Tra i commenti rilasciati per il video dell’inchiesta conoscitiva fra la gente sul lodo Alfano, qualcuno ha disapprovato il fatto che io abbia lasciato l’inquadratura sulla vigilessa contro la sua volontà .
Effettivamente é vero. Se una persona non intende apparire é giusto rispettare la sua privacy. Tant’é che da quando faccio inchieste come quella di Agrigento, non mi sono mai permesso di mandare in onda le facce delle persone che si sono rifiutate di rilasciare dichiarazioni o di apparire.
Avrei agito nello stesso modo anche nei confronti della vigilessa se non avesse chiamato il suo comandante per farmi identificare. Avrei tagliato l’inquadratura sulla vigilessa se l’identificazione fosse finita lì. Ma siccome dopo l’identificazione il comandante dei vigili di Agrigento ha cominciato ad arrampicarsi sugli specchi con frasi sconnesse e buffe documentate nel video, é stato automatico per me immortalare quel comportamento.
In quel momento il vigile é andato oltre le sue funzioni raccontandomi vicende che non riguardano il merito. Ossia, il diritto di cronaca in luogo pubblico che spetta alla discrezione del giornalista. Infatti non c’é nessuna norma che vieta di riprendere vigili e carabinieri, a meno che siano impegnati in operazioni coperte da segreto d’indagine. Un vigile per la strada che appioppa multe e rifiuta un’intervista é come un normale cittadino, che per circostanze casuali può trovarsi sulla traiettoria di un’inquadratura che non lo riguarda direttamente, o anche, perché no, potrebbe essere egli stesso oggetto di un servizio giornalistico.
A maggior ragione, nel caso specifico del mio servizio, il vigile, sapendo di non potermi impedire di fare il mio lavoro, si é addirittura contraddetto dicendomi “inquadrala pure da lontano” (cosa che non ho fatto visto che ero ad Agrigento per un’indagine sul lodo Alfano, non per svelare la condotta professionale dei vigili della città ).
Dal momento in cui il vigile si é spinto oltre il suo legittimo diritto di identificarmi, l’inchiesta tra la gente sul Lodo Alfano si é arricchita di un’altra notizia: quella relativa al comportamento tenuto da parte di agenti in divisa durante l’esercizio delle loro funzioni che mi hanno intimato cosa fare, cosa non fare, contraddicendosi clamorosamente, oltre che interferire nel mio lavoro.
I vigili, anziché badare al loro lavoro, si sono preoccupati di ripetermi per ben 3 volte di non voler essere inquadrati. Io non mi sono mai permesso di intimare ad un vigile come dirigere il traffico o chi, quanto e come multare. Se avessi voluto rincarare la dose avrei potuto inquadrare le decine di motociclisti che passavano indenni davanti a loro senza casco. Non l’ho fatto per pietà visto che il casco, ahime, al sud non lo usa quasi nessuno e rendendomi conto che 2 vigili non possono nulla contro mille idioti che non rispettano le regole.
Il punto é che se questi vigili non sono abituati a vedere giornalisti in giro per la città fare interviste é un problema loro. Non certo mio. Semmai siano loro ad assumersi le loro responsabilità , visto che oltre che essere cittadini, nel momento in cui indossano una divisa, diventano autorità a tutela dell’ordine pubblico e del rispetto delle Leggi.
Io che di Leggi non ne ho violate mi son dovuto pure sorbire un’identificazione che poteva essere evitata. Cozzare contro di me, questi vigili maggiorenni e graduati per conoscere i limiti delle loro competenze, mi spiace dirlo, ma hanno proprio sbagliato. Tant’é che dal video emerge tutta la loro goffaggine che, fino a prova contraria, ho ritenuto giusto e opportuno documentare. Che piaccia o non piaccia alla vigilessa.
