Oliviero Beha é un giornalista Rai che da anni non conduce programmi a parte qualche comparsata. La sua dialettica diretta, ligia ai fatti e allergica alle mezze misure lo hanno reso caustico per i governi che si sono succeduti in questi ultimi anni.
A Beha non é rimasto che condurre la sua battaglia quotidiana sui palchi della libera informazione anziché sul piccolo schermo e pubblicando libri. L’ultimo dei quali é “Nuovi mostri” edito da Chiarelettere, in uscita in questi giorni.

41 pensiero su “Oliviero Beha e i nuovi mostri”
  1. Grande Beha! A proposito di Santoro, però bisogna dire che Santoro é ancora in prima serata grazie solo a 2 sentenze di un tribunale che obbligano la rai a mandarlo in onda, altrimenti chissà  dove sarebbe, altro che prima serata.

  2. @ Freeman: La colpa é di Berlusconi? certo, l’ho scritto (rileggere gli altri commenti, prego) e ti ho pure copia e incollato il report (se eventualmente non lo capissi arrabbiati con il sitema scolastico nazionale o con i tuoi geni) della Freedom House. Nel quale non leggo né il nome di Travaglio né quello di Stille (forse nominati in report degli anni precedenti) che Repubblica invece riporta (nel report si parla piuttosto, come vittime di querele, di D’Avanzo e, pensa un pò, del Giornale).
    Io dico solo che oltre al grave trust berlusconiano e a tutto quello che esso comporta si aggiunge un sistema comunque non funzionante a dovere, per non parlare, appunto, delle cause milionarie contro i giornalisti, che, certamente, non possono diffamare ma nemmeno rischiare così tanto (la paura poi genera autocensura).
    In poche parole, visto che mi pare ti sia difficile comporre più di una frase, la colpa é anche sua, morto lui tanti problemi resteranno. Chi é intelligente lo sa benissimo.

  3. ecco il report completo del 2008 della freedom house, meglio nota come bibbia. Si noterà  che non c’é solo il pur grave trust berlusconiano e che non si parla di vent’anni di merdaset che avrebbero ottuso le coscienze (tra le quali, a volere di alcuni commentatori, la mia, quella di uno che legge i giornali, si informa su internet, non si perde un’Annozero, e su merdaset guarda solo la motogp). Oh, no, Casey Stoner mi obbliga a votare per B! Valentino Rossi mi ha offuscato il senso critico!
    Certo, non prendo quel che dice Grillo per oro colato, sarà  un grave difetto ma ho la libertà  di essere così (ingenuo, ottuso, voi, berluscapensiero)

    Freedoms of speech and of the press are constitutionally guaranteed and generally respected in practice in Italy, despite ongoing concerns regarding concentration of media ownership. The 2004 Gasparri Law on Broadcasting, which introduced a number of reforms (including preparations for the switch from analog to digital broadcasting), was heavily criticized for providing measures that served then prime minister Silvio Berlusconi’s interests and enabled him to maintain his control of the private media market. Libel cases continued to burden Italian journalists throughout 2007. In fact, two separate suits were filed by prominent politicians. Deputy Prime Minister Francesco Rutelli sued the private weekly L’Espresso for alleging that he used official travel for personal reasons. Separately, parliamentarian Ferdinando Adornato sued Il Giornale over a story that criticized an apartment he purchased from a government agency as an example of excessive government privileges.

    In January, the government approved new antiracism legislation that criminalizes Holocaust denial and other forms of hate incitement with potential prison terms of up to four years. In October, officials confiscated wine bottles with images of Adolf Hitler on the labels under this new law. Separately, in June, the Chamber of Deputies overwhelmingly passed a bill on telephone tapping. If it passes the Senate, the law will threaten freedom of information by permitting the destruction of a wiretap recording once the legal case it pertains to has been closed. The law would also allow the state to fine or imprison journalists who publish any of these recordings once an investigation is over. In December, the home of Giuseppe D’Avanzo, a journalist for the daily La Repubblica, was searched in response to an article he wrote about alleged efforts by Berlusconi to corrupt Italian senators. The story argued that Berlusconi promised a position in his government to an opposition senator if he helped the former prime minister undermine the government of Romano Prodi. Physical attacks against journalists in Italy are rare, although they do face some intimidation and threats from organized crime groups, particularly in the south.

