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Ho passato 3 giorni a zonzo per Napoli alloggiato in un hotel nei pressi della stazione. Ho allungato la permanenza in città  mio malgrado, perché nonostante a Napoli ci sia andato decine di volte per seguire i processi in tribunale, non ho mai avuto il tempo di assorbirne a pieno i ritmi.
In questi giorni Napoli brulica di turisti francesi inglesi e cinesi, ma la città  é in ferie. Si fatica a trovare una lavanderia, un parrucchiere e persino un negozio di alimentari aperto. Tanto poi arriva la regione Campania a dar retta ai sindacati del turismo che piangono crisi e battono cassa.
Per ora a Napoli hanno chiuso i battenti pure i disoccupati e i mendicanti di strada. Niente proteste, niente tamburi e niente elemosine lungo i marciapiedi. Dagli incroci sono scomparsi anche i lavavetri, assieme ai carrettini dove acquistare le granite al limone.

Nella Napoli ferragostana i napoletani sono una minoranza. Quei pochi rimasti alzano il volume della radio e della voce. Rivendicano il loro potere sul territorio ma gli africani col loro silenzio li battono. La città  é un bazar di cianfrusaglie: borse pellami bigiotteria vestiti kebab e tanta sporcizia mescolata a qualche napoletano, che se ti vede passeggiare 2 volte lungo lo stesso tratto ti ferma per offritri l’Iphone che nasconde sotto l’ascella. Se rispondi che già  ce l’hai opta per droga, donne o pistole. Un tale dall’aspetto insospettabile sulla cinquantina davanti a un Mc Donald mi ha offerto P38 e revolver a buon prezzo. Bastava che pagassi.

Napoli é cara anche per questo. Perché lungo le sue strade non sei padrone di osservarla nella tua beata solitudine. Il napoletano é una sorta di giornalista inconsapevole: ti cerca, vuole sapere di te per renderti cliente se sei uomo e merce se sei donna. E’ stupefacente come una gonna appena sopra il ginocchio o un decolleté abbronzato suscitino gli sfottò accompagnati pure da qualche pacca sinistra. Per carità , a Napoli sarà  pure un lusinghiero segno di apprezzamento nei confronti delle donne, ma in più di un’occasione ho sentito urla di spavento con codazzo di risate del napoletano di turno virilmente divertito. Fiero di vivere dove la deregulation é regola.

Il centro di Napoli, assieme alla provincia, brulicano pure di prostitute. Agli angoli dei marciapiedi sostano matrone russofone ma anche napoletane prosperose e assai stagionate. Le più giovani avranno 50 anni. Costa poco servirsene: 20 euro il coito e altri 10 per la camera in cui ti conducono nel volgere di pochi passi. Topaie senza finestre di 15 metri quadrati al lume fioco di candela, che lascia intravedere un letto a piazza e mezza rivestito di lenzuolo rosso cosparso di chiazze e sul pavimento pezzi di carta igienica usata. La location di questi nidi di sesso é il classico vicolo cieco lungo il quale va e viene l’albergatore, solitamente un vecchio che ingoiati nella tasca i 10 euro ti indica quale porta varcare fra le tante. Niente ricevuta fiscale e niente chiasso. Qui la legalità  é utopia nonostante si stia a un chilometro in linea d’aria dai palazzi del potere e pure dal tribunale del capoluogo campano.

Napoli é la città  del sole. Quando non tira vento il suo calore trasforma l’aria in afa appicicaticcia come quella di Milano. L’asfalto rovente lascia poco spazio alla fantasia. Urge trovarsi l’ombra e spesso per starci devi camminare raso muro oppure infilarti in qualche stradina laterale, dove quasi sempre ti imbatti in banchetti abusivi che emanano profumi invitanti. Non solo di pizza e zagara ma anche di piscio e vomito che rilasciano gli angoli dei marciapiedi, talmente fetido da non riuscirci a stare.

Insomma, quando anche i napoletani bene vanno in ferie città  e provincia trasudano tutto il loro desolante stato di abbandono. Con le discariche disseminate dappertutto sembra di stare in un campo rom senza soluzione di continuità . Peccato perché di fronte a cotanta grazia l’impressione che il turista si fa di una città  non é proprio ottimale. Qualcuno obietterà : “Be’ ma che cosa pretendi da una zona malfamata come la stazione?” Rispondo che la stazione é la porta sul mondo che circonda la città , ed é anche il suo biglietto da visita.
Infatti, per farmene un’idea, ho girato l’entroterra fino a Caserta evitando di andare sul solito lungomare partenopeo. Troppo semplice e riduttivo renderlo simbolo di benessere di una vasta area metropolitana che oltrepassa il milione di abitanti.

Io a Napoli ci sono passato in macchina. L’ho parcheggiata fra le striscie blu e sono stato l’unico ad aver pagato la sosta perché gli altri automobilisti dicevano che in questi giorni di ferie nessun vigile sarebbe passato ad appioppare le multe. Avevano ragione.
Prima di salirci, il mattino successivo, l’auto l’ho trovata ricoperta di lampadari con l’invito del negoziante a spostarla “dal posto del suo furgone“. Ho preferito evitare discussioni perché ho capito che certi approcci, a Napoli, sono frutto di una prepotenza che é sistema.

Ci sono un milione di motivi per rendere Napoli notizia. In ogni suo scorcio. Un labirinto di illegalità  consolidata e accettata che coesiste con carabinieri e Polizia, succubi per la banale legge dei numeri che vanifica regole e normative, svuotate di sacralità  istituzionale visto che qui, a differenza di altre aree d’Italia, nessuno le fa rispettare.

La stampa potrebbe andare a tambur battente su questi temi. Giornali e televisioni anziché sbatterci in primo piano il facciotto insopportabile di Gigi D’Alessio e imbottirci di balle su Kabul e Bagdad potrebbero dare visibilità  ad una realtà  così unica e federata. Il quotidiano “Il Mattino”  ha di recente pubblicato la foto di un tale che getta in una discarica abusiva uno pneumatico, che é stato arrestato. Si trattava di un serbo, non di un napoletano.

Sia chiaro! Il mio breve soggiorno partenopeo é servito per arricchirmi di dettagli che sapevo solo per sentito dire.  Non mi si dica che ho disprezzo per i napoletani e la Campania. Anzi, Napoli italiana la osservo da italiano per amor di patria e per amor dei figli di quella terra, oltre che per la stima di quei pochi napoletani che finora ho conosciuto tramite la rete. Pochi, appunto.

Domani pubblicherò un video su ciò che ho documentato girando Napoli e provincia tranne le topaie, intraviste solo dopo essermi rivolto a un albergatore di strada simulando finto interesse per una prostituta. Le immagini che proporrò serviranno tanto per non dimenticare il corruttore che annovera: “Ciò che ho fatto é ripulire Napoli”.  Ripulita da che cosa?

81 pensiero su “Napoli in ferie, tranne pistoleri e immondizia”
  1. Ho appena letto il tuo articolo e devo dire che hai più preconcetti dell’intera chiesa e che invece di fare un reportage ha semplicemente espresso un punto di vista che avevi prima di vedere la città . Vediamo adesso di smontare pezzo per pezzo la tua critica del cazzo. La prima cosa che dici é che i napoletani sono una minoranza nel bel mezzo di agosto. Ma perché a Milano no? A roma no? Sul fatto della sporcizia per strada non posso darti torto anche se dopo che Berlusconi é venuto a Napoli la spazzatura é stata levata dalla strada e mi sorprende che tu sia riuscito a scattare una foto del genere. ”E’ stupefacente come una gonna appena sopra il ginocchio o un decolleté abbronzato suscitino gli sfottò accompagnati pure da qualche pacca sinistra.” Wauu mi congratulo con te per il tuo genio e per la tua intelligenza.Sai soltanto un genio riuscirebbe a dare un giudizio complessivo sul modo di comportarsi con le ragazze di più di un millione di abitanti osservando il primo imbecille che passa che sfotte una ragazza. Bravo dovresti fare lo statista. Complimenti anche per il prezzo sulle prostitute. Spero che ne hai approfittato visto che da come parli tu solo a Napoli stanno, mentre nel resto dell’italia non c’é ne neanche una e non c’é esistono alberghi dove si fanno queste cose. Chi sà  in che mondo vivi. ”Napoli é la città  del sole. Quando non tira vento il suo calore trasforma l’aria in afa appicicaticcia come quella di Milano” Questo é vero 2 mesi all’anno visto che per il resto dell’anno noi continiuamo ad avere il sole e voi avete la nebbia. Ti lamenti per la sporcizia nei pressi della stazione. Ti faccio presente che chi viene a Napoli viene per visitare il centro storico, patrimonio dell’ unesco, più grande d’Europa e non se ne fotte niente della stazione. Hai detto che eri l’unico a pagare per parcheggiare le strisce blu. Magari d’estate ma ti assicuro che nel resto dell’anno molta gente paga per parcheggiare sulle strisce blu. ”l’auto l’ho trovata ricoperta di lampadari con l’invito del negoziante a spostarla “dal posto del suo furgone“”Sono 19 anni che vivo a Napoli e a me non é mai successo. Complimenti ti sono successe più cose a te in 3 giorni che a me in 19 anni. Sei un fenomeno. Hai parlato di delinquenza ed in effetti c’é ne. Ma non é solo qui caro mio. A Napoli c’é la camorra. La camorra é un sistema economico alternativo che nasce dove c’é un economia debole. Perché a Napoli c’éra un’economia debole che ha permesso la nascita della camorra? Devi sapere che prima che l’Italia fosse unificata il banco di Napoli(che oggi vale ben poco) era il banco con il maggior credito Europeo(se non c credi vatti a informare).All’epoca non c’era un sistema economico debole. Poi l’italia venne unificata e con il credito del banco di Napoli furono pagati i debiti. Ma attenzione non i debiti delle 2 sicilie ma i debiti del nord Italia. Questo fù l’inizio dell’indebolimento del sistema economico napoletano. E dopo di ciò per ripagare il sud del gesto magnanimo fu scelta una politica protezionistica che favorì i prodotti industriali del nord e sfavorì il commercio agricolo del sud che esportava in europa. Se oggi nel sud ci sono le mafie (ed é stato stimato che senza di queste il sud raggiungerebbe in poco tempo il livello economico del nord) dobbiamo rigrazziare quei simpaticoni del nord. Invece di venire a Napoli e sparare quei tuoi preconcetti banali perché non vai a Londra e ci dici quanto fa schifo Milano in confronto. Tanti saluti da uno che ti può insegnare a vivere

