fini-nel-pd

Parlare in tivù é vietato, ma ragionare e sognare in rete ancora no.
A Genova il Pd festeggia il suo “fine vita” col discorso del presidente della Camera Gianfranco Fini. A Rimini Comunione e Liberazione applaude il patrono bipartisan di Compagnia delle opere e Cooperative rosse Pierluigi Bersani, futuro segretario del pd finito. Soprattutto quando giudica Internet “tecnologia da ambaradan con la quale non si può fare politica perché non ci si guarda in faccia“. La platea di ciellini plaude nonostante, suggerendogli che per vedersi in faccia esistono le webcam.

Ma Bersani ridacchia, lascia Rimini e va a Genova dal popolo padan-pidin, pardon piddino, che si spella le mani quando dice che il suo sarà  un partito di sinistra, “liberale e democratico”. Nessun cattocomunista presente in sala gli ha chiesto perché l’establishment non vuole la candidatura di Beppe Grillo alla segreteria. I piddini col cervello annebbiato sono già  morti, hanno dimenticato. Bersani lo sa, perciò fa solo annunci disordinati e contradditori. Parla della Rai, dice che non gli piace “libera a fette, ma servono giornalisti con la schiena dritta“. Bene, suggerisco al Pd di non preoccuparsi di Rai3. Anzi, dal cda dell’azienda pubblica sfratti le sue pedine di partito e lasci al suo posto il direttore Paolo Ruffini invece che sostituirlo con qualche “ruffiani“. E’ l’unica possibilità  che rimane agli italiani di vedere ancora “Report“.

Insomma Bersani é il fantoccio ideale per la  segreteria alla cappella mortuaria del Pd perché detesta Di Pietro e ama, senza laicità , i volgari e incestuosi inciuci col Pdl. Un po’ come Walter Veltroni, che si cosparge il capo di cenere ammettendo che il potere di Berlusconi “non é tutta colpa sua“. Ammette che la colpa é proprio sua assieme a D’Alema, Bertinotti e Prodi, capaci di trasformare la Rai in un bordello di lottizzazioni, di creare la Bicamerale e di lasciare la legge sul conflitto d’interessi solo sulla carta.

Intanto il corruttore minimizza con un “Nulla di nuovo, é la sua linea” riferendosi a Fini dopo il discorso di Genova su bioetica e immigrazione. Ribalta sempre la realtà . Dà  del suo agli altri mentre per mantenere le promesse fatte alla mafia in campagna elettorale invita un ministro della Repubblica, (Tremonti) nella sua villa di Arcore per discutere di come trovare i soldi a fondo perduto da regalare al Meridione sotto le mentite spoglie del “Comitato per lo sviluppo del Sud“.
Altro che “chiacchiere di Ferragosto per riempire i giornali!”  Qui c’é in ballo la libertà  e la sovranità  degli italiani, indifferenti al loro presidente del Consiglio che discute di come raccattare soldi dalle loro tasche per finanziare il voto di scambio. Il Corriere ha occultato l’argomento dell’incontro con un titolo fuorviante: “Bossi, i voti li portiamo noi“.

Occultamento e censura dei media di regime sono la “scelta di campo” imposta dalla nuova P2. Come quella della Rai, denunciata da Aldo Grasso sul Corsera qualche giorno fa in un articolo dedicato al latrocinio delle frequenze prima, e delle piattaforme televisive poi, culminato col trasloco dei canali Rai dalla piattaforma di Sky a quella di Mediaset. Per il porco piacere del devoto Silvio Berlusconi, in procinto di lavarsi l’anima con i calici di vino rosso alla cena dell’Aquila, assieme a monsignor Bertone e a Mara Carfagna, aborto di ministro.

In questo quadro la Lega continua la sua parte di clown da palco. Scimmiotta la lap-dance crocifiggendo il Vaticano anziché l’Islam, e manda il ministro Zaia a dire che vuole edizioni di tg regionali in dialetto. Dei contenuti fatui la Lega non si occupa. 
Intanto Roberto Calderoli va a Scafati (SA) a ritirare il premio Giovanni Paolo II per “aver promosso i valori dei cattolici“. Proprio lui, il ministro porcata delle vignette anti Islam, che umilia i maiali sui terreni destinati alle moschee. La notizia? Il premio glielo offre Espedito De Marino, ex chitarrista di Murolo ma soprattutto militante locale dell’Italia dei Valori. Unico motivo per il quale il partito di Di Pietro appare sui giornali di regime.

