia le peggiori scamorze scrivono su quotidiani ad altissima tiratura. Non é possibile che uno come Martinelli non debba avere un suo spazio. Ovviamente le voci Libere non accettate nella nostra italia democraticissima, ma uno spazio bisogna ritagliarselo, se si hanno qualità  eccellenti come quelle di Martinelli.
    E’ un anno che consiglio, di mettervi insieme, martinelli, ricca, messora, grillo, e non pochi altri, fate un blog unico, con internet non guadagnerete ancora nulla, ma potrebbe esserci un supplemento stampato, a costo di farlo per metà  di annunci gratuiti e/o pubblicitari. qualcosa anche simile alla settimana di Beppe Grillo. Forse é comprensibimente difficile mettervi insieme o forse é un attività  editoriale che nessuno si vuole prendere il riscio di avviare per ritorsioni politico-legali sicure. Ma sarebbe secondo me un idea che funziona. Si stampano giornalini di tutti i tipi a livello locale, ce la fanno ragazzi improvvisati, non vedo perché non dovrebbe farcela un editore come grillo o amici e con firme direi prestigiose come le vostre.
    Questo sempre se Padellaro e travaglio proprio non ne vuole sentire parlare di Voi. Ma spero che in relatà  gia siete stati assunti e volete farci la sorpresa di leggere la vostra firma sui prosimi numeri de Il Fatto Quotidiano.
    Poi che senza soldi non si cantano nemmeno le messe é storia assodata e rispetto la scelta di abbandonare il Blog.
    Accusare i lettori di non fare versamenti non é giusto, sarà  vero, ma era scontato, ovvio e normale, per molti motivi e meccanismi. Tra l’altro internet non ancora diffuso come converrebbe, e il frazionamento é il problema principale. Se eravate uniti in un unico blog intanto il traffico aumentava e i gli sponsor potevano pagare per impressioni non per clik, qui nessuno clicca, eppure é un modo GRATUITO per sostenere un blog, dovrebbe capirlo il lettore, non é automatico, e impossibile da far recepire anche perché indicazioni in merito sono contro il regolamento di ADSENSE per esempio.
    Caro giornalista martinelli, le auguro di tovare la sua strada professionale e di vita, rammaricato del fatto di dover rinunciare in questa italia al meglio per sorbirmi migliaia di ore di spazzatura televisiva e disinformazione, ma fiducioso che qualche possibilità  di emergere, per chi ha qualità  come le sue,ci sia.
    Non ho voluto essere presuntuoso, ma di cuore ho cercato di tirar fuori qualche idea per non farvi desistere, mi scuso per eventuali idee urticanti.

    Saluti e in bocca al lupo.
    Spero di rileggerla presto, magari anche domani.

  50. Io leggo il tuo blog tramite Google Reader.
    Francamente non sapevo della possibilità  della donazione.
    Ti consiglio di aggiungere un link “Donazione” in coda ad ogni tuo post in modo che anche chi ti legge tramite feed sappia…

    In ogni caso adesso che lo so non ho più scuse e ti
    ho fatto una piccola donazione.

    Non mollare il tuo lavoro é troppo prezioso!
    Luca

  51. anch io ho fatto la donazione
    te l’avevo gia fatta, come le faccio ad altri blogger che stimo, e te l’ho rifatta.
    Non siamo abituati a pagare i liberi blogger e dobbiamo iniziare a sforzarci a farlo, anche se economicamente parlando non navighiamo nell’oro, in quanto il futuro dell’informazione dobbiamo cercare di far sì che diventi questo.
    Soprattutto é giusto che venga pagato chi si sbatte per fare i suoi articoli, viaggiando e intervistando le persone, a spese sue.
    Leggo che molti gli consigliano di inviare il cv a il Fatto.
    Il suggerimento é giusto però stà  anche a noi fare pressione sul Fatto affinché prenda in considerazione la sua partecipazione. Quindi inviamo mail alla redazione del Fatto invece che limitarci a dare consigli a Daniele.

