Il generale del Ros Bruno Ganzer é amareggiato. il tribunale di Milano lo ha condannato a 14 anni di carcere e interdetto dai pubblici uffici per aver diretto e organizzato l’importazione e il traffico di cocaina dal Sudamerica. La pm Luisa Zanetti ne aveva chiesti 27. I giudici hanno ritenuto che non ci sia stata nessuna associazione per delinquere. Prescritto, invece, il capo d’imputazione di traffico d’armi.
Ganzer avrebbe fatto arrivare dal Libano 4 bazooka, 119 kalashnikov, 2 lanciamissili e centinaia di proiettili nel dicembre 1993 vendendoli pochi mesi dopo a una cosca calabrese alla quale, subito dopo, l’arsenale fu sequestrato.
Ganzer ha detto di rispettare le sentenze e ha incassato la fiducia di Maroni oltre alla solidarietà dell’Arma per la “grande professionalità ” e gli “straordinari risultati nella lotta al crimine organizzato.”
Oltre a Ganzer i giudici hanno condannato a 7 anni e 10 mesi con annessa interdizione dai pubblici uffici l’ex colonnello del Ros Mauro Obinu, oggi membro dei servizi segreti e sotto processo anche a Palermo per la mancata cattura di Bernardo Provenzano, 13 anni e 6 mesi all’ex sottufficiale Gilberto Lovato, 18 anni al narcotrafficante Jean Ajaj Bou Chaaya, il gestore dell’importazione della droga in Italia e trat-d’union con gli spacciatori libanesi. Reati commessi tra il 1991 e il 1997, quando il Ros gestì una serie di attività di copertura che servivano ad attirare i trafficanti per poi arrestarli.
Secondo la procura i carabinieri oltre ad intercettare le rotte della droga, avevano creato un canale nuovo per consentire sequestri che dessero visibilità – e quindi avanzamenti di carriera – oltre a introiti economici ai vertici del Ros.
Oltre due anni fa parlai di questo processo oscurato dalle televisioni. Lo ripropongo con i dettagli validi per l’epoca, con un po’ rammarico visto che dopo quell’occasione non ebbi più tempo di seguirlo.
La giornata di oggi é da record. Con 300 nuovi arresti e vecchi personaggi di nuovo indagati tra politici e forze dell’ordine. si torna a parlare di Gian Carlo Abelli, ex assessore alla sanità formigoniana con un curriculum di tutto rispetto. E’ stato il consulente pagato a nero del più grande truffatore della sanità regionale Poggi Longostrevi. Con questi nuovi arresti Milano si rivela capitale economica delle cosche. Ne riparleremo.
Si ricorda che a giugno 2006 4 “falsi” carabinieri rapinarono 40 kg. di cocaina all’Istituto di Medicina Legale di Milano? A Milano tra chi conosce certe dinamiche si era sempre pensato che a pianificare il colpo fossero stati elementi dei ros.