31 pensiero su “Giornalisti in sciopero? I porci si sentiranno leoni!”
  1. Grande Daniele.
    Ma che mi rappresenta uno sciopero!???!
    Facessero un edizione di ogni telegiornale forzatamente incentrata su tutte ste porcherie.. su tutto quello che ci vogliono nascondere grazie a questa schifosa legge.. ALTRO CHE SCIOPERO!

  2. buonasera blog (ultimo commento prima di staccare definitivamente la spina per qualche giorno di black-out dalle notizie- e spero non me ne arrivino neanche dai pesci del nostro mediterraneo-)
    non vorrei offendere la suscettibilità  di nessuno dei frequentatori del blog ma una cosetta vorrei dirla.
    non mi sembra corretto postare gli interventi di altri giornalisti su questo blog
    1) perché credo che gli amici siano sufficientemente autonomi per spostarsi da un blog all’altro
    2) perché “invadere” lo spazio del nostro daniele con articoli di altri giornalisti, credo, sia imbarazzante per il detentore del blog
    3) perché daniele fa un lavoro di fino per tenerci aggiornati a tutto tondo sugli avvenimenti che si succedono senza tregua in questa povera nazione stuprata
    mi perdonino quelli che hanno commentato, forse sbaglio io
    un bacio grosso a tutti

  3. dopa l’edizione serale del TG1 del 3/07/2009 ho dovuto scrivere al direttore Minzolini:

    Egregio direttore,
    a guardare il “suo” TG1 mi viene da chiedermi se ciò che vivo quotidianamente é la realtà  o una sorta di pantomima virtuale degna della piu fantasiosa sceneggiatura di Matrix…
    Mi chiedo quando il suo TG ed i suoi subalterni saranno in grado di trasmettere un servizio
    con un degno qpprofondimento o quanto meno con una semplice cornice di cronaca, evitando per
    una volta di far parlare i soliti politici parolai che dicono tutto ed il contrario di tutto. Nell’edizione serale del 3/07/2009 ho trovato a dir poco riprorevole il servizio “pubblicitario” organizzato con il ministro Ronchi al pacchetto sicurezza… nessuna notizia reale sull’ effettiva normativa, solo spot pubblicitari del ministrino. Perché non dite agli Italiani per esempio che attraverso il pacchetto sicurezza si é sospeso il processo mediaset. Mi chiedo come possa un’intera classe di lavoratori riconoscersi in una figura come la sua, priva di ogni dignità  professionale, con l’unico scopo di conservare la sua poltrona. Mi chiedo, da cittadino italiano, quanto dovrò ancora aspettare per vedere un degno servizio sulla politica interna di questo paese, ridotta ormai ad una trafila di annunci pubblicitari e propagandistici senza un solo accenno di critica o quanto meno di dettaglio…
    Ormai i microfoni si cedono ai politici senza neppure fare domande, lasciando che persone impresentabili ci parlino di morale, etica e dignità …
    La invito a farsi un esame di coscienza, la salute di una democrazia passa soprattutto per le vostre mani.
    La saluto

    Filippo
    Roma

  4. DAL FATTO NUOVO GIORNALE DI MARCO TRAVAGLIO

    antefatto.ilcannocchiale.it/2009/07/03/amnesy_internatio…

    Dunque la mafia si aspettava favori da Silvio Berlusconi e minacciava, in caso contrario, di fare del male a suo figlio Piersilvio. Lo dimostra un foglio manoscritto, forse da Riina in persona, che l’aveva girato a Provenzano perché lo facesse pervenire al Cavaliere o a Dell’Utri tramite Vito Ciancimino. La richiesta era semplice: una delle tante tv berlusconiane a disposizione di Cosa Nostra, altrimenti “dovrà  essere compiuto un luttuoso evento”. Nel paese degli smemorati, giornali e telegiornali annunciano la cosa come se fosse strana e inedita. In realtà  sono quasi quarant’anni, da quando nel 1974 Marcello Dell’Utri infiltrò un mafioso travestito da stalliere nella villa di Arcore, che va avanti lo stop and go.

