LUTTAZZI CONTINUA A FARSI MALE E IMBARAZZA ANCHE IL FATTO é il titolo di un articolo che riporta il Riformista di oggi a pagina 14, a firma di Guido Vitiello. Ritengo valga la pena leggerlo.

UNA RISATA VI SEPPELLIRA’. Ora il comico é quasi un incubo per il giornale di Padellaro e Travaglio (lanciato da “Satyricon”) che allega anche i dvd dei suoi show. Il colmo dell’intervista riparatrice

di Guido Vitiello

Non devono esser stati bei giorni, al Fatto quotidiano. Il caso Luttazzi, per il giornale di Travaglio e Padellaro, ha tutti i contorni di un incubo. Pensateci: il comico romagnolo, di cui il Fatto allega perfino i dvd degli spettacoli (piccolo conflitto d’interessi), viene colto con le mani nella marmellata, a plagiare centinaia di battute e monologhi di comici anglosassoni, a inveire contro i colleghi italiani che copiano le sue battute copiate, a cercare di insabbiare l’inchiesta che rivela i suoi plagi.

E tanto per rendere più angoscioso l’incubo, a rivelarlo non é un dossier di Vittorio Feltri, ma l’opera minuziosa di alcuni ex fan di Luttazzi, che hanno condotto un’inchiesta esemplare, verificando con scrupolo le fonti. Aggiungete poi che a rilanciare la notizia e a farne un abbozzo di campagna non é stata la stampa berlusconiana – che anzi, per i suoi standard, ha tenuto un profilo insolitamente basso – ma quella di sinistra: prima Il Riformista, poi La Repubblica e soprattutto L’Unità , che ha ospitato sul proprio sito la video-inchiesta “Il meglio (non é) di Daniele Luttazzi” e che ha rivolto al comico dieci spiritose domande in stile D’Avanzo, scritte dall’umorista Francesca Fornario.

Una bella gatta da pelare per il giornale di Travaglio – il quale, in fin dei conti, più che rampollo di Montanelli é una creazione dello stesso Luttazzi che lo lanciò nel 2001 in “Satyricon”. Mica semplice, il dilemma: come considerare i ragazzi dell’inchiesta e il pubblico dei lettori? Come il tanto corteggiato “popolo della rete”, che usa l’intelligenza e gli archivi per fare indagini senza risparmiare nessuno, o alla stregua di un mero target su cui riversare il proprio merchandaising, come i dvd di Decameron? E come trattare Luttazzi, l’eroe di Rai per una notte, il comico dell'”odiare i mascalzoni onorare gli onesti?” In base ai principi inflessibili di onestà  e virtù civiche sbandierati ogni giorno, o come “uno dei nostri” da difendere contro ogni evidenza, secondo la logica delle cricche?

Per il momento, i professionisti dell’anticasta sembrano non aver dubbi. Dopo giorni di imbarazzato silenzio, il 12 giugno il Fatto ha pubblicato una lunga intervista a Luttazzi di Ferruccio Sansa, il quale si é ispirato in tutto e per tutto al modello di giornalista “che non faccia troppe domande e regga il microfono” (Travaglio su Vespa). Sansa ha lasciato che Luttazzi dicesse cose ovviamente false “nessun giornale mi ha chiesto che cosa é successo“- ,ma come? e le dieci domande de L’Unità ?) e, non pago, ci ha messo anche del suo (“in prima fila tra gli accusatori ci sono i giornali di destra”). Bell’esempio di giornalismo, nevvero?

Ma il caso Luttazzi, che per il Fatto é stato un momento della verità  (e di una verità  poco commendevole), per altri é stata un’occasione perduta. Per l’Unità , per esempio, che dopo un avvio coraggioso ha lasciato che il caso si impegolasse nell’evasiva chiacchiera pseudo-antropologica e pseudo-colta dei Wu Ming e in un articolo del 13 giugno dove Concita De Gregorio, pur bacchettando Luttazzi, lasciava cadere una frase come questa: “Non mi interessa molto sapere se e quanto ha copiato, se lo ha fatto non mi sembra così grave: tutto é già  stato detto e scritto nei tremila anni appena trascorsi.

