Devo riconoscere che Beppe Grillo ha buone ragioni per imporre ai suoi eletti di non andare in tivù. E’ ormai lampante che non ci sia più niente da dire ai politici dei partiti che si presentano nei salotti. Coi format attuali, in cui se ne vanno quarti d’ora interi di fesserie di ogni sorta, è plausibile ritenere che un eletto seduto in un salotto di un talk stia perdendo del tempo che potrebbe rendere più utile lavorando nel suo ruolo istituzionale, o meglio, standosene a casa propria e coi propri cari. Io personalmente inizio a non reggerli più, i politici. E’ anche per questo motivo che ho lasciato la diretta di Telenova lunedì sera. Mi scuso con la conduttrice Adriana Santacroce, ma non potevo più reggere quei battibecchi insulsi di alcune ospiti, a cominciare da quella del Pdl, reduce da quella pagliacciata inscenata all’esterno del tribunale di Milano dove sta andando a sentenza di primo grado il processo Ruby. Personalmente ritengo che se devo dibattere, dibatto sui fatti, possibilmente in spazi dove non ci siano più di 3-4 persone con le quali valga la pena discutere. Pd e Pdl, francamente, se ne vadano a fanculo.
Un pensiero su “Rischio allergia ai talk televisivi”
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