Che il malato d’Europa sia l’Italia non é certo una novità . Ciò che forse si nota meno sono i meccanismi del declino che emergono da alcuni dati dell’Istat sulla crescita economica.
In estrema sintesi, negli ultimi 10 anni, col crollo della produttività che ha interessato tutti i paesi europei avanzati, soltanto in Italia é aumentato in modo spropositato il numero degli assunti nel settore pubblico.
Soltanto in Italia nel settore privato c’é stata un’impennata di precari. I cosiddetti autonomi in Italia sono diventati oltre il 18% del totale, contro medie oscillanti del 2 – 4% in paesi come Francia, Regno Unito, Germania e Spagna.
Nell’Europa dei 25, in 10 anni, sono andati in fumo quasi 4 milioni di posti di lavoro nell’industria pubblica e privata, in Italia il calo é stato di appena 18 mila!
I motivi di questa differenza l’Istat non li spiega, ma é chiaro che questa situazione é il frutto dei voti di scambio che hanno sovradimensionato la zecca, ormai divenuta più grande dell’animale di cui si nutre.
I paesi dell’Europa, col dimagrimento delle uscite pubbliche, sono in ripresa e stanno superando lo shock della concorrenza asiatica a basso costo.
In Italia, con almeno 5 milioni di mantenuti tra settore pubblico e politica, le tasse non potranno che rimanere proibitive con la ricaduta sui prezzi dei beni al consumo.
Questi numeri non lasciano spazio ad una politica economica efficace, nonostante Draghi abbia diffuso la sua ricetta per la ripresa e nonostante le belle parole del presidente dell’Eurogruppo Juncker, rivolte all’uomo dei condoni Tvemonti. Parole al sapore di spot interno più che di stima. Che stima volete che abbia l’Europa per l’Italia, unico paese in cui si applica l’Iva al 20% sull’acqua minerale!
Abolire l’Ici non aumenta il potere d’acquisto dei cittadini. Anzi, lo diminuisce perché per recuperare quei soldi, i comuni saranno costretti ad aumentare l’addizionale Irpef che pagano già tutti. Anche quelli meno abbienti che l’Ici già non lo pagavano. E alla fine con la sparizione dell’Ici ci guadagneranno i più benestanti già proprietari di immobili.
Purtroppo il bubbone gonfio quasi in suppurazione del settore pubblico é intriso di raccomandati, mediocri e fannulloni. La minoranza di elementi validi viene deresponsabilizzata o relegata a ruoli di poco conto, solitamente bollata come “rompicoglioni†o alla bell’e meglio lavora anche per i colleghi.
Provate connettervi su un qualunque sito internet di giochi di gruppo online: vedrete quanti nick e profili di giocatori delle città del sud che troverete! La maggior parte sono impiegati del settore pubblico che passano le ore in ufficio a divertirsi alle spalle di chi lavora e paga le tasse. Decine di volte in chat capita di leggere “se salto un giro é perché arriva il capo”. Sono gli impiegati pubblici i migliori e più assidui pokeristi online. Presi dalla loro personale ripresa a scalare i gradi di prestigio nelle community di gioco.
Un esercito di addetti che non produce é come una barca bucata stracolma di naufraghi che non remano.
Nell’Italia che affonda per tutti si salverà solo chi saprà nuotare con le proprie braccia e le proprie gambe. Chissà che sia un ammollo toccasana.
allora io che sono dipendente pubblico della scuola devo ritenere Brunetta una manna dal cielo perché farà giustizia della mia presunta fannullonaggine?
ma perché daniele non stai attento a mandare messaggi così qualunquistici?
non puoi fare di tutte le erbe un fascio altrimenti dai ragione alla lega a berlusconi e ricadi nel vizio di chi parla dello stato in termini statlistici
dentro la pubblica amministrazione ho conosciuto molta gente che lavorava parecchio, gente che anche n on lavorava ma dove ero io eranlo in minoranza, al nord…
bisogna stare attenti a non cadere in queste storie di statali e non statali senza fare la parte del massimalista
Ai giocatori della Nazionale impegnati in Austria é stato fatto il vaccino anti-zecca… il solito clientelismo italiano, lo dovrebbero fare a tutti gli Italiani!!!
e…vai!!! testa di pinocchio sta già prendendo per il culo la lega e an….vedi.