    Under the former Berlusconi government, the country suffered from an unusually high concentration of media ownership by European standards. Through his private holdings and political power over state television networks in his role as prime minister, Berlusconi controlled 90 percent of the country’s broadcast media during his 2001–06 premiership. With the 2006 election of Prodi, overt government interference regarding media content had diminished by 2007, but much of the private broadcast sector remains in the hands of the Berlusconi family. Concentration continues to be an issue, with the state-owned RAI and Berlusconi’s Mediaset controlling 87.5 percent of the market share. Nonetheless, a February 2006 Council of Europe report argued that despite the concentration of broadcast media ownership in Italy, there is considerable diversity of content in the country’s news and other media. Print media, led by several national newspapers (two of which are controlled by the Berlusconi family), continue to provide diverse political opinions, including those that are critical of the government.

    The government generally does not restrict access to the internet; approximately 57 percent of the population accessed this medium in 2007. In fact, blogs have become an important source of news for many Italians. One such blog, beppegrillo.it, run by the popular Italian comedian Giuseppe Grillo, has been ranked among the 10 most visited blogs in the world and regularly receives over 1,000 comments to each post. Nonetheless, the government can block foreign-based internet sites if they contravene national law, and police regularly monitor websites for illegal child pornography. After the 2005 London bombings by Islamist extremists, Italy’s parliament approved a new antiterrorism law that requires internet cafés to obtain a government license in order to operate, legalizes internet surveillance, and obliges internet café users to show photo identification.

  4. @caterina:
    1) dove hai letto, nel mio commento, la denuncia da parte mia che ci sia qualcuno tra i commentatori del blog che voglia togliere di mezzo Facci e company? Ho solo posto una domanda, del tutto ipotetica; e il bello é che c’é chi ha risposto che sì, il problema é anche questo, come Chicca:
    “e se esiliassimo Belpietro, Vespa, Feltri, Giordano e il vituperato Facci e non so chi altro, chiudendo il Giornale e Mediaset, il paese cambierebbe come per magia? e un paese senza quelle voci sarebbe più libero di questo?
    certamente si, caro marco perché ANCHE quelle voci (certo non solo) hanno portato il paese allo sfascio in cui si trova ora.
    formare le coscienze é un lavoro lungo, c’é voluto tempo e tenacia ma alla fine si é quasi riusciti ad ottenere lo scopo che peraltro gelli si era già  prefissato: intorpidire le coscienze per poterle plasmare ad uso e consumo dell’unico esponente capo di un governo totalitario che avrebbe dato vita al piano di rinascita
    purtroppo non tutte le ciambelle riescono con i buchi: c’é ancora qualche frangia estrema che si oppone a questa manipolazione genetica e questi granelli di sabbia danno fastiodio all’occhio dell’imperatore e della di lui corte . loro non molleranno ma neppure noi (per dirla con grillo) sono anche loro”.
    2) dove avrei urlato che mi attaccano? avrei urlato? e chi sono i “voi”? nemmeno sai che faccia ho e mi inquadri in una categoria? ma quanti anni hai, 15? e poi quali sarebbero i “fatti”? forse dovremmo dire chi sono quelli… fatti.
    3) il post di freeman non é eloquente e non contiene la parola Berlusconi. Facendo la fatica di andare sul sito della freedom house e cercando non la visuale continentale, ma cercando in “select a country” e digitando Italy si aprirà  una pagina intera sul nostro paese che copierò e incollerò nel mio messaggio successivo e che dimostra, come ho scritto in precedenza, che siamo avviluppati da (e mi autocito) “un problema sistemico che prescinde, ma non esula, dal seppur grave e anomalo trust berlusconiano”. A proposito, se per “voi” intendi un berlusconiano, credi che uno di questi parli così?

    @ Chicca:
    1) manicheo, prego verificare su un buon dizionario, non ha a che fare col pensiero berlusconiano e mi fa specie che anche tu, dopo aver rifiutato certi aggettivi, ne assecondi il significato con le azioni inglobandomi senza conoscermi in una categoria alla quale attribuisci tutte le negatività  possibli, ergo…
    2) “se qualche commentatore distratto e per nulla propenso al dialogo, che può essere costruttivo anche là  dove il pensiero é diverso, crede di irrompere nel blog facendo crollare le nostre certezze, dovrà  pur sopportare il contraddittorio che inevitabilemente ne sfocia”
    benissimo, ma a me sembri tu poco propensa al dialogo (e al coraggio persino via web, visto che non menzioni il mio nome); mi sono solo opposto a chi mi ha bollato come ingenuo e ho proposto un ragionamento attraverso le domande che ho posto; se tu cercassi qualcosa di costruttivo risponderesti argomentando; il blog é libero, io non irrompo; sopporto benissimo, noto altrove chi non sopporta.

