Come promesso ecco il video realizzato durante la visita del presidente del Senato Renato Schifani a Bergamo, in occasione del congresso nazionale dei giornalisti. Nelle immagini la mia domanda “difforme” che ha indotto le forze dell’ordine a identificarmi, scortarmi e impedirmi di svolgere il mio lavoro al pari degli altri. Insomma, scene ormai usuali di brutale regime fascista cui gli agenti sono tenuti ad assecondare per proteggere chi, come Schifani, é cartello di un plurimputato per reati di corruzione, frode fiscale, indagato per strage, concussione e prostituzione minorile, oltre che essere lui stesso inaffidabile padrino del lodo Schifani dichiarato incostituzionale dalla Consulta assieme a lodi alfani e illegittimi Impedimenti che Schifani, coi vari colleghi di partito pregiudicati come il senatore Ciarrapico, vota in continuazione facendo grossi danni a tutti gli italiani. Peccato che ero solo in quell’occasione. Fossimo stati in mille (Bergamo é la città dei mille) le cose, forse, sarebbero andate diversamente. Schifani non avrebbe certo avuto la faccia per presentarsi in un congresso di giornalisti degni di tale nome giacché i giornalisti di solito fanno domande per ottenere risposte. Che Schifani, alle mie domande sensate non ha dato defilandosi velocemente. Comportandosi come il suo conterraneo stalliere e pluriomicida Vittorio Mangano.