Ma cos’é, il “così fan tutti” del Craxi del 1992? Le battute non sono tangenti, d’accordo, ma sono pur sempre l’oro del comico: possibile che in quel campo non debba valere nessun principio? Occasione perduta anche per Aldo Grasso, che il 12 giugno apriva così il suo pezzo sul Corriere: “Scagli la prima pietra chi non ha mai copiato: una frase, una battuta, un pensiero.” Ora, posto che quella pietra l’ha scagliata proprio Luttazzi – contro Bonolis, Benigni e altri – non c’é proprio nessuna differenza tra copiare un’indea o copiarne 300? Tutto é stato già  detto e scritto, ha ragione De Gregorio: pare di riascoltare Gianni Vattimo che difendeva i plagi di Umberto Galimberti con la scusa che, alla fin fine, filosofare é un po’ copiare. E già , signora mia, é tutto un magna magna.

Dobbiamo forse accanirci contro Luttazzi? No di certo. Ci sono cose molto più urgenti. Ma prima di passare oltre, é chieder troppo che si stabilisca, una volta tanto, un principio chiaro e condiviso? Senza tirare in ballo codici e diritto d’autore, non potremmo attenerci al primo comandamento della bibbia del comico di Judy Carter, che recita così: “Non ruberai le battute del tuo prossimo?” Io, peraltro, questo principio l’ho appreso proprio da Luttazzi, che ne faceva un punto d’onore in “Adenoidi” nelle sue sfuriate contro i copioni. In fondo, basterebbe ricorrere a un mite consiglio evangelico, tutto fuorché persecutorio: “Con il metro con il quale giudicherete sarete giudicati.” E poi, lasciamo che una risata seppellisca l’affaire Luttazzi.

37 pensiero su “Luttazzi imbarazza anche il Fatto”
  1. Premesso che non permetto al Riformista di dare lezioni di vita. Premesso che anche a me sembra eccessivo tutto questo trambusto su Daniele e sui (pretesi) imbarazzamenti del Fatto – sì, stai a vedere che, con tutto quello che ha detto e scritto e documentato, la redazione si faccia mettere in difficoltà  per una storia come questa: ma per piacere.
    Daniele ha mentito; ed é questa _menzogna_ che dà  fastidio. Nei titoli di coda e nei ringraziamenti mai, dico mai ho trovato scritto il nome di George Carlin, o Bill Hicks, o Chris Rock. Oggi sappiamo tutti che in un’intervista sulla Repubblica il sommo compositore ha dichiarato che “tutte le battute di Satyricon sono originali”, e a Radio DeeJay ha dichiarato che “non mi divertirei a dire battute scritte da un altro”; c’é senz’altro una certa incongruenza con quel che ha fatto, e  fa.
    Peggio: durante Adenoidi ha chiaramente rivendicata la paternità  delle “proprie” battute, e ha definiti “bastardi” gli altri comici che hanno copiate le “sue” battute, perché “nessun comico copierebbe le battute di un altro comico, é vietato: ci si picchia”. Qui siamo ormai tracimati nell’ipocrisia più nera: se avesse semplicemente copiato e ammesso pubblicamente che “queste battute sono riprese da… ” tizio e caio, io mi sarei divertito lo stesso; ma sentirlo pontificare in questa maniera e scoprire che egli per primo fa quel di cui accusa gli altri, devo dire che mi ha dato fastidio. Come quando Craxi disse che “così fan tutti”: parla per te, per cortesia.
    La giustificazione della reinterpretazione, molto semplicemente, cede di schianto. Delle due l’una: o anche gli altri “citano”, “reinterpretano” e quant’altro, o anch’egli ha copiato. Perciò, o si deve rimangiare la ramanzina a Paolo Bonolis riguardo la “citazione” della battuta della mosca che scorreggia (o la farfalla, secondo la versione di George Carlin), oppure si deve rimangiare la battuta della mosca – e decine di altre. Da un punto di vista strettamente professionale, “citare” i colleghi statunitensi e accusare di plagio delle proprie battute i colleghi italiani é una gran scorrettezza.
    P.S.: bravo Fabio, che ha notato come “le battute non sono tangenti, d’accordo, ma sono pur sempre l’oro del comico: possibile che in quel campo non debba valere nessun principio?”. Cercare di spostare la polemica sul discorso delle tangenti é altrettanto scorretto come “citare” le battute e denunciare il plagio : l’argomento era “possibile che non debba valere nessun principio”. Liberissimi di rispondere sì, in coro con Concita De Gregorio, da buoni social democratici: ma per me, io dico no. Conserverò il DVD di Adenoidi, ma lo metterò in fondo, e chi sa se mai lo ritirerò fuori dalla libreria di casa.
    Stefano Stronati, s.stronati@tiscali.it