Francesco 3Giugno2008 non so se e un bene o un male!
ma nella foto dove si vede l’italia dentro un ( pozzo? )
cmq sia
manca la mia cara Sicilia!
Ironia della sorte, manca anche parte della mia isola. i casi sono due o il pozzo é troppo piccolo, oppure leffetto mondezza di Napoli ha cancellato quella parte, guarda-caso proprio dove stanno incenerendo la monnezza campana, con il bene placido di mister tiscali in accordo con il nano. mah!!
l’unico paese in cui l’iva é al 20×100 x l’acqua minerale?
Io la metterei al 50, bevete acqua di rubinetto, é ottima.
Basta arricchire le aziende di acque minerali (prime fra tutti la nestelé!!)
piangersi addosso non serve a nulla..cerchiamo di migliorare tutti insieme ognuno nel proprio piccolo..dire non mi sento italiano e altre cazzate lasci il tempo che trova, anche perché se vinciamo gli europei siete tutti italiani vero??
io amo questo paese cosi malato, e non riesco a immaginare quanto forti andremmo da guariti..
http://andreapoulain.blogspot.com
Fateci caso, nel nord Europa in una fila alle Poste un operaio in tuta viene fatto passare avanti perché deve tornare a lavoro. Qui da noi chi produce, a qualsiasi categoria appartenga, é considerato un fesso che ha bisogno. Sei un commerciante? Devi crepare di balzelli e tasse…un operaio…. se fai lo straordinario ti stronco ! Mia moglie é nel settore pubblico con contratto a termine ed essendo straniera é abituata a dare il massimo senza nascondersi…ha tutti i raccomandati contro e soffre per questo. Sono anni che cerco di fargli capire che in questo Paese c’é posto solo per i ladri e i lecchini ma lei é sempre convinta che questo é il Paese del sole….
Sei matto se resti. 🙂 Fujitenn’ !
Ciao Daniele
Parole sacrosante, il problema é che ormai tutta l’Italia é diventata cieca e pensa solo a se stessa. Non vede al di là del proprio naso, oppure a sbagliarsi sono quelli che si preoccupano per il futuro. La meritocrazia non esiste più nemmeno nel privato, vanno avanti solo chi sa vendersi, si trasforma tutto in una catena di montaggio dove ognuno deve muoversi all’interno del suo angolino senza sconfinare, anche se questo vuol dire provare a migliorare un prodotto.
Va avanti la legge “tanta resa e poca spesa”, il modo migliore per fornire un prodotto scadente. Chi vuol migliorare si vede bloccato, quindi é comprensibile che nel lavoratore comincino a mancare i principi di lavorare al meglio delle prorpie possibilità . Chi te lo fà fare se ogni volta che provi a fare qualcosa di buono ti segano le gambe, perché hai usato la testa invece delle mani, per pochi spiccioli tra l’altro.
Il lavoratore é considerato alla pari di un robot, deve agire come gli dice il suo responsabile, sempre pronto a piegarsi a 90 e mai alzare la testa per vedere se si può cambiare posizione.
Anche nel mio piccolo mi ritrovo circondato da gente che si lamenta se le cose van male e poi concludono con: “ma l’importante é che tolgano l’I.C.I.”.
Ormai sembra che alla gente importi solo di se stessa, un paese in apatia, senza considerare le conseguenze future.
Credo che ormai siamo un Paese senza speranza, quindi alla fine mi chiedo, ma il matto sono Io o sono loro?
Caro Daniele parole Santissime.
Però ti devo fare anche un piccolo appunto:
nell’azienda dove lavora la mia ragazza non c’é l’obbligo di timbrare il cartellino.
Morale: ci sono alcuni impiegati che entrano mezz’ora dopo ed escono mezz’ora prima.
Il fatto e’ che non c’é molta cultura del lavoro, nel senso che per molte persone il lavoro é fatica ed é qualcosa di veramente pesante.
Inoltre chissa’ perche’ l’italiano (fortunatamente non tutti siamo così) deve essere semper il piu’ “furbo” degli altri.
Si vede per esempio in autostrada quando si restringono le corsie, oppure quando si e’ tutti in coda al casello, per esempio.
Per tali persone l’unico scopo é il “fregare” gli altri, un pò come fanno i “nostri” parlamentari, tanto per fare un esempio.
Bene, questi individui devono essere LASCIATI A CASA, non meritano un posto di lavoro!
