L’Italia detiene il record europeo di evasione fiscale. Lo rileva una ricerca condotta e pubblicata sul sito contribuenti.it, secondo la quale il 48% del reddito imponibile non viene dichiarato al fisco italiano. Significa che ogni 100 euro guadagnati, 48 vengono messi in tasca in nero.
L’indagine, condotta su un campione di 1.495 cittadini rileva che il 44% di chi non paga le tasse lo fa per insoddisfazione verso i servizi pubblici statali, o per scarsa cultura della legalità . Il 36% evita di pagare le tasse per la complessità delle norme, mentre il rimanente 20% fa il furbo contando sulla scarsità dei controlli.
Dall’indagine emerge che i principali evasori sono nell’ordine: industriali 32%, bancari e società assicurative 28%, commercianti 12%, artigiani 11%, professionisti 9%, lavoratori dipendenti 8%.
A livello territoriale il 34,5% degli evasori risiede nelle regioni del sud Italia, il 26,5% nel nord ovest, il 20,1% nel centro Italia, e soltanto il rimanente 18,9% nel nord est.
Nulla di nuovo sotto il sole. Che gli italiani pensino prima ai propri interessi é risaputo. Trovo tuttavia triste constatare che in Italia, barare, conviene sempre.
wallpapers…
[…]Italiani campioni europei di evasione fiscale | Il blog di Daniele Martinelli[…]…
Ho letto il tuo blog ed é davvero interessante specie per uno come me, appartenente alla tanto vituperata categoria degli impiegati pubblici e, tra questi, a quella dei peggiori… quelli che si preoccupano di assicurare il gettito erariale: ebbene sì, sono un gabelliere! Lo ammetto. Ho giurato fedeltà assoluta alla Repubblica, cerco di vivere onestamente con il mio stipendio (che non é certo poco… vista la povertà che attualmente gira per l’Italia e considerando il fatto che dei padri di famiglia dipendenti della FIAT si vedono spodestati del loro posto di lavoro perché la FIAT, che pubblicizza tanto il proprio “made in Italy”, ha in realtà trasferito la maggior parte delle proprie linee di produzione all’estrero), cerco di fare (lo ammetto… con un certo successo) onestamente e puntigliosamente il mio lavoro stanando gli evasori e tentando (per quanto mi é possibile) di assicurare all’erario qualche risorsa in più…
… a fronte di questo cosa accade? Vengo considerato (in quanto dipendente pubblico) un povero cretino (a proposito… ho due lauree, un master ed un’abilitazione professionale! Ergo… tanto idiota non sono!), un parassita da gasare con il Baygon, la causa principale del disavanzo pubblico, un perdigiorno… a fronte di questo, per facilitarmi meglio nel mio lavoro, lo Stato verso il quale ho giurato fedeltà non “mi” fornisce (dovrei dire non “ci” fornisce…. visto che lo stesso possono dire tutti i miei colleghi) non tanto le penne (tanto, secondo alcuni siamo un branco di semianalfabeti) ma nemmeno la carta per poter scrivere (tanto… con il poco che facciamo, a cosa ci servirebbe?), per non parlare di testi normativi (codici, pubblicazioni) o banche dati giuridiche (indispensabili in sede di attività di accertamento… la banca dati di cui dispongo me la sono comprata di tasca mia e sempre di tasca mia ne pago gli aggiornamenti annuali)…
Vogliono instaurare la meritocrazia nel pubblico impiego? E’ una follia… in questo ambiente gli unici che “meritano” – e che dunque verrebbero incentivati dal punto di vista econmico – sono i ruffiani e, nel nostro campo, quelli che creano meno problemi (e, per crearne pochi, basta solo lavorare poco…).
Quando sono in verifica fiscale ho sovente la sensazione che chi ho davanti mi dileggi… persone che guadagnano in un giorno quanto guadagno io in sei mesi (e fin qui nulla di male, a patto che i guadagni siano leciti) cercando di farsi passare per semi indigenti!
Ho onestamente ormai schifo di tutto questo… ma… domanda… cosa dovrei (dovremmo, noi tutti) fare? Arrenderci? Darla vinta a chi si gioca dell’onestà della gente, e del sistema Paese? Certo che no!