    Alcuni suggerimenti:

    pubblicità : un blog senza pubblicità  é una cosa per me molto bella però se questo vuol dire rischiare di chiudere il blog secondo me non ti devi fare troppi scrupoli

    problema donazioni: siccome come ho gia detto non siamo abituati a farle, non ti peritare a chiedercele e a metterlo bene in evidenza nel tuo blog

    articoli: se non ce la fai a farne uno al giorno, falli con una periodicità  saltuaria. Per esempio sia Ricca che Byoblu non si obbligano a fare articoli giornalmente

    collaborazioni: anch io é da tempo che mi chiedo come mai non vi uniate fra più blogger. Francamente che ognuno debba avere il proprio blog lo trovo limitante in quanto unire le forze e dividere le spese é sempre la cosa migliore

  52. Ciao Daniele,

    ho fatto una piccola donazione.
    Come altri, anche io mi sono chiesto come mai tu non sia stato contattato dalla redazione de il fatto; saresti l’uomo giusto al posto giusto. Prova magari, se non lo hai già  fatto, a sentirli tu; credo che il tuo cv sia più che adeguato.

    Non mollare.
    maurizio.

  53. Hai perfettamente ragione caro Daniele!!! Dietro l’immediatezza di un clic si nascondono ore di duro lavoro… Grazie ancora per tutto quello che hai fatto e spero continuerai a fare con passione per tutti noi!!!

  54. CIAO, ti ho conosciuto nell’ambito dell’atletica come speaker e da quando ho scoperto il tuo blog l’ho sempre letto.
    effettivamente mi son sempre chiesto come facevi ad andare avanti tenendo un ritmo forsennato, non tanto economicamente parlando (pensavo che evidentemente avevi altre entrate e che se lo facevi te lo potevi permettere “vendendo” i servizi che facevi e non immaginavo ci fosse la possibilità  di fare donazioni), ma soprattutto fisicamente e mentalmente, magari con una famiglia a cui dedicare anche del tempo. Non conta niente e non posso davvero permettermi donazioni, ma vorrei provare a darti un consiglio: dubito che riuscirai a staccare la spina all’improvviso anche perché credo che quello che fai é soprattutto per passione, ma magari autolimitarti filtrando i servizi a cui dedicarti, ti permetterebbe di non oltrepassare il limite che poi fa cadere tutto.
    Mi auguro che continuerai ad essere presente ed a fare quanto di buono hai fatto fino ad ora, anche perché c’é bisogno di gente come te.
    grazie

    Sergio

  55. Ciao Daniele,
    non ho mai scritto commenti ma in compenso leggo da circa 1 anno il tuo blog.
    Un piccolo contributo per un bravo giornalista.
    Ti leggerò ovunque deciderai di scrivere.
    Non ti incazzare con noi, conserva la rabbia per il nanooooo.

  56. Non prenderlo con strafottenza, questo commento, lungi da me: mi piace quando sei così verace e senza mezze misure.
    A dire il vero non sapevo delle donazioni prima d’ora e, purtroppo, non posso aiutarti in questo momento, né potrei abbonarmi ad un eventuale canone mensile (come sopra proposto da qualche utente).

    Però rispetto il tuo sfogo: io sono il primo a non aver sborsato un euro, a venire a leggere e neppure commentare. Lo faccio senza cattive intenzioni, ovviamente, ma lo faccio: non mi sono mai fermato a pensare ai costi che devi sostenere.
    Se vorrai adottare questa (secondo me ottima) idea, cioé dell’abbonamento, mi vedrò tagliato fuori, ma saprò comunque che il blog sarà  in piedi e che tu potrai informare.

    Spero che andrà  tutto per il meglio: non per me, ovviamente, ma per questo blog, per te e per tutti i lettori che ti seguiranno.
    Sperando di esserci ancora tra la folta schiera, appena potrò, farò quanto mi sarà  possibile per sostenerti.

    Grazie per quanto fatto finora, Daniele. Grazie davvero, anche se in ritardo.