    Favori e contraccambi, minacce e ricatti. Per chi ha scoperto solo ora che il premier é ricattabile (da qualche decina di escort, ragazze immagine, letterine, letteronze e papponi), sarà  una sorpresa. Per chi conosce le carte, é una conferma. L’ennesima. Basta leggere la telefonata intercettata a Milano alle ore 9,27 del 17 febbraio 1988 fra Berlusconi e il suo socio immobiliarista, Renato Della Valle, all’epoca indagato per bancarotta, e pubblicata in vari nostri libri (dunque mai raccontata in tv).

    BERLUSCONI Renato…

    DELLA VALLE Ciao, Silvio.

    BERLUSCONI Come stai?

    DELLA VALLE Bene. àˆ appena partito Franco Carraro.

    BERLUSCONI Ah, sì? Dov’é andato?

    DELLA VALLE Andava giù a Roma.

    BERLUSCONI Era lì da te?

    DELLA VALLE Sì.

    BERLUSCONI Allora…

    DELLA VALLE àˆ stato ieri sera al processo.

    BERLUSCONI Diavolo di un uomo, sempre in mezzo ai ministri.

    DELLA VALLE Eh, be’. Ieri ho parlato, poveretto, con Nicolazzi [Franco Nicolazzi, Psdi, ministro dei Lavori pubblici, in quei giorni sotto inichiesta per le tangenti sulle «carceri d’oro», nda].

    BERLUSCONI Mmh.

    DELLA VALLE M’ha telefonato.

    BERLUSCONI Oggi questi stronzi del mio «Giornale» gli han messo un titolo in prima pagina del cazzo.

    DELLA VALLE Eh, ho visto.

    BERLUSCONI Ma son proprio dei figli di troia, guarda.

    DELLA VALLE Mmh.

    BERLUSCONI E non so più cosa fare io. Mamma mia, non so più cosa fare.

    DELLA VALLE M’ha telefonato: era giù da matti per ’sta storia qui. Lo sai la cosa triste? Che lui proprio non c’entra niente, eh.

    BERLUSCONI Ma lo so.

    DELLA VALLE Quello non c’ha una lira, eh. Mah!

    BERLUSCONI Guarda…

    DELLA VALLE Come andiamo, Silvio?

    BERLUSCONI Eh?

    DELLA VALLE Come andiamo?

    BERLUSCONI Ma, guarda, vado male da un punto di vista fisico, perché mi é venuto… c’ho un’artrosi, più un… un po’ di altri dolori. Mi sono bloccato sulla sinistra, dietro, tutto.

    DELLA VALLE Ma va!

    BERLUSCONI E allora sono messo male fisicamente. E poi c’ho tanti casini in giro, a destra, a sinistra. Ce n’ho uno abbastanza grosso, per cui devo mandar via i miei figli, che stan partendo adesso per l’estero, perché mi han fatto estorsioni… in maniera brutta.

    DELLA VALLE Oh, Madonna!

    BERLUSCONI Una cosa che mi é capitata altre volte, dieci anni fa, e… Sono ritornati fuori.

    DELLA VALLE Senti, Silvio…

    BERLUSCONI Mmh.

    DELLA VALLE Eh, va be’, no… hai St. Moritz, se no ti dicevo: se vuoi mandarli anche qui a casa mia, non ci son problemi, eh.

    BERLUSCONI Grazie, ma li mando molto più lontano.

    DELLA VALLE Ah.

    BERLUSCONI Sai, siccome mi hanno detto che, se, entro una certa data, non faccio una roba, mi consegnano la testa di mio figlio a me ed espongono il corpo in piazza del Duomo…

    DELLA VALLE Oh, Madonna!

    BERLUSCONI E allora son cose poco carine da sentirsi dire e allora, ho deciso, li mando in America e buona notte.

    DELLA VALLE Senti, ma vai anche tu… fuori.

    BERLUSCONI Eh, io c’ho un po’ di cosette qua da fare.

    DELLA VALLE Eh, ma chi se ne frega, Silvio. Però insomma, se… se t’han dato una data, fino a quella data lì, vai anche tu.

    BERLUSCONI Ma, vedi, no, io sono qui difeso… per casa…

    DELLA VALLE Se vuoi venire qui a casa mia…

    BERLUSCONI Ascolta…

    DELLA VALLE Devono passare sul mio cadavere, eh.

    BERLUSCONI Così ci mettono la bomba in du… ci fan saltare in due. (ride)

    DELLA VALLE No!