46 pensiero su “Il diritto di cronaca non concede sconti”
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Diritto di cronaca e diritto di critica sono entrambi emanazioni dall’art. 21 Cost. Tuttavia, la loro diversità é enorme. La cronaca riferisce una realtà fenomenica (fatto o comportamento). Essendo informazione, é obiettiva. La critica, essendo valutazione, é soggettiva. La cronaca nasce con il fatto e lo descrive, la critica segue la descrizione del fatto e lo valuta. La cronaca esprime l’identità tra una realtà fenomenica e l’informazione che la veicola, la critica esprime un dissenso verso quella realtà fenomenica.
In realtà , quando si parla di diritto di critica, si vuole legittimare qualcosa che va ben al di là della mera opinione. Le potenzialità dell’art. 21 Cost. sono ben altre. Sarebbe estremamente frustrante per l’art. 21 Cost. sapersi in grado di tutelare soltanto un generico, umile ed innocuo “secondo me…â€. La libertà di opinione permette di esprimere la propria idea su una questione, giusto per aggiungere una voce alle altre. Il diritto di critica, invece, é dura contrapposizione, é mettere a nudo l’inadeguatezza, l’inaffidabilità , la falsità , gli errori altrui. E’ voler scuotere, provocare una reazione. La critica é fondamentalmente un attacco.
http://www.difesadellinformazione.com/72/il-diritto-di-critica/
d’accordissimo con te Daniele…ma permettimi di dire che a Salerno,a parte qualche “boss”(i ragazzini si sentono tutti boss…qui..)tutti usano il casco…..inoltre scusate l’OT
L’inceneritore non serve!!!
Il 24 Luglio il COMUNE di SALERNO ha diffuso il primo resoconto relativo ai risultati delle prime due settimane di raccolta differenziata “porta a porta†nei quartieri interessati: si supera il 90%!
Se questi dati ufficiali sono reali e corretti, dimostrano che:
i cittadini salernitani sono seri, civili e responsabili: hanno smentito chi li considerava “culturalmente†incapaci di effettuare la raccolta differenziata.
i risultati della raccolta differenziata dipendono non soltanto dalla buona volontà dei cittadini ma soprattutto dal tipo di servizio di raccolta organizzato dalle amministrazioni comunali.
La legge Ronchi prevedeva già dal 1997 la raccolta differenziata: il comune di Salerno, responsabile della sua attuazione, é stato inadempiente per ben 11 anni: si poteva evitare la periodica emergenza rifiuti, risparmiare sui costi di conferimento in discarica e al CDR, vendere i rifiuti differenziati e diminuire la Tarsu che solo nell’ ultimo anno é stata invece aumentata del 67%!
L’inceneritore non serve
Perché dopo la raccolta differenziata, la legislazione italiana ed europea prevede il recupero di materia dai rifiuti indifferenziati rimasti. Con 5 milioni di euro e in pochi mesi, si può riconvertire l’impianto CDR di Battipaglia in un impianto di TRATTAMENTO MECCANICO BIOLOGICO (TMB) ottimizzato per il recupero di materia, rendendo riciclabile più della metà dei rifiuti indifferenziati in entrata.
Perché, alla fine del ciclo integrato, con il 90% di raccolta differenziata, più del 5 % recuperato col TMB, rimane solo meno del 5 % di rifiuti inerti e innocui con scarso potere calorifico (ulteriormente utilizzabili come materiale per l’edilizia) e quindi…
…non c’é più niente da bruciare!
Comitato No Inceneritore – Rifiuti Zero Salerno
http://noinceneritore.altrasalerno.info
CHIUNQUE hai proprio ragione:
il “Suffragio Universale” é la più grande boiata che ci sia.
Presuppone che TUTTI siano in grado di eprimere un giudizio valido.
Qualche anno fa vidi un ragazzo con i capelli lunghi ed i pantaloni strappati e su questi aveva scritto due frasi:
“W la droga”, che già é una vera e propria assurdità , ma paragonata alla seconda addirittura può avere, per quanto perversa e negativa, una sua logica.
La seconda frase era la seguente: “W l’Aids” !!!!!
Ah ah ah ah ah !!! Ma vi rendete conto ?!