Il grosso problema é che in questo Paese chi evade l’erario non é visto come una m….. (uso i puntini di sospensione per non offendere la sensibilità degli altri lettori) ma come un “ganzo”. Ho vissuto un anno in Norvegia e ti posso assicurare che se qualcuno sa che il proprio vicino di casa é un evasore fiscale non esita un nanosecondo a segnalarlo alla locale autorità fiscale… qui da noi sarebbe fantascienza!!!
Ma questo é uno dei tanti aspetti che dobbiamo cambiare di noi stessi. Se vediamo un ladro per la strada non esitiamo (di solito) a chiamare i Carabinieri perché tentino di assicurarlo alla giustizia… ma, domanda, é meno ladro chi ruba per la strada o in casa o chi evade l’erario? Nel primo caso, il ladro produce danni solo ad una o ad un numero limitato di persone; nel secondo, invece, danneggia l’intero sistema Paese.
Scusate lo sfogo!
Marzia filippi é una pazza che scrive anche come Diciamolochiaro nel foro di Kataweb. àˆ una scema incolta che crede che in una conspirazione globale contro l’Italia. Anche ha una profonda invidia e complesso nel confronto della Spagna
[…] Italiani campioni di evasione fiscale [Siamo i numeri uno anche in questo!] […]
Capisco, grazie per la precisazione. Ma ancora mi rimane il dubbio principale: non é che le tasse così elevate sono ingiuste? E il fatto che in alcuni altri paesi siano addirittura più alte non é che ci permetta di uscire dal supermercato con i sacchetti più, quindi non avrebbe senso come considerazione.
@ Franz
La pressione fiscale non é un sistema che ti dice quanto paghi di tasse. Viene sempre fatto questo errore: l’italia ha una pressione fiscale (la sesta in europa) del 42,3% (dati del 2006) quindi noi paghiamo il 42,3% di tasse. La pressione fiscale viene calcolata con un rapporto tra entrate tributarie e PIL. Per far aumentare la pressione fiscale o si alzano le aliquote ( “si alzano le tasse”), o si creano nuovi tributi, oppure con la lotta all’evasione.
Se si dovesse fare una lotta all’evasione seria tu vedresti la pressione fiscale schizzare in alto. Se all’opposto il PIL crescesse un anno in maniera esorbitante si abbasserebbe la pressione fiscale, questo perché aumentando il divisore (a parità di dividendo)il quoziente sarebbe più basso!
Se tu guardi alla pressione 2007 e 2008 sarà più alta perché più alta é stata la lotta all’evasione, o l’effetto suscitato nei contribuenti, sul reddito personale non ci sono state grossi cambiamenti, sono cambiate le basi imponibili, più che aumentare le aliquote.
Il nuovo governo ha programmato dei livelli di pressione fiscale uguali a quello del governo precedente, e anche più alti. Visto che hanno già smantellato il sistema che stava per partire su sistemi anti evasione, e i contribuenti sanno che questo governo tollera l’evasione, dove troveranno i soldi per restare sulla pressione fiscale programmata? Riprendendo ciò che dicevo prima, mancando lotta all’evasione fiscale rimangono poche soluzioni: o aumenti le aliquote, o aumenti la base imponibile o metti nuove tasse.
Ah, visto che questo governo non mette le mani nelle tasche degli italiani, chiedetelo a chi, al rinnovo del contratto, si troverà con un inflazione programmata dell’1,7% contro una reale del quasi 4%!
Mah! Strano che tra i motivi per cui non vengono pagate le tasse non ci sia anche il fatto che vengono trovate ingiuste. Non sono un tecnico, ma se non erro il livello di pressione fiscale sul PIL in Italia é nettamente superiore alla media europea, e in termini singolari superiore a Germania, Francia e Spagna.