  2. …allora….quante belle parole, quanti pensieri profondi…..i più tristi sono qielli dei “napoletani” emigrati…..che oggi magari con l’accento del posto in cui vivono dispensano pillole di perbenismo, sputanto fuoco contro i napoletani…….che da come ne parlate é tutta feccia!!!! NO !!!!! signori miei…..ai napoletani emigranti dico una cosa….e con tutto il cuore, non dicessero in giro che sono napoletani, CI FAREBBERO FARE UNA PESSIMA FIGURA!!!!
    Sono un napoletano da generazioni, di origine spagnola…..uno che ha stidiato, che lavora e che vive cercando di rispettare le regole…poi se altri non lo fanno, a me non importa, metto a frutto ciò che i miei genitori mi hanno insegnato e eìfarò lo stesso con mia figlia e con tutti i miei figli sse ne dovessero arrivare altri.
    Dipingete Napoli come se fosse la peggior città  al mondo…bé, io un pò ho gorato, ho due fratelli che vivono a waschington Dc ed una sorella a Roma, tutti fuori Napoli perché il lavoro e le possibilità  di crescere li hanno spinti lontano, ma ci sono tante realtà  di successo anche qui, Napoli é come la vogliono dipingere….sporca? allora vengono fuori mille fotografie e notizie che le danno i colori dell’immondizia….ma Roma, Torino, Milano….non sono diverse, anche loro hanno i loro quartieri che fanno da salotto e quelli che fanno da retrobottega…..
    Come altro la volete Napoli…..camorrista? benissimo …. allora ecco che spuntano notizie di sparatorie e morti ammazzati……ma altrove invece? nulla di tutto questo?…..certo che sì, ma se é un napoletano a sparare o aggredire allora la notizia é più forte, eppure io sono stato aggredito in via Montenapoleone da due ragazzini che mi hanno portato via il giubbino di pelle!!!!
    ….e per cortesia non mi paragonate Napoli a cittadine che sono grandi quanto Fuorigrotta o il Vomero……sono dei quartieri per Napoli, oppure non mi parlate dal Canada, come se foste su Marte, provate a fare un paragone tra il Governo canadese e quello italiano, mettete a confronto i politici canadesi, tedeschi, inglesi….con quelli italiani! Credete di trovare anchelì uno come Bondi, Bossi, Calderoli? nooooo lì gente di questo tipo non ha questa possibiltà , a gente del genere nei paesi dove la civilità  e il vero senso di rispetto per il popolo, per lepersone, esiste veramente….danno una pesioncina sociale e li tiene buoni buoni, tranquilli a zappare il loro piccolo orticello! Invece in Italia li paghiamo 12 mila € al mese e gli diamo ache una marea di benefit…… ABBIAMO QUELLO CHE CI MERITIAMO, L’ITALIANO HA QUELLO CHE E’ GIUSTO CHE ABBIA, PERCHE’ E’ COSI!!!!
    A quello che ha detto che preferisce il FREDDO NORD RISPETTO AI CAOROSI NAPOLETANI?????….se stiamo ancora a parlare di Nord e sud, l’Italia non sarà  mai un paese civile, se continuiamoa parlare di differenze non cfresceremo mai, saremo sempre bloccati agli insulti, ai paragoni, alle offese, non muoveremo mai passi in avanti, mai!!!!!
    Un ultima cosa al giornalista che ha scritto il Blog, ti invito a venire a Napoli durante l’anno, quando tutta la città  vive tra le sue contraddizioni e le sue enormi bellezze, tra il degrado di qualcuno e la voglia di emergere di tanti, tra il sorriso che una giornata di sole ti regala e e corse per riuscire s star dietro ad una vita che é più veloce di te….. Nessuno vi chiede di amarci, ma rispettateci e non generalizzate, altrimenti non ci conoscerete mai veramente!!!
    Napoli é il risultato di una storia fatta di dominazioni, di cultura, di dominio, é il risultato di un Regno del quale era capitale, di una guerra che ha spezzatp le gambe e fortificato lo spirito di arrangiarsi ai dominanti……Napoli ha scritto la storia, aiutateci, non limitatevi a sparlare!

    Antonio Dellaccio, napoletano doc

  3. Sono tra quelli che a breve andrà  via da napoli. avevo un lavoro in regola, ma ho preferito licenziarmi (di questi tempi poi…) perché non ce la faccio veramente più a sopportare non la città , ma i miei “concittadini”…veramente, é un continuo cadere di braccia ogni giorno…io non sono e non voglio essere come loro, né tantomeno i miei figli lo saranno…anche per quello vado via, i miei futuri figli…lontano da qua avranno sicuramente più opportunità  e un futuro migliore. mi spiace, ma credo proprio di non riuscire a capire chi ancora resta in attesa del futuro migliore che, sono sicuro, non arriverà  mai.

  4. E come al solito si fa un gran fracasso.
    Qui nessuno ha detto che NON E’ VERO, così come nessuno dei napoletani che non scappano e non si vergognano di essere tali sta dicendo che vogliamo tenerci la situazione com’é.

    Mi spiego meglio.
    A me che il signor Martinelli faccia rumore fa solo piacere. Ma se per fare rumore bisogna andare sul mito e leggenda, mi sembra una presa in giro.
    Proprio oggi per il mio quotidiano ho fatto un giro della cinta periferica di Napoli. Ed é in uno stato imbarazzante. E questo é quanto ho riportato.
    Ed é quello che avrei infinitamente apprezzato dal Martinelli.
    Ma che uno vada al centro direzionale e dica “centro nevralgico della città ” (ma de che, é un orrore architettonico che non si sa ancora come sia stato possibile costruire) o che in pieno centro cittadino si possa trovare facilmente sesso/droga/armi/IPhone/e tutto il ben di Dio, si va davvero nel campo della leggenda metropolitana.
    Nel mio piccolo ruolo di cronista napoletano, mi vanto di essere uno che rompe le palle alle forze dell’ordine ogni volta che vede qualcosa che non va, e, ringraziando il Signore, il mio giornale mi da la possibilità  di parlare.
    A NESSUNO fa piacere che Napoli possa essere una barca che affonda.
    A nessuno va che di Napoli si sappia più sulla discarica e sulla camorra che sulla pizza e sul vesuvio (probabile nuova 7ima meraviglia del mondo, giusto per la cronaca).
    Ma ASSICURO che c’é una intera città  che sarebbe disposta a collaborare per fare una Napoli nuova. E la città  comprende i NAPOLETANI, non i parassiti.
    Non posso esprimermi in merito politico, ma chi Napoli la danneggia volutamente, non é altro che un parassita, e va allontanato.
    Questo é quanto. Quindi nessuno si erge a giudicare nessuno.

    Martinelli una cosa sacrosanta la dice “Anche Napoli e Caserta sono ITALIA, e vanno aiutate”.

  5. Come fanno quelli che non ammettono che lo schifo denunciato
    da Martinelli e’ quotidiano a Napoli?
    Mi dispiace dirlo ma e’ una caratteristica che ritrovo
    quasi sempre nei meridionali:

    *) Non e’ mai colpa vostra.
    *) Le vostre regioni e citta’ se hanno problemi e’ sempre
    colpa delle istituzioni e vi affrettate
    a sostenere che gli stessi problemi ci sono anche
    altrove ecc. ecc..
    *) Non ammettete che al sud c’e’ molta piu’ gente ignorante
    e incivile, mai, perche’?
    *) Invece che essere i primi a incazzarvi vi offendete
    quando qualcuno mette in evidenza i problemi dei vostri
    posti d’origine mentre non avete difficolta’ ad essere
    critici nei confronti di altre regioni dove magari
    lavorate pure!

    C’e’ della verita’ in cio’ che sostenete, non voglio dire
    che non ce ne sia ma trascurate sempre cio’ che vi compete
    individualmente.

    Il “chiagni e fotti” e’ un gran brutto vizio.

  6. Io sono pienamente d’accordo con Daniele….Mi fanno i ridere i Napoletani che si ostinano a dargli contro..Solo perché ha detto la verità ,verità  confermata da un mio amico Napoletano che abita qui al nord ma che scende regolarmente e che conosce questi incredibili meccanismi che ci sono a Napoli…E’ anche vero che Napoli non é il solo posto pieno di criminalità  e sporcizia..MA di sicuro é uno degli esempi maggiori!
    Comunque comprare una piostola al Sud non é così difficile…E’ capitato a Catania a mio padre durante il mercato..Come se fosse una novità  che giù si trovano più facilmente certe cose (che si trovano pure al nord ma con più difficoltà ).

  7. veramente se ne frega delle critiche? povero demente!sei stato scoperto.un invito a tutti,abbandoniamo questo sito ipocrita e facciamo conoscere su internet l’ipocrisia di questo emilio fede dei poveri…truffatore da 4 soldi,ma con chi ti credevi di avere a che fare?con qualche sostenitore di bondi,cicchitto,o estimatori di feltri,giordano,ecc..ecc?volevi fare il fustigatore di un certo malcostume?pota?sei solo un povero pirloneeeee!

  8. ….martinelli ha detto che delle critiche se ne frega….il bello di certi personaggi é questo: che se scrosti la superficie esce fuori la stessa sostanza delle persone che criticano….ci inventiamo dieci domande anche per martinelli?
    1) perché quella foto?
    2) perché quel video?
    3) quello che hai descritto é esattamente la verità  o hai gonfiato e ricamato?

    Altre non ne ho ma sono curiosa di sapere se risponderà  contrariamente alle persone che critica o il suo comportamento si uniformerà  al loro….