  2. scusate ma su una cosa mi pare che vi sbagliate…… l’articolo non compara battute e tangenti, anzi specifica che sono cose diverse.
    compara il tipo di difesa, quella del “rubano tutti”…….
    cito:
    Le battute non sono tangenti, d’accordo, ma sono pur sempre l’oro del comico: possibile che in quel campo non debba valere nessun principio?

  3. Sono d’accordo che l’accostamento della faccenda di Luttazzi a quella di Craxi é delirante, come del resto l’articolo postato.
    Pertanto, mi stupisce molto che Daniele Martinelli abbia riportato questo pezzo del Riformista.
    Delirante anche perché parla di strette connessioni tra Travaglio e Luttazzi (facendo trasparire che il primo sia una scoperta del secondo) che non sono poi così profonde.
    Ritornando a Luttazzi, anche per me é stato un duro colpo scoprire del plagio o dello pseudo-plagio, che mi ha fatto crollare un mito. Ma a questo punto mi sono subito disilluso, non ho cercato di dargli delle giustificazioni, davanti ad una verità  così lapalissiana.
    Mi avrebbe deluso di meno se, scoperto, avesse ammesso subito di copiare a spada tratta, senza accampare scuse degne di un qualsiasi berluscones.

  4. resta il fatto che mettere sullo stesso piano battute “rubate” con tangenti e craxi, e montarci su un caso di queste dimensioni, per me é rimane una follia, si vede che gli alfieri della moralità  ormai sono cosi  in preda all’onanismo da sputtanamento che non distinguono piu niente.
    SI , va bene, ruba le battute, al massimo potrà  essere considerato un comico mediocre, ma la cosa finisce li. Cosa c’entro l’accostamento con i soldi che ha rubato Craxi non si capisce.
    Da ultimo: ogni traduzione é sempre una reinerpretazione.
     

  5. Lasciando perdere per un attimo il fatto dell’anonimato, che non mi sembra c’entri più di tanto, quello che c’é nel succitato blog, a parte le opinioni personali dell’autore, é tutto documentato e vero. Ma basta guardare il video-documentario “Il meglio (non é) di Daniele Luttazzi” per capirlo. Nel documento infatti vengono riportati i video di alcuni famosi comici americani seguiti da quelli di Luttazzi, il quale ripete le stesse battute pari pari, cambiando qua e là  (non sempre) qualche parola, che di certo non può essere considerata una “reinterpretazione”.

  6. Provate ad andare sul BLOG che ha lanciato l’accusa http://ntvox.blogspot.com/
    A parte il fatto che molte argomentazioni sono puramente pretestuose, pure illazioni senza uno straccio di prova… ma
    Come mai l’autore non si identifica? Come si chiama? chi é?
    Rimane anonimo il codardo?