    Davide

  57. Perché ho il plafond della carta già  a secco (dannate trasferte, dannate macchine a noleggio)… altrimenti avrei contribuito in questo istante.

    Non ho mai scritto un commento su questo blog, nonostante sia uno di quelli che leggo più volentieri. Questa volta sento l’esigenza almeno di esprimere la mia gratitudine nei confronti di questo giornalista coi controfiocchi.

    Ovunque apparirà , la firma Daniele Martinelli sarà  per me sempre fonte di attenzione e inevitabile ammirazione.

  58. Questo post é giusto ed ho fatto la mia donazione, o meglio ho pagato per un servizio che daniele offre si gratuitamente ma é anche vero che moltissimi aspettano ogni giorno il suo post per leggerlo come fareste per il vostro giornale preferito che però pagate e che invece vi racconta il solito cumulo di cagate. Dei consigli per daniele:

    come ti hanno già  detto altri lettori metti più in risalto il banner della donazione sotto ogni post (così é poco visibile ed inoltre sembra una cosa di cui non hai bisogno, mentre da questo post si legge ben altro e che questo blog non é un hobby come potrebbe sembrare…) spiegando anche al lettore che se gli piace leggerti ti dia un contributo, quanto paghereste per leggere un post di daniele che pubblica ogni giorno? bene moltiplicatelo per un mese e vi leggete daniele per un mese!

    Sotto i banner della pubblicità  mettine uno piccolo tuo chiedendo di cliccarci per supportarti o mettine altri per esempio tra paragrafi degli articoli.

    Sei hai l’abilità  puoi creare delle magliette o altro merchandising, puoi creare raccolte dei tuoi articoli, creare più filmati, dossier (es. processo dell’utri…) da vendere in dvd dove spieghi tutta la storia del pezzo d’attualità  che tratti, in modo semplice così può attirare la persona che non ha mai sentito di questi scandali o chi vuole saperne di più…

  59. wow, non me l’aspettavo questa uscita di scena.

    Non so cosa pensare, lo sapevo che non postavi per beneficenza, ma speravo che ti fossi trovato uno “sponsor”, qualcuno che condividesse le tue idee al punto di garantirti visibilita’… (e spesso, proprio in questa sede, era emerso il nome di Di Pietro).
    Mah, mi spiace che tu abbia deciso di concludere qui, ti leggevo con grande interesse e piacere. Una voce in meno in questa realta’ virtuale, ma forse una voce in piu’ nella realta’ di tutti i giorni nel caso avessi deciso di cominciare a darti alla politica.
    Auguri.

  60. Io prima donavo di più. Sempre poco, ma più regolarmente. Ultimamente faccio davvero fatica, ed é parecchio che non clicco il tastino, né qui né altrove.

    Spero, Daniele, che questo sia un momento “no” e che tu non chiuda il blog. Hai senz’altro ragione sul fatto che noi diamo tante cose per scontate e capisco la necessità  da parte tua di ricevere anche un aiuto concreto, oltre ai vari complimenti.

    Io proporrei un piccolo canone di abbonamento (mensile, semestrale, annuale): anche 10 euro a testa valgono qualcosa, se siamo in 1000 a versarli. E/o l’inserimento di annunci, banner, popup di sponsor.

    Intanto buono stacco. E buona moderazione. Spero tu torni presto.

  61. spero che il blog possa andare avanti, ma puoi anche lavorare con altri giornalisti, con altri blogger… in ogni caso ti auguro buona fortuna e buon lavoro, con o senza questo blog. ciao

  62. Spero tu sia sincero, non vorrei che avessi gia dei contatti particolari e dici queste cose per giustificarti. Donazioni qua e donazioni la alla fine internet diventa come la chiesa cattolica. Speriamo di no.
    Ciao Daniele e sempre grazie per quello che fai

  63. Io ti faccio i complimenti, tanti.
    Faccio parte però di quei cybernauti che tu definisci: “animali affamati che sbranano tutto e se ne vanno alla pennichella senza nemmeno ringraziare”

    NO – non esattamente. Io ringrazio ma non vado a fare la pennichella, anzi anche grazie al tuo lavoro vado a cercare di svegliare altri italioti sonnambuli.

