Dunque, dopo Prosperini, Penati, la Minetti, la Rizzi, Nicoli Cristiani, Ponzoni, Rinaldin e Boni, ecco la nuova indagine di corruzione a carico del consigliere lombardo Angelo Giammario (Pdl), ex cancelliere al tribunale di Milano, che secondo la procura di Monza ha intascato 10 mila euro su 30 mila promessi per garantire appalti del verde pubblico a 3 imprenditori del “Consorzio Stabile Litta“. Intanto, sul fronte dell’inchiesta che vede indagato per tangenti il leghista Davide Boni, ci sono le rivelazioni dell’ex assessore lombardo Massimo Buscemi (Pdl) che ai magistrati ha confermato l’incontro tra lui, Boni, Ghezzi e l’architetto Ugliola per discutere di “tangenti congrue alle richieste degli imprenditori“. Ebbene, la posizione di Boni potrebbe complicarsi da un minuto all’altro. Lui, il formigajo, non sa niente non ha visto niente e non immagina niente. Le manette se le potrà ritrovare magari in preghiera, a mani giunte…

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