Ma come si fa a scrivere una “puttanata” del genere ?!!
Ho passato la vita sui libri ed il mio VOTO vale tanto quanto quello di un demente!
Cosa possono provare un Dulbecco o una Rita Levi Mantalcini
nel vedere, ancor di più, mortificato il loro intelletto ?!
Abolite il suffragio universale, per pietà !
Ci vorrebbe una legge per abolire il diritto di voto ai minus habens, altro che star qui a blaterare di come e se intervistarli, quei parassiti.
W Daniele Martinelli
ciao a tutti sera Daniele
allora hai seguito il mio consiglio di fare il turista e goderti le tue vacanze?
come vedi noi qui si litiga sempre ma ci si vuole un gran bene perché é una dolce abitudine augurarci il buongiorno o la buonanotte da bravi compagni (nell’accezione del termine) anche se di tanto in tanto spunta un funghetto “velenoso” ma che gusto ci sarebbe ad autocelebrarci tra di noi se non vi fosse un sano contraddittorio con altri pensieri?
se al ritorno sei sulla mia traiettoria (pisa) [fino alla laurea sono inchiodata qui] ci prendiamo un aperitivo insieme
baci a tutti e non bisticciate
Ma fatemi il piacere… che sfizio del cavolo e che informazione di sfizio…e questo lo chiamate diritto di cronaca ?????????????????????????
Andare a chiedere alla gente quello che tu vuoi sentirti dire un pò alla striscia la notizia ed un pò alla santa inquisizione??????????????
Ma anche io che non sono del sud e non sono omertoso l’avrei mandato a cagare quel Martinelli li….
Se questa é INFORMAZIONE fate rimpiangere finanche Fede!!!!!!!!
Bla bla bla. Solo bla bla bla. Tutti quelli che sputano su internet e su questo blog, come dice la saggia Helena sono solo bla bla bla. Specialmente Articolo 21, un grande parolaio e null’altro. Forse, se non lo sai, molti di noi sono stati censurati su questo blog perché totalmente contrari a certi articoli di Daniele. Ma non per questo smettiamo di pensare con la nostra testa e di continuare a confrontarci e venire censurati se necessario.
Mi fai pena, povero piccolo esserino arrogante. Mi fai pena perché credi che noi siamo qui a masturbarci coi discorsi di Daniele; pensi che non abbiamo un cervello e che siamo solo suoi ripetitori. Bene, pensalo, continua così: sei esilarante.
Sei un grande Daniele…dovremmo comportarci tutti come te o come i vari Ricca & C.
P.s. Speriamo che questo blog non diventi come quello di Grillo: illeggibile.
Ben vengano le critiche costruttive ma chi si diverte a spammare e offendere tutti perché non va a farsi un bel giretto? L’aria fresca fa bene…
@ i vari don milani
Non capisco questo “sputare” su Internet e su chi frequenta i blogs per una informazione alternativa.
Internet non é sicuramente la verità assoluta e i detentori dei vari blogs non sono il verbo incarnato. Di certo non si può dire che giornali e tv diano delle notizie attinenti la realtà . Tramite Internet si possono conoscere tante situazioni nascoste o seminascoste dai media. Non bisogna credere a tutto al 100% ma avendo un cervello che bene o male funziona ognuno ha la facoltà di verificare le notizie, confrontarle e farsi la propia opinione.
Per quando riguarda la lingua italiana, sarebbe meglio esprimersi correttamente, ma a volte qui gli errori sono anche involontari e lo si sa.
Ultima cosa per don milani: generalizzare é sintomo di ignoranza.
Che diritto alla privacy si puo’ avere in un luogo pubblico?