    E’ vero, anche io sono “barricato dietro un nick codardo” ma ognuno sceglie di fare ogni cosa al livello che ritiene opportuno.

    Non mollare – credo non sia nel tuo stile.

    Attenderò famelico le tue prossime uscite, ovunque.

  64. Hai tutta la nostra stima, Daniele. Non ti darò consigli, perché sono sicuro che il tuo coraggio (e il tuo carattere altamente incazzoso) ti porteranno a scegliere per il meglio. Chissà , domani al tuo risveglio potresti ritrovarti un mezzo computer sul conto paypal. Te lo auguro.
    Anch’io, che mi barcameno ogni giorno, schivo di una partita iva che non riesco a mantenere, ti lascio un centesimo di quello che ti dovrei.

    Dai cazzo!

  65. Ciao Daniele,
    seguo da tempo il tuo blog con continuità  ed interesse e adesso apprendo con
    dispiacere che stai valutando l’idea di gettare la spugna a causa delle difficoltà 
    economiche che incontri nel mantenere la tua attività  di blogger libero e indipendente.
    Mi rendo conto dell’impegno assiduo e delle spese che un’attività  di questo genere comporti e comprendo anche la rabbia che trapela dalle tue parole, però forse é un errore chiudere il sipario in silenzio. Forse potresti chiedere con più fiducia la collaborazione e il sostegno di quanti ti seguono in modo da far si, qualora tu lo voglia, di continuare a renderci partecipi di una vera INFORMAZIONE non suddita al potere.
    Infine penso anch’io come altri che dovresti valutare l’idea di unirti ad altri blogger con cui condividere le tue battaglie.
    Per quanto possa valere comunque grazie.

  66. Ciao Daniele,
    il tuo blog mi ha sempre appassionato e ho sempre ammirato il tuo coraggio e la tua preparazione. Non temi di fare domande ai potenti e questo fa di te un giornalista con la G maiuscola. Ho letto i commenti e anche io sono d’accordo a che tu possa inserirti nel gruppo del “Fatto”. Sei conosciuto non dovresti avere dei problemi in questo senso.
    Ti ho versato un contributo e quello che hai scritto ha piena cittadinanza in momenti come questi. E’ giusto che TUTTI noi duri e puri partecipiamo ad avere un’informazione libera. Non mollare ti prego!
    Ciao
    Alessandra da Torino

  67. ciao daniele ,io leggo il tuo blog da due anni,mi spiace che tu sia in difficoltà  anche se il post di oggi non mi ha convinto molto,nel senso che anche io come operaio vivo con poco più di 1000 euro al mese e mi piacerebbe avere una casa a 34 anni e invece mi ritrovo ancora con i genitori…questo x dire che nessuno naviga nell’oro e tutti dobbiamo stringere i denti(però dobbiamo volerlo)….dipende secondo mé solo da quello che tu vuoi professionalmente…in ogni caso complimenti davvero perché sei un grande e serio giornalista!!!…non mollare!!!

  68. DAniele , alcuni qui te l’ hanno già  detto.MAnda la tua candidatura a Il fatto. Faresti parte di un dream team di giornalisti di qualità  eccelsa.
    Questo il gruppo su facebook :
    http://www.facebook.com/group.php?gid=125112049520&ref=search&sid=1601671873.218077893..1
    Conta piu’ di 200 iscritti, ragazzi iscrivetevi e contattiamo la redazione per far collaborare chi ha fin troppo acquisito meriti sul campo come daniele, ricca , messora monteleone e altri.

  69. QUESTA MAIL é stata inviata a Piero Ricca.
    Un’altra anche a byoblu.com
    danielemartinelli.it vuole prendersi una pausa, gli ho chiesto se non é il caso di fare un blog unico insieme a lui e a byoblu.com
    come voglioscendere.ilcannocchiale.it dove scrivono in 3.
    magari con accesso riservato o con la funzione commenti subordinata ad una donazione.
    Spero di non essere stato inopportuno.
    ciao.