    @colaiuta: Sì, penso e non c’é nulla di male in questo. Fallo anche tu, ogni tanto.
    Il mio pensiero non é meno valido del tuo se é diverso.

  5. @Roberto G.
    Grazie per la risposta.Difficile trovare schiettezza di questi tempi!Le sue parole mettono un punto un po’ più fermo alle mie traballanti supposizioni.Deduco quindi che anche le dimissioni di Mentana siano da leggersi come depistanti.
    Un colpo al cerchio ed uno alla botte,insomma.Ciao

  6. NOI RINNOVIAMO OGNI GIORNO;
    la nostra voglia di lottare…..

    ABBIAMO TELEFONATO A VIZZINI…

    Il blog ; http://informazionedalbasso.myblog.it/ cerca di essere sempre sulla notizia , scarsi mezzi ma tanta buona volontà  e soprattutto amore per l’informazione e per le battaglie di Beppe.
    Vizzini non convoca Beppe Grillo e rimanda l’incontro a dopo le elezioni….
    Noi non stiamo in silenzio e chiediamo conto di questo alla segreteria di Vizzini che gentilmente ci risponde….ci sarà  un comunicato, in pratica una cortese NON risposta. Sul blog il video del nostro intervento.

    Con questo vogliamo solo dimostrare che ognuno può chiedere conto al potere delle sue azioni , se a pretendere considerazione fossimo in migliaia potrebbero ignorarci.

    Chi ci vuole supportare nella nostra eterna battaglia ci contatti;

    vittoriopampa@yahoo.it

    cell. 3771447634

    contatto skype ;paolo papillo

  7. Ciao Chicca, io noto che tu ultimamente sei in forma strepitosa, uno splendido post dopo l’altro 🙂
    Sono ferite, davvero, le parole e le azioni di personaggi più o meno discutibili e/o onesti che quotidianamente accartocciano e gettano via, nell’indifferenza di molti e con il plauso di molti altri, quelle scatolette vuote che sono diventati il rispetto, la sostanza, e anche il semplice buon senso.
    Ci provo ma non li capisco, quelli che sono contenti così, quelli che si sentono rappresentati e tutelati da questo tipo di “morale”. I giullari del re non facevano una bella fine, quando lui smetteva di trovarli divertenti.
    Buona serata a tutti

  8. Scusa Angela guarda che questi non sono sms e le vocali non costano niente. Se le usi ti si legge più volentieri.

    Quanto alla tua domanda non so dove vuoi andare a parare visto che conosci benissimo la questione. Il personaggio di cui sopra sottoscrisse il manifesto per la riforma della politica legato alla LCN e poi la disconobbe con un comunicato del suo blog poco prima di piazza Farnese.

    Questa non é una mia opinione ma un fatto acclarato. Non ho scritto che fu lui a mandare tutto per aria, ma di certo data la sua popolarità  diede una grossa mano. Saluti.

    http://italiopoli.chiarelettere.it/?id_blogdoc=1622323

  9. ciao katy noto che ultimamente va molto di moda apostrofare con l’aggettivo manicheo chi non la pensa esattamente in modo allineato con il berluscapensiero
    ciò mi rattrista molto anche perché non credo nessuno di noi, frequentatori abituali del blog, siamo qui per scolarizzare le masse, ma piuttosto per accarezzarci le ferite che questa politica che offende il nome che porta, ci sta procurando giorno dopo giorno
    se qualche commentatore distratto e per nulla propenso al dialogo, che può essere costruttivo anche là  dove il pensiero é diverso, crede di irrompere nel blog facendo crollare le nostre certezze, dovrà  pur sopportare il contraddittorio che inevitabilemente ne sfocia
    un saluto a tutto il blog