    BERLUSCONI …(incompr. per sovrapposizione delle voci) uno (ride)

    DELLA VALLE Ma cosa vuoi che faccian saltare. La bomba…

    BERLUSCONI Senti un po’… tutto bene lì, i ragazzi, tutto bene?

    DELLA VALLE Sì, sì, tutto bene.

    BERLUSCONI Tua moglie?

    DELLA VALLE Mi rattrista ’sta cosa, cazzo.

    BERLUSCONI Eh, va be’, cosa ci vuoi fare? Senti, tua moglie sta bene?

    DELLA VALLE Bene, bene.

    BERLUSCONI Senti… io… niente, ero in debito anche di una risposta su Tanzi.

    DELLA VALLE Eh.

    BERLUSCONI Francamente non mi é venuto in mente un Cristo (ride) (…)

    DELLA VALLE Senti… quando é quella scadenza?

    BERLUSCONI Di Rizzoli?

    DELLA VALLE No, no, no, la scadenza di quei de… delinquenti lì che t’han detto…

    BERLUSCONI Fra sei giorni.

    DELLA VALLE Perché non prendiamo l’aereo domani, molliamo tutto e andiamo a fare un giro?

    BERLUSCONI No, io son qui con…

    DELLA VALLE Anch’io. Sapessi i casini che c’ho in ballo io, non ne hai idea.

    BERLUSCONI Eh.

    DELLA VALLE Però, vaffanculo, andiamo… andiamo in giro per il mondo. Eh, se quelli hanno un Grumond (fonetico, parola non certa) che va forte come noi, ci beccano. Ma proprio da stare un giorno in un posto, un giorno in un altro.

    BERLUSCONI Sì, va be’, ma, avendo allontanato l’oggetto, capisci?

    DELLA VALLE Sì, va be’, ma, Silvio, se sono sei giorni…

    BERLUSCONI No, son preoccupato piuttosto per il Paolo, così, insomma.

    DELLA VALLE Be’, Paolo, scusa, portiam via anche lui.

    BERLUSCONI Eh, sì. Va be’.

    DELLA VALLE Ragazzi, il mondo si ferma, eh.

    BERLUSCONI Va be’, lo so, lo so.

    DELLA VALLE Eh.

    BERLUSCONI Va be’.

    DELLA VALLE Facciamolo… Silvio, facciamolo davvero.

    BERLUSCONI Ma no, dà i. Io c’ho tante cose da fare qui. Io poi non ci credo a quelle robe lì, lo sai.

    DELLA VALLE Hai paura di diventare povero?

    BERLUSCONI No.

    DELLA VALLE Sei giorni?

    BERLUSCONI No.

    DELLA VALLE Dà i. Andiamo a fare sei giorni i pirla per il mondo.

    BERLUSCONI No, no, ma io ti dico sinceramente che, se fossi sicuro di togliermi questa roba dalle palle, pagherei tranquillo, così almeno non rompono più i coglioni.

    DELLA VALLE Eh, lo so, ma solo che questi qui… poi te lo… ci provano ancora, eh. Be’, ma, Silvio, avrai tutta la collaborazione che serve, no?

    BERLUSCONI Sì, sì, tutti quanti. Sono molto… sono molto bravi.

    DELLA VALLE Eh.

    BERLUSCONI Va be’. Senti, Renato…

    DELLA VALLE Mi dispiace molto, Silvio.

    BERLUSCONI Ci sentiamo (…)

    Dal che si apprende, fra l’altro, che Berlusconi non trova niente di strano nel “pagare tranquillo” il pizzo ai mafiosi, “così almeno non rompono i coglioni”. E’ lo stesso soggetto che oggi fa il presidente del Consiglio e dovrebbe, eventualmente, combattere i mafiosi che vent’anni fa intendeva pagare, e dovrebbe pure incoraggiare i cittadini a denunciare le richieste estorsive, anziché cedervi. Mission impossible.