Nell’attesa che cominci settembre e si chiudano le ferie assieme ai cancelli di migliaia di aziende, flotte di operai in strada comporranno il corteo di fine vita della casta. Tutti assieme, in comunione per la liberazione dai poteri di mafia e Stato.
Parlare in tivù di questi argomenti é vietato, ma sognare in Rete ancora no. O no?

28 pensiero su “Fini e Bersani, fantocci di fine ferie”
  1. suggerisco di intensificare l’azione politica sul tema della legalità  con riferimento al tema dell’evasione fiscale oggi la possibilità  dotata di maggiore consistenza per avere le risorse da destinare al sostegno dell’economia ed aiuto alle tante famiglie con disagi economici – suggerissco pure di trattare con maggiore forza l’oscenità  istituzionale oltreche tecnica dello scudo fiscale – con il 5% rendiamo pulito i soldi provenienti dall’illegalità  ed il governo addiritura lega gli interventi urgentissimi di sostegno alla buona riuscita di questa vergognosa azione – credo sia il segretario sia tu dovresti spendere molto di più su questo versante ma soprattutto dire alle stutture locali di partito di essere meno tirpide – non possiamo avere timore di perdere i voti degli evasori – se così fosse il ns destino é segnato
    grazie

  2. Sul grande palcoscenico della politica ognuno recita la sua parte. Berlusconi si occupa di demoralizzare e screditare il popolo italiano ed il fascio-sionista Fini con ogni probabilità  si prepara a succedergli come alternativa (momentanea?) seria.

    Obiettivo: privatizzare Eni ed Enel. Così come il compito di Prodi fu quello di massacrarci con l’entrata sghemba nell’euro.
    Cambiano gli attori ma i burattinai sono sempre gli stessi: il grande capitale detentore di multinazionali e banche.

  3. Per quanto riguarda il comportamento politico di Fini é interessante osservare come la pensano su quest’articolo
    http://www.loccidentale.it/articolo/la libertà  di pensiero di fini é indiscussa ma non può diventare offesa istituzionale.0077238
    io credo che dietro le sue recenti dichiarazioni (per esempio testamento biologico) ci sia una mossa ben precisa, che non é quella di voler “aprire una breccia nell’elettorato di centrosinistra”.
    Ancora non ho capito quale però…

  4. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta ha dichiarato: “Il presidente Berlusconi ha lasciato la partita Milan-Inter per evitare strumentalizzazioni

    MILAN INTER 0-4 IL NANO STAVA PER SENTIRSI MALE A SAN SIRO

  5. Buongiorno blog. Che incredibile passo falso, da parte del sultano e della sua corte 😀

    Ezio Mauro dev’essere veramente una brava persona, se il più orrido segreto scovato su di lui dopo mesi di febbrili indagini é che ha acquistato una casa dichiarandone un valore inferiore al reale. Li trovo un po’ patetici, questi scribacchini lautamente prezzolati dall’impunibile, questo pool di cervelli sopraffini che non riesce a capire la differenza di peso morale e politico tra l’eventuale reato di un privato cittadino, che di mestiere dirige un giornale, e i reati accertati del più ricco magnate italiano (poi depenalizzati o congelati dallo stesso nella sua veste di Presidente del Consiglio), il suo scegliere minorenni da book di foto seminude, il suo disertare impegni ufficiali perché altrimenti impegnato sul letto di Putin.
    E d’altronde convincere/convincersi che tutti siano ugualmente marci é l’alibi perfetto per farsi i propri comodi. Craxi docet.

