Il precedente video sulla miracolosa assoluzione di Flavio Briatore, merita un’analisi un po’ più approfondita su quanti processi e inchieste sono andate in frantumi per effetto delle leggi ad personam attuate negli anni a vantaggio di Silvio Berlusconi, e talvolta dal centrosinistra.
Intanto l’Italia vanta il sistema giudiziario più lento del mondo e con la prescrizione più breve.
I maggiori beneficiari di un sistema nello stallo sono i potenti. Spesso condannati in primo grado e poi con non luogo a procedere in Appello o in Cassazione.
Se ci aggiungiamo che alcune importanti inchieste non hanno nemmeno visto l’udienza preliminare, ci rendiamo conto di come delinquere in Italia equivalga a rimanere pressoché impuniti.

Vediamo che sorti hanno avuto negli anni alcune importanti inchieste.
La Cassazione nell’agosto del 2019 dichiarò prescritta la truffa che permise alla Lega Nord di Umberto Bossi di ottenere i milioni di rimborsi elettorali non dovuti. Che dovevano sommarsi ai famosi 49 milioni pagabili in comode rate per 60 anni. Non luogo a procedere anche per l’ex tesoriere del Carroccio Belsito e Claudio Scajola.
Nel maggio del 2015 il Tribunale dei ministri chiuse l’inchiesta per cooperazione colposa in omicidio del professor Marco Biagi.
Prescritto anche l’ex capo della Polizia De Gennaro
L’ultima prescrizione per Berlusconi risale al 2 luglio 2018, per aver corrotto con 5 milioni di euro il senatore De Gregorio. Le altre 8 prescrizioni riguardavano la corruzione di giudici, frode e falso in bilancio.

Nel maggio 2003 Giulio Andreotti fu assolto e prescritto per associazione a delinquere commessa “fino alla primavera del 1980?. L’articolo 416 fu introdotto nell’82. Con alcune condanne definitive, Walter Lavitola ha scontato oltre 4 anni di reclusione. Salvato dalla prescrizione nel processo sulla compravendita dei senatori e in quello sulle tangenti a Panama.
Prescritti i capisquadra dei picchiatori dopo la sciagurata irruzione nella scuola Diaz durante il G8 di Genova nel 2001: il reato di lesioni è evaporato. Condannati invece i dirigenti per le false prove, ma è andata prescritta la calunnia.
Prescritti i devastatori della città e quasi tutti i reati dei carcerieri di Bolzaneto

Nel febbraio 2015 la Cassazione prescrisse il reato perché ritenne che fosse cessato quando l’azienda fallì nel 1986. Il magnate svizzero condannato a 18 anni non ha più versato nulla degli 89 milioni di euro per le parti civili:
L’ex senatore Alberto Tedesco fu indagato con l’accusa di essere a capo di un sodalizio che gestiva nomine e appalti nella sanità in Puglia. La sentenza di primo grado arrivò 10 anni dopo: tutto prescritto.
Prescritto Francesco Colucci, ex questore di Genova, accusato di falsa testimonianza per le frasi dette al processo per l’irruzione alla scuola Diaz.
Prescritto l’ex sindaco di Venezia Giorgio Orsoni coinvolto nell’inchiesta Mose. Accusato di finanziamento illecito, fu in parte anche assolt

Prescritto Luciano Moggi in Calciopoli. L’ex direttore generale della Juve fu coinvolto nell’indagine che nel 2006 travolse il calcio. Il caso arrivò in Cassazione solo a marzo del 2015 per associazione a delinquere.
Denis Verdini, suocero di Salvini, per la Scuola dei Marescialli di Firenze fu accusato di corruzione per il suo interessamento per la nomina di De Santis, il caso andò in prescrizione dopo 4 mesi dalla condanna di primo grado a 2 anni.

Il patron della Lazio Claudio Lotito fu accusato in Calciopoli di una frode calcistica. Condannato a un anno e 3 mesi in primo grado, il caso andò prescrizione in appello. Idem L’ex ministra Josefa Idem finì nei guai per i contributi erogati dal Comune di Ravenna per essersi fatta assumere dal marito, poi diventò assessore allo sport nel 2006. Prescritta. Alfredo Romeo fu accusato nella tangentopoli napoletana di aver pagato una mazzetta all’ex parlamentare Vito, condannato in appello a 2 anni e mezzo, prescritto in Cassazione Per il banchiere italo-svizzero Pierfrancesco Pacini Battaglia fu dichiarata la prescrizione il 7 gennaio 2007 dalla Cassazione
L’ex capo dell’ufficio gip di Roma Renato Squillante, tra i personaggi di Imi-Sir e Sme, fu prescritto in terzo grado dopo 10 anni tra indagine e rinvio a giudizio.

Questi i casi più noti. Ma ce ne sarebbero altre migliaia simili che riguardano frodi di ogni tipo, soprattutto fiscali, che hanno garantito l’impunità a molti vip e boiardi del sottobosco politico e non soltanto.
Poi ci chiediamo come mai alle elezioni vincono sempre gli stessi.

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