    Ora però sappiamo anche che cosa voleva la mafia da lui: una televisione. Naturalmente nessuno, raccontando questa storia, si pone e gira a chi di dovere le due domande fondamentali. 1) Come poteva Riina pensare che Provenzano e Vito Ciancimino (i suddetti sono tre boss mafiosi) fossero in grado di raggiungere Silvio Berlusconi? 2) Come mai quel documento, sequestrato nel 2004 in casa Ciancimino dalla Procura di Palermo allora diretta da Piero Grasso, non era agli atti del processo d’appello in corso a carico del figlio dell’ex sindaco di Palermo, e salta fuori soltanto ora? E come mai la Procura di Grasso, quando interrogò Ciancimino junior per giorni e giorni, non gli pose neppure una domanda su quella lettera autografa di Riina diretta a Berlusconi? L’onorevole avvocato Niccolò Ghedini, interpellato dalla Stampa, cade dalle nuvole: “E’ in assoluto la prima volta che sento parlare di questa storia.

    E penso che non ne sappia nulla nemmeno il Presidente, altrimenti lo saprei anch’io”. Strano, perché il presidente, al telefono con Della Valle, si mostrava informatissimo della cosa, ed é una di quelle cose che difficilmente si dimenticano. Ma forse l’On.Avv. s’é portato avanti col lavoro, e, in attesa di abolire le intercettazioni, ha deciso di dimenticarle. E’ il Lodo Amnesia.

  5. Articolo di Francesco Bonazzi sull’antefatto di Travaglio & c.
    3 luglio 2009-
    Sentiva la scossa in arrivo come il suo nuovo amico D’Alema, mercoledì scorso, il nostro impareggiabile ministro dell’Economia. Il senso di quell’attacco sferrato a freddo da Giulio Tremonti contro l’Istat (“ma lo sapete come fanno le statistiche? Mille telefonate…”), bissato a stretto giro dal collega Scajola (“dovrebbero dare meno cifre”), si é capito alla perfezione ieri mattina, quando l’Istituto ha reso noto dove é arrivato il rapporto deficit/pil dell’Italia: 9,3% nel primo trimestre 2009, il più alto da sempre.

    Tanto per ricordare, quel rapporto che in virtù dei famosi accordi di Maastricht doveva stare sotto il 3% , sotto le amorevoli cure del dottissimo e piissimo Tremonti é arrivato al triplo. Certo, c’é la crisi e il Nostro era tutto intento a prevederla e a spiegarla al papa come ai giornalisti che di tanto in tanto lo intervistano sul Corriere o sul Sole, rapiti dalla sua compiaciuta erudizione.

    Ma questo 9,3% é una cifra pazzesca e se la si somma al differenziale tra i nostri titoli di Stato e i Bund tedeschi, che sempre ieri ha sfondato quota 107 punti base, si capisce a che punto é la notte. Solo 15 mesi fa, quando iniziò la crisi dei mutui subprime, quel differenziale era a quota 55 e i grandi commentatori di fatti economici scrivevano che era un dato allarmante, specie per un Paese indebitato come il nostro. Ma eravamo in campagna elettorale e forse gli animi erano un po’ eccitati.

    Oggi abbiamo queste due cifre un tantino imbarazzanti, ma il governo se la prende con i numeri e con chi li dà . Manco fossero scatti “rubati” a Villa Certosa. Dovremo trasferire anche l’Istat in Colombia?

  6. Rettifico quanto ho scritto precedentemente sul Vaticano, che non ha ancora preso nessuna posizione in merito al razzista e crudele ddl sulla clandestinità  e ciò é vergognoso.
    Al contrario, molti esponenti della Chiesa Cattolica lo hanno fatto, alcuni contestandolo fortemente.
    Molto incisivo e coraggioso Don Farinella nell’articolo postato da freeman.
    Spero che molte persone comincino a pensare e a capire…

  7. x daniele e poki altri ,siete un esempio da seguire per gli altri giornalisti che oggi hanno ancora un minimo di dignità .

    Cacciate le palle per una volta e vedrete che ne troverete solo giovamento.

  8. Il popolo molte volte desidera la rovina sua ingannato da una falsa specie di bene; e come le grandi speranze e gagliarde promesse facilmente lo muovono. (Niccolò Machiavelli)

    Fà  credere al popolo che ciò che é sbagliate é giusto e sarai acclamato, fà  ciò che é giuste denunciando quello che é sbagliato e sarai impopolare.

    Ma la superbia e l’egocentrismo di questo governo non conosce barriere, si autoelogia e si autoproclama, si autogiudica e si autoassolve ma soprattutto non conosce mai errori.