  6. DAL BLOG DI TRAVAGLIO

    Silvio Berlusconi ha vissuto ieri una delle giornate più nere della sua vita politica (e non). La cosiddetta opposizione naturalmente non c’entra nulla: il Pd é troppo impegnato a farsi le pippe sulle primarie e il congresso, nonché a inseguire la Carfagna dopo la ferale notizia che la ministra delle Troppe Opportunità  diserterà  il Democratic Party di Genova, per pensare di opporsi. No, il venerdì nero di Al Pappone é tutto interno al suo mondo. E’ in casa sua che si annidano ormai da mesi i più temibili oppositori. La sua signora, la sua diciottenne preferita (con famiglia al seguito), la sua escort ufficiale, il suo presidente della Camera che si dissocia su tutto, il senatore Guzzanti che svela ogni particolare della Mignottocrazia arcoriana, l’amico Bossi che ne combina una al giorno e ora perfino l’amico Putin che s’é sfilato all’ultimo momento dalla festa di Gheddafi lasciando Silvio solo col beduino e le frecce tricolori.

    Come se non bastasse, ora si son messi a remare contro anche l’on. prof. avv. Niccolò Ghedini, in arte Mavalà , e il megadirettore galattico de Il Giornale, Littorio Feltri (che pare gli costi quanto Ronaldinho). L’Avvocato Mavalà  ha avuto la splendida idea, finora inedita, di querelare dieci domande, chiedendo a Repubblica 1 milione di euro (figurarsi quanto chiederebbe per le risposte) e, per soprammercato, minaccia di trascinare in tribunale anche i giornali e i tg stranieri – alcune centinaia in tutto, dalla Turchia all’Australia, dal Canada alla Terra del Fuoco – che han parlato di Puttanopoli. Si salvano, per ovvi motivi, tutti i telegiornali e la gran parte dei giornali italiani. Così le famose dieci domande, che stavano diventando un tantino stucchevoli, e il sexy scandalo, che iniziava a denunciare l’usura del tempo, riprendono improvvisamente vigore e ricominciano a circolare su tutta la stampa mondiale, come nuovi. Un capolavoro.

    Perfettamente sincronizzato con Mavalà , Littorio Feltri si dedica quotidianamente a rovinare i rapporti del suo padrone con tutti i poteri forti che ancora non gli appartengono: non solo quelli tradizionalmente ostili, come l’ingegner De Benedetti e il suo gruppo, ma anche quelli benevolmente neutrali o decisamente favorevoli. Prima la famiglia Agnelli-Fiat, poi i fratelli Moratti (compreso Gianmarco, il marito di Letizia), infine il Vaticano. Geniale anche la scelta dei tempi: Il Giornale spara in prima pagina un vecchio patteggiamento di Dino Boffo, direttore di Avvenire, per aver molestato la fidanzata del suo ex fidanzato, proprio nel giorno della Perdonanza abruzzese, cioé dell’annunciata cenetta a lume di candela fra Al Pappone e il cardinal Bertone. Cenetta subito annullata, con scomunica incorporata dal cardinal Bagnasco e sdegno del mondo cattolico. Altro che Perdonanza. Ora manca soltanto un editoriale feltriano che dà  del pedofilo a Putin e un’inchiesta su Ratzinger che non paga le multe della Papamobile per eccesso di velocità , magari affidato a un condannato a caso fra Betulla Farina e Geronimo Pomicino, per completare l’opera.

    Nel ringraziare i compagni terzinternazionalisti Mavalà  e Littorio per il generoso tributo offerto all´antiberlusconismo e per l’impegno profuso nell’organizzare le opposizioni, mi si consenta un appello al Cainano: Silvio, dai retta, licenzia i servi infidi. E fìdati soltanto di noi del Fatto Quotidiano. Anche noi, sia chiaro, vogliamo mandarti a casa, anzi possibilmente al fresco. Ma almeno lo sai già : te lo diciamo da sempre, con franchezza, senza tramare alle tue spalle. E non ti costiamo un euro. Dai falsi amici ti guardi Iddio. E ricordati dei nemici veri che, in fondo in fondo, ti hanno sempre voluto bene.

