Pannella a Franceschini: “Hai la faccia come il culo…”

«È un’indegna strategia di intimidazione nei confronti di un singolo giornale, dell’opposizione e di chiunque difenda i principi di un paese libero. Settembre dovrà essere il mese di una grande mobilitazione, al di là dei colori politici, per la difesa della libertà di stampa e del diritto all’informazione».
No, non è stato Beppe Grillo a pronunciare questa frase. Bensì, è stato Dario Franceschini, a proposito delle querele che Berlusconi voleva fare a Repubblica per ciò che scriveva sui processi di Berlusconi. Aveva ragione l’attuale ministro del governo Letta. La libertà di espressione è un cardine dal quale non ci si può sconnettere. Nemmeno quando si è “chi” in “quel posto lì”. La libertà di espressione è sempre personale di uno che conta uno. Il Movimento 5 stelle è a dir poco inattaccabile nei contenuti, nelle condotte e negli atteggiamenti istituzionali dei suoi deputati. Il sistema mediatico a caccia del nulla, è in quotidiana crisi alla ricerca di ciò che non è notizia pur di mescolare i 5 stelle ai partiti. Perennemente prostrato alla disponibilità di qualche “grillino” da spennare. Svenduto alla mistificazione di ciò che in un Paese normale non sarebbe nemmeno preso in considerazione.

Io questo blog ce l’ho da 6 anni, e da 6 anni pubblico in libertà ciò che ritengo utile pubblicare. Ho sempre scritto con responsabilità attenendomi ai fatti, e quando si è trattato di pagare per le mie critiche ho pagato. E’ dunque fuorviante e mistificatorio che i giornali si meraviglino del fatto che sul mio blog riporto una dichiarazione di un ministro voltagabbana, come se il titolo del post fosse il pensiero e il mantra dominante di un Movimento politico impegnato nelle istituzioni. Come se ciò fosse la notizia del giorno a discapito del lavoro che i deputati fanno nelle Commissioni. Tutto ciò ha il sapore di “un’indegna strategia dell’intimidazione” che col sottoscritto non attecchisce. Cari colleghi, se il vostro andazzo nei confronti del M5S si è ridotto al copia-incolla di post presi tra i migliaia di uno che lavora all’ufficio comunicazione, significa che tra di voi, a differenza del ministro Franceschini, c’è chi la faccia non ce l’ha proprio più.

Un pensiero su “L’importante è averla una faccia”

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