Oggi a Bergamo ci sono stati scontri fra tifosi e polizia alla notizia della morte di Gabriele Sandri ad Arezzo, caduto sotto un colpo d’arma da fuoco sparato da un poliziotto durante una sosta all’autogrill che pare stesse degenerando in scontri con altri tifosi incrociati casualmente.
Un pomeriggio nato male e precipitato quasi subito all’ingresso dello stadio orobico, quando la partita é stata sospesa perché un gruppo di atalantini aveva sfondato una vetrata ai limiti del campo.
Ebbene, quando le migliaia di giovani si sono riversati nel piazzale esterno allo stadio, si sono vissuti momenti di tensione con la polizia in assetto antisommossa che temeva di essere attaccata da entrambe le tifoserie com’era successo prima della partita.
Fortunatamente invece mentre gli atalantini si disperdevano senza disordini i milanisti, inneggiando in coro gli insulti ai militari, hanno formato un corteo che si é diretto alla stazione ferroviaria per far rientro a Milano col primo treno disponibile (intanto quello delle 16,35 era stato soppresso).
Non auguro a nessuno di vivere da vicino quell’atmosfera che conoscevo solo tramite giornali e tv, io mi trovavo lì con la videocamera per documentare ciò che domani manderò in onda ne L’Espresso.
Uno spaccato di umanità  che pare impazzita e avvitata su stessa in un vortice da follia collettiva che non lascia spazio al razioncinio e al metodo.
Pensare che certi giovani siano chiamati alle urne a votare o che possano rivestire il ruolo di padri di bimbi piccoli da educare mi preoccupa.
Di chi sarà  la colpa? Ancora della tv omologatrice? Qual’é la soluzione? Un po’ di dittatura? Io che vengo dall’atletica ho francamente un altro concetto di sport e purtroppo mi spiace constatare che il calcio non venga chiuso solo perché bisogna badare ai portafogli dei papponi che truccano i bilanci dei club, comprano i giocatori in nero o direttamente le squadre per accaparrarsi i voti.
Che tristezza.

Un pensiero su “Sgonfiamo il pallone”
  1. Caro Daniele,in questo paese retrogrado,statico,ipocrita,bigotto,le istituzioni non funzionano a dovere,la scuola é ridotta a un baraccone,la sanità  oltre a lunghe attese la devi pagare profumatamente,la sicurezza per il normale cittadino non esiste,la giustizia c’é solo per i potenti,il lavoro é sempre più precario e sottopagato,ecc……. Non parliamo poi dei mezzi di comunicazione,non ti informano,sono di parte,i vari telegiornali sono autoreferenziali con il padrone di turno,la tv di stato e quella privata sono simili,trasmettono programmi demenziali e poveri di contenuti,atti solo al rimbecillimento totale che,torna comodo al potere,perché sa che,se una persona pensa e decide,può dare molto fastidio.
    Riguardo la realtà  giovanile,provo molta rabbia ,nel vederli così in difficoltà .
    Di chi é la colpa mi chiedo? Forse di noi adulti che non sappiamo più dare loro lo spazio,l’empatia,il dialogo,la nostra presenza ma li riempiamo di materialismo e di vuoti.

Lascia un commento