  7. Luttazzi non é accusabile di plagio.Lui ne é cosciente di aver utilizzato il testo di battute fatte da altri comici, ma il messaggio e il contesto sono molto differenti. Andando sul blog di Luttazzi si possono leggere tutte le sue spiegazioni a riguardo (http://www.danieleluttazzi.it/). Credo sia molto utile leggerlo per farsi un’idea generale sull’accaduto.

  8. Che cazzo c’entra copiare le battute con le tangenti… Daniele, Luttazzi fa i soldi con gli spettacoli, a chi non gli piace non ci va. Se io vado a uno spettacolo eppoi scopro che mi ha fatto ridere copiando da altri comici, mi sono divertito, e me ne frego.  Oltretutto il comico non copia mai ma reinterpreta sempre.
    Non credo che debba pagare i diritti al comico americano, e non credo che mi abbia fregato. Mi ha fatto divertire.
    Mettere sullo stesso piano “cosi fa tutti ” di Luttazzi e Craxi é semplicemente una idiozia.
    Dovresti usare la stessa attenzione anche nei confronti di IDV, ne scopriresti delle belle.

  9. Il dvd si vende ancora sul sito del Fatto, é in homepage, quindi un piccolo conflitto c’é… Dai, io stimo molto Travaglio (Luttazzi mi é calato), ma pure io ho notato qualcosa di strano sul Fatto. La cosa dell’Unità  e del video deve averli un po’ spiazzati, e l’intervista a Luttazzi ha fatto incazzare un sacco di lettori, ha più di mille commenti quasi tutti delusi……

  10. Daniele Luttazzi copia. Questo é assodato. Lo dimostra il video-documentario che sta girando in Rete. Facciamocene una ragione e ammettiamo di esserci sbagliati a spendere lodi sperticate per lui… Ma il Fatto cosa c’entra? Io proprio non ho capito dove sta il conflitto di interessi. Per un dvd (solo uno) di Luttazzi distribuito dal giornale lo scorso anno? Ma per favore… Eppoi, se si può essere d’accordo sul fatto che l’intervista fosse un po’ troppo faziosa, si deve però mettere in conto anche un editoriale di tale Romana Andò sull’edizione di ieri, con il quale la ricercatrice de La Sapienza spezza una lancia in favore dei fan che, andando contro la stessa definizione della loro qualità , hanno smascherato il loro (ex) idolo.

  11. Daniele, parli tu che hai scritto un articolo al fulmicotone contro De Luca e ti seri rimangiato tutto dopo due post… per puro spirito di fazione IDV…
    Una critica va bene a Luttazzi, ma qui hai decisamente esagerato.
    Sono anni che ti seguo, ma da quando ti sei candidato stai veramente scadendo…

  12. @ AM

    “Noi” (chi te l’ho ha detto che siamo tutti idv?) esprimiamo la nostra opinione e se un articolo non ci piace diciamo che é brutt0 e stop lì.
    Se un programma non ci piace non lo guardiamo e stop lì.
    Quegli altri invece CENSURANO.  C’é una bella differenza non credi?
    Chi é quindi l’ottuso e il frustrato? Chi é quindi che non ha rispetto per chiunque la pensi in modo diverso?
    Come vedi niente insulti per te, solo fatti.

  13. Da questi commenti si evince tutta l’ottusità , la frustrazione e i pregiudizi dell’elettore tipo dell’IDV. L’incapacità  di ascoltare un’opinione che non rispecchi le proprie convinzioni é la precondizione per un dibattito democratico (la pubblicazione del pezzo di Vitiello da parte di Daniele Martinelli ne é la prova). E non mi riferisco alla lapidazione virtuale dell’autore dell’articolo su Luttazzi (insultato con volgarità ), ma a una consolidatà  strategia di aggressione valida per tutti coloro che osino mettere in discussione la correttezza  dell’idolatrata triade Travaglio-Di Pietro-Fatto e galassia e che ne fanno emergere l’incoerenza e la strumentalizzazione politica.
    L’irragionevolezza di negare i fatti di fronte all’evidenza e di non avere rispetto per chiunque la pensi in modo diverso sono un’offesa alla vostra intelligenza. E adesso insultatemi pure.