  9. BRAVO PAOLO,SONO D’ACCORDO CON TE’.PURTROPPO QUELLO CHE A ME’NON VA’ PROPRIO GIU’ E’ IL FATTO CHE QUESTO SIGNORE CHE VORREBBE NEI FATTI EMULARE I VARI TRAVAGLIO,GRILLO,GUZZANTI ECC..ECC ALLA FINE DEI CONTI SOLO PERCHE’ ANTIBERLUSCONIANO, PENSA DI POTER SCRIVERE QUALSIASI COSA.VEDI EGREGIO MARTINELLI TU’ HAI FATTO MALE I TUOI CONTI PERCHE’ I PRIMI AD AMMETTERE I GRANDI PROBLEMI DI NAPOLI SONO PROPRIO I SUOI ABITANTI.PERO’ COME DICEVA …NON SO’ CHI…CA’ NISCIUN E’ FESSO !!!!PERCHE’ COME RIBADITO PRECEDENTEMENTE DA ME’ E POI DA ALTRI CONOSCENDO UN PO’ COME SI SVOLGONO CERTE SITUAZIONI NELLA REALTA’ NAPOLETANA,CHISSA’ COME MAI PROPRIO A TE’ HANNO OFFERTO UNA PISTOLA!!!!!!!!! ED UN TITOLARE DI UNA CASA D’APPUNTAMENTO TI ABBIA FATTO FARE UN TOUR GUIDATO NELLE SUE SUITE …PRESIDENZIALI..MI SEMBRI UN PO’ TROPPO PIENO DI TE’.QUELLO CHE MI STUPISCE MAGGIORMENTE E’ IL FATTO CHE TU’NON ABBIA CALCOLATO CHE TRA’ I TANTI VISITATORI DEL TUO BLOG CI SONO MOLTI NAPOLETANI E CHE VIVENDOCI,NON HANNO MAI AVUTO IL PRIVILEGIO DI RICEVERE CERTE OFFERTE.POI LA FOTO!LA FOTO!LA FOTO!E’ PIU’ FALSA DI TE’.MA COME?UN giornalista COME TE’ CHE GIRA SENZA MACCHINA FOTOGRAFICA?E POSTA UNA FOTO VECCHIA?PENSANDO CHE NESSUOSE NE ACCORGA?MA PER CHIC’HAI PRESO?ADESSO DIRO’ UA COSA FORTE,A QUESTO PUNTO PREFERISCO MILE VOLTE EMILIO FEDE,ALMENO NON SI NASCONDE’ AMMETTE DI ESSERE DI PARTE NON SE NE VERGOGNA,TAROCCA TUTTO QUELLO CHE GLI PASSA SOTTO MANO PER COMPIACERE IL SUO PADRONE,PIUTTOSTO CHE QUELLI COME TE’ CHE FANNO LE PULCI AGLI AGLI ALTRI MA CHE POI,ALLA FINE DELLA GIOSTRA SI DIMOSTRANO SOLO PER QUELLO CHE VERAMENTE SONO.SQUALLIDI IPOCRITI!!!!!!! P.S QUALQUNO APRA UN FORUM SUI VARI SITI,GRILLO,TRAVAGLIO,RICCA….E FACCIA CAPIRE CHE NOI NON SIAMO IL POPOLO BUE,NON E’ CHE SOLO PERC HE’ ANTIBERLUSCA,CI FACCIAMO PRENDERE IN GIRO,AVVISATE TUTTO IL POPOLO CHE MARTINELLI E’…UN SOLA. X PIETRO M.MIA NONNA E’DI FORCELLA.MIO NONNO BORGO SAN ANTONIO ABBATE,NEL TEMPO TUTTI I MIEI ZII HANNO APERTO ATTIVITA’ COMMERCIALI AL VOMERO.CHIAIA.BAGNOLI.L’UNICO E’ MIO PADRE CHE HA’ PREFERITO LA FRANCIA,PAESE DOVE IO SONO NATO,MA VIVO DA SEMPRE NEL NORD ITALIA,ANCHE PER UNA BREVE PARENTESI (2) ANNI SONO VISSUTO,E CHE IN OGNI MOMENTO LIBERO PRENDE UN AEREO CON SUA MOGLIE E FIGLI,PER RESPIRARE QUELL’ARIA.ALMENO .’.QUELLA CHE SOLO A NAPOLI SI RESPIRA.E TI POSSO ASSICURARE DATO CHE ORAMAI HO’ 50 ANNI LA CITTA’ NEGLI ULTIMI ANNI E’ MIGLIORATA PARECCHIO,TU FORSE NON TE NE SEI ACCORTO VIVENDOCI,MA IO CHE CI TORNO OGNI TANTO LA DIFERENZA L’HO’ NOTATA VUOI UN ESEMPIO?UNA VOLTA I SEMAFORI ROSSI ERANO UN OPTIONAL,ERA TUTTO UN GRANDE CLACSONARE,IN TUTTA LA CITTA’ SUGLI SCOOTER GIRAVANO IN 3 4 PERSONE,ADESSO PERLOMENO NEL CENTRO NON CE LI VEDI,PENSA CHE ADDIRITTURA USANO ILCASCO!!!!!!! NON PRETENDERE CHE DA UN MOMENTO MALL’ALTRO LA NOSTRA CITTA’DIVENTI GINEVRA,LE COSE DEVONO ACCADERE PER GRADI,A PROPOSITO,TU’ COSA FAI PER MIGIORARE LA tua citta’?

  10. No,magari Paolo.
    Di foto ne ho ben di peggiori. Quella della foto, con tutta probabilità  Via Sant’Anna dei Lombardi, é una strada stretta che collega via Monteoliveto e Piazza Dante. L’immondizia a terra é probabilmente solo caduta da un camion poco prima, altrimenti sarebbe schiacciata. E’ una strada ad alta percorrenza.
    Quello che é assurdo é il “romanzo”. Io sono il primo a scrivere che a Napoli ci vuole NUOVO, destra o sinistra che sia. E voglia di NUOVO. Ma ste, scusatemi, cazzate, a che servono?
    In 33 anni mi hanno offerto cellulari, ma mai pistole, cannoni o bazooka!!
    Adesso non ho tempo perché devo consegnare un pezzo (serio) al giornale, ma mi riprometto stasera o domani di prendere l’intero libro delle favole del padrone di questo blog ed analizzarlo.
    =)

  11. Il problema é la foto vero?
    Onore ai napoletani che con grande coraggio fanno una critica onesta e costruttiva sulla loro città …agli altri invece auguro altri mille anni di questo splendida realtà  mistificata dal post di Daniele.

  12. Caro Davide, come te sono un giornalista.
    Scrivo su un quotidiano, e scrivo di Napoli.
    Se un decimo di ciò che hai detto fosse vero, sarebbe un scoop sensazionale.
    Anche perché di colleghi giornalisti di Napoli ce ne sono a iosa, e nessuno ha mai visto TUTTO quello che sei riuscito a vedere tu in tre giorni. Sospetto infatti che sia stato a Cinecittà , e non a Napoli.
    Ho lasciato il mio indirizzo mail, in modo che se tu per qualche processo dovrai tornare a Napoli, farò in modo di farmi accompagnare da te in uno dei tuoi tour, perché son davvero curioso di vedere queste pistole e queste prostitute che tu segnali.
    Intanto ti ringrazio per questa bella lettera, giacché mi da lo spunto per scrivere un pezzo su ciò che altri professionisti del mestiere sono in grado di scrivere senza fondamento.
    Ovvio che a Napoli ci siano milioni di problemi, ma ti assicuro che i King Kong che tu racconti non fanno assolutamente onore al mestiere che ti pregi di svolgere.
    Saluti.

  13. Caro Daniele,
    il tuo post descrive, in parte, solo quella che é la Napoli attuale!
    Come mai, oltre a soffermarti sulle prostitute o su zone malfamate, non ti sei soffermato anche sulle tante persone e, ti assicuro che sono in tante, che lavorano seriamente in questa città ?
    Sei stato a Napoli, bene! dal 13 al 17 agosto, c\’é stata un\’iniziativa del comune che ofrriva ai turisti la possibilità  di conoscere il territorio napoletano gratuitamente. Sai quanti turisti ci sono stati? 2225! E dalle tre postazioni, ubicate nel centro storico ed in piazza Plebiscito, sono partite 80 visite guidate curate da storici dell\’arte che hanno lavorato dalle 10 del mattino fino alle 19, 19,30!!!!Perché, per dovere di cronaca, non hai documentato anche questo? Napoli é sporca, é vero, é piena di problemi, ma le persone che tentano di risollevarla ce ne sono e sono tante!!!!
    Ti pubblico il link:
    http://notizie.virgilio.it/sitesearch/index.html?PMK=ricweb&filter=foglia&mod=foglia&nsid=20351751

    per dovere di cronaca….

    Una napoletana d\’adozione che quando gira a Napoli, nella stessa piazza Garibaldi, non si vede offrire Revolver

  14. Un’ultima cosa: quest’anno volevo rimanere a napoli per una settimana, almeno quella successiva al ferragosto, per godermela in santa pace SENZA TRAFFICO di macchine, con qualche negozio aperto e qualcuno no..insomma, volevo la città  tutta per me….ma ammetto: son dovuta scappare….FACEVA UN CALDO DEL DIAVOLO!!! E io ho la pressione bassa….pessima città  napoli, con il suo caldo afoso…invivibile….mi raccomando a tutti…non ci venite, é pericolosissimo!!!!

    Lo sport portato in atto in questo articolo si chiama SPUTTANAPOLI. Porta fama e notorietà . Forse il periodo estivo ha portato un calo di interesse al blog del sign martinelli….

  15. Grazie sig. martinelli per averci illuminato sullo stato di degrado di napoli. Ora avviserò tutto il parentado che é rimasto in città  tutto agosto e mia sorella, giovane pulzella da sola per 15 gg, e gli dirò che non é vero che hanno potuto mangiare tutto il mese, hanno potuto comprare i quotidiani tutto il mese, che hanno potuto tenersi in ordine dal loro parrucchiere, fare le ultime spese con i saldi, che hanno rischiato una pacca sul sedere, una proposta d’acquisto di un revolver, che hanno vissuto una fantasia, non una realtà , perché la realtà  ce l’ha raccontata lei che ha gironzolato per la stazione di napoli e nulla più.

  16. Ormai é argomento vecchio e voglio citare La risposta che Nando Dicé, più volte ha dato, a gente che in Buona\cattiva fede vede Napoli con gli occhi dei suoi nemici:

    1) Non sono uno di quelli che si lamentano e ancora mi indigno per come hanno ridotto il mio sud e Napoli in particolare. Ma chi l’ha ridotta cosi? I Napoletani o lo stato che nel periodo 2001\2006 dava al Nord 15,7euro a persona per la raccolta rifiuti e al Sud 5.4euro a persona per la raccolta rifiuti? E non mi dite che é colpa dei politici locali che rubano, se no dobbiamo ricordare dov’é nata “mani pulite” e facciamo notte!

    2) Se Hitler non ha ragione, quindi la differenza dei popoli non é genetica, ma sociale e politica, allora dobbiamo chiederci chi e come gestisce il vero potere a Napoli, anche se sarebbe meglio dire “su Napoli”. Chi é il padrone dell’economia? Il popolo Napoletano o Benetton che sull’unica tangenziale ad asse urbano a pagamento d’Europa (la tangenziale di Napoli)prende al mese 6MILIONI DI EURO NETTI “napoletani” che Napoli non vede più?

    Napoli é un simbolo ed articoli come questi…. (Nando Dicé si riferiva ad un articolo del 2007) se ne contano a iosa…. VOLETE AIUTARE NAPOLI? Bene analizzate chi sono i padroni dei partiti che creano la classe locale…. SONO DA 150ANNI (TRANNE LAURO)TUTTI NORDISTI.

    articolo di risposta!

    Napoli é un simbolo e come tale e stato più di ogni altro attaccato da chi ha tutto l’interesse a distruggerne l’identità .
    Enfatizzare determinati aspetti della napoletanità  per condurli ad una parodia di se stessi é uno dei metodi per distruggere il senso di appartenenza.
    Far divenire gli indiani d’America tutti ubriaconi era una strategia definita per distruggere dall’interno l’identità  dei 100 e passa popoli indiani che costituivano la nazione indiana.
    Napoli era un simbolo del Sud non era e non é il Sud, ma attaccando Napoli si attacca un simbolo del Sud, quindi tutto il Sud.

    Il problema […] é che la strategia mira a far vergognare la Napoli che resiste della Napoli che si é arresa.

    Frasi del tipo “é colpa nostra”, “siamo proprio fatti cosi”, “al nord queste cose non succedono” sono sintomatiche di come vogliono ridurre i napoletani. Come ha ben scritto, e descritto, Malcom X , se vuoi dominare uno schiavo devi convincere lo schiavo che per lui non é mai esistita altra scelta e che la schiavitù é nella sua natura. Non puoi dirgli “sei schiavo perché io sono più forte” quello alla prima occasione cerca di ammazzarti nel sonno, e fa bene.

    Quando una nave affonda é al grido “si salvi chi può” che si scatenano gli istinti bestiali di ogni uomo lasciato in balia degli eventi, Vale per i Napoletani ma anche per i Parigini o gli americani di Los Angeles o di new Orleans.

    Ordine, rispetto delle proprie regole comuni, fiducia nelle istituzioni, rispetto delle origini e delle proprie tradizioni, orgoglio dell’appartenenza, comportamento di integrità  nel rispetto di se stesi e del proprio orgoglioso passato e presente stabiliscono l’atteggiamento di un popolo.
    Film e programmi TV: Ma non quando a questo popolo si é insegnato sin dalle scuole elementari che nel proprio passato non c’é altro che schiavitù e dominazioni, che i propri antenati non erano altro che ladri, briganti (nel senso di banditi) e peones.