  70. a proposito de “il fatto” di padellaro/travaglio, ma vi sembra coerente l’aver chiamato a collaborare con loro uno pseudogiornalista come luca telese (!), che si comporta come una star con programmi a getto continuo (su radio3, alla tv e sui giornali anche i peggiori della piazza)?
    un fake giornalista che ha sempre dimostrato di essere un perfetto furbacchione lavorando a dx e a manca senza mai farsi mancare nulla?
    per me (e non solo), questi é un semplice venditore di parole che sono nell’aria e che copia/incolla con grande disinvoltura nemmeno in un bello stile.
    come mai, mi chiedo, questo qua lavora un casino e da così tanto tempo mentre altri, sicuramente più meritevoli, si sbattono per portare avanti un lavoro con un peso specifico sicuramente d’altro livello?
    a telese, non manca il supporto economico, stai tranquillo daniele; ecco come si fa: invece di battere una linea originale fatta magari di interviste serrate o di programmi davvero informativi, si preferisce far finta di e si usano espressioni già  abusate, idee già  consunte o addirittura altrui! ecco il trucchetto che va tanto in questa italia misera.
    che formazione ha, difatti, telese? probabilmente una laurea in “calcolo conveniente” e un master in “paraculo”, ecco.
    altro che aria nuova! con tutti i giornalisti veramente nuovi che stanno anche nei vari blogs da tempo proprio telese doveva essere stipendiato dal nuovo quotidiano tanto atteso?
    propro lui: luca telese (mamma mia!), che ha sempre dimostrato di essere il primo a inchinarsi alla corrente che tira meglio facendo finta di fare il bastion contrario!
    giorni fa oliviero beha, sì proprio lui mannaggia!, lo ha definito un “bravo giornalista”. boh… misteri dell’universo della carta stampata! giuro che ho pensato che persino beha si fosse bevuto il cervello!
    con questa mossa, secondo il mio parere, “il fatto” parte male, molto m ale. poi avrà  di certo successo con lo sfacelo che c’é a giro, ma questa scelta tradisce robuccia sotto la cenere.

  71. Ti vedrei bene insieme a Beha, Padellaro, Travaglio ed altri. Anche se mi piaci come blogger. Chissà  se unendoti con Piero Ricca e Claudio Messora, magari facendo un solo blog dove scrivete più persone, come voglioscendere.ilcannocchiale.it.

  72. Attualmente sono disoccupato e con parecchi problemi economici, come credo gran parte delle persone che si sono ridotte a vivere in Berluscolandia, sto tirando la cinghia anche sui viveri e per questo mi é difficile tirar fuori anche un solo euro, al momento.

    ..ma ti seguo da sempre, e mi dispiacerebbe perderti.
    Se nel frattempo ti prendi una pausa, io tra un mese inizio uno stage: spero di poter contribuire insieme a tanti altri alla causa.
    Ecco, visto che appena ho qualche soldo vorrei abbonarmi al Fatto, mi sono chiesto come mai non hai ancora inviato un curriculum alla loro redazione o se almeno hai intenzione di farti assumere.
    Sarei felice di poter leggere anche te sul loro nuovo quotidiano! 😉

    Non temere, appena posso farò la mia parte con parte della mia prima bustapaga, ti prego di resistere e invito gli altri ad aiutarti! 😀
    Se posso ti invio già  qualcosa in settimana!

    Ciao!!

  73. Io ho inviato soldi a byoblu.com e a Piero Ricca. Penso che anche tu meriti qualcosa. Ti leggo sempre. Se non pagassi il canone Rai, darei quei soldi ai blog che leggo. Se tu facessi un DVD con libro come Piero Ricca o come sta per fare Claudio Messora, forse potrebbe essere una soluzione. Mai contattato CHIARELETTERE?