  10. A Roberto G.,
    mi scusi ma siccome c’ero anch’io a Roma quel giorno ai primi di ottobre per le liste civiche ed eravamo 3 gatti 3 in quel giorno piovoso (pochi, ma buoni!), mi potrebbe per favore dire se sa il nome di chi avrebbe mandato tutto all’aria? Perché io ne ho il diritto, perdio. Mi sposto così controvoglia, che quando tornammo su verso Firenze c trovammo ad 1 autogrill con tutti i pullmann (infiniti, tutti uguali, tutti clonati… quanti erano, mamma mia) del partito del Berlusca ad un ritrovo con la Brambi proprio a Roma (anche loro!). Intanto, la Brambi é il nostro nuovo ministro/a (?) del turismo… alla faccia mia e sua che siamo andati a Roma per incontrare gente democraticamente indignata. Se mi dà  informazione di quest nome, mi fa molto piacere. Anche qst fra me e lei in un blog aperto sarebbe vera informazione (!), sempre che lei nn scambi i fatti con le opinioni, però. Grazie.
    In attesa,
    Angela B.

  11. Marco, li ho riletti tutti, i commenti precedenti al tuo, e non ne ho trovato nessuno che chiedesse di esiliare qualcuno, nemmeno il faziosissimo Belpietro. Ma si sa che é una delle vostre tecniche, urlare che vi attaccano non appena qualcuno menziona dei fatti.
    Il delirio da contrapposizione colpisce molti, più della peste suina. Si dice che il paziente zero sia un certo Mr. B., che anni fa diede il via al contagio con l’editto bulgaro, e che ogni giorno diffonde con l’esempio il rispetto che porta alle posizioni diverse dalla sua.
    Sulla classifica di Freedom House mi sembra che il post di freeman sia alquanto eloquente.

  12. Visto.
    Beha si conferma un analista lucido e competente. Bella l’originale associazione del sire Berlusca a uno di quelli descritti da Jannacci…
    Per quali fottute ragioni, chiedo a gran voce, si cerca in tutti i modi di togliergli visibilità ?…
    Geniale infine l’identificazione del mestiere giornalistico con quello dell’idraulico! Avanti così.
    Ciao.
    Angela

  13. Oliviero Beha é Grande anche solo per aver focalizzato che l’attuale bipolarismo, lungi dall’essere l’uno in opposizione all’altro cm democrazia vorrebbe, sn in realtà  complementari, cioé autoregolantesi, autoalimentandosi: un’organizzazione a tutti gli effetti, un sistema di cose, insomma. Ma quali cose? Mettiamoci pure noi gli aggettivi a qst organizzazione, sulla base dell’informazione a disposizione…Dunque: nn due partiti uguali alias PDL e PD (cm qualcuno semplifica), ma complementari nelle loro scelte a breve/lungo termine, nei loro inciuci, intrighi da bassofondo puzzolente e sterile. In una parola: nella loro incapacità  di governare sec. ragione, ma sec. emotività .
    Ancora nn ho visto il video, dico tutto ciò a scatola chiusa: sec. me, Beha é impossibilato ad esprimere una sua linea di interpretazione, cm Luttazzi daltronde e tanti altri… ahinoi.
    Mi riservo di aggiungere un altro commento a video ascoltato. Grazie in anticipo a Daniele Martinelli per i suoi ottimi spunti di riflessione.
    Angela B.

  14. Alina Travaglio spara solo contro Berlusconi, per il resto é un filo sionista e filo neocon dichiarato. E si sa quanto questi contino nella politica e nei media italiani. Ciao.

  15. Buonasera a tutti.
    Cosa avrà  voluto dire Oliviero Beha con “ostentazione della censura in prima serata”?
    Che col fatto di aver censurato Vauro per una sua vignetta nella trasmissione Annozero si voglia minacciare:”Attenti che piano piano arriviamo a sospendere la trasmissione in toto”?Questo percorso sarebbe lineare ma non mi sembra che Beha abbia sottinteso questo.Infatti ha parlato di Travaglio:Travaglio non é censurabile per quello che dice,se non vuoi che lo dica,non devi farlo andare in onda.Dovremo forse aspettarci questo?Però,dal momento che in onda ci va e di cose ne dice moltissime,cosa vuol dire?Che ce ne dice alcune e ce ne tace altre?Che dice solo quelle che vogliono che ci dica?Non so,questa questione mi lascia perplessa.
    Un saluto,Daniele,sempre ottimo.