Scusa patty, non so se intendessi che studi economia, certo la proposta che hai fatto, dal punto di vista economico, é assurda. é a metà tra l’autarchia mussoliniana e una economia preistorica fondata sul baratto. Oltre al fatto che tornare alla Lira sarebbe un suicidio.
sta storia dei politici comincia anche a darmi un po’ noia, é facile dare sempre e solo la colpa a loro e sembra che tutti dal primo all’ultimo siano ladri, corrotti faccendieri ecc.; nessuno dice che non ve ne siano ma fare il solito calderone non mi va bene.se pensi che siano tutte delle persone dis-onorevoli ti consiglio di andare a trovare qualche assessore, consigliere comunale, qualche sindaco specialmente dei comuni medio piccoli, ti posso assicurare che la storia é diversa
a puccettina e F:G: e Acqua Calda…
a puccettina…ho scritto un commento evidentemente non lo hai letto. il mio é frutto di ricerche e di nozioni economiche vista la mia materia.
ad altri invece voglio dire che internet é l’unica fonte veritiera se la sai riconoscere di informazioni che spesso neanche i libri di economia ti forniscono perché la rete si aggiorna…
per quanto riguarda l’indifferenza dei nuovi arrivati sul blog…credo che nessuno sia obbligato a rispondere se non lo vuole. se così fosse dovrebbe rispondere a tutti i commenti…é una parola…
Nel paese dei balocchi guidato dal re degli evasori non ci si può aspettare nulla di diverso… comunque non temere, il disavanzo dovuto all’evasione viene recuperato con i vari giri di vite previsti in fatto di sanzioni e multe a noi contribuenti, la scusa della sicurezza é sempre buona!!!!
Governo di pagliacci, buffoni e bugiardi… per un popolo di stupidi!!!
Oopppsss, Cosimo, hai proprio ragione… Si vede che stavo sognando… 😀
Pensa che nel mio delirio immaginavo cose tipo: incassati i 98 miliardi dalle concessionarie delle slot machines; non pagata la plurimilionaria multa europea per Rete4, in quanto essa lascia le frequenze occupate abusivamente da quel dì; dimezzati i parlamentari (che, ma forse vagheggio ancora, mi sembrava fosse nel programma di testa d’asfalto); obbligo di bilancio (e relativa tassazione) per i sindacati (una botta di qua, una botta di là ); “La casta” e “La deriva” di Rizzo & Stella come la Bibbia, per eliminare sprechi tipo le scodellatrici, assunte perché le bidelle “non possono” (legge 3 maggio 1999, n.124) dare da mangiare ai bambini delle materne e che costano, a un Comune di media grandezza, con 2000 scolaretti, qualcosa come 300.000 euro l’anno.
E via così, la Chiesa che paga anche qualcos’altro oltre alle cause milionarie per i preti pedofili, il divieto di doppio lavoro per i parlamentari avvocati, ingegneri, commercialisti e quant’altro…
Scusate, lo so che sono malata 😀
bravo cosimo. un paese marcio mafioso idiota non può certo fare cose serie e intelligenti… e infatti la cosa migliore é andare via… ciao
grazie stefano
ho capito. l’articolo postato da markfer era molto “tecnico” ma sei stato chiarissimo
in questi giorni purtroppo non posso chiedere aiuto in famiglia per vari e importanti motivi. c’é qualcosa di più urgente e più grave che assorbe tutte le forze dei miei genitori.
non ho neanche tanta voglia di vedere gli amici e vi ho eletto mia famiglia adottiva per questo periodo (che mi auguro passi presto)
scusatemi se rompo con troppe domande purtroppo sono curiosa e voglio apprendere (in questo ha ragione igor, sono curiosa come una scimmia internettiana)
mi scuso anche con daniele con questo fuori programma e se non mi cancella il post gliene sono grata
vi saluto tutti anche quel tipo che mi consiglia di studiare, rassicurandolo che lo faccio ed anche con profitto
Cara Pucettina,
cercherò di riassumere quell’articolo in maniera molto breve: per il giornalista c’é un piano che vuole fare fuori l’Italia dall’unione monetaria (cioé dall’euro, da una politica monetaria comune, dal sistema della libera circolazione dei capitali). Le nazioni che hanno minori debiti pubblici vorrebbero scaricarci e coniare un nuovo euro, questo perché l’Italia distribuisce il suo debito a tutta l’europa. Sarebbe come dire che un padre e una madre abbandonano i figli perché questi scaricano i loro debiti su tutta la famiglia che quindi ne deve pagare i costi (forse non é un esempio fortunatissimo).
La regia di questa operazione sarebbe dei poteri forti (qui si intendono banche e società di rating) e di quei peasi con uno stato dei conti pubblici migliore del nostro.