  14. articolo semplicemente osceno e pieno di inesattezze
     
    luttazzi il comico lo seguivo prima e lo seguiro’ anche dopo
     
    luttazzi l’uomo ne é uscito ( ma ne é uscito ancora o no ?!?!) veramente in maniera misera ed anche un po’ ipocrita
     
    saluti e baci
     
     

  15. @ Paolo 2.0

    E’ proprio così Paolo, ci é andato di mezzo pure Camilleri e il suo Montalbano,  per distruggere quell’articolo di legge ( che mise Falcone) che tanto gli da fastidio (per il “povero” Dell’Utri) :  concorso ESTERNO in associazione mafiosa.

  16. L’Eternauta scrive:
    15 giugno 2010 alle 16:31
    ma anche fosse che luttazzi copia, a voi piace lo stesso si o no?
    e se no,cambiare canale senza fare troppe seghe mentali é la cosa migliore.
    anche a me emilio fede e vespa fanno cagare, ma mica li guardo mai…………..
    ———————————————————————————————-

    Sono daccordo con la maggioranza dei commenti.

    Ho riportato il commento di Eternauta perché dopo aver letto il bruttissimo articolo pubblicato sul Riformista, ho pensato la medesima cosa:
    E se anche copia… embé?

  17. Condivido quasi tutto dei vostri commenti, ma lo scopo di tutto questo can can su Luttazzi (col corollario di cazzate ospitate dal Riformatorio) non é certo analizzare la qualità  artistica di un comico. Il punto é un altro: é la tattica di creare il caso, di gettare di tanto in tanto un po’ di merda su un comico, giornalista, politico o magistrato scomodo, insinuando il dubbio per minarne la credibilità . La casalinga di Voghera ora sa (o crede, il che é lo stesso) che quel Luttazzi là  é un furbetto, mica la racconta giusta, e la prossima volta che vedrà  Luttazzi penserà  istintivamente ah già , é quello che copia le battute. Se metto in fila gli scandalucci artefatti che negli ultimi mesi sono saltati fuori (lo stipendio di Santoro, l’opportunismo di Saviano, le case di Di Pietro, ora Luttazzi che copia) mi sembra che ci sia una certa coerenza nel tentativo di inquadrare tutta una serie di personaggi ormai piuttosto popolari e scomodi in un recinto ben preciso, accomunandoli nel partito dei biechi e cinici opportunisti che pensano solo a far soldi nascondendosi dietro a un moralismo ipocrita, e creando così una barriera ideale tra loro e quella parte di opinione pubblica più distratta che ancora fissa inebetita il pifferaio magico di Arcore.

  18. Il cuore della questione é: ci vuole orecchio per sentire la musica, ci vuole l’uva per fare il vino. Per capire Luttazzi, ci vuole senso estetico nel suo significato più ampio del termine, cioé relativo all’arte. Questioni intorno alla bellezza.
    Di conseguenza, i  cervelli che non hanno immaginazione, né elasticità  intellettuale non ce la fanno a capire l’arte; non c’é modo di farglielo entrare in zucca, ecco.
    Luttazzi is great. STOP.

  19. Ridicolo,chi parla del Fatto imbarazzato dalle copiature di un comico. Scherziamo? Chi ha detto che la satira non si copia? La satira,copiata e non,di Luttazzi infastidisce perché non guarda in faccia a nessuno.Non credo che persone intelligenti come Padellaro e Travaglio pensavano di addomesticare Luttazzi.Leggo Il Fatto tutti i giorni,non ho colto imbarazzo;forse Il Riformista spera di mettere in “imbarazzo Il Fatto”? Oppure spera che Il Fatto occupandosi  di comici non si occupa più delle inchieste che riguarda il suo padrone?