  16. e se esiliassimo Belpietro, Vespa, Feltri, Giordano e il vituperato Facci e non so chi altro, chiudendo il Giornale e Mediaset, il paese cambierebbe come per magia? e un paese senza quelle voci sarebbe più libero di questo?
    certamente si, caro marco perché ANCHE quelle voci (certo non solo) hanno portato il paese allo sfascio in cui si trova ora.
    formare le coscienze é un lavoro lungo, c’é voluto tempo e tenacia ma alla fine si é quasi riusciti ad ottenere lo scopo che peraltro gelli si era già  prefissato: intorpidire le coscienze per poterle plasmare ad uso e consumo dell’unico esponente capo di un governo totalitario che avrebbe dato vita al piano di rinascita
    purtroppo non tutte le ciambelle riescono con i buchi: c’é ancora qualche frangia estrema che si oppone a questa manipolazione genetica e questi granelli di sabbia danno fastiodio all’occhio dell’imperatore e della di lui corte . loro non molleranno ma neppure noi (per dirla con grillo)

  17. http://www.beppegrillo.it/2009/05/gentile_davide.html#comments

    LE GRAFFETTE DI BERGAMO

    A Bergamo hanno bocciato senza motivo la Lista Civica a Cinque Stelle formata da incensurati, mentre in Parlamento entrano i condannati di ogni ordine e grado. Farò di tutto perché la Lista sia riammessa. E comunque non finisce qui.
    “Gentile Beppe,
    la ricusazione é dovuta a spillature con graffe tra prima e seconda pagina del modulo in allegato. Considera che:
    1 – Abbiamo fatto vedere ai primi di marzo (prima di raccogliere le firme) i nostri moduli e tale ufficio ci ha dato l’ok
    2 – Ci hanno riferito (il medesimo uff.) che bisogna ripettare il contenuto e non la forma
    3 – Non avevano i moduli loro
    4 – A numero raggiunto di firme (398) abbiamo portato con 15 gg in anticipo i moduli in comune per la vidimazione, e ci hanno detto che tutto era ok
    5 – I certficatori hanno certificato in loro presenza tutte le firme regolarmente raccolte
    6 – Sul secondo foglio si richiama palesemente la LISTA CIVICA BERGAMO A 5 STELLE
    Grazie all’avv. Riccardi che ci legge in cc. domani portiamo ricorso al TAR di Brescia.
    E’ importante che il TAR ci ascolti al più presto, si rischia di arrivare tardi. Grazie per l’aiuto.”Giovanni Castellana

    Quello che NON sono riusciti a fare a Bologna i SUINI della politica del PALAZZO lo stanno tentando con ogni CAVILLO a Bergamo .. la rabbia é FORTE ma sono sicuro che il TAR darà  ragione al Meetup e RIAMMETTERA’ la Lista Civica di Bergamo – Comuni a 5 Stelle. In alternativa faremo invalidare le amministrative.
    V-DAY IERI OGGI SEMPRE!

  18. “Western Europe: The region continues to boast the world’s highest level of press freedom. However, Italy slipped back into the Partly Free category with free speech limited by courts and libel laws, increased intimidation of journalists by organized crime and far-right groups, and concerns over the concentration of media ownership. Greece also suffered a significant decline.”

  19. Vedo che mi si é dato dell’ingenuo, cosa che, scritta da persone che nel seguito del proprio messaggio si sono mostrate nei modi e nei ragionamenti alquanto corrive, manichee, in preda ad un delirio da contrapposizione non può che valermi come medaglia al valore. Più avanti ho letto commenti più ponderati e del resto rilancio: la Freedom House (prego di leggere le motivazioni sul sito dell’ente in lingua inglese più che le versioni tradotte e opportunamente filtrate)rilancia un problema sistemico che prescinde, ma non esula, dal seppur grave e anomalo trust berlusconiano; inoltre non é la presenza o l’assenza – come ospite o conduttore – di Massimo Fini (peraltro visto a Matrix “era Mentana” e ancor più di recente a Glob), come del Beha, a determinare il livello di libertà  d’informazione, giacché nessuno (non solo questi due) é così importante e fondamentale per il paese: se avessimo Beha e Fini con un programma in tv cambierebbe molto? e se esiliassimo Belpietro, Vespa, Feltri, Giordano e il vituperato Facci e non so chi altro, chiudendo il Giornale e Mediaset, il paese cambierebbe come per magia? che cos’é la crema di Wanna Marchi? e un paese senza quelle voci sarebbe più libero di questo? Forse non sarebbe il caso di aggiungere nuove voci piuttosto che tappare la bocca a chi non gradite? la libertà  consiste nel dare la parola a chi non vi piace, a coloro le cui idee non condividete.
    Io concordo con quanto detto da Lucia Annunziata ieri sera a Ballarò in risposta ad un teatrale Di Pietro: andatevi a vedere la puntata sul sito del programma se v’importa. Il resto é folclore.