    Quante volte sentiamo dire quella perdurante bugia che al Sud si é sempre emigrato, cantando santa lucia luntano come se l’emigrazione fosse nel dna dei nostri padri e non una precisa volontà  politica dei liberali del nord. Quando a questo popolo non si danno istituzioni, leggi e stili di vita conformi alle tradizioni, anzi lo vogliono convincere che non ha mai avuto tradizioni, se non l’arte di arrangiarsi e di cantare, cosa succede? Gli Inglesi sono divenuti impero grazie ai pirati, ma quando i pirati non sono serviti più non hanno sputato nel piatto in cui mangiavano e nella letteratura hanno epicizzato l’etica (inesistente) di corsari e bucanieri. Se avesse vinto il Nazismo in Inghilterra avrebbero insegnato agli inglesi che il loro punto di riferimento non era l’onore ma la vergogna piratesca, cosa sarebbero ora gli inglesi? Gli americani hanno nel loro dna lo sterminio degli indiani, ma non senti nessun americano dire di se stesso, certo se ammazziamo 50 bambini iracheni in una scuola é perché abbiamo dai tempi di Custer sempre ammazzato bambini e se un americano fa saltare con una bomba un albergo, nessuno dirà  siamo proprio noi che siamo bombaroli pur avendo scaraventato bombe su mezzo mondo. La festa che li accomuna tutti é l’indipendenza dagli Inglesi, mica la vittoria del nord sul Sud durante la guerra di secessione. A noi cosa vogliono farci festeggiare, il Risorgimento? Cioé di come in nome dell’unire gli italiani qualcuno volle attaccare la religione degli italiani e volle depredare gli italiani del Sud? L’Arno puzza e Venezia é piena di zoccole, ma non senti nessun telegiornale ripetere ad ogni intervento su queste città , queste scontate verità . A Milano si rubano più auto che a Roma e Napoli messe insieme, ma se lo dici ad un Napoletano questo ti risponderà  con quasi orgoglio che siamo noi che c’é le andiamo a rubare. E questo che dovrei insegnare a mia figlia? Che apparteniamo tutti ad un popolo di munnezzari e ladri di macchine? Napoli é altro, Napoli é scienza, Napoli é cultura, Napoli é il posto dove nonostante 160 anni di dominazione risorgimentale si resiste ancora. Se lo stato Italianunito avesse trattato Milano come ha trattato Napoli a quest’ora tutti i Milanesi sarebbero peggio, ma molto peggio, della 167 di Scampia. E sarebbe anche normale visto che quando Napoli era faro di legalità  e di diritto in Lombardia c’erano padrini mafiosi chiamati Don Rodrigo ed assassini incalliti e coglioni chiamati Bravi e vigliacchi chiamati Abbondio. Se non sono ancora arrivati ad insegnare ad i nostri figli che il Manzoni scrisse Lago di Como, ma voleva scrivere ….golfo di Napoli e perché non vogliono far capire bene cosa erano i Milanesi di quel tempo. Poveri, appestati, Assassini, mafiosi… e poi parlano del colera… ma mi faccino il piacere. Se ad un Mammasantissima di Napoli gli togli il potere che i Savoia gli hanno dato nel 1861, troverai un Don Rodrigo qualsiasi.
    Libri: Napoli per tutto il medio evo é stato il fulcro del feudalesimo (oggi lo potremmo chiamare federalismo) Longobardorum, il nord era governato dal principio feudale Francorum. Per quasi mille hanno gli italiani del Sud e del nord hanno avuto istituzioni e modi di concepire lo stare insieme diversi. Con il nazionalismo hanno fatto l’Italia, ma hanno iniziato a distruggere gli Italiani del Sud. Hanno iniziato amici, ma non ci sono ancora riusciti. La mia Napoli é l’orgoglio di appartenere ad una grande civiltà , una grande cultura, dei grandi antenati. La mia Napoli siete voi che non vi arrendete, siamo noi che conserviamo il ricordo di quello che saremo e che lo tramandiamo ai nostri figli. La mia Napoli é lo sberleffo all’onorevole Trombetta, é la caustica pernacchia del de Filippo che ogni giorno facciamo NOI NAPOLETANI che non ci siamo arresi alle lusinghe della vita borghese. Io difendo Napoli, cari amici non perché sono napoletano (chi mi conosce sa che difendo con orgoglio le mie origini sannitiche), ma perché la Napoli che vogliono creare non é la stessa Napoli dei miei, dei nostri antenati. Napoli é gioia di vivere in un territorio baciato dagli Dei, non é quel luogo di rassegnazione e di sofferenza e stress che impongono con i media e con il traffico. Napoli é ancora il simbolo del genio italico, anche se per applicarlo dobbiamo, costretti, emigrare all’estero. Napoli é la socialità  dei popoli di mare, non é l’individualismo cronico dell’egoismo liberale. Potrei continuare, ma Napoli é un simbolo, non si può spiegare. Dante definiva l’amore come la forza che muoveva il cielo, le stelle e tutte le cose dell’universo, quindi, ciò che viene fatto per amore accade sempre al di là  del bene e del male diceva Nietzsche e noi, AMIAMO NAPOLI. Nando Dicé
    Sito web: http://www.insorgenza.it

  17. certo che se tutti i napoletani indignati per l’articolo di daniele lo fossero altrettanto per gli sce4mpi della campania, forse sarenmmo già  a buon punto. sempre così: é colpa del termometro che indica la febbre.

  18. E però, ribadisco la mia domanda sulla foto, reiterata da altri, perché a mio parere é fondamentale per capire se e quanto Daniele sia affetto da preconcetti.

    Insomma, una foto con la monnezza dà  forza al titolo ed il titolo dà  significato ed é giustificato dalla foto.

    Ma la foto é di repertorio, scattata in piena crisi rifiuti, quando la gente (non tutta la gente) rovesciava cassonetti per strada a mo’ di protesta.

    Ed allora, che senso ha?

    L’unica cosa che contesto é che Daniele tragga conclusioni su tutti i Napoletani a partire da quelli che ha incontrato in una zona specifica.

    Napoli non si può studiare così, conclusioni del genere saranno giocoforza superficiali, limitate, parziali.

    Napoli é cento città  in una, cento popolazioni in una, che convivono, coesistono, si fanno la guerra. Napoli é caos, ma proprio dal caos nascono le migliori menti e le più grandi personalità .

    Viaggio molto, ma solo a Napoli ho trovato persone che se inciampi per strada vengono a soccorrerti a frotte. Solo a Napoli mi é capitato di vedere un bambino perdersi nella villa comunale, il padre chiedere aiuto, e l’intera villa comunale mobilitarsi per ritrovare il bambino, che é stato poi ritrovato dono appena 10 minuti.

    Per questo rinnovo l’invito a Daniele a farsi un giro per Napoli con me, la prossima volta.

    Fabio Alemagna

  19. Mi fanno ridere quelli che si sentono offesi manco non viveste a Napoli e non sapeste com’é la situazione.
    Daniele non ha carpito l’anima di Napoli si scrive: quale sarebbe ? se a Napoli ci sono cose belle e ce ne sono, ciò non vuol dire che quello che ha scritto Daniele sia Falsità .

    Io non ho visto gomorra perché mi fa schifo sapendo che tutto quello che racconta é vero, ma non per quello dico che Saviano non ha colto l’anima di Napoli

  20. Elvio Porta, sceneggiatore e regista. “Napoli non ha un popolo ma una popolazione, nel senso che la coscienza di un popolo si forma in quella fascia che detiene i mezzi culturali per poter capire e influire sulla realtà . A Napoli la borghesia ha mancato tutti gli appuntamenti storici ed ha assunto, specialmente dopo l’ Unità  d’ Italia, una mentalità  da sergente per schiacciare e sfruttare il suo stesso popolo per conto di un padrone che si trova altrove. Mentalità  che é rimasta anche quando il padrone non c’ é più. Dire che la colpa di questa condizione in cui si trova Napoli dipenda da un gene partenopeo é come dare la colpa di una presunta sterilità  degli italiani all’ incremento zero delle nascite non accennando minimamente alla colpa gigantesca di chi ha portato questo paese a un tale grado di insicurezza da far rinunciare al suo popolo persino ad avere figli”. Ma forse c’ é qualcuno che possiede una verità  su questa città : lo scrittore peruviano Manuel Scorza, che la visitò all’ indomani del terremoto del 1980. Scorza ha scritto: “Penso alle due guerre mondiali, alla rivoluzione cinese, alla rivoluzione russa, alla sconfitta del fascismo, alla bomba atomica, all’ uomo sulla luna, alla fine del colonialismo, alle portaerei americane di fronte alla tomba di Virgilio, alla fotografie di Giove e resto annichilito…qui niente é cambiato. Por aqui no pasò Copérnico”.

  21. vedi Daniele, un primo fuiroso commento l’ho lasciato su fb ma poi, incuriosita dal conoscerti, ho visitato il tuo blog. Ebbene, in relazione all’articolo che ha suscitato tanto clamore, i casi sono due: o noi napoletani nn abbiamo carpito l’essenza del messaggio oppure forse sei stato poco chiaro. E comunque non mi pare una questione assai preoccupante. 😉 Napoli é così da quando ho i primi riaffiori di memoria e mio padre mi racconta altrettanto proprio come faceva mia nonna … pace all’anima sua! L’unica differenza, da quei cent’anni passati, é che oggi tutto é maledettamente violento, esagerato, incontrollabile! Riprova a scrivere di Napoli magari fermandoti un po’ di più, confrontandoti con la gente, quella “semplice” e quella “altolocata” … chissà  se non sarai proprio tu a distruggere la tenia! Continuerò a leggerti. Saluti

  22. Sempre nel tema “amarcord”, vorrei aggiungere che anni fa, parliamo del 1986, feci un viaggio a New York. Era l’epoca dell’America di Reagan, quella dell’edonismo reaganiano tutto party-lustrini-scalata a Wall Street, quella del successo finanziario immediato, della deregulation, del capitalismo d’assalto… insomma per farla breve, nella smagliante New York di allora, lontano dalle aree palesemente destinate ai turisti o ai ricconi c’erano dei quartieri da brivido, altro che Forcelle o la stazione centrale di Napoli descritta da Daniele; la metropolitana era un pericoloso pisciatoio pubblico, e in molte altre zone di Manhattan si respirava un’aria puzzolentissima, oltre che poco raccomandabile dal punto di vista dell’incolumita’ personale.

    A chi crede o dice o pensa che l’Italia sia (con qualche eccezione) una gran pattumiera immorale, patria di degrado e delinquenza suggerirei di uscire ogni tanto dai confini e farsi un giretto per quelle terre che vengono da sempre considerate “modelli esemplari” (scusami Freeman, ma e’ proprio cosi’).

  23. continui a parlare di napoli ma continui a non capire nulla della città  , del suo spirito, della sua gente.

    non hai ne il talento ne la cultura per descriverla e comprenderla.

    la tua formazione “tecnica” é evidente quando ti avventuri più in la dell’isnulto a berlusconi scimmiottato da grillo.

    la descrizione, la “letteratura” non sono la tua arte. non é certo una colpa. accetta questa critica come un consiglio.

    torna alla cronaca pseudo-politica oppure torna a studiare per avventurarti in territori che non ti apaprtengono.