  7. Il povero Littorio Feltri ormai é alla frutta; non sa più quali armi di distrazione di massa inventare per fare da stampella al suo (reale) editore Scilvio. Del resto, il suo Giornaletto é aduso a scatenare campagne diffamatorie che poi si risolvono in una bolla di sapone. Quali che siano le responsabilità  del dott. Mauro (che saranno accertate nelle sedi opportune) rimane il fatto che Berlusca non vuole rispondere alle dieci domande e che ha mentito agli italiani tutti, compresi quelli che l’hanno votato. Io un comportamento come quello del Berlusca lo trovo ripugnante, ma si vede che a molti, invece, piace farsi fregare.
    Secondo me la querela del Berlusca é in ogni caso un passo falso e un boomerang, perché riaccende i riflettori su tutta la questione e la pone al centro dell’attenzione della stampa internazionale.

  8. Speriamo Daniele….speriamo che molta gente apra gli occhi; purtroppo però non dimentichiamoci che siamo itagliani: scarsa unità  nazionale e tantissima “furbizia”.
    Siamo noi i più furbi e, infatti, il risultato é sotto gli occhi di tutti….

  9. Che dire, sono d’accordo; mam l’articolo parte con uno scivolone… So che non é un pensiero molto popolare, ma Beppe ha fatto male a candidarsi, se non altro perché ha provato a farlo a modo suo, e la candidatura non era valida.

    Carino il premio a Calderoli….

    OT ma non troppo quando si parla di Tv. Ho fatto un breve video-documentatio (ino) con animazioni e testi per spiegare qualcosa sul Canone Rai
    ————————————————–
    LA TRISTE STORIA DEL CANONE RAI ( 5’)

    – Che cosa é il CANONE e quando é stato introdotto?
    – E’ giusto pagarlo?
    – Com’é che sembra una legge all’italiana?
    – Chi deve pagare il canone?
    – Quali sono le (buone) ragioni di chi non lo fa?

  10. “Parlare in tv di questi argomenti é vietato ma sognare in Rete ancora no. O no?”

    Caro Daniele, qui fra poco ci toglieranno anche il sogno.
    Non ci toglieranno solo Report ma anche la nostra vera informazione in Rete. Piano piano e non troppo piano cominceranno a mettere sotto sequestro tutti i blog. Ogni minima cosa sarà  per loro uno spunto per una querela.
    L’unico modo per stare “tranquilli” e non dire la verità .

    Riprendo la conclusione del bellissimo articolo di Diego Cugia postato da Lalla nel post precedente:
    – Quello che é accaduto in Italia non ha una parola che lo esprima. La troveranno, forse, gli storici contemporanei dei nostri nipoti. Ma il danno che é stato dolosamente provocato nel cervello e nell’inconscio collettivo degli italiani é stato incommensurabile. Se le dittature del Novecento avevano bisogno di deportare i dissidenti, questa “cosa senza nome” che stiamo subendo in Italia, per lo più ignari, non ne ha avuto neppure il bisogno. Ci ha “lagerizzato” il cervello. Idee e pensieri sono circondati da matasse di invisibile filo spinato. Come dirlo e a chi dirlo? E con quali parole politiche esprimerlo senza essere presi per paranoici e apocalittici? –

    A me sembra di vivere in un terribile incubo di un lungo sonno dal quale non riesco a svegliarmi e con terrore l’incubo continua…

  11. Ormai gli italiani si sono così rinc******iti che anche se mandassero a tutto spiano documentari su berlusconi e la P2, la mafia, ecc ci vorrebbero MESI prima di vedere una pur debole reazione da parte del pubblico, 30 anni di tette, culi e calcio hanno fatto di questo popolo un anestetizzato senza memoria e spina dorsale(salvo le dovute eccezioni che poi pagano salatamente il prezzo della dignità ), ma forse lo era già  sin dai tempi dell’unificazione (coatta): siamo stati sempre terra di conquista, e da conquistati ci comportiamo pure oggi.