  20. Ancora c’é gente che non si accorge di essere in pieno regime?ma dove é finita quella poca cultura politica degli italiani? provate a scrivere un commento su il giornale che parla male del duce del 2000 e vi rendete conto.

  21. La monnezza scomparsa della Campania?
    E’ finita nella discarica di Ferrandelle
    Una squadra di attivisti di Legambiente é riuscita a compiere un sopralluogo a Ferrandelle, una località  che si trova tra i comuni di Casal di Principe, Santa Maria La Fossa e Grazzanise. Ecco le immagini e il servizio che documentano come i rifiuti scomparsi dalle città  della Campania siano tenuti ‘sotto sorveglianza’ in una grande discarica a cielo aperto, in un’area completamente recintata. L’area, dichiarata sito di interesse strategico nazionale e strettamente vigilata, era stata confiscata al boss Francesco Schiavone, detto Sandokan. Doveva diventare una fattoria, invece é stata requisita dal Commissario straordinario per i rifiuti. E ora ospita, secondo le stime di Legambiente, almeno un milione di metri cubi di rifiuti indifferenziati
    di Raffaele Sardo
    GUARDA FOTO La montagna di rifiuti di Ferrandelle | Il VIDEO

    Sono finiti a Ferrandelle i rifiuti scomparsi dalle città  della Campania. Una località  che si trova tra i comuni di Casal di Principe, Santa Maria La Fossa e Grazzanise. Sono tenuti sotto stretta sorveglianza in un’area completamente recintata di diversi ettari. Nessuno si può avvicinare più di tanto perché tutto il perimetro é stata dichiarato sito di interesse strategico nazionale e c’é una vigilanza molto attenta che allontana tutti quelli che cercano di guardare più da vicino.

    Ieri notte una squadra di attivisti di Legambiente, guidati dal direttore dell’associazione ambientalista, Raffaele Del Giudice, sono arrivati sul posto per fare “un sopralluogo”. “Ci sono montagne di rifiuti ammassate senza alcun controllo sui possibili danni sanitari e ambientali – spiega Del Giudice – mentre continua ad arrivare quotidianamente la monnezza da ogni parte della Campania”. L’area dove sono depositati i rifiuti fu sequestrata al boss Francesco Schiavone, Sandokan, ed affidata al Consorzio Agrorinasce per farne una fattoria di prodotti tipici. Ma, nonostante l’avvio dei primi lavori per dare vita all’iniziativa, il terreno fu requisito in piena emergenza rifiuti.

    I sindaci di Santa Maria La Fossa e Grazzanise, poco più di un anno fa, guidarono una clamorosa protesta alla testa delle popolazioni locali. Dopo un braccio di ferro con il Commissario per l’emergenza rifiuti, diedero il via libera alla costruzione di due piazzole che dovevano “ospitare” all’incirca 90 mila metri cubi di rifiuti. Ma in via temporanea e con l’impegno a bonificare il sito entro breve tempo. “Qui ce ne sono almeno un milione di metri cubi di rifiuti – spiega il professor Stefano Tonziello, di Legambiente – e continuano a crescere giorno dopo giorno, perché l’emergenza non é finita, ma é stata solo spostata dalle città .

    Qui arrivano rifiuti “tal quale”, cioé senza essere selezionati a monte. E dunque non potranno mai essere bruciati nell’inceneritore di Acerra. Inceneritore che, peraltro, ora é in pieno collaudo e per vederlo operativo se ne parlerà  almeno tra sei mesi.” Nell’area tutt’intorno vi sono caseifici, allevamenti di bufale, campi coltivati a foraggio, pescheti, ortaggi, fragole, irrigati con le falde acquifere inquinate. Poco più in là , vi sono almeno altre sei discariche. Qualcuna dismessa, ma non morta definitivamente. “Forse il vero miracolo di Berlusconi – aggiunge Tonziello – é quello di aver messo a tacere tutto e tutti. Qui, lasciatemi usare il paradosso, é tutto fuorilegge per legge. Se queste cose le avessero fatte i privati, si sarebbero aperte sicuramente le porte del carcere.