  24. La foto l’hai scattata durante il soggiorno napoletano?
    A metà  agosto i bambini escono in grembiule da scuola e a gente a 30° indossa la giacca?
    La dice lunga sulla tua crediblità  e sull’impronta che hai voluto dare all’articolo.
    Che bassezza

  25. Scusate, ma che doveva scrivere sto povero Daniele? Che Napoli é uno splendore? Ma dai…tra l’altro ha promesso un video per cui dateci un taglio. Dove ha scritto o lasciato intendere che le altre città  sono modelli di pulizia e legalità ? E che Napoli é tutta così? Se la zona stazione fa schifo deve chiudere gli occhi? Troppo facile dare tutta la colpa allo Stato che non c’é, alle forze dell’ordine che si girano dall’altra parte. Se getti immondizia per le strade, se fai l’abusivo, se fai lo spaccone (dico in generale) la colpa é solo tua, nessuno ti obbliga a comportarti da incivile. Ah, risparmiatevi pure i flame…

  26. La vera munnezza di Napoli sta nei luoghi comuni e nei giornalisti da quattro soldi pronti a vendersi il culo per quattro righe di fesserie e qualche immagine ritoccata. Mi sa che non hai saputo cogliere la vera anima di Napoli, anzi da ciò che scrivi, mi sa che a Napoli non ci sei mai stato. Un vero peccato per te, una grande fortuna per noi napoletani, di persone come te incapaci di vedere, non sappiamo cosa farcene, il mondo ahimé ne é già  pieno.

  27. CARO Martinelli SEI un Anarcofobo, hai paura della cultura napoletana e della nostra indole, sembra tu stia commentando dopo aver letto un libro sulla prostituzione del 1850…sinceramente mi sono fermato a leggere dopo l’immagine della candela accesa nella lurida alcova…Napoli é stata la prima città  d’Italia ad avere l’illuminazione elettrica! Caro Daniele, non so a Bergamo , ma quando qui da noi uno beve troppo, non scrive, se cocca (va a dormire)!

  28. Tutti a parlare male di Napoli!Lo so che Napoli e’ diversa da trent’anni fa.Ma perche’parlare solo e sempre di Napoli.Adesso parlano male di Napoli anche i napoletani che ci vivono e pure quelli che si sono trasferiti al Nord parecchi anni fa.Ma smettetela!Ci vado spesso al Nord per affari e vi dico che molte citta’del Nord hanno guai uguali a Napoli e di piu’.I Napoletani che parlano male di Napoli sono solo dei masochisti e il Nord si diverte alle spalle nostre!Daniele hai fatto un cattivo servizio su Napoli e il nano e i suoi discepoli saranno molto molto contenti su quello che hai fatto!Auguri.

  29. Certo che conosco il Risanamento, ho pure scritto io l’articolo su wiki 🙂 Ma qui non si tratta solo di spostare gli abitanti in nuovi quartieri, ma di mandarli proprio via dalla provincia, fondando nuove città  nelle zone spopolate della Campania, che non siano grandi dormitori come tutti questi paesi schifosi gravitanti intorno a Napoli, ma veri centri urbani dotati di servizi e di un certo grado di economia.

  30. ho gia’ scritto un commento a questo post,ma vorrei aggiungere un’altra consdiderazione dopo aver letto tanti commenti..Ripeto che sono napoletano e ci ho vissuto piu’ di sessant’anni qui…e ogni volta mi meraviglio di quanti la difendano anche a costo di tapparsi il naso e bendarsi gli occhi.Sappiamo tutti che “lo straniero” viene aggredito immediatamente con offerte anche assurde ( a me una pistola la offrirono secoli orsono, quando esisteva la vecchia Forcella) e con ogni tipo di tentativo di acquistarsene la fiducia (vedi visita alla camera ad ore)…il che non toglie che daniele possa avere esagerato su qualche punto (la zona della stazione come tutta la citta’)…ma aggrapparsi a una foto d’archivio per denigrare una visione in fondo esatta della citta’ mi sembra un po’ troppo…come mi sembra un po’ troppo rifare sempre gli stessi discorsi sulla nascita della camorra, sulla assenza dello stato, sulla unione all’Italia etc etcv.Queste cose le sappiamo: cosa si propone? A proposito, per quel commento che fa della densitya’ abitativa il vero problema della citta’…ma lo sa che agli inizi del secolo scorso, per risolvere il problema del colera si abbatterono centinaia di edifici per costruire una citta’ migliore?E che la gente sfrattata da quei quartieri ando’ a popolare i bassi ,dato che i nuovi edifici del Risanamento, furono destinati alla borghesia?Qualcuno ha detto che dobbiamo aspettare che ci pensi il Vesuvio…non sarebbe una cattiva idea…A prescindere da queste sciocchezze, napoli e’ una giungla di fessacchiotti e delinquenti, dove pero’ la sopravvivenza quotidiana e’ una lotta assurda,stancante, dove lo stato non esiste, dove il diritto e’ del piu’ forte, del piu’ furbo, del piu’ arrogante, di chi grida di piu’, di chi ha piu’ soldi.

  31. Caro Daniele,
    questo articolo é inutile, superficiale, esagerato, scritto male e troppo, troppo, troppo, troppo, facile. Quanto di più facile si possa scrivere e dedurre dalla visita distratta ,e al contempo armata di pregiudizi vecchi come lo Stato Italiano dei Savoia, di una parte parecchio brutta e malfamata della città  di Napoli.
    Non merita la sfilza di commenti che vedo e che , quella si mi ha spinto a scrivere.
    Perché dimostra il dolore, il fianco scoperto dei napoletani e, alla fine invera, malgrado loro, le cose , un pò esagerate, che hai scritto. Ahimé, ahinoi..

  32. Leggere queste cose é doloroso…ma é la realtà .
    Non sono napoletana, ma abito qua da 27 anni, e sinceramente ADORO NAPOLI e i napoletani.
    Ho avuto momenti difficilissimi, e ho trovato una grandissima solidarietà  e spesso amore.
    CREDO CHE DOVREMMO “R I S V E G L I A R C I”
    Il vero nodo é avere permesso che le cse avvengano senza fare nulla.
    Quindi é arrivato il momento dell’A Z I O N E.
    Riprendiamoci gli spazi, la città , la vita…

  33. Napoli é l’Italia perché di essa fa parte, ma così come per le persone allo stesso modo per le città  bastano difetti evidenti, seri, inquietanti, che paiono inguaribili e senza soluzione a far dimenticare tutto ciò che di buono e di bello può regalare una città  come Napoli.

    I commenti dei tanti Bossi d’Italia sono solo cazzate propagandistiche ad uso politico/elettorale, chiaro segno di coloro che nella loro prosperosa ignoranza, di storia, non ne sanno un cazzo.

    Purtroppo nessuno, nessuno può negare che nella capitale partenopea c’é il poco felice record di omicidi, rapine e di truffe. Quindi dire che tutto é normale o simile alle altre città  d’Italia non é d’aiuto alla città . Non la inorgoglisce anzi la rende succube del principio autolesionista del “c’aggià  fa?”. Sono anni che la situazione é quella che é, quindi credo sia chiaro che lo Stato o chi per lui non abbia fatto gra che e che per contro la città  non gli abbia dato una mano.

    Ho amici napoletani o campani che vivono e lavorano in altre parti d’Italia, persone rispettabilissime, grandi lavoratori ma soprattutto schifati dallo stato di abbandono e dalla mentalità  fossilizzata dei loro concittadini, tanto da trovarsi a disagio ogni qualvolta vi fanno ritorno.

    Il matrimonio si vive in due ed é da un pezzo che Napoli é lo Stato sono divorziati in casa, ma le colpe sono di entrambi.

  34. Vado in OT mi perdoni Daniele, per ringraziare gli amici napoletani del garbo e della signorilità  con cui hanno commentato l’articolo.
    Sebbene Daniele ci sia andato giù pesante con le considerazioni sulla città  di Napoli, non vi é stato un commento fuori posto. Mentre su altri blog (voglioscendere di Travaglio) hanno dovuto sospendere l’opzione commenti, qui nessuno ha alzato la voce per contestare Martinelli.
    Grazie Napoli dal tuo ventre, seppur malato, hai partorito signori veri.

  35. ti leggo ormai da anni e sono Napoletano, ma per capire Napoli e i Napoletani non basterebbe una vita figurati un paio di giorni.

    Lo stato qui non c’é mai stato,inteso come giustizia e le persone si comportano di conseguenza.
    Qui lo stato é solo posti di blocco della polizia nei “centri bene” aspettando che l’ennesimo povero offeso della società  esca dalla “periferia”, che attenzione qui é anche nel centro della città , per compiere l’ennesimo atto stupido e credetemi li beccano sempre poveri cristi presi a schiaffi da “forze dell’ordine” per non aver patente,assicurazione o accusati di girare con un pò di droga o senza casco, quello che ti vende l’iphone o il kalasnikov é la prima vittima di un sistema di merda.

    Insomma qui a Napoli c’é l’esplosione intera del problema Italia e ognuno si sente giustificato a fare quello che vuole.

    Il povero dio (uomo comune preso a calci in culo) pensa, ma se il camorrista, il politica e chiesa sono collusi e fanno affari da anni e mangiano soldi ,chiavano veline, trans, si drogano (immondizia, ricostruzione, case abusive, droga) , ma perché proprio io dovrei fare qualcosa per migliorare la società  e tutto va in malora si vive di espedienti e Napoli ormai sta morendo.

    se la società  vuole un uomo iperconsumista, vestito alla moda telefono i phone auto da 200kmh femmine vizi, e i Napoletani, essendo ignoranti, piacciono ste cose che vedono in Tv tentano in tutti i modi di arrivarci.
    C’é chi lavora sfruttato e ha giusto i soldi per pagare la rata della macchina assicurazione e chi fa gli scippi, uccide, spaccia si prostituisce per raggiungere la felicità  consumistica.

    Noi non ci sentiamo italiani e forse non lo saremo mai.
    Il popolo napoletano può esser dominato solo da un sovrano giusto come lo fu federico 2 e come potrebbe essere un Grillo.