  20. ma che scrive questo “giornalista” fuori tempo massimo(cerebrale)?! Luttazzi ha sempre detto di ispirarsi a Bruce Lenny e Billy Hicks nei sui spettacoli .. li cita in continuazione. E’ evidente che l’attacco mediatico(di questi media a caccia di scoop su internet)si é esteso a macchia d’olio più per far parlare chi NON ha mai visto Luttazzi(o quasi) .. non vale la pena nemmeno di commentare(nonostante tutto).

  21. ma anche fosse che luttazzi copia,a voi piace lo stesso si o no?
    e se no,cambiare canale senza fare troppe seghe mentali é la cosa migliore.
    anche a me emilio fede e vespa fanno cagare,ma mica li guardo mai…………..

  22. Ottimo articolo. Non ci sono scuse per Luttazzi, e la poltica non c’entra nulla: si tratta semplicemente di un incredibile caso di plagio, che é stato possibile perpetrare e portare avanti dal suo autore per diversi anni solo perché i grandi autori satirici anglosassoni erano totalmente sconosciuti al pubblico italiano, e non certo per colpa sua, ma perché in un paese cattolico e moralista come l’Italia non potevano certo far passare in TV autori come Bill Hicks o George Carlin.

  23. Dai però é vero che prima di Satyricon Travaglio non era Travaglio!!! Io almeno l’ho scoperto lì e credo pure tanta altra gente…… L’articolista esagera perché gli sta sul ca**o Travaglio, ma quello é un problema suo

  24. Boh a me sinceramente non me ne può fregà  de meno……dire però che Travaglio sia una “creazione” di Luttazzi mi pare una gran signora cazzata!!!!
    articolo inutile!

  25. Luttazzi ha toppato e non é difendibile. Punto. Non c’é bisogno di scomodarsi a citare un fogliaccio come “Il Riformista” per sostenere che Luttazzi ha toppato.
    “Travaglio é una creazione dello stesso Luttazzi”???  Vitiello vaffanculo, sei pronto pronto per fare l’inviato del TG1 alle sagre di Padre Pio. Pirla!

  26. 1) Travaglio “creazione dello stesso Luttazzi che lo lanciò nel 2001 in Satyricon” = CAZZATA.
    Nel 2001 io avevo sedici anni e leggevo già  Travaglio; dopo Satyricon oltretutto continuò ad essere semi-sconosciuto fino a qualche anno fa, visto che oltretutto era stato oggetto di epurazione su tutte le tv.
    2) Chi si meraviglia del fatto che Luttazzi usi battute di altri significa che innanzitutto non capisce nulla di satira, e in secondo luogo é male informato visto che, anche qui, conosco e seguo Luttazzi da oltre 10 anni e ho SEMPRE ripeto SEMPRE saputo (anche perché l’ha sempre detto) che un sacco di battute sono riportate praticamente alla lettera da altri comici stranieri. Beata ignoranza, beata disinformazione.
    3) L’intervista del Fatto a Luttazzi non é stata assolutamente “modello di giornalista che non faccia troppe domande e regga il microfono“. Il giornalista insiste parecchio cercando di porre domande dirette e sottolineando quando Luttazzi cerca di sviare. Poi, se al Riformista non piace l’intervista, é sempre libero di farne una più aggressiva. Il giornale ce l’hanno, i giornalisti sostengono di averli, Luttazzi é lì… Chiedete, no?
    4) Il riformista che impartisce lezioni di moralità  a qualcuno é come una vecchia prostituta che fa la bacchettona con una vergine in procinto di baciare un ragazzo. Sono patetici e fuori luogo, e il loro articolo convincerà  malvolentieri giusto quella dozzina dei loro lettori (il Riformista sopravvive solo dei finanziamenti pubblici, altrimenti non potrebbero pagare neppure l’aria che respirano)
     

  27. ma questo allocco di vitiello si é accorto subito che luttazzi ha plagiato i comici anglosassoni e NON SI é ANCORA ACCORTO che il suo padrone berlusconi ha plagiato pari pari il piano di rinascita democratica di LICIO GELLI?????????
    a vitiello,PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!!!

Lascia un commento