  74. Caro Daniele lo sfogo di stasera mi ha colto di sorpresa perché mai avrei immaginato tanta rabbia nei nostri confronti, noi che ti seguiamo da tempo e che dividiamo con te belle emozioni e brutti momenti del nostro quotidiano.
    Abbiamo “sfruttato” lo spazio che ci offri per costruire rapporti interpersonali che ci uniscono, per idee o ideologie, fino a formare un nucleo coeso e solido.
    Tutto questo sta per finire ed io non giudico le tue decisioni , ma sono delusa perché credevo che la tua libertà  prescindesse da ritorni economici ed immaginavo che lo stesso piacere che proviamo noi nel leggerti lo provassi tu nel sentirti seguito con affetto e stima.
    Ora parlare di donazioni può avere il sapore amaro dell’offerta e non riesco ad immaginare come puoi recepire questa iniziativa.
    L’ultima parola sarà  la tua perché é tuo il blog in ogni caso hai tutto il rispetto che in questi anni ti ho sempre dimostrato

  75. Non ora cazzo non mollare ora, prenditi una vacanza schiarisci le idee e organizzati meglio, magari un post al giorno é troppo, prova anche altri contatti magari con Marco Travaglio, la tua firma al fatto quotidiano mi piacerebbe molto, ti raccomando io…hahahah purtroppo non ho questo potere altrimenti lo fare subito, ma più che raccomandazione sarebbe un indicazione sul reclutare qualcuno che veramente vale e sa fare il suo lavoro, ho fatto una piccola donazione per te sono un dottorando sottopagato in UK quindi non posso molto, un abbraccio e tieni duro che il futuro in Italia sarà  tuo e della gente come te…

  76. trovo il commento di Marco Corino assolutamente in linea con quello che penso e rilancio.
    Ovviamente, così come non compro tutte le riviste che mi piacciono tutte le settimane o tutti i mesi perché mi servirebbe uno stipendio solo per quello, non potrei pensare di fare una ‘donazione’ (io fossi in te cambierei anche questo termine che mi sa molto di beneficienza e invece nel tuo caso non lo é…SOSTIENI, CONTRIBUISCI, FINANZIA, AIUTA A CRESCERE…) per ogni sito o blog a cui mi sono abbonato (mi piace il concetto libero di feed). Allora ci vuole forse un po’ di marketing di quello puro e crudo che é utile e non é da demonizzare…due idee al volo, vedi tu se il costo benefici potrebbe convenire:
    – proponi dei dvd con i tuoi filmati. Per tema, personaggio, ecc, così come fa Travaglio e altri (benchmarking);
    – metti insieme i tuoi post e articoli in un libro da scaricare in pdf a xx euro o da ricevere a casa cartaceo a xx y…stampi solo se richiesto e i costi te li copri in partenza.
    – Unisci le forze con qualcun altro “c’é chi suggerisce il fatto, che vale come esempio, oppure qualche altro blogger che stimi e crea con lui/lei un piccolo network (anche due o tre persone) con cui dividere costi e benefici. Un unico sito, costi ridotti, sinergie d’attacco 🙂

    Se mi viene in mente altro, te lo scrivo (ma me ripijo quei du’ spicci che t’ho mannato pe’ pagà  la consulenza 🙂
    Daje Danié!!!

  77. Anche io ho un sito, dove esprimo le mie idee, e pubblico modesti video su Youtube, che però mi danno soddisfazione; poi tengo incontri, partecipo a dibattiti, mi piace conoscere e confrontarmi. Ma con quello non si vive, o almeno qualcuno lo fa ma io non ci riesco; come non so arrivare a lasciare tutto per fare quello che mi piace. Mi mantengo con altro, e nel tempo libero seguo i miei interessi, cercando di sfruttare al meglio ogni occasione. Non ho la televisione, non compro giornali, perché mi sembrano uno spreco di carta. Leggo il tuo blog, quello di Beppe e quello di Travaglio ogni giorno, e mi accorgo che é una fortuna potervi leggere gratis. Ma non riuscirei neanche a concepire internet a pagamento: il bello é proprio la libertà , al prezzo della gratitudine. Per il resto non giudico, sappi che ti stimo.