  36. Sono Napoletano e mi rammarico con te perche’parli solo di Napoli,del suo degrado,le metropoli d’Italia sono tutte cosi’.
    Non e’solo Napoli che vive cosi.Ci sono molte citta’ in Italia che sono identiche a Napoli.Roma,Bologna,Genova,Padova, Milano ecc.ecc. come vivono?
    Fatti un bel giro nella civica Milano,vai nella sua stazione,vai a Padova che ha eretto un muro contro gli extracomunitari che spacciavano droghe e che il muro non serve a niente perche’i giovani padovani che si drogano lo hanno gettato a terra.Napoli oggi e’ come le grandi metropoli c’e’ il bene e anche il male.Saluti

  37. guardi lei ha avuto il pregio di tenermi cosi tanto vicino ad un computer………la rabbia,lo sconcerto,hanno impradonito le mie dita che muovendosi come pazze digitavano risposte nella pagina facebook del buon Fabio Alemagna.Mi dica la verità ,lei a Napoli non é venuto………ha preso una foto con donne che si turano il naso ed ha fatto il raccontino intorno ad essa.Napoli signore é mia MADRE.. soffre….é vecchiarelll…..ma ha tanti figli…bravi e cattivi…….lo sa che i buoni superano di tantissimo i cattivi?nn credo che le giunga nuovo…..mondezza,radio ad alto volume,puttanoni….pare davvero sin city……forse lei vuole fare lo scenografo ecco;) sa io ci sono stato ad agosto a napoli,ehm nn so andato da nessuna parte,e me la sono vista giorno e notte….so andato a teatro a vedere la rassegna ridere 2009 con tanti turisti anche…….so stato alla stazione stamattina…nessun puttanone mi si e avvicinato,nessuna radio esagerata,c’erano poliziotti nn collusi che sequestravano motorini…..nessuna busta di mondezza ostacolava il mio fuggisco passo(sai alla stazione stanno i neri brrrrr ch epaura)….so stato a via monteoliveto…so stato a piazza del gesu.al virgiliano…..a mare a varcaturo……….ue ma nu ce stev manc una busta di monnezza ma che sfiga!!!!!!!!!m alei ci e stato davvero a napoli???con simpatia cordiali saluti

  38. Non vivo a Roma, ma quando ero giovane, nel 1984, arrivando in treno dal nord ricordo che ebbi la stessa impressione riguardo la zona intorno alla stazione Termini. Mi sembrava di essere capitata in una specie di caotico bazaar dove ogni forma di anarchia regnava incontrastata.
    Ci ricapitai alcuni anni dopo, da persona un tantino piu’ matura, e di nuovo la mia percezione di Roma-Termini e di tutta la zona (questa volta perfino piu’ ampia) intorno alla stazione fu quella di un orribile ghetto di delinquenti e disperati.

    Non posso commentare su Napoli perche’ li’ dalla stazione ci sono soltanto transitata, ma se come dice Daniele “la stazione e’ la porta sul mondo che circonda la citta’, il suo biglietto da visita” allora Roma fa davvero una sgradevole impressione, la quale cosa, visto che si parla della capitale di una nazione, cioe’ di un luogo “sacro” e di grande rappresentanza, e’ ancora piu’ vergognosa e disdicevole.

  39. Daniele,

    innanzitutto ti informo che questo tuo post ha generato un acceso dibattito su Facebook, a questo indirizzo: clicca qui.

    In secondo luogo, mi domando perché tu abbia sentito il bisogno di usare una foto di repertorio… Perché quella é una foto di repertorio, nevvero?

    In terza istanza, ti dico: da Napoletano, tutto quello che hai scritto risponde al vero. Tutto, tranne le tue deduzioni, e soprattutto una: non é “il napoletano” a fare ciò di cui parli, sono quei napoletani che lo fanno, a farlo.

    La differenza tra Napoli e qualsiasi altra città  del nord, é che al nord chi dovrebbe tutelare l’ordine bene o male lo fa, qui a Napoli no. E quando la polizia passa di fianco a prostitute ed ad extracomunitari che appiccano mini falò a Piazza Garibaldi (ho visto anche questo) senza batter ciglio, la colpa di chi é?

    E quando la polizia tollera – ed anzi ne fa uso essa stessa stessa! – la presenza di parcheggiatori abusivi che letteralmente prendono possesso di tutto il quartiere Fuorigrotta ad ogni partita giocata nello stadio lì presente, la colpa di chi é?

    Ecco, Daniele… questo tuo é un articolo di pancia, e ci sta tutto. La prossima volta che vieni a Napoli, però, fammi uno squillo – il mio numero di telefono ce l’hai e se l’hai perso contattami via email e te lo ridò: te lo faccio vedere io i problemi di Napoli da dove nascono.

    Con immutata stima.
    Fabio Alemagna

  40. TROVO IL TUTTO UN PO`ECCESSIVO:DICIAMO CHE A TE E`CAPITATO IN POCHI GIORNI CIO`CHE A ME NON E`CAPITATO IN 30 ANNI VISSUTI A NAPOLI.INOLTRE,LA FOTO E`VECCHIA:LE PERSONE RITRATTE NELLA FOTO INDOSSANO VESTITI INVERNALI.
    SONO UN ITALIANO,NATO A NAPOLI,CHE DA 9 ANNI VIVE IN FINLANDIA( PER MIA FORTUNA).
    SONO MOLTO CRITICO VERSO LA MIA CITTA`;TROVO INSOPPORTABILE LA MENTALITA`DI UNA GRAN PARTE DELLE PERSONE CHE LA ABITA;MA QUANDO E`TROPPO E`TROPPO!
    SE VUOI FARE UN`INCHIESTA SU NAPOLI,FALLA SU TUTTA LA CITTA`,E NON CIRCOSCRITTA A POCHI VICOLI!
    CIAO!

  41. O.T. ma forse neanche troppo

    da alcuni giorni impazza il totogiornalista per la redazione del Il Fatto di Padellaro-Travaglio-Beha-Gomez-Colombo .. e (purtroppo)Telese recentemente reclutato e presentato sul blog del giornale dai suoi stimati colleghi. Premesso che NON ho niente di personale contro Telese, da potenziale lettore e blogger mi sento tradito da questa scelta del CDA del giornale presto in uscita. Sui vari post susseguitisi nei giorni scorsi si sono fatti nomi e cognomi di giornalisti e bloggers che a giudizio di molti meriterebbero ben più di Telese di poter lavorare con il Fatto. Io ho espresso la mia e la riporto anche qui(sperando di far cosa gradita a Daniele che invece mi evita come la peste .. ;-P!).

    “ho mandato alla redazione del Il Fatto una richiesta di far votare(in rete)in maniera democratica se Telese meriti o meno la possibilità  di collaborare al nuovo giornale. Con l’occasione ho segnalato una lista contenente una decina di nomi di giornalisti freelance(anche volti noti che hanno preferito lasciare le redazioni di giornali e TV, locali e nazionali, piuttosto che asservirsi all’informazione di regime dettata dalla linea politica dell’editore/direttore)e di bloggers alla paolo papillo(che merita di sicuro più di Telese di fare informazione su Il Fatto). Con questo NON mi prefiggo di certo una risposta né un cambio di rotta imponendo la linea del giornale on line da parte di Padellaro&Co. sulla decisione(a mio modo di vedere sbagliata)di imbarcare gente del calibro di Telese, ma soltanto la possibilità  da parte dei cittadini(e lettori)di esprimere ancora una volta ed in maniera democratica la loro opinione(pro e contro)su chi é meritevole o meno di credibilità â€¦ e forse i vari componenti del CDA de Il Fatto farebbero BENE a tenere in dovuta considerazione gli umori che il caso Telese ha sollevato nei loro potenziali lettori oltremodo presi in giro da personaggi del calibro di Telese. Fate vobis ..”

    se volete partecipare il sito é sempre quello:

    http://antefatto.ilcannocchiale.it/

    http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/

    PS x Daniele:invece di perdere tempo con “chec’azzecca” e il SUO partito AZIENDA(facendo da moderatore al loro prox congresso di Vasto)perché non bussi e ti fai sentire a Il Fatto, gli presenti qualche TUO lavoro(degno di essere chiamato giornalismo d’inchiesta)e ti fai assegnare il posto del quaqquaraqua recentemente arruolato, pennivendolo rifondarolo sul libro paga del NANO PIDUISTA e corruttore meglio noto come il salsicciotto dell’informazione?!
    Avresti l’appoggio di migliaia di bloggers in rete e la giusta “promozione”(chiedi a Paolo Papillo se lui non si spenderebbe per te)oltre la gratitudine e la meritata visibilità  che meriti!! Cos’é hai paura di scrivere, filmare e fare domande per il “grande pubblico” o sei diventato anche TU un VIP che non si smuove senza l’avvocato e il procuratore dietro … dai Daniele che c’é fermento di SEDIE nell’editoria italiota … carpe diem!!

  42. Notare che fra tanta gente che commenta nessuno si sofferma sul PRESUPPOSTO da cui bisogna partire (al di là  della corruzione, della camorra ecc. che vanno affrontati), cioé dal fatto che (da secoli, ed é peggiorata progressivamente) l’area napoletana é SOVRAPPOPOLATA. Se non si parte dal presupposto che la popolazione va ridotta come minimo alla metà  non si può pretendere di fare discorsi realistici piuttosto che puttanate sterili.

    e’ normale una regione in cui L’INTERA POPOLAZIONE SI E’ AMMASSATA IN UN UNICO PUNTO lasciando l’entroterra (Avellino, Benevento) del tutto spopolato? Non é che FORSE bisogna partire da questo? E ora che Napoli non é più capitale, non ha industrie, CHE CAZZO SIGNIFICA QUESTA CONCENTRAZIONE DI PERSONE (si può capire intorno a Parigi o a Londra… ma Napoli)?

    Solo dopo che sarà  risolto questo “piccolissimo” problema si potrà  passare al corollario (ossia dotare Napoli di una urbanistica umana RADENDO AL SUOLO BUONA PARTE DEGLI EDIFICI NOVECENTESCHI in particolare quelli del periodo laurino, frutto appunto della necessità  anorme di alloggi che ha ridotto questo territorio ad una colata di cemento).

    E solo dopo a tutti gli altri problemi, frutto anche di quella subcultura che potremmo definire “del vicolo”, nata proprio a causa dell’eccessiva densità  abitativa

  43. L’area intorno alla stazione é uno schifo, ma io a 27 anni circa l’ho vista una sola volta nella mia vita (a puro scopo conoscitivo). Quante volte sarò andato e venuto da Napoli? qualche centinaia. Quante volte sono uscito su piazza Garibaldi anziché prendere la metropolitana? Zero.

  44. L’immagine é sicuramente di qualche anno fa (basta cercare su google).

    per il resto, non so sia tutto vero o inventato… il punto é che anche Rio de Janeiro é uno dei luoghi al mondo a massimo sviluppo turistico, secondo te i turisti vanno negli appositi quartieri o vanno a farsi un giretto nelle favelas?

    A parte la cazzata qui: ” Troppo semplice e riduttivo renderlo simbolo di benessere di una vasta area metropolitana che oltrepassa il milione di abitanti.” In realtà  l'”area metropolitana” fino a Caserta ha più di 4 milioni di abitanti, 1 milione é solo la città . Ti pare che se non ci fosse la densità  abitativa più alta d’europa i problemi sarebbero gli stessi?

  45. Nopn sarebbe meglio di pubblicare qualche video che testimonia realmente la situazione dell’ immondizia di Napoli, non voglio fare il cattivi ma l’ immagine é priva di data quindi potrebbe essere di qualche anno fà . Non sò………..
    Meglio un video……..

  46. Ciao Daniele purtroppo tu descrivi la effettiva realtà  che esiste a Napoli e che io ho sempre trovato insopportabile, nonostante sia cresciuto in questa città , infatti me ne sono andato via per incompatibilità  evidente ambientale e per incompatibilità  psicologica, eh già  proprio psicologica, infatti non sò perché ma il mio cervello e il mio modo di pensare non si sono mai adattati a vivere come si é costretti a vivere a Napoli. Ci sono alcune cose che di Napoli sono belle, anche della gente che ci vive, ma credimi ce ne sono molte di più che sono orribili e insostenibili.