Capirei in privato, che uno venga a ficcare il naso a casa tua e ti filmi pure… Ma in pubblico?… E nell’esercizio PUBBLICO delle tue funzioni? Cosa sono questi, vigili o agenti segreti? Se vuoi mantenere la privacy non uscire di casa, e stai zitto.
ciao daniele,
il tuo servizio ad agrigento e stato molto significativo!
non mi riferisco ai VIGILI ,( davanti a qualsiasi camera ci si puo infastidire e sentirsi a disagio!.)
significativo e stato invece poter notare il tasso di DISI&MALA INFORMAZIONE che regna sovrana sopra la bella sicilia! io sono di palermo , e la mia non e un autocritica, ma e un idea obbiettiva e coscente!
se non ho capito male, farai un giro da sud a nord..in moto?
bellissimo , divertiti e salutami la sicilia !
in sicilia capirai che e bellissima quanto maledetta!
io amo la sicilia e amo i siciliani perche abbiamo in comune la stessa cosa, nella buona o nella cattiva sorte , tutti noi abbiamo a che fare con la Mafia omerta e compagnia bella
da siciliano che vive all estero posso dire che la mafia siamo NOI! i siciliani in primis! tolgo rapidamente il dubbio e dico che non affermo che tutti i siciliani essendo mafiosi sono tutti killer! ci sono due tipi di mafia !
quella crudele e spietata che si sente nei telegiornali,
e poi ce quella che non ne parla nessuno, ma che vive attorno a noi . la mafia tra la gente espressa in omerta e minaccie , in favori , favori adempiuti e favori non adempiuti! avvertimenti e ultimatum!
cmq , sono un pessimo scrittore e quindi concludo facendoti tanti auguri per questa turne , e sappi che i siciliani hanno bisogno di aiuto in ambito informazione!
ciao a presto
L’intervista mostra tristemente come si é ridotta l’Italia. Il male del meridione, purtroppo, si é trasmesso a tutta Italia. I vigili temono più le ritorsioni da parte dei potenti contro di loro, se questi vengono a sapere quello che é successo, bisogna stare attenti a non far torto a nessuno.
Ma questo avviene ovunque non solo per la strada nel caso dei vigili ma in tutti gli apparati pubblici.
Anche al bar bisogna stare attenti a discutere di politica, occorre avere anche lì il contraddittorio é dire sempre che sono tutti uguali, altrimenti ci sono problemi con i difensori della casta che non hanno argomenti di difesa. Il paese sta assumendo comportamenti sempre più preoccupanti di giorno in giorno.
In fondo in fondo la gente sà che il potere é corrotto e non bisogna contrastarlo per non avere ritorsioni quanto andrà a chiedere un favore per un posto di lavoro, per un ricovero in ospedale, per la promozione del figlio, per avere una concessione edilizia, per avere un loculo al cimitero, insomma per vivere serenamente in questa terra dei favori.
La liberta’ e liberta’ in qualsiasi momento.
Se uno non vuole farsi riprendere e’ giusto che non venga ripreso.
Facile da capire questo concetto.
Poi cosa si risolve mostrando l’ignoranza?Meglio fare informazione o giudicare le persone?
In questo modo si vorrebbe cambiare l’italia?
Ultima cosa e poi vado via
ha ragione don milani il blog é orrendo
1° perché il “giornalista” suo detentore non ha capacità dialettiche ne conoscenza basilare della lingua italiana, base essenziale per un giornalista
2° perché i commentatori del blog speculari del titolare del blog stesso viaggiano sulla falsa riga del loro “vate”:ignoranti e saccenti
E’ un tripudio di oscenità per gli occhi e per la mente
ciao amici, gira e rigira diciamo sempre la stessa cosa: il popolo italiano fa schifo, giusto? ora, assodato questo, credete che stando sempre qui nei blog la situazione cambi? criticando dalla mattina alla sera l’italiano medio nei blog credete che questi improvvisamente capisca il lodo alfano? Le alternative sono due: o aspettiamo domani e leggiamo il nuovo post di Daniele che per l’ennesima volta ci farà capire (quante volte deve ripetercelo ancora?) che l’italia fa schifo e poi lo commentiamo scaricando così la nostra frustrazione quotidiana senza che niente cambi e ripetendo queste operazioni come degli automi all’infinito oppure usiamo positivamente questa frustrazione per FARE qualcosa.
