tapis roulant

Stanno passando velocissimi questi giorni. Volano settimane intere senza che nemmeno me ne accorgo. O meglio, senza che ce ne accorgiamo. Il plurale è riferito al gruppo della Comunicazione alla Camera in cui sono entrato a far parte da qualche settimana. Una vita nuova, full immersion negli uffici dei gruppi parlamentari tra decine di deputati del M5S, tutti giovani. A volte ho la sensazione di essere tornato all’università. Nei corridoi ci si incrocia sempre veloci. Il tempo sembra che non basti mai. Tra un video a “tempo zero” e un comunicato stampa urgente, ti accorgi che l’attivita politica di un giovane è già oltre.

Il via vai dagli uffici dei cento deputati grillini è una continua botta di vita. Non fai in tempo a chiudere una cosa che ce ne sono già quattro altre, da affrontare, da studiare, da valorizzare. Del resto non è facile riuscire a tradurre in fatti ciò che ci si prefigge. Le istituzioni italiane sembrano fatte apposta per non rendere e per non incidere. Commissioni, cariche e authority sembrano pistole scariche perché oberate da una burocrazia mortale. E noi in particolare al gruppo del M5S, contro, non abbiamo soltanto la farraginosità del metodo. Abbiamo tutto un sistema che vive e sopravvive sul proprio stallo facendo leva sulle sue stesse inefficienze. Eppure l’attività delle Commissioni del M5S è più che mai cominciata, nonostante la paralisi generale degli altri partiti che fanno a gara a pararsi tra di loro per far figurare il Movimento come un covo di alieni.

Eppure noi siamo gli unici a rimanere quasi ogni giorno negli uffici della Camera fino dopo le 20, a volte anche oltre le 21. Siamo sempre gli ultimi ad uscire e i primi ad arrivare il mattino seguente. I ragazzi sono sempre sparsi in gruppi a decidere come muoversi per ogni idea e per ogni problema che il sistema presenta. Vanno su e giù dall’aula di voto spinti da energia ed entusiasmo , ma quando hanno un minuto di tempo per chiederci qualcosa diventano allibiti. Allibiti dal sistema che li circonda e dalla sua inettitudine. Allibiti dalla consapevolezza di essere gli unici ad avere idee e proposte da avanzare sui tavoli, tra uno stallo generale che il sistema dei partiti si è imposto. Nemmeno la soddisfazione di sentirsi dire da un Cicchitto qualunque “no, la tua idea fa schifo“. Niente di niente.

Nell’attesa che i partiti formino questo benedetto governo, noi corriamo. Per ora su un tapis roulant, verso una meta che pare rimanere sempre là. A debita distanza dal sistema dei partiti tutti intenti a spartirsi le poltrone. Anche televisive, per dare addosso all’unico angolo giovane e frizzante di tutto il Parlamento. Il M5s che col motto “mai mollare”, prima o poi qualcosa smuoverà. Per ora non ho altro tempo per scrivere. Mi stanno chiamando.

2 pensiero su “M5S, una botta di vita a Roma”
  1. Un gruppo di persone giovani che lavorino cosí tanto e con tanta passione non possono non ottenere risultati, in qualsiasi campo. In questo caso in particolare, a contro bilanciare gli spregievoli lati negativi da lei appena espressi, c’è credo la coscienza di far parte di questa bellissima rivoluzione della politica italiana che sta cominciando con questi “Ragazzi”.
    Una cosa che o mi è sfuggita o vi è sfuggita: non mi pare aver mai letto, nero su bianco, tutto compreso, dal primo eletto 5S in comune, ai Sindaci, ai deputati, ai rimborsi, ecc., in un unica tabella riassunte tutte le voci e soprattutto gli importi che il M5S ha fatto risparmiare allo Stato, quindi ai citradini. Perchè cominciano a esser soldi, soprattutto se proiettati su qualche anno.
    Oltre al web, quasi da farne una bella paginata in qualche quotidiano… straniero!
    Buon lavoro, verrà ripagato, quindi grazie in anticipo per i bellissimi risultati.

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