    Tenere in questo modo i rifiuti é da criminali. Senza considerare che tra poco con l’arrivo della stagione calda, tutt’intorno l’aria sarà  irrespirabile, ma ci sarà  anche un pericolo sanitario immediato per la salute delle persone”. Non lontano da qui, a Santa Maria La Fossa, dovrebbe sorgere anche l’altro inceneritore previsto in Campania. Nei campi intorno a Ferrandelle, intanto, la vita scorre come sempre: I contadini sui trattori, gli immigrati nei campi a lavorare, il foraggio che cresce rigoglioso, il percolato che continua a scorrere nella falda acquifera e le montagne di rifiuti che continuano a crescere.
    (12 maggio 2009)

    http://napoli.repubblica.it/dettaglio/la-monnezza-scomparsa-della-campania-e-finita-nella-discarica-di-ferrandelle/1632477

  22. Beha é una persona onesta e insieme a Pardi ed altri aveva suscitato in me grandi speranze quando cercarono nel 2007 di avviare il progetto di lista civica nazionale da presentare alle elezioni.

    Purtroppo questo progetto abortì sul nascere anche grazie all’ostracismo insensato di un noto personaggio molto influente nel mondo della controinformazione del quale non faccio il nome per non urtare la suscettibilità  dei suoi ammiratori.

  23. Biografia
    MASSIMO FINI
    Ci sono molte cose nella mia vita che non avrei mai pensato di fare e che invece, alla fine, ho fatto. Ci sono stato quasi sempre, costretto. Sono nato giornalista -un mestiere che ho amato molto- e pensavo che sarei morto giornalista. Anche perché gli inizi erano stati molto brillanti e, negli anni 70 ero considerato uno dei giovani talenti del giornalismo italiano.Ma a poco a poco una emarginazione silenziosa, sottile,felpata, mi ha costretto nell’angolo della professione. Il mio torto, inescusabile in una società  come la nostra, era quello di rifiutare, ostinatamente, cocciutamente, infeudamenti a partiti, fazioni, correnti, lobbies e di non accettare sottomissioni umilianti.
    Mi sono messo allora a scrivere libri e sono diventato uno scrittore. Li ritenevo e per la verità  li ritengo ancora, dei semplici saggi. Ma nella carenza di pensiero e anche di spina dorsale, che caratterizza l’epoca presente, mi sono accorto, con una certa sorpresa, che ero diventato per alcuni, forse per molti, un punto di riferimento, non solo culturale e intellettuale, ma anche spirituale, una sorta di guru, un “filosofo a modo suo”.
    Mai nella mia vita ho pensato che avrei fatto l’attore. Perché non ci sono proprio tagliato. L’attore é, pirandellianamente, “uno, nessuno, centomila”, é duttile, io, ahimé, sono sempre, orribilmente, me stesso.
    Ma una censura televisiva mi ha costretto ad andare a teatro, ed é nato così Cyrano se vi pare… per iniziativa e per la regia di Eduardo Fiorillo.
    Ma proprio l’ultima cosa che avrei pensato di fare nella mia vita é di aprire un sito Internet. Sono negato per tutto ciò che é elettronico e, tanto più, virtuale, non so usare il computer, adopero ancora, per scrivere, la mia vecchia “lettera 32” ma, soprattutto, sono concettualmente, antropologicamente, istintivamente contrario alla tecnologia che ritengo all’origine, insieme all’economia, di molti dei nostri guai. Fosse dipeso da me la ruota sarebbe rimasta quadrata e, forse, oggi staremmo tutti meglio.
    E allora perché un sito? Ancora una volta, come a teatro, sono stato trascinato da Fiorillo e dalla sua talentuosa, dirompente, dilagante, giovanile, anche se disordinata,energia. Ci siamo infatti resi conto, per la diffusione sempre più larga dei miei libri, per l’afflusso, quando li presentavo nelle città  e nelle cittadine d’Italia, di un pubblico appassionato di ogni estrazione sociale di tutte le età , ma soprattutto di giovani e di giovanissimi, ideologicamente trasversale o deluso dalle ideologie dominanti, di destra e di sinistra, per il successo del Cyrano, che il succo del mio pensiero -l’attacco radicale alla Modernità  e a un modello di sviluppo paranoico che, con la promessa di un futuro orgiastico sempre di là  da venire, ci mette in realtà  al servizio del meccanismo economico e produttivo – é condiviso ormai da molti e che il disagio esistenziale si é fatto, nell’Occidente industrializzato, acutissimo in noi tutti, anche se trova sorde le elites politiche e intellettuali che continuano a marciare, col sole in fronte e la verità  in tasca, su categorie concettuali, il liberalismo e il marxismo; con tutte le loro declinazioni, vecchie ormai di più di due secoli (vedi MANIFESTO CONTRO).
    Abbiamo quindi pensato di creare un punto di aggregazione, per discutere, per scambiarci idee e anche contarci.
    Quanto a me sono trent’anni che, con i libri, con gli scritti d’occasione, con gli articoli e, da ultimo, anche col teatro rendo testimonianza di questo disagio crescente e della collera di doverlo subire senza poter far nulla. Ho voglia di passare all’azione diretta. Col sito é un primo passo. E, spero, non sarà  l’ultimo.
    Massimo Fini