Io ovviamente propendo per la seconda…la domanda successiva é: cosa fare? personalmente non lo so, però sicuramente se facciamo una discussione apposita qualcosa ne esce fuori, no? decidiamo di fare qualcosa tutti insieme e poi la facciamo…si accettano suggerimenti!!!
ovviamente possiamo propendere per la prima scelta, il che porterà a roderci il fegato inutilmente (a meno che qualcuno mi dimostri che criticare nei blog e basta faccia cambiare le cose…prego!!) mentre gli elettori di berlusconi il problema non se lo pongono proprio: mentre noi discutiamo loro stanno a mare o comunque si divertono…o facciamo qualcosa o a questo punto vado a mare pure io: mi diverto e non mi rodo il fegato!!
la scimmia internettiana é la nuova figura sociale sdoganata dalla diffusione del web a basso costo e alta velocità
la scimmia intenettiana é fondamentalmente ignorante
la scimmia internettiana parla di argomenti che non conosce
la scimmia internettiana pensa che parlar male di un politico o un giornalista sia libera informazione
la scimmia internettiana pensa che mettere un video su youtube sia un contributo alla libera circolazione del sapere
la scimmia internettiana é ladra: ruba immagini e suoni coperti dai diritti
la scimmia internettiana ritiene che il furto di immagini e suoni coperti da diritti sia un diritto delle scimmie internettiane
la scimmia internettiana si nutre di immagini e suoni, sicché non ritiene fondamentale il corretto uso della lingua italiana
la scimmia internettiana adora i guru di cartapesta
la scimmia internettiana, pur essenso tendenzialmente ladra e ignorante, porta soldi ad alcuni guru di cartapesta
la scimmia internettiana é codarda: non si espone mai in prima persona, a viso aperto, perché ha paura di querele, rimproveri, ammende, multe, ritorsioni, figuracce
la scimmia internettiana crede che i contenuti di wikipedia siano oro colato
la scimmia internettiana pensa che chiunque possa fare il giornalista
la scimmia internettiana é dietrologa e sospettosa: chi non parla di signoraggio, massoneria e scie chimiche é un venduto
la scimmia internettiana é tendenzialmente qualunquista: crede che i partiti siano tutti da rottamare
la scimmia internettiana é credulona: pensa che la Rete sia il futuro della democrazia
Un’ultima osservazione. Da alcune parti si afferma che la critica può accompagnare la cronaca. Questa affermazione non può accettarsi. La rievocazione dei fatti é sì connaturata ad un’idea di critica, anche perché ne rafforza l’efficacia; e la critica spesso si accompagna sì ad una comunicazione di fatti, eventi, comportamenti. Ma ciò non ha nulla a che vedere con l’informazione. Non é informazione, ma critica, quella contenuta in un editoriale in cui viene rievocato un fatto allo scopo di criticare aspramente il soggetto cui viene attribuito. Qui la citazione del fatto é strumentale alla critica, non all’informazione. La descrizione del fatto é separata dalla manifestazione del pensiero e la relativa informazione acquisita. Di conseguenza, se si vorrà esercitare il diritto di critica, anche nei riguardi di un fatto appena acquisito, la critica dovrà essere ben distinta, fisicamente e graficamente, dalla cronaca.
Diritto di cronaca e diritto di critica sono entrambi emanazioni dall’art. 21 Cost. Tuttavia, la loro diversità é enorme. La cronaca riferisce una realtà fenomenica (fatto o comportamento). Essendo informazione, é obiettiva. La critica, essendo valutazione, é soggettiva. La cronaca nasce con il fatto e lo descrive, la critica segue la descrizione del fatto e lo valuta. La cronaca esprime l’identità tra una realtà fenomenica e l’informazione che la veicola, la critica esprime un dissenso verso quella realtà fenomenica.