  12. rieccomi qua, contravvenendo quanto detto in passato, non tanto per rispondere a chi mi accusa di mancato senso della democrazia ma per far presente al sig. telese, neoacquisto de IL FATTO di Padellaro-Travaglio-Gomez-Colombo un fatto increscioso accaduto ad un SUO collega giornalista e blogger:

    ENNESIMO CASO DI CENSURA SU INTERNET

    il sito di Claudio Messora(ByoBlu), giornalista e blogger indipendente é stato querelato e il sito sottoposto a sequestro.

    http://www.byoblu.com/post/2009/08/28/Le-mie-prigioni.aspx#id_e798c9a3-28d3-4f51-a51d-774f6a4de8bf

    rendete pubblico il FATTO ovunque andiate in rete .. NON lasciamogliela vinta!!

    PS per Telese:vedi se te ne puoi occupare, tanto così per spirito di corpo se non proprio per rilevanza della NOTIZIA, comunque da dare in un giornale e per una stampa realmente LIBERA. Tu che sici Telese?

  13. BERLUSCONI: QUERELA ANCHE NOI PERCHE’RIPROPONIAMO LE STESSE DOMANDE DI “REPUBBLICA”

    FACCIAMOGLIELE TUTTI QUESTE FAMOSE 10 DOMANDE E VEDIAMO SE L’AVV. GHEDINI CI QUERELERA’ TUTTI.

    BLOGGER , FREQUENTATORI DELLA RETE RILANCIAMO ALL’INFINITO LA QUESTIONE…

    BERLUSCONI QUERELA REPUBBLICA PER LE 10 DOMANDE…

    SIAMO ALL’INTIMIDAZIONE…

    NON HANNO PIU’ RITEGNO,HANNO ROTTO GLI ARGINI…

    DALLE LEGGI RAZZIALI ALL’INTIDAZIONE VERSO I MEDIA CHE, qualche volta …,FANNO DOMANDE…
    SE NON E’ UN REGIME QUESTO COSA SI INTENDE PER REGIME?

    INVITO TUTTI I BLOGGER A PUBBLICARE LE 10 DOMANDE POSTE DA REPUBBLICA…

    E ADESSO QUERELATECI TUTTI…continua;

    nel blog informazionedalbasso

  14. >> Parlare in tivù di questi argomenti é vietato, ma sognare in Rete ancora no. O no?

    Bella domanda Daniele.
    Il blog di Claudio Messora é sotto ordinanza di sequestro da parte della Polizia Postale.
    Forse é il tempo di alzare lo scudo di cui parla Grillo.

  15. Daniele,

    Fini é l’ennesima quinta colonna del baraccone di pagliacci che ci governa. Dopo aver svenduto la Destra Sociale(MSI)o quel che ne restava dopo la morte di Almirante alle plutocrazie transnazionali attraverso la neo risorta P2 del SUO amico Scilvio III, recuperato per sé uno scranno in Palrmento si é pure preso una seconda moglie per ribadire la sua convinta e cattolica osservante partecipazione al Family Day(2 nel suo caso). Per paradosso da qualche tempo(da quando é oramai anche lui un leader dimezzato dopo la “defiance” dei colonnelli di AN prontamente passati alla corte di mafia e massoneria supervisionata dalle alte sfere vaticane del padrone della TV italiana, alla faccia dei valori di legalità  e integrità  morale)il nostro eroe si é riscoperto LAICO e si é pure ricordato che la carica che ricopre(presidente della Camera dei Deputati)ha una sua funzione nella vita legislativa del paese(quello del TRICOLORE, INDIVISIBILE ecc ecc, concetti un pò sbiaditi evidentemente nella memoria degli ex post-fascisti), prima fra tutte quella di riconoscere che lo Stato ITALIANO(forse meglio dire ITALIOTA)ha fondamenti di LAICITA’ e SOVRANITA’ nei confronti dello Stato Vaticano. Insomma in due parole(e mi scuso per la prolissità  del mio intervento)Fini potrebbe ad oggi contendere con TOTALE parità  e dignità  di presenza la candidatura a segretario del PD all’ormai da tempo DESIGNATO vincitore Bersani. Fini avversario di Bersani a contendersi il comando nel PD .. non una provocazione ma una constatazione di cosa sia oggi il P(2)DmenoL del futuro presidente(dalemiano DOC)Bersani.

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