Si fa intendere come l’Euro ci abbia, dal punto di vista macroeconomico, causato molti danni e che se avessimo avuto la Lira ciò non sarebbe successo. Ovviamente colpevole di ciò sarebbe stato anche Prodi, il quale era presidente della commissione europea e si sarebbe candidato di lì a 20 giorni alla presidenza del consiglio.
Quell’articolo a mio avviso contiene diverse baggianate, ma questa é una mia opinione. Innanzitutto, il nostro debito é in grossa parte contratto con l’estero, con una moneta debole come la Lira avremmo pagato maggiori interessi. Per capire ciò basta vedere come il nostro debito sia passato da 90% sul prodotto interno lordo del 1990 al 100 e qualcosa in soli 3 anni, in quegli anni la Lira fu vittima di speculazioni fortissime e il suo valore andò…alle stalle. Pensiamo anche al prezzo del petrolio, se lo avessimo dovuto acquistare in Lire oggi sarebbe stato ancora più caro per noi. C’é chi dice che il cambio Lira/Euro fu fissato troppo alto, questo avrebbe sfavorito le esportazioni italiane (perché prima avendo una moneta debole i nostri prodotti “costavano” meno). Qui non so chi abbia ragione. So solo che non si può imputare a una moneta il raddoppio intrinseco del costo della vita, come é stato fatto con l’Euro; sono semplicemente le persone che hanno deciso di aumentare, di “arrotondare” o di fregare (più propriamente) il prossimo facendo 1 euro= mille lire.
Spero di esserti stato d’aiuto. Ovviamente dovresti porre sotto giudizio anche il mio contributo
@ quell’idiota che continua a postare con nick diversi
Dato che sei così ferrato nell’uso della lingua italiana, conosci il significato della parola “coerenza”?
@ Caterina
Scaricare affitto, bollette e spese varie e necessarie?
E come farà il “governo” a sostituire tali entrate?
Facendo pagare l’ICI alla Chiesa? Incassando l’8×1000 non firmato? Riducendo l’evasione? Ma per chi hai preso l’italia? per una Nazione seria? 🙂
Saluti
@ Puccettina
Se davvero desideri capire…PRESTO CAPIRAI.
NON E’ VERO che in internet si sparano solo cazzate.
NON credere MAI a nessuno.So che é brutto da dire ma essere plagiati e strumentalizzati é FACILISSIMO(specie alla tua età ).
SEGUI SEMPRE E SOLO IL TUO CUORE E IL TUO SESTO SENSO.
NON scoraggiarti quando CAPIRAI realtà AGGHIACCIANTI.
Dovrai digerirle ed assimilarle.
Possibilmente cerca di “lavorare” sempre per l’AMORE della VERITA’ e della GIUSTIZIA.
TI accorgerai di quanto il tuo miglior amico possa essere (o diventare) in realtà il tuo PEGGIOR NEMICO.
Io lo chiamo GIOCO DI SPECCHI (e sono taaaanti gli specchi)
Buona fortuna e NON dare ascolto al “personaggio” che ti ha liquidata con sufficienza ed arroganza.Anche TU,in quanto essere umano,sei MERAVIGLIOSO\A.Ciao
@ Roberto g.
Claro che sì!!!
@ puccettina
Cara Cosetta o come ti chiami, se vuoi davvero apprendere leggi i libri e non perdere tempo su internet dove sparano solo caxxate:
Cosa vuoi imparare da quattro cialtroni ignoranti che sanno fare solo copia e incolla?
Vai a scuola o giù di lì? Ed allora studia
Ci risentiamo tra un paio d’anni
Gentile “Puccettina”…
Ho notato, anche io e non solo in questo caso, che certe volte non vi é un vero scambio di opinioni, ma una sorta di “monologo di gruppo” dove ognuno dice la sua senza tenere in considerazione ciò che pensa l’altro…
Ma se ci pensi bene, tutta la nostra società é così, internet non fa differenza.
Chiedo scusa per l’off-topic ai padroni di casa, e ora riprendiamo con l’argomento proposto:
Ribadisco che le istituzioni conoscono bene i meccanismi dell’evasione e anche chi evade, dopotutto non c’é bisogno di essere finanzieri per capire che nonostante siamo in una fase di crisi economica, c’é gente (imprenditori, ovvio) che fanno una vita da nababbi nonostante paghino meno tasse di noi dipendenti.
