Ma guarda un po’ come è diventato familiare il termine DEFAULT! Non passa ormai giorno in cui sui giornali quella parolina che in italiano equivale a FALLIMENTO, non appaia in qualche titolo piuttosto che nelle dichiarazioni dei saccenti a vario titolo in materia di economia. E pensare che solo un paio d’anni fa, DEFAULT appariva qua e là con estrema prudenza condito dai “credit-swap” per indicare strani aggeggi che dovevano contrastare il fallimento dei bond governativi degli Emirati. Poi, eccolo il sostantivo della paura apparire da solo in alcuni occhielli: “Voci di DEFAULT smentite da ambienti comunitari, ma deficit e debito esplodono” si leggeva sui giornali il primo dicembre 2009. “La paura degli effetti di un DEFAULT, con probabile conseguenza di un’uscita dall’euro, ha dato al governo greco la forza necessaria per una svolta ..” scriveva tra le righe Francesco Giavazzi sulla in prima pagina il 7 gennaio 2010. Poi, con sempre meno pudore, il DEFAULT si è esibito nei titoli: “Quando lo Stato non paga più che fare con un debito in DEFAULT” chiedeva Maurizio Ricci su Repubblica il 16 febbraio 2010. Il DEFAULT, per italianizzarlo senza che fosse soltanto appannaggio della Grecia, è stato appioppato al deputato Scapagnini, il medico di B. già primo cittadino di Catania, definito da Luca Iezzi il 15 marzo 2010 “sindaco del  DEFAULT“. Il 9 aprile eccoci alla sdraCmatizzazione del DEFAULT con “La Grecia affonda le Borse Trichet: ‘Escludo il DEFAULT” e via via in un crescendo incessante che oggi, come dicevo poc’anzi, ha elevato il DEFAULT a normalità. Se nell’arco dell’intero 2010 il DEFAULT l’abbiamo letto per almeno 93 giorni, al 15 settembre del 2011, lo abbiamo trovato sui giornali per ben 145 giorni. E’ lo stesso DEFAULT che nella blogosfera trattiamo da almeno 4 anni e che i benpensanti della stampa di regime non hanno mai considerato. Un po’ come accade per gli attori porno rispetto a quelli del cinema generalista finanziato dalle nostre tasse. Guardacaso, oggi, alla vigilia del collasso dell’Europa, il DEFAULT è arrivato persino sulla bocca di gente come Bocchino e Passera. Combinazione di genere per nulla casuale.

4 pensiero su “Default”
  1. speriomo
    che fallite almeno vi togliete dalle balle
    siete un popolo di ladri avete dei politici e amministratori nati ladri che sanno solo rubare a partire dalla comunita europea quando ne avrete abbastanza di sta marmaglia di ladri prendete una corda e impiccateli tutti

  2. ciao Daniele

    lo sai benissimo che quella del Default,e’ una storiella per il “popolino”.sai bene che basta levare il signoraggio e stiamo a posto.andiamo in default,non paghiamo il supposto debito/truffa,e ricominciamo con una nuova classe politica.ti faccio un appello:VOI DI IDV,VERTICI COMPRESI,DITE LA VERITA’…

    Sandro

Lascia un commento