In realtà , quando si parla di diritto di critica, si vuole legittimare qualcosa che va ben al di là della mera opinione. Le potenzialità dell’art. 21 Cost. sono ben altre. Sarebbe estremamente frustrante per l’art. 21 Cost. sapersi in grado di tutelare soltanto un generico, umile ed innocuo “secondo me…â€. La libertà di opinione permette di esprimere la propria idea su una questione, giusto per aggiungere una voce alle altre. Il diritto di critica, invece, é dura contrapposizione, é mettere a nudo l’inadeguatezza, l’inaffidabilità , la falsità , gli errori altrui. E’ voler scuotere, provocare una reazione. La critica é fondamentalmente un attacco.
E’ il giudizio soggettivo a caratterizzare la critica rispetto alla cronaca. Se quest’ultima consiste nel riferire un fatto obiettivo, é possibile fornire per esso un solo messaggio informativo. Le possibilità di critica nei confronti di un fatto, invece, sono tendenzialmente infinite. E’ utile in proposito un esempio del prof. ZENO ZENCOVICH con riferimento alla possibilità di messaggi di dissenso attorno al dipinto di un artista. Esse vanno dal fatto obiettivo (“olio su tela 25 x 35â€) alla esclamazione “orrendo!†da parte del critico, laddove la cronaca consisterebbe nel riferire esclusivamente “olio su tela 25 x 35â€. Si capisce quindi l’estrema variabilità di una valutazione, di un giudizio, rispetto alla univocità di un’informazione.
Dando 100 alla esclamazione “orrendo!†e zero ad “olio su tela 25 x 35â€, la critica
don milani vai a predicare in un altra Parrocchia!!!!!
Daniele!!!!!!!!!
Se ti facevi passare per uno di Veline, ti si spogliava davanti, la timidona!
complimenti daniele. hai mostrato uno spaccato dell’elettorato e del seguito del bossi siciliano. entrambi a capo di una massa di ignoranti (prorpio ignoranti di tutto, anche della lingua) e picciotti. piccoli persone che tirano a campare, con guardiani che non sanno nemmeno perché sono lì. spero che il sindaco di agrigento faccia i complimenti a comandante e vigilessa. e spero che la sicilia si federi al più presto, me di raso, in un cofano di legno lucido.
Per giorgia ON
Per don milani OFF
risultato: 1/0
Mi sconcerta l’ignoranza di un fatto fondamentale della politica italiana, ma posso capire che se le cose non toccano in maniera diretta il portafoglio dei cittadini non vi é presa di posizione. Purtroppo il Lodo Alfano é una delle pagine più vergognose della storia legislativa italiana, probabilmente il primo passo verso una dittatura inconsapevole. Un solo appunto alla tua intervista: per quanto risulti ridicolo che le forze dell’ordine ritengano una minaccia una persona con telecamera e microfono, la legge sancisce che chiunque, anche in suolo pubblico, non desideri farsi riprendere, può chiedere di sospendere qualsiasi ripresa nei propri confronti. Tantopiù che sarebbe necessaria una liberatoria per poter utilizzare l’immagine di chiunque. Dico questo solo per evitare noie con le persone “di difficile approccio”.
cordialmente
gabriele
Brava Giorgia, concordo pienamente, per quanto riguarda entrambi i tuoi commenti.
Stai generalizzando, o Don Milani.
Poi lo so che la prima regola anti troll é quella di ignorarli, ma dato che son troll pure io, mi tengo il diritto di risposta, quantomeno nel merito.
1. Il diritto di cronaca non dipende dagli errori di italiano. le cose non sono collegate.
2. Il ‘tornate a scuola’ sarebbe un invito da ben accettare, se non fossi, almeno io, impegnata a mandare avanti l’economia italiana, pur nel mio piccolo.
3. Personalmente i giornali li leggo, ma anche se non fosse non capisco quale sarebbe il problema. Il leggere i giornali non la la discriminante per poter esprimere il proprio parere.