Basterebbe in Italia avere la volontà politica di andare a controllare i libri contabili di chi dichiara 15.000 euro possedendo 3 case e 2 SUV…ad esempio.
Oppure cercare di capire come mai alcune aziende sono talmente floride da ampliarsi in continuazione magari anche sottopagando i dipendenti…
Oppure andare a vedere come mai in Italia é possibile che un gruppo di industriali formino società fittizie per intestare lì proprietà acquistate con proventi da “nero”.
Oppure andare a controllare proprio quegli industriali che risultano nullatenenti, spulciando a fondo e trovare a chi vengono intestati beni e soldi…
No, non lavoro nella G.D.F. , ma state sicuri che anche loro…sanno.
Ma…..
amici scusate se ve lo dico ma mi sento invisibile il mio commento nn é stato raccolto da nessuno
era una semplice richiesta di aiuto da parte di chi deve ancora crescere ma ha voglia di apprendere
mi sembra che i vs siano solo autoreferenzialismi e si snobbino completamente quelli che nn partecipano al convivio apportando pensieri,che vengono estrapolati da giornali di finanza
mi sento delusa xké sono parte del popolo che grazie alla libera informazione dovrebbe apprendere, ma per voi, sono solo una povera mocciosetta che, ripeto, potrebbe tranquillamente far parte dei magnifici 4 nel ruolo della donna invisibile
grazie lo stesso
a propaganda…dobbiamo creare un nuovo movimento unico che raccolga un pò tutti quelli che si sentono fottuti dal governo indipendentemente dal partito politico.
un movimento che all’occorrenza attacchi per una nuova resistenza contro il potere politico
@ propaganda
“.. e loro VARANO NUOVE LEGGI DI CONTROLLO INVASIVO PER IL POPOLO …”
Il “Patriot Act”, un imponente impianto legislativo comprendente quasi 200 tra sezioni e sottosezioni viene redatto e poi fatto approvare dal Congresso a meno di un mese dal crollo delle Torri Gemelle.
Ergo: l’avevano già pronto nel cassetto.
Ciao Daniele,
effettivamente non ce niente di sorprendente, purtroppo.
Questo é un problema soprattutto di mentalità .
Certamente quello che ha fatto al politica negli ultimi 15 anni, ha favorito l’evasione.
Inoltre ad alimentare questa mentalità del furbetto sta contribuendo ulteriormente questo governo con il LODO bastardo…. E’ tutto un si salvi che può e pensare ognuno a propri cazzo di interessi personali.
Coraggio! W gli uomini ONESTI.
Ciao!
Luca
ciao a tutti
a questo post nn so fare commenti vuoi xké ancora nn pago tasse (per lo meno io in prima persona) vuoi xké l’argomento economia é molto difficile
l’articolo riproposto da markfer per me é arabo e mi farebbe piacere capirci qualcosa se qualcuno di buona volontà mi vuol riassumere in parole semplici quello che dice sarei felice di imparare – lo scotto che si paga ad essere ancora minorenni-
lo so che faccio la figura della sprovveduta, in questo campo lo sono davvero ….ma ho tanta volontà di apprendere
un saluto a tutti ciao daniele
carlotta
@ Ale
Ottima e veritiera analisi.Altro “trucchetto”che usano da millenni é quello del PROBLEMA\REAZIONE\SOLUZIONE.Creano LORO il problema,aspettano la reazione della gente,offrono la SOLUZIONE.ESEMPIO 1:si auto attaccano le torri gemelle dicendo che é stato bin laden,la gente IMPAURITA chiede più SICUREZZA,e loro VARANO NUOVE LEGGI DI CONTROLLO INVASIVO PER IL POPOLO(che perde LIBERTA’ ogni giorno di più).
ESEMPIO 2:CI BOMBARDANO di notizie su quanto i ROM siano CRIMINALI,la gente IMPAURITA domanda sicurezza ed ecco come per MAGIA la proposta di SCHEDATURA tramite impronte digitali x tutti!!!
SENZA questo “giochetto” col CAZZO che gli americani avrebbero accettato sto CONTROLLO da GRANDE FRATELLO.