  24. mi chiedo come una persona così intelligente e frizzante possa occuparsi prevalentemente di una cosa così idiota e manipolata come il calcio.
    Complimenti Daniele per il tuo blog, davvero unico e sferzante.

  25. Daniele,

    se Beha si lamenta(giustamente a mio parere)della censura(un monologo in radio e 10 minuti scarsi la domenica sera sul TG3 a parafrasare di calcio e di politica-cronaca-economia)allora cosa dovrebbe dire Massimo Fini(anarchico indipendentista filosofo e giornalista)che manco lo fanno più entrare in RAI-Mediaset-LA7 tanto é INDIPENDENTE e LIBERO nell’esprimere il suo pensiero?!
    L’ultimo a dargli spazio é stato Grillo al primo V-DAY ..

    http://www.massimofini.it

  26. sulla questione “INFORMAZIONE LIBERA”lancio una proposta di costituire la prima public company editoriale in cui giornalisti di chiara fama possano fondare un giornale veramente libero,penso a Travaglio,Bhea ma a tanti altri che nn si conoscono.lanciate questa idea sui vostri blog.

  27. Buon giorno
    Io penso che un giornalista come Beha
    con le sue capacita’e la sua grinta non possa che essere stato boicottato da anni per ridurre i suoi interventi a semplici comparsate.
    Lo ricordo quando anni fa’ (parecchi per il vero) conduceva una trasmissione radiofonica,Non ne ricordo il nome, ma ricordo che parlava spesso degli sprechi e abusi che la publica amministrazione perpetrava a danno di inermi cittadini.
    Gia’ allora era scomodo e la sua breve ma incisiva trasmissione venne sospesa e poi annullata.
    Troppo onesto intelletualmente per rimanere visibile nel la cloaca RAI.
    Diciamo che Oliviero di allora mi ricorda molto il Daniele di oggi.
    saluti
    billy 55

  28. Ah, Marco, che beata ingenuità . Certo, qualche ospitata a Omnibus su La7 e un monologo settimanale su Radio1 hanno proprio la stessa identica visibilità  della prima serata su Rai1.
    Ah, ma dimenticavo: in prima serata su Rai2 una volta a settimana c’é Santoro, quindi siamo pari e patta con il tri- (quadri?)settimanale Vespissimo, tutti i TG (tutte le edizioni, però) che tacciono le notizie sgradite a papi e gli fanno campagna elettorale, il Giornale, Panorama, Radio101 che é diventata peggio della serva del padrone e ospita ogni mattina Belpietro e i suoi equilibratissimi editoriali, ecc. ecc. ecc.
    No no, hai proprio ragione tu, l’informazione in questo Paese é libera. Di andarsene altrove.

  29. In ogni caso un regime non lo si attua in un istante, ma a piccoli passi… Proprio per ottenere più facili consensi, ottenendo piccoli traguardi raggiunti trovando spesso false giustificazioni, grazie anche a manovre studiate a tavolino.

  30. A dire il vero Oliviero Beha é spesso ospite di Omnibus su La7 e tiene settimanalmente un monologo a “Ho perso il trend”, una delle più seguite trasmissioni di radioRai1. Inoltre l’ho visto non molto tempo fa a Matrix.
    Non ha il suo programma (tutti hanno il loro?), ma non vive nella più totale oscurità : o non é così pericoloso o non c’é tutto questo regime. La mia l’ho detta.

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