    Vivere come una persona civile a Napoli é pressocché impossibile prima o poi soccombi e ti arrendi a quello stile di vita, fino ad arrivare al punto che tutto intorno a te sembra normale ed in realtà  é assurdo, in questa città  ogni cosa segue le sue precise regole che sono ad anni luce da quelle democratiche e infinitamente lontane dai basilari principi sociali, perfino fare le cose più apparanetemente stupide come parcheggiare una macchina, o pagare una bolletta alla posta o attraversare la strada, ha una sua filosofia una sua regola non scritta, sicuramente non civile e non sociale, più sul tipo giungla che società  civile. Ed é talmente radicata e talmente introiettata nelle anime di questi cittadini che a volte pensi che ci vorrebbero millenni per inculcare nelle loro menti qualche minimo valore sociale, ma poi purtroppo e devo dire purtroppo ci sono delle sconcertanti eccezzioni, delle punte di eccellenza e umanità  assolute in cui raramente ti imbatti per le quali sei costretto a fare marcia indietro e a riconsiderare il tuo ardente desiderio di volere una espolsione vulcanica potente dell’amato Vesuvio che sotterri sotto un mare di cenere, monnezza e soprattutto persone, (lasciando intatte almeno quel pò di bellezza che é rimasta di alcuni posti), per resettare questo diavolo di ventre del sud lurido di monnezza e di mentalità , per purificare per così dire la lordura di questa città  una volta per tutte, e si questo é il desiderio su cui indugiare, per colpa di qualche sporadica rarissima punta di eccellenza.
    Del resto se ci fai caso Napoli é un pò il concentrato ristrettissimo dell’Italia dove sono amplificati al massimo tutti i peggiori difetti degli italiani, ma anche ogni tanto come per l’Italia in genere l’eccellente viene fuori dalla fogna e rompe tutte le regole.

    P.S. messaggio per PIERO: “Non capisco come tu possa mettere in dubbio quello che dice Daniele, sei sicuro di essere napoletano e vivere a Napoli? Ti sei mai guardato intorno quando cammini nella nostra città ? Più di una volta insieme ad amici stranieri venuti a Napoli a trovarmi ci siamo imbattuti in questi tipi, che riconoscendo i miei amici come stranieri subito assalivano come si fa’ nella giungla verso gli animali deboli e spaesati, con la proposta di qualche affare o mignotte o qualcosa altro, qualche volta c’é anche scappata la rissa perché impedivo loro di fare i loro comodi con la gente ingenua, ovviamente la prime parole contro di me erano l’usuale “fatt’ e’ cazz’ tuoje” già  proprio quelle parole che imputo essere il male della nostra città , il che implica anche non guardare non vedere non sentire come credo il tuo caso sia un lampante esempio, anzi forse il tuo é anche peggio tu difendi anche un sistema marcio in questo modo sei andato anche oltre”

  47. Cari amici del blog, purtroppo la fisica ha le sue leggi.

    La fisica? E che c’azzecca, direte voi.

    Aspettate un momento, e cazzo come siete impazienti.

    Allora, procediamo con ordine, e partiamo dal primo principio della dinamica, il principio di inerzia.

    Lasciando perdere i riferimenti inerziali e i cacchi vari lo possiamo enunciare dicendo che un corpo non soggetto a forze si muove di moto rettilineo uniforme: cioe’, se si muove con una certa velocita’ in una certa direzione continua a muoversi con la stessa velocita’ nella stessa direzione, in particolare se e’ fermo rimane fermo.

    C’e’ poi il secondo principio, che dice che per accelerare un corpo in una direzione gli devi applicare una forza (precisini, non arrivate con la variazione della quantita’ di moto e quant’altro, e’ una esposizione divulgativa, state fermi e zitti).

    Premesso questo arriviamo subito a Napule: senza voler qui analizzarne le cause Napule da secoli e’ nello schifo totale, e quindi per inerzia ivi si mantiene (primo principio) nonostante sia una citta’ con un alto tasso di persone di grande valore, umano e culturale, che non riescono pero’ a fare massa critica.

    Ci vorrebbe, per il secondo principio, una forza che le imprimesse (a Napule) un’accelerazione nella direzione del civismo e della legalita’: dovrebbe necessariamente essere un’occupazione manu militari del territorio, che sola potrebbe stroncare la delinquenza camorristica armata, e, a seguire, un commissariamento politico che eliminasse tutto il fecciume clientelare che infetta Bassuline e co. ma che vede una faccia ancora peggiore nella marmaglia della casa del letame.

    Questa forza, per la potenza richiesta, dovrebbe e potrebbe soltanto essere esterna, provenire per esempio da un governo nazionale onesto e capace.

    Senonche’, per limitarci all’oggi, ci ritroviamo con lo sgoverno Berluscone, e con ceffi come Bossi, Maroni, e compagnia brutta, anzi orrenda.

    E qua cade ‘o ciuccio.

  48. caro Daniele .Come faccio da un pò di tempo hò dato un occhiata al tuo sito che seguo insieme a quelli di grillo,travaglio,grillo. Dopo aver letto il tuo report da NAPOLI,hò deciso con dispiacere di cancellarlo dai preferiti.Sai,quella che tra le tante cose proposte,abbiano cercato di venderti addirittura una PISTOLA!!!!!!Questa volta l’hai fatta fuori dal vaso,hò forti dubbi che ti sia inventato tutto,anche il fatto dell’albergo a ore fatto visitare dai titolare…..figurarsi,arriva uno con l’accento del nord!p.s fatti un giretto nelle stazioni di MILANO o ROMA,quelli sì sono dei veri PARADISI.

  49. Quanto mi piace l’encomiabile bravura artistica di Antonio De Curtis, in arte Totò, o di Edorado De Dilippo prima e Peppino poi. Uomini che hanno saputo con irriverente astuzia riportare sul grande schermo tutti, o quasi, i pregi e i difetti della Napolinità  nostrana.

    Nessuno a quei tempi capiva o comprendeva l’estro e lo sfottò del principe De Curtis, il brutto che a distanza di contanto tempo gran parte dei suoi pezzi di bravura sono tutt’ora attualissimi, segno che da quegli anni ad oggi ben poco o nulla é cambiato.

    Già , il Sud con le sue bellezze ed i suoi tanti problemi. Questo Sud che non é mai rappresentato ma a vede poi le liste dei parlamentari italiani le cose non sembrano essere proprio così.

    ALFANO Angelino AGRIGENTO il 31 ottobre 1970 (PDL)
    BOCCHINO Italo NAPOLI il 6 luglio 1967 (PDL)
    BUTTIGLIONE Rocco GALLIPOLI (LECCE) il 6 giugno 1948 (UDC)
    CARFAGNA Maria Rosaria SALERNO il 18 dicembre 1975 (PDL)
    FITTO Raffaele MAGLIE (LECCE) il 28 agosto 1969 (PDL)
    GALATI Giuseppe CATANZARO il 13 luglio 1961 (PDL)

    e ce ne sarebbero molti altri, eppure vista la lusinghiera rappresentanza Parlamentare il SUD é e riamane un carillon da esposizione condizionata; lo si carica, lo si spolvera e lo si tira in ballo quando serve per poi riporlo scarico e impolverato nell’angolo più recondito della soffitta.

    Parliamoci chiaro, per chi della politica ha fatto un mestiere vero e proprio avere un Paese che é modello di efficienza non giova. Nessun problema equivale a poco malumore, poca richiesta di favori, soldi, insomma un mercato indefinito di scambi che non conosce eguali che rischierebbe di venire a mancare.

    La criminalità  organizzata non é un’entità  aliena ma una società  parallela e parassita per altro molto simile a quella della nostra odierna classe politica. Vive e prolifera dove lo Stato non “vuole” preservare la sua autorità  spesso sotituendosi ad esso, sotto le mentite spoglie di fare il bene delle persone che la seguono. Ma c’é anche da chiedersi dove sia il confine tra mafia e politica e se a questo punto il confine esista o se siano in realtà  la stessa cosa.

    Il Sud é una risorsa dell’Italia e questo la criminalità  organizzata lo sa (e non solo lei) ma la degenerazione sociale e del sistema tutto é diventato talmente radicato che ci vorrebbero anni per cambiare la situazione. La cosa triste é che non si investe neanche nelle nuove generazioni che potrebbero portare un’inversione di tendenza. Alla politica va bene così perché una parte del Paese perennemente scontenta e travagliata da problemi, alla ricerca costante di un novello Mosé che risolva i suoi problemi rappresenta un bacino di voti ineguagliabile.

    Mettiamocelo bene in testa la Politica, questa Politica non esiste per risolvere i problemi ma per spostarli semplicemente ad altri o crearne di nuovi. La sua unica preoccupazione é la sua stessa soppravvivenza, per il resto c’é sempre tempo. Noi ad ogni modo sappiamo chi ringraziare!

  50. Ci sei andato giù pesante …… ma hai visto il re nudo!
    I napoletani non si devono risentire! E’ la realtà !
    Dovreste far tesoro delle critiche e non arroccarvi in difesa di una napoletanità  che vi fa solo vergogna!

  51. Napoli é la mia città . Vilipesa, offesa, ‘ncammuriata sino al midollo: da secoli, non da poche settimane. Umiliata da lustri di dominazione straniera, affamata dal feudo e dalle ‘Terre del Sacramento’, patria di Sanfedisti straccioni che, con la Santa Croce in mano, massacrarono coloro che li volevano liberi e civili. Accorgersene solo oggi, parlare d’emergenza a chi, come me, in quella città  é nato e cresciuto in un clima di emergenza continua e quotidiana, fa uno strano effetto. Solo ieri certi suoi governanti ignoravano ostentatamente giovani autori come Saviano, che mettevano il dito nella piaga, la città  tutta, i suoi intellettuali, hanno più o meno snobbato un romanzo fantastico e spietato come Sandokan di Balestrini. Quasi che parlarne non fosse bon ton. Eppure Napoli, che era camorrista ben prima dei Mille, lo divenne definitivamente quando, in nome dell’Unità , si strinse il patto scellerato tra capitalisti del Nord e baroni meridionali che abbandonò il Sud nelle mani dei feudatari e dei loro campieri. Napoli é un problema italiano, nazionale, non locale: non si risolve solo a Napoli. Ma Napoli é anche la città  di Giordano Bruno, di Vico, di Filangieri, la città  delle Quattro Giornate. Misera e ricchissima, colta e violenta, crudele, mi é stata matrigna per quasi trent’anni. Napoli é la mia città , una grande capitale, che agonizza, ma, credetemi, altro che fogna, i panni stesi al sole stanno a testimoniarlo: noi, che gli arabi li abbiamo accolti per primi, abbiamo imparato da loro a lavarci ben prima di voi

  52. Seguo con grande interesse le Sue inchieste e questa su Napoli mi rende triste. Sono siciliano, emigrante/emigrato. Lontano dalla mia città  (Messina) sento la nostalgia di tutto ciò che rende speciale il meridione: la cordialità  e l’accoglienza della gente, l’immenso patrimonio artistico, culturale, ambientale. Ma nel meridione non c’é futuro, solo passato. La gente non vuole cambiare le cose, vive (da me si dice “campa”) alla giornata, fregandosene di ciò che lo circonda. Penso che la situazione peggiorerà , ma non ho intenzione di subire l’apaticità  dei miei conterranei. Odio lavorare troppo per percepire poco, odio vedere i vertici delle amministrazioni in mano a raccomandati ignoranti, odio stare lontano dalla mia terra, ma non ho scelta. Voglio vivere, non sopravvivere. Quando i meridionali (ma anche gli Italiani) diverranno consapevoli della loro identità , le cose cambieranno in meglio, ma per il momento il mio cambiamento mi ha portato altrove. Grazie ancora per il Suo articolo, é sempre un piacere leggerLa.