4. Non sono alla ricerca di guru o simili. Come molti, qui. Ti ricordo che quando Corrias, nel blog che condivide con Travaglio e Gomez, ha detto delle cose che non sono piaciute ai lettori, gli é stato fatto, pesantemente, notare. Il messaggio é spesso, qui in rete, dominante sul messaggero.
5. Che non ci sia libera informazione é un discorso da circoscrivere all’editoria e alla televisione di regime. Di certo la cronaca giudiziaria fatta mostrando le sentenze e non solo i commenti si avvicina alla libera informazione.
6. Non parliamo di coraggio, per favore, a maggior ragione se ci si nasconde dietro a un nick. Vale per te come per me, ovvio.
E alla fine della fiera, cosa hai scritto? Il nulla, ma mischiato a un po’ di banalità . Le mie, almeno, le cerco di circostanziare.
Bacio
Scusate, come sarebbe a dire “basta attaccarsi agli errori di italiano”?
Se uno non sa scrivere in italiano, di quale diritto di croncaca ciancia?
Tornate a scuola ragazzi!
Parlate di cose che non conoscete. Disprezzate l’informazione senza leggere i giornali. Siete alla ricerca di piccoli e grandi guru del nulla. State attaccati a internet da mattina a sera, senza rendervi conto che non c’é nessuna libera informazione se non le stupidaggini di qualche esaltato o furbacchione. fate la voce grossa contro gli odiati membri della Casta, ma non avreste il coraggio di dire in faccia una mezza sillaba al meno potente di loro.
Siete davvero il peggio di questa Italietta.
L’aspetto più inquietante che emerge da queste immagini é quanta distanza ci sia ormai tra forze dell’ordine e cittadini. Se i vigili inquadrati nelle riprese ignorano i limiti del proprio compito e i diritti dei cittadini che dovrebbero rappresentare, questi si comportano come fossero sotto dominazione straniera.
Serve una riqualificazione di ruoli, diritti e doveri nell’immaginario collettivo profondamente distorto. In altre parole, sempre e solo cultura. Che si fa attribuendo importanza ANCHE alle ultime due sillabe.
Manny Blues
Le riprese dei vigili stanno scatenando strane reazioni fra i lettori di questo blog. Se Daniele ha sbagliato, mi chiedo in cosa abbia sbagliato. Per esempio si puo’ pensare a una situazione del genere: Daniele e’ il cameraman per una societa’ che distribuisce i premi di una lotteria, e la vigilessa, che ne ha appena vinto uno (a sua insaputa), viene ripresa nel momento in cui le annunciano la vincita. Cosa ci sarebbe di irregolare nella ripresa? La vigilessa obbietterebbe tanto quanto fa nel filmato? Daniele sarebbe fermato con la richiesta di mostrare un documento di identita’?
Capisco che il mio e’ il ragionamento su un’ipotesi non verificabile, cio’ nonostante il dubbio rimane. Perche’ c’e’ stata una reazione del genere da parte dei pubblici ufficiali? Perche’ tanto timore se si sta facendo correttamente il proprio dovere?
E sono anche contario a questo “esagerato” diritto alla privacy. Se uno si trova a riprendere uno scippo mentre filma un paesaggio, deve chiedere il permesso del delinquente prima di rendere pubblico il filmato? Il diritto alla privacy e’ un altro bavaglio? E se cosi’, chi o cosa sta realmente proteggendo?
La maggior parte di quelli che votano per il centro destra,il campione e quello che abbiamo visto nel video.Dove votano per berlusconi perché parla bene,e credono che internet sia solo pornografia,per questo la vigilessa aveva paura di essere ripresa. fidati
Come sempre, sono daccordo con te !!!
Caro Daniele, probabilmente la vigilessa pensa di essere un obiettivo militare (tipo le stazioni, gli aeroporti, quella roba lì grossa, insomma) e teme che dopo il video la si possa facilmente individuare, forse anche dal satellite. Sono d’accordo che uno che non vuole non debba essere ripreso, ma solo se é un privato cittadino. Un pubblico ufficiale, salve le missioni che richiedono segretezza, non dovrebbe aver paura di apparire e di essere d’esempio.