    E’ il governo dell’unto dal signore che regna in nome del soprannaturale, nel bene SUO e quindi di tutti, a SUO insindacabile giudizio e senza potere di replica. Per LUI non esiste limite tra pubblico e privato a patto che per LUI non sia sconveniente. Cambia volto, fede, vesti, pensieri un transformers unico pur di aumentare la sua privata percentuale di consensi.

    Per anni la Lega Lombarda non ha fatto altro che dare la caccia all’uomo nero nascondendo invece il “nero” della Lombardia e non solo. Finalmente la mentalità  mediovale di un gruppo fantapolitico ha trovato sfogo in un fantapresidente del consiglio partorendo ad oggi l’ennesima porcata.

    L’immigrazione clandestina diveta reato, peccato che i dati relativi ai reati dovuti all’immigrazione clandestina non vengono dati; valgono più quelli ideologici della paura del diverso e quelli di una classe politica che non sa fare un cazzo se non vietare, punire, censurare e distruggere tutto ciò che gli va contro nel suo delirio onnipotente di oligarchia.

    Tutto questo per poi accorcerci che Albanesi e Rumeni, che più risultano negli schedari di pubblica sicurezza rispetto ad altri sono ormai comunitari e quindi non più immigrati. Ma all’italiano non frega un cazzo, lui si bea della propria ignoranza e gode nel sapere che sarà  contento e coglionato!

    E’ forte in me il desiderio di vedere aumentare la spirale di strozate che grazie a questo fantapresidente sta avvolgendo il nostro Paese, volgio vedere il culmine ed ammirare l’eruzione del vulcano sino a quando il magma dell’insopportabile lo inghiotta assiemme a tutti quelli che lo hanno appoggiato sino ad ora.

    Vorrei che la sua fine ricalcasse queste parole: un popolo affamato non ascolta ragioni, né gl’importa della giustizia e nessuna preghiera lo può convincere. (Lucio Anneo Seneca)

  9. Ciao Daniele, ti seguo ogni giorno anche se non scrivo quasi mai.
    Ti ringrazio naturalmente per lo splendido lavoro che fai.
    Sono di Genova e attualmente disoccupato e in questo periodo non posso essere a Roma, sto contando i centesimi.
    Spero comunque che siate in tanti.
    La tua idea é ottima. Ogni giorno c’é una legge vergogna da far voltare lo stomaco e in questi mesi mi sono spesso chiesto come fosse possibile che nessun ragazzo di Roma, nella mia stessa situazione di disoccupato ormai da mesi, non sia mai andato a farsi sentire da questi signori quando entrano ed escono da Montecitorio. Ma non sono incazzati a Roma?

  10. Come passa il tempo. Due anni fa, durante la presentazione del libro scritto insieme con Gian Antonio Stella al Ristorante Anton di Recanati, Sergio Rizzo, alla mia domanda se si sentisse uno della “Casta” e se i giornalisti fossero una casta, rispose di no.

  11. grande daniele completamente d’accordo con te.
    Anzi a certi giornalisti questa legge andrà  pure meglio cosi potranno giustificarsi di no npoter scrivere cosa scomode a causa di questa legge, come se fino ad adesso l’avessero fatto..sono dei pagliacci..

  12. Bravo Daniele, ho sempre pensato che reagire agli attacchi alla democrazia richiedesse una risposta collettiva senza sosta; questo sciopero sà  di rinuncia e serve a dare aria nuova alla già  onnipresente disinformazione. Ma se il potere riesce a fare già  quello che vuole immagina se ha un giorno di silenzio in più da parte degli organi informativi….. Vai così, noi non ti abbandoneremo mai nella tua azione!

  13. Condivido pienamente ciò che hanno scritto Roberto G. e Ella.
    Questi pazzi ci faranno diventare un popolo incivile e barbaro. Con tutta la loro arroganza e strafottenza lavorano solo per i propri profitti e interessi dando l’illusione al popolo dagli occhi bendati che: “stiamo lavorando per voi”… e loro ci credono.
    Mi tocca tifare Vaticano, come dice Gabriele De Luca, davvero incredibile!
    Io ho la speranza che prima o dopo (spero presto) tutto quello che stanno facendo gli si ritorcerà  contro.
    Mi sembra di intravedere le prime avvisaglie.
    Le critiche giornaliere di tutta la stampa internazionale. Il Vaticano, prima sulla morale del Premier e ora sull’incivile DDL.
    La maggioranza di questo Paese é cattolica, molto spesso un cattolicesimo di facciata ma lo é. Forse parecchie persone cominceranno a porsi delle domande sull’operare di questo Governo.
    Spero che la Comunità  Europea si pronunci presto criticando questa ultima schifezza.
    Sarà  dura, toccheremo il fondo, anzi, lo stiamo già  toccando ma sarà  anche la loro fine.