A casa gli sfaticati, i lazzaroni, gli incompetenti, le persone che prendono il loro lavoro molto poco seriamente.
Sostituiamoli con gente valida che ha VOGLIA E BISOGNO di lavorare!
Un’altra cosa che farei Daniele é lo scontrino deducibile per tutti; contribuirebbe a ridurre le imposte e a ridurre notevolmente il nero.
Inoltre la possibilita’ di dissociarsi dall’INPS e dalle casse dei relativi albi.
Perché? Perché sono dei buchi nell’acqua! I lavoratori dovrebbero accantonare una cifra mensile destinata alla loro pensione, in banca su un conto vincolato.
In caso di decesso i versamenti effettuati andrebbero agli aventi diritto oppure a persone designate.
E la pensione dovrebbe essere calcolata sulla base effettiva dei versamenti, non sulla base degli ultimi 10 anni: troppo comodo fregare i soldi alla gente in questo modo!
In questo modo alcune persone, quelle che guadagnano di piu’ (magari soggette a lavori pesanti) potrebbero andare in pensione quando sono davvero “esaurite”.
E i parlamentari TUTTI CON PARTITA IVA!
bellissimo articolo, il mio sogno é di vederlo scritto su un giornale o raccontato alla tv un giorno . grande daniele!!!
io mi meraviglio solo che questo Paese si regge ancora in piedi..
Di questi impiegati “benemeriti” ne puoi trovare a mazzi nel blog di beppe grillo,nomi che trovi solo negli orari d’ufficio!!!!
il problema é che in questo paese la maggior parte delle persone se ne strafrega dell’altro.
Tanti vogliono fare quello che vogliono sempre e comunque in qualsiasi luogo e il cittadino che rispetta le regole é catalogato come patetico e rompiscatole.
buona giornata a tutti.
Caro Daniele,
Voglio ringraziarti per quello che fai e per il tuo coraggio nel diffondere le notizie “vere”, visto che ormai in Italia la libertà di stampa e la democrazia son diventate parole senza senso. Io, come tanti, sono un padre di famiglia che fatica ad arrivare alla fine del mese e vedere tutti questi sprechi e poi i privilegi con cui questa classe politica incompetente ci stà trascinando a fondo, mi verrebbe voglia di mollare tutto. Non lo faccio solo perché ho fiducia nei giovani e sapere che esistono persone come te che ci informano e ci aiutano a vedere la realtà dei fatti, mi riempie di speranza verso un futuro migliore, lo spero per i miei figli e per tutti i figli di questa “povera Italia”. Grazie Daniele, hai tutta la mia stima e riconoscenza
Per la serie come ci vedono all’estero: http://www.220.ro/Italieni_vs_Europeni-54571.html
Il problema di fondo é nella parola “cultura”.
E’ chiaro che se passo venticinque anni a bombardare la gente con modelli (scadenti) ispirati alla più scrausa provincialità i meno difesi ci credono.
Venticinque anni (almeno) di televisione fatta da gente a cui nessuno ha spiegato che della cultura contano ANCHE le due ultime sillabe.
Venticinque anni di modelli mutuati dai ganzi di paese (vedi le pubblicità di liquori ed automobili, se non l’intero parlamento).
Viviamo ancora sotto un dominio straniero, se gabbare le istituzioni é fico.
Della scuola non resta che il triste ricordo. Difficile immaginare un sistema didattico e formativo più imbecille. I ragazzi, in pratica, sono sottoposti ad un regime detentivo che non si capisce per quale motivo dovrebbero condividere, se non per un istinto perverso di autopunizione. Il diritto allo studio NON é un cilicio intelletuale ed emotivo.
A fronte di ciò non stupiamoci se i cittadini si trasformano in clienti…il sistema che abbiamo creato (o tollerato che si creasse) serve proprio a questo.
Se mi fermo a un incrocio e schiaffeggio un vigile urbano mi sbattono in cella e buttano via la chiave.
Se vado allo stadio e randello un poliziotto divento un fenomeno culturale sul quale Alberoni, il Giotto del luogo comune, discetterà dottamente, con la vasta comprensione della cose della vita (rivelata) che lo contraddistingue.
“Mala tempora currunt” non basta più. In tempi come questi ritengo occorra basarsi su tre cose:
1- creare piccole realtà che FUNZIONANO;
2- metterle in qualche rete;
3- fare, fare, fare….e non fermarsi mai.
