Con i partiti al minimo storico in tema di popolarità e fiducia da parte degli elettori, c’è chi, come Emilio Fede, tenta la carta dei movimenti. Chi per rivoluzione, chi per opinione, insomma, i volti noti della tivù, in vista delle elezioni politiche, cercano in qualche modo di accaparrarsi il consenso di una porzione di pubblico certamente smarrito e sfiduciato durante questo duro periodo di crisi economica. Certo, sentir dire l’ex direttore del Tg4 di essere sempre stato un giornalista imparziale e obiettivo, ci vuole uno stomaco forte. Nel dibattito inevitabile il riferimento al processo Ruby, dove Fede è imputato per favoreggiamento della prostituzione.

Un pensiero su “Emilio Fede: “Io serio e imparziale””

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