  14. Roberto G. il tuo commento mi e’ sembrato davvero azzeccato.

    Adesso il lavoro nero diventera’ perfino piu’ nero, nerissimo in tutti i sensi, perche’ i clandestini vorrano nascondersi del tutto e staranno sempre e solo dalla parte di chi li sfrutta.

    Una cosa cosi’ vergognosa non si era mai vista.

    Ci vorrebbe un sindacato per la protezione di TUTTI i lavoratori, indipendentemente dalla loro nazionalita’.
    Un sindacato al quale ci si possa iscrivere per poco, e per il quale basta un numero identificativo che garantisca l’anonimita’ dell’iscritto.
    E anche quello che ho appena scritto mi sembra assurdo (per quanto una possibile soluzione), che uno debba celare la propria identita’ nel timore di ritorsioni—manco facesse parte di una loggia massonica, o della mafia.

    A cosa si e’ arrivati.

  15. Berlusconi: legge l’ho voluta io:
    http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_994260326.html
    Vaticano boccia ddl, provocherà  problemi:
    http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_994291080.html
    “E a chi gli parla di critiche del Vaticano, il premier ribatte sbrigativo: ‘Non le conosco e non posso commentarle'”.
    Se non sbaglio, é la prima vera presa di posizione ufficiale della chiesa contro il nano, a parte le timide stoccatine su Noemi & co. (ma del resto, non é che la chiesa possa tanto prendersela coi pedofili: vedi CRIMEN SOLLICITATIONIS).
    Incredibile: mi tocca tifare Vaticano …

    Cordialmente

  16. Ancora sul decreto sicurezza.

    Da un lato si usa il pugno di ferro contro i clandestini negando loro i servizi più elementari dall’altro non c’é nessun inasprimento normativo contro il lavoro nero.

    Ovvero mentre da una parte si dà  all’opinione pubblica una immagine di fermezza, dall’altra ci si preoccupa di salvaguardare il lato positivo (per loro) della presenza di clandestini, cioé la possibilità  di disporre di lavoratori a basso costo così utili soprattutto per le fabbrichette del nord est leghista.

    Anche per i regolari diventerà  dura. Chi ha un lavoro a tempo determinato pur di vederselo rinnovare (per non diventare a sua volta clandestino) sarà  disposto ad accettare condizioni di lavoro sempre peggiori. Un paradiso per gli sfruttatori più biechi.

    Questa legge oscena rappresenta il punto più basso degli ultimi 15 anni di governi. E’ il frutto del connubio tra una forza razzista come la Lega e di una neoliberista come il PDL. Riporta indietro le lancette della civiltà , ci renderà  tutti più cattivi ed egoisti, reimtrodurrà  di fatto lo schiavismo.

    Vedremo se ci saranno reazioni adeguate, ma ne dubito. Quest’Italia malata sembra ormai aver perso quegli anticorpi che in genere impediscono ad una comunità  di sprofondare nella barbarie sociale.

  17. Caro Daniele ti stimo profondamente…non mollare anche quando può venirti in mente di essere da solo non é cosi, la rete si sta muovendo sento aria di rinnovamento e so di non sbagliarmi…grazie per ciò che fai!!!

  18. Grande Daniele, mi raccomando rimani calmo nel domandare, non provocarli altrimenti porgi il fianco a facili repliche.
    Disarmali con l’educazione.
    Non c’é miglior arma.

    take care and keep asking

  19. Il mio commento riprende una battuta letta altrove (mi pare su Spinoza o sul blog di Luttazzi): durante lo sciopero dei giornalisti, gli italiani non noteranno la differenza…

  20. sottoscrivo ogni passaggio.
    abbasso ogni stupro tout-court. via sti abusatori puzzolenti: non ne possiamo più! é una vita che subiamo: il passaparola della rete ci salverà . grazie

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