  53. Ciao Chicca! La Camorra e’ nata all’inizio del XIX secolo quindi la popolazione napoletana che ha principi di quel tipo e’ stata educata ed e’ cresciuta sotto la stato italiano ma soprattutto sotto l’impulso della poverta’. Perche’ invece di fare proclami i politici non hanno mai realmente cercato di togliere le varie malavite al sud e cercare di far nascere dell’imprenditoria? Semplice….. per mangiare sulle risorse pubbliche anche con la colpevole compiacenza delle popolazioni del sud che hanno fatto dell’assistenzialismo la loro bandiera (questo e’ stato un errore imperdonabile per il popolo meridionale) ed e’ questa una delle tante risposte di questo tipo. Ricordati quindi poi che la delinquenza fiorisce dove c’e’ poverta’….. e’ facile avere valori quando si ha un buon lavoro…. molto piu’ difficile mantenerli ed avere dignita’ quando non si hanno soldi per vivere. Un esempio e’ la “Gomorra” di Milano dove cittadini milanesi hanno comportamenti omertosi e quindi uguali ai meridionali quando ci sono le retate contro i vari clan calabresi che con i loro traffici li fanno sopravvivere (molti di loro avevano ad esempio droga occultata in casa). Nella zona dove abito (Lazio) poi ci sono tanti “bravi ragazzi” di famiglia che da un po’ di anni spacciano per mantenere il loro tenore di vita. Un errore quindi in cui ricadiamo noi italiani e che vediamo Torino, Palermo, Roma, Napoli ecc come realta’ a se stanti invece in un stato tutte le varie citta’ ed i loro problemi si dovrebbero considerare come tanti pezzi di un puzzle.

  54. Se non ci fosse la malavita locale, organizzata a sistema o meno, nessuno da nessuna parte d’Italia, sarebbe venuta a sversare rifiuti nella campania.
    Marco non prenderla come offesa personale, son solo considerazioni amare che si fanno tutti insieme per dare uno schiaffo simbolico a chi non esce dallo stato letargico che contribuisce al fiorire di malaffare e malgoverno.
    Ancora una volta quoto Roberto G.

  55. “Quindi io arrivo ad una conclusione differente….. noi napoletani certe volte crediamo di essere furbi…. ma siamo solo fessi…… perche’ abbiamo i problemi di una grande criminalita’ ma non usufruiamo neanche dei minimi “vantaggi” (io vorrei un sistema diverso, non mi capire male) di un impero economico di cui hanno usufruito ed oggi ne fanno ancora grandissimo uso il centro e soprattutto il nord (visto che sei di Bergamo ricorda quante aziende delle tue zone e delle regioni limitrofe sono venute a sversare rifiuti di ogni tipo nella mia terra).”

    Condivido pienamente. E’ una situazione che fa comodo a tutti, soprattutto a chi non la vive.

  56. Il sud é degradato perché così si vuole che sia.

    Se l’Italia assolvesse la funzione che la geografia le ha assegnato, quella di nazione al centro del Mediterraneo che fa da ponte tra l’Europa, l’Africa ed il Medioriente e se sviluppasse politiche energetiche con queste parti del mondo da coniugare con il suo sviluppo tecnologico diverrebbe una grande nazione indipendente.

    Ma con il meridione in queste condizioni e con la classe politica corrotta e serva che si ritrova ciò é impossibile e così resta un piccolo paese del sud dell’Europa sottoposto ai diktat della UE, involgarito e marginalizzato da movimenti come la Lega Nord, senza una sua funzione particolare.

    O meglio una sua funzione ce l’ha: quella di essere una colonia, appunto.

  57. Come ho avuto già  modo di ricordare in altre circostanze Daniele, nella descrizione di Napoli mi riporta alla mente Curzio Malaparte con il suo “La pelle”.
    Da allora (siamo nell’immediato dopoguerra) poco o nulla é cambiato, nel romanzo,” posto all’indice per le pagine di cannibilismo vistoso e pagano, puramente estetico, la vera oscenità  é il sentimento corale (la tragedia greca) di una città , di una umanità  di vinti e vincitori che si sono divorati.”
    Come allora ancor oggi.
    Buonasera blog

  58. @ Giorgio,

    anche io sono stato educato “male”, a rispettare le code, il prossimo, la legge, a non sporcare etc.etc.
    Per questo adesso mi trovo male, per questo sono un disadattato.
    In un paese degenerato a tal punto da far diventare eroe un mafioso e “professionisti dell’antimafia” Falcone e Borsellino che, se lo fossero stati davvero, non sarebbero morti ammazzati.
    Io che tanti anni fa da ragazzo andavo a prendere all’aeroporto di Punta Raisi (“sorvoliamo” sull’aeroporto di Palermo)dei musicisti che venivano ad esibirsi a Palermo e illustravo a questi durante il tragitto, qua la strage sull’autostrada, qui invece hanno ammazzato Dalla Chiesa e sua moglie.
    Le loro facce nemmeno tanto stranite.
    In un posto dove ammalarsi é un grosso rischio, che se poi lo fai di venerdì sera rischi di non arrivare vivo al lunedì quando finalmente rientra sua Eccellenza il PRIMARIO, che a stento ti rivolge la parola mentre va via per i corridoi…

    Io sono rimasto,
    ho fatto una follìa, ho fatto anche un figlio, sostenendo da incosciente che devono andarsene LORO, i disonesti, e non io!
    Molto probabilmente avevo torto marcio.

    Adesso sto male, ed ho paura di non riuscire a vedere un cambiamento, e domani, del rimprovero di mio figlio.

  59. la zona della stazione(piazza Garibaldi e vie attorno)é peggio della casbah di Algeri.Se Comune e Regione hanno fatto sprofondare Napoli nel degrado(e vogliono pure candidare di nuovo sindaco Bassolino)non ci sara’ da stupirsi se il Nano di Arcore stravincera’ alle regionali e comunali con i Cesaro,Cosentino e Carfagne varie
    Come dice Travaglio qua a Napoli non ci sono molte alternative(i peggiori stanno gia’ in parlamento o come Mastella in Europa)

  60. Ciao Daniele! Apprezzo sempre i tuoi post ed anche questo, perche’ nella zona della stazione descrive fedelmente la realta’. Pero’, da napoletano, voglio dirti che leggendo questo post, se fossi stato di un’altra parte d’Italia, avrei pensato che Napoli e’ esattamente tutta cosi’ e, con l’onesta’ che ho usato precedentemente, non posso dirti che l’impressione che hai dato di NAPOLI TUTTA sia corretta. Questa citta’ presenta ancora scorci meravigliosi e ben curati. Perche’ non hai descritto con la stessa minuzia di particolari la zona del centro? E poi, oltre che del 70% dei miei concittadini che reputo senza dignita’ (non posso che provare dolore a scrivere questo) la causa dell’incuria di Napoli e’ anche colpa dalla stessa percentuale di italiani per motivi diversi (ogni citta’ in uno stato non puo’ essere vista a se stante). Daniele, da dove escono i soldi adesso per mandare avanti tanti negozi e centri commerciali del centro- nord? Forse non si sente molto l’odore delle varie malavite? Le persone che fanno da prestanome a questi affari non sono essi stessi assimililabili a camorristi o mafiosi? Io posso dirtelo con sicurezza visto che abito nel nord del Lazio. Quindi io arrivo ad una conclusione differente….. noi napoletani certe volte crediamo di essere furbi…. ma siamo solo fessi…… perche’ abbiamo i problemi di una grande criminalita’ ma non usufruiamo neanche dei minimi “vantaggi” (io vorrei un sistema diverso, non mi capire male) di un impero economico di cui hanno usufruito ed oggi ne fanno ancora grandissimo uso il centro e soprattutto il nord (visto che sei di Bergamo ricorda quante aziende delle tue zone e delle regioni limitrofe sono venute a sversare rifiuti di ogni tipo nella mia terra). Con immutata stima.

  61. …dimenticavo. La scena della macchina ricoperta degli articoli del negozio e minacce velate nel caso avesso “osato” parcheggiare nuovamente lì, l’ho vissuta anche io.. in un posto in cui era assolutamente lecito il mio parcheggio. Ho cercato i vigili per protestare, ma ovviamente non ne ho trovato uno….a Portici (la citta dove ho vissuto) fra l’altro, c’erano all’epoca più di 100.000 abitanti su 4 kmq, neanche un semaforo negli anni 80 (non scherzo) e un pronto soccorso carente che per decine di anni é rimasto addirittura chiuso. Sembrano racconti di fantascienza, per chi queste cose non le ha vissute realmente…

  62. a me la cosa che spaventa non é napoli… ma il fatto che la cosa piano piano si sta espandendo in tutt’italia… lentamente ma inesorabilmente.
    Un tumore aggressivo.

  63. Sono un napoletano che se ne e’ scappato in Canada.Mi e’ molto piaciuto questo post.Vero,ben scritto, senza bende sugli occhi. E’ vero: Napoli non e’ solo il lungomare maanche e soprattutto i suoi vicoli fetenti,la sua gente arrogante,chiassosa,irrispettosa. A volta ci travestivamo da popolo aperto e tollerante :non piu’.L’anima e’ quella che hai descritto.

  64. Sono napoletano anche io…sono scappato nel 1999 a 32 anni dopo una vita a lottare contro piccole prevaricazioni quotidiane e un’aria di rassegnazione quasi compiaciuta di fronte ai problemi. Tante le domande: “C’é la camorra?” “non si rispettano i semafori?” “ci sono i parcheggiatori abusivi che ti rigano la portiera se non paghi?” “C’é la spazzatura in strada?” e via dicendo… Un’unica risposta: “e c’aggià  fa?”. Da quando ero piccolo sono stato educato dai miei genitori (siciliani) a non gridare, a non buttare le carte per strada (nonostante fosse quasi impossibile trovare un cestino quando ero adolescente, a non deridere gli altri, a rispettare il prossimo e via dicendo… a Napoli ero un alieno. Poi spesso oggi mi sento dire: “Si ma la gente del sud é più calda e ti dà  il cuore…”. Mi spiace, ma io preferisco il freddo Nord.

    giorgio

  65. Se fossero in tanti a parlare di Napoli come stai facendo tu, e se il messaggio passasse anche in TV alla massa di crebroipnotizzati dal piccolo schermo, forse le autorità  farebbero qualcosa in più per Napoli e i napoletani.
    Solo un deficiente leggendo questo pezzo può venire a dirti che li disprezzi, io fossi in te non mi preoccuperei Daniele.
    Anzi, io attendo con ansia anche il tuo video

  66. Mi sembra il solito discorso del dito e della luna. Come dire che se si descrive una realtà  simile la colpa é del giornalista che ritrae ciò che vede e non di chi permette tutto questo, nasconde la realtà  sotto il tappeto, o peggio ancora ne spaccia una ‘artefatta’ e di cui si assume grandi meriti…

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