A parte ciò, non mi é piaciuto il tuo modo di condurre le interviste, ché spesso davi, nella domanda, un giudizio sull’argomento che poteva influenzare la risposta. Scusa eh, ma per me che ti stimo non mi piace vederti al limite della faziosità , quella stessa che non sopporto nei giornalisti di regime. In tv, per quello che ho visto su internet, sei sempre distaccato e molto corretto.
Resto comunque un tua fan, naturalmente.
Ciao
mah si che problema é?
poi loro parlavano di una cosa tu di un’altra cioé, checcazzocenefrega della vigilessa?
Va bene così; questi hanno paura dell’ombra loro, omertosi; si dessero una svegliata su tante questioni. ok! avanti così!
Se una persona VUOLE esercitare il proprio DIRITTO DI CRONACA NON DEVE sentirsi un FUORILEGGE ed essere SCHEDATO….e poi basta attaccarsi agli “errori” di italiano.Fossero questi i VERI problemi.Daniele continua così,se uno non ha nulla da nascondere NON chiama il SUPERIORE per farti schedare.Ne abbiamo le palle piene dei vigili\vigilesse RAMBO.Tanto ai rampolli di “buona” famiglia le MULTE le tolgono sempre anche se vanno a 150 km\h in strade abitate.
Daniele sei stupendo, ma per trasmettere e pubblicare immagini e riprese di persone fisiche, non serve l’autorizzazione della persona stessa?
In questo caso l’autorizzazione é stata palesemente negata.
L’importante é che non ti arrestino. 😀
Sei un grande!
Mi spiace solo per la triste immagine che questi due individui hanno dato del corpo di polizia municipale di Agrigento.
http://it.youtube.com/watch?v=qCiL_RpDzPc
dal lodo al lido…. giusto per riderci sopra
Io sono assolutamente dalla tua parte l’ho detto subito nel video che il comportamento a 3/4 di video del vigile é sconcertante..
Questa non mi é piaciuta. Nel senso che non é vera. Forse dove sei passato tu non lo usano. Ma dire che “al sud non lo usa quasi nessuno”, ce ne vuole.
Ben detto Daniele. E comunque rimane un mistero perche’ non si volessero far riprendere. Sono li in vista per tutti comunque, quindi qual’e’ il problema? Quel che dicono e’ poi un’altro paio di maniche. Immagino che i pubblici ufficiali dovranno stare attenti a usare le parole, ma di certo non vedo il problema di essere in quadrati e semplicemente dire, “non sta a me commentare so questo argomento”. Ovviamente c’e’ qualcosa che non va…
Hai pienamente ragione Daniele. Il problema é che il giornalismo fatto come lo fai tu, magari anche un po’ aggressivo e senza sconti, fa paura. C’é poco da fare. Domande non preparate, sudditanza ai potenti assente, libertà totale. Se uno non vuole rispondere dice “No”, però non puoi farti impedire da nessuno di inquadrare le persone. E’un diritto di tutti fare cronaca.
Certo, fare il libero giornalista in una terra del genere non é facile (per questo i giornalisti veri possono facilmente essere definiti “eroi”, parola che odio ma che nel loro caso é perfetta).
la verità é che non aveva fatto la messinpiega…
Concordo pienamente sulla necessita’ di dare informazioni e di insegnare alla gente come capirle, come discernere i fatti dai commenti tendenziosi costruiti ad arte nelle notizie. I cittadini hanno diritto di cronana e non di fatti ritagliati e “digeriti” gia’ pronti a creare opinione.
Bisogna unire le forze per una diffusa informazione di cronaca.
Daniele, hai fatto benissimo! I due vigili hanno fatto la figura degli idioti. Davvero goffi e pretestuosi nella loro difesa. Di gente come questa sono pieni gli uffici della pubblica amminbistrazione ad ogni livello. Sono i servi dei potenti.
[…] Damiano Falchetti: […]