Manny Blues
in effetti questo paese marcio mi ricorda proprio il titanic…
Ciao Daniele, in primis grazie per le notizie che ci fornisci.
In merito alle porcate delle leggi…abolizione dell’ici…so che é andata a favore dei potenti. Alla plebe ci aveva pensato già Prodi. Del resto si sapeva che i comuni avrebbero aumentato l’IRPEF. Nel mio paese é triplicata oggi. Non parliamo della bufala della detassazione degli straordinari… Devi guadagnare oltre 30.000 in un anno per defalcare solo 3.000. Me lo dici tu chi guadagna in Italia 30.000 in un anno con tutti i contratti da precari?
Una presa per i fondelli bella e buona sputata in faccia a tutti gli italiani. Ora i galoppini di Forza Italia non dicono niente? Seguo la politica da 10 anni e mi sento solo umiliata per le fandonie che ci buttano addosso tutti i giorni.
Per l’assenteismo e nulla facenti dei dipendenti statali é colpa sopratutto dell’individuo dipendente. Mancanza di educazione… Tanto…panza piena mea…morte tua. Ricordo nel 2003 la mia prof di ec. aziendale mancò da scuola 3 mesi e per 3 mesi non abbiamo studiato quella materia. Pensa che quell’anno abbiamo fatto gli esami sul bilancio aziendale. Io la prima della classe che ho dovuto studiare da sola ho superato gli esami. Gli altri…non so come hanno fatto ad essere promossi dato che non avevano la sufficienza… Per me rimarrà sempre un mistero…
non so se e un bene o un male!
ma nella foto dove si vede litalia dentro un ( pozzo? )
cmq sia
manca la mia cara sicilia!
e un bene , perche io , da palermitano, non mi sono mai considerato sud italia , ma bensi nord africa!!!
e un male perche conla sicilia a statuto speciale , i poveri siciliani, nemmeno nelle foto spuntano perche questo stivale propio ci ha calpestato del tutto!!!!!
ciao
mio padre ha dovuto chiudere la sua partita IVA perché,pur lavorando dalle 12 alle 14 ore al giorno,non riusciva a pagare le troppe tasse che doveva pagare.e la cosa vergognosa é che la metà della fatica e del sudore versato da mio padre come tasse allo stato andava a finire nelle tasche di dipendenti pubblici che non fanno niente e che gravano sempre di più sulle tasche di lavoratori onesti che si devono fare in quattro per riuscire ad andare avanti.
é uno schifo questa italia
E poi ci meravigliamo se in Italia mafiosi, corrotti e pregiuducati dettano legge indisturbati…
L’italiano medio ha la coscienza sporca perché quotidianamente vive nella sua piccola “illegalità ” (a partire dal mettere l’auto in doppia fila, zigzagare col motorino tra le auto per passare davanti a tutti, non emettere lo scontrino per il caffé e cornetto…).
E’ nei piccoli comportamenti che si vede l’assenza del senso civico, del rispetto verso gli altri, e possiamo osservarlo quotidianamente.
La classe dirigente italiana é lo specchio dell’italiano medio, “complice” del sistema ma pronto a fare la vittima soltanto quando é lui a subirne le conseguenze…
Con stima,
Giuseppe
“impiegati del settore pubblico che passano le ore in ufficio a divertirsi alle spalle di chi lavora e paga le tasse”
sempre che non siano a fare la spesa o assenti per malattia!!
“I cosiddetti autonomi in Italia sono diventati oltre il 18% del totale, contro medie oscillanti del 2 – 4% in paesi come Francia, Regno Unito, Germania e Spagna”
leggi: se non apri la partita iva ti licenziamo!!
“unico paese in cui si applica l’Iva al 20% sull’acqua minerale!”
e non serve neanche per il reciclaggio della plastica!!
“Che il malato d’Europa sia l’Italia non é certo una novità ”
speriamo che muoia!!
“Soltanto in Italia nel settore privato c’é stata un’impennata di precari”
e di chi non cerca più lavoro!!
“E alla fine con la sparizione dell’Ici ci guadagneranno i più benestanti già proprietari di immobili”
che i proprietari di due catapecchie!!
“Un esercito di addetti che non produce é come una barca bucata stracolma di naufraghi che non remano”
moriremo sulle nostre coste scambiati per clandestini!!