  78. Ciao,
    lascio anch’io il mio contributo, sono d’accordo con chi ti suggerisce di inserire un indicatore delle somme necessarie e di quelle raccolte. Il tuoi servizi sono ottimi e mi diverto molto a leggerti, non mollare, in un futuro parallelo potresti diventare direttore del TG1.

  79. Personalmente ti ho messo nei miei feeds e clicco sulla pubblicità  ogni volta, perché mi sembra giusto così, anche su quella di quel p.rco di Sgarbi, perché no? Tanto non lo guardo neanche perché si apre su un’altra scheda che chiudo quasi subito.
    Chi ti legge e ti stima dovrebbe lasciare da parte i pregiudizi sulla pubblicità  e sostenerti anche così.
    Io lo faccio anche con gli altri siti di informazione che seguo giornalmente. Chi lavora debba essere retribuito per ciò che vale. E tu vali. Tanto.
    Ciao Daniele.

  80. Eventualmente considera l’opzione di mettere alcune notizie solo per iscritti al tuo sito (paganti), magari in abbonamento mensile o annuale. Oppure manda una candidatura a “il Fatto”: se ti prendono, almeno sappiamo che c’é qualcuno a cui piace viaggiare e fare inchieste sul campo! 🙂

    Qualcuno però ha ragione: metti più in vista il bottone per le donazioni!

    Rinnoverò il mio contributo quest’anno e invito gli altri lettori a lasciarti un’offerta, anche piccola, perché il tuo lavoro é massacrante e merita qualcosa in cambio.

  81. Hai ragione non c’é altro da dire
    Ho fatto una piccola donazione (quella che potevo permettermi)
    Spero che lo facciano tutti … così non perdiamo uno dei blog più schietti e, mai come oggi, necessari.
    Mi precipito a donare qualcosina anche a Claudio Messora prima che ci “sgridi” anche lui…

  82. tamb ha ragione, in effetti non ci avevo fatto caso nenache io, ma forse non lo avrei fatto lo stesso…o forse si.
    In ogni caso, anche se costa, io ti consiglierei di: cambiare la grafica al blog almeno ogni due anni (ti seguo da uno e magari lo avevi appena fatto 🙂 ma già  lo vedo come ‘vecchio’.
    Io metterei anche uno spazio con le cifre raccolte per mese o trimestre e un indicatore almeno delle spese che dovrebbero essere coperte per la sopravvivienza (es: ogni mese servono xx euro e a fianco una barra con l’avanzamento delle donazioni per il raggiungimento dell’obiettivo). Tutto ben in vista. Chi ti segue non credo mancherà  di supportarti anche così.

  83. Hai ragione, io ti leggo sempre, e spesso mi sono chiesta, ma superficialmente, “come farà  a mantenersi?”
    E oggi: “Ancora non c’é niente… ma che fa?”
    Hai fatto bene a scrivere ciò che hai scritto, e poiché non vorrei che il tuo blog scomparisse, accoti il mio contributo: piccolo, perché sono una pensionata, e la mia pensione diventa sempre più piccola…
    Ma ha ragione tamb, anch’io mi sono accorta solo ora del tastino…

  84. Momenti difficili arrivano e poi passano…..,forza!!

    Ho provato a mandarti $$ dagli USA (dove vivo) ma non riesco….; facci pagare e lo faremo volentieri.

    Domani riprovo a mandarti un po di soldi

  85. Metti più in vista il discorso donazione,magari una frase sotto ogni post,stile firma nei forum.
    Metti qualche banner pubblicitario in più,con invito a cliccarci sopra se si vuol continuare a vedere online il blog.
    Io me ne sono accorto oggi che esiste quel tastino striminzito la in alto…

  86. non c’ho una lira, credimi. Sono disoccupato da quasi un anno ma questo tuo post ha tutto il diritto di esserci.
    E siccome ti leggo ogni volta che scrivi, ho deciso di pagarti. Perché é giusto che sia così. Poco, ma pago, e volentieri. Sperando che altri seguano il mio esempio, e il tuo.

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