Siete stati multati a Milano per qualche motivo? Se la risposta è sì, rallegratevi!
Siete in buona compagnia.
La giunta di sinistra meneghina guidata dal sindaco Beppe Sala è felicissima di tracciare il ricco bilancio delle multe comminate ai cittadini.
Nel 2022 – dice l’assessore alla Mobilità Marco Granelli – le contravvenzioni sono state 100 mila in più del 2021. Ma è una bugia, perché tra un po’ scopriremo che l’incremento di contravvenzioni ai milanesi sono state oltre 200.000
Ma – udite udite – quest’anno aumenteranno ancora.
Ne è sicuro l’assessore Granelli.
Segno che il plotone di ghisa sguinzagliati in giro per tutta la città – con l’importante supporto dei vigili ausiliari – saranno inflessibili e agguerriti.
Al limite del pittoresco, come spesso purtroppo accade.
Del resto, le multe, per i comuni sono diventate una greppia di soldi a carico dei cittadini.
E allora facciamo un po’ di conti in tasca al Comune di Milano.
Vediamo quante infrazioni hanno commesso i milanesi e quanto hanno fruttato all’incirca negli ultimi due anni:

Il divieto di sosta o la sosta selvaggia nel 2022 è stato verbalizzato 295.540 volte, mentre nel 2021 “soltanto” 179.406. Già qui sono 100 mila multe in più, con un incremento del 70%.
Sosta sulle strisce gialle dei residenti : nel 2022 sono state elevate 181.759 multe contro le 83.017 del 2021.
Molti quelli in periferia in prossimità delle stazioni delle stazioni della metropolitana che vengono da fuori città.
Sosta sul marciapiede: nel 2022 sono stati emessi 85.255 verbali, mentre nel 2021 furono 75.159.
Con un saldo in attivo di 10.000 multe.
A queste sanzioni vanno aggiunte ben 4 mila rimozioni di bici, scooter e monopattini parcheggiati male.
Sosta negli stalli dei disabili: 4.687 trasgressori nel 2022 contro i 4.862 del 2021. Anche qui con un incremento di 180 multe.
Sosta in doppia fila: 8.445 trasgressori nel 2022 contro i 9.458 nel 2021.
Con un decremento di 1.000 multe.
In calo anche le soste sulle piste ciclabili: furono 2.414 del 2021.
Si sono ridotte a 1.460 nel 2022, con un calo di ben 1.000 verbali.
Chiudiamo con la sosta sulle aree verdi che nel 2022 ha riguardato ben 13.759 trasgressori, contro i 4.671 del 2021.
Per questa violazione, dal 1 aprile arriva una notifica sullo smarthone per chi ha scaricato l’app del Fascicolo del cittadino.
Facciamo allora la somma delle multe comminate:
nel 2021 il totale dei verbali emessi furono circa 359.000
Nel 2022 sono schizzati a oltre 590.000.
Ebbene, l’incremento non è di 100.000 come dice l’assessore Granelli, ma di ben 232.000, oltre il doppio di quelli che dichiara.
Con un importante dato economico.
Proviamo fare un conto approssimativo dei soldi che il Comune di Milano incassa dalle multe.
Mettiamo che la media per ogni multa sia di circa 35 euro, considerando chi paga entro i 5 giorni con lo sconto, e chi incappa in una sanzione nell’area disabili che è di circa 90 euro.
Bene, con questi calcoli scopriamo che nel 2021, il Comune di Milano risulta creditore nei confronti dei cittadini indisciplinati di 12 milioni e mezzo.
Nel 2022 Palazzo Marino rastrella oltre 20 milioni e mezzo di euro.
Con un incremento incremento in un solo anno di 8 milioni di euro secchi.
Allora se l’assessore è così sicuro che le multe a Milano aumenteranno, è plausibile che nel 2023 i verbali staccati dai ghisa varranno 25 milioni o forse 30..
Insomma, l’indisciplina degli autisti vale un bel tesoretto!
Attenzione però. In quei 20 milioni del 2022 non sono comprese tutte le altre sanzioni diverse dai divieti di sosta. Per esempio degli autovelox.
Considerate che a Milano hanno fruttato 13 milioni di euro nel 2021.
Se consideriamo che nel 2022 ne sono stati installati di nuovi, non ci sbagliamo di molto se ipotizziamo che arriveranno anche da lì altri 20 milioni di euro.
Che sommati a quelli dei divieti di sosta fanno 40.
Direte: guido, Comune ladro!
E’ vero che ormai il codice della strada è ingarbugliato apposta per creare le condizioni dell’infrazione.
Tuttavia, l’unico modo per non trovarsi la busta verde nella cassetta della posta, resta quello di rispettare le regole.
E magari lasciare l’auto a casa.

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