ORMAI é chiaro che PUNTANO TUTTO sulla PAURA.Più studieremo e meno ci FREGHERANNO.PAURA,SENSO DI COLPA e AGGRESSIVITA’ sono 3 sentimenti che CI ARRECANO un DANNO inimmaginabile.Per quello quando sento commenti del tipo:tanto siamo italiani,tanto non cambia niente,tanto siamo ignoranti,tanto siamo mafiosi,tanto ce lo meritiamo ecc ecc…mi sento MALE.VI GARANTISCO CHE QUESTO MODO DI VEDERE E DI VEDERCI CI DANNEGGIA TANTISSIMO.FARSI “IL SANGUE GUASTO” NON E’ SOLO UN MODO DI DIRE…………
smettiamola di dividerci: nord contro sud, est contro ovest, berlusconiani contro antiberlusconiani, dipietristi contro antidipietristi, italiani contro stranieri ecc ecc QUESTO é ESATTAMENTE CIò CHE I VERI MANOVRATORI, I POTERI FORTI, VOGLIONO!!! PERCHé MENTRE NOI CI DIVIDIAMO LORO CI FOTTONO TUTTI, SIA CHE SIAMO DEL NORD CHE DEL SUD, SIA CHE ODIAMO O AMIAMO BERLUSCONI ECC
UNIAMOCI E TROVIAMO UNA STRATEGIA COMUNE PER COMBATTERLI: INUTILE DIRE CHE A QUEL PUNTO IL SISTEMA MOSTRERà IL SUO VERO VOLTO E CI MANDERà POLIZIA ED ESERCITO (VISTO CHE ORMAI STA NELLE STRADE) CONTRO, MA SE SIAMO UNITI VINCEREMO
DIVIDE ET IMPERA, dicevano i latini: il bello é che questo principio va avanti da secoli(basta leggere un qualsiasi libro di storia) e funziona sempre! perché é facilissimo dividere gli uomini, difficilissimo unirli
UNIAMOCI E COMBATTIAMOLI, PER IL BENE NOSTRO E DEI NOSTRI FIGLI
smettiamola di dividerci: nord contro sud, est contro ovest, berlusconiani contro antiberlusconiani, dipietristi contro antidipietristi, italiani contro stranieri ecc ecc
Alcuni credono che le tasse,solo perché si chiamano così,DEBBANO essere pagate.Il canone rai é una tassa…vi sembra GIUSTO pagarla?Le accise sulla benzina vecchie come il cucco vi sembra GIUSTO pagarle?La verità é che qui in Italia i POVERI CRISTI pagano tasse GONFIATE,i grassi industriali o i valentini rossi EVADONO MILIARDI e,se li beccano,gli fanno pure LO SCONTO!!!!!!Stanno chiudendo una miriade di piccole imprese PERCHE’ é da anni che vengono TAGLIEGGIATE dallo stato che,a sua volta,é TAGLIEGGIATO dalle BANCHE.Voglio proprio vedere le COOP o le grandi distribuzioni SE e QUANTO pagano di tasse.Tanto alla fine,come dice Eva,le NOSTRE TASSE NON vanno di certo agli ITALIANI.
@ paolo papillo:
ovviamente hai ragione. A volte per risparmiare qualcosa non mi faccio fare la fattura.
La soluzione é, come già accade in svariati altri Paesi, poter scaricare tutto, dalla tinteggiatura di casa (mai vista una fattura di un imbianchino) ai 1250 euro che mi é costata una valvola dell’auto, che io faccia la rappresentante, l’impiegata o la negoziante. Scaricare l’affitto, le bollette, tutti i soldi che devi tirare fuori perché non ne puoi fare a meno, in modo che venga tassato quello che ti rimane effettivamente in tasca, anziché il lordo che prendi, che molte volte é già speso prima ancora di averlo in mano.
Chissà , chissà , chissà …chi ci dà il buon esempio, ancora una volta?
Forse uno piccolo e psicopatico, trapiantato di capelli, che si é depenalizzato il falso il bilancio e promosso innumerevoli condoni fiscali, di cui ovviamente ha giurato che non avrebbe approfittato – salvo poi, invece, ovviamente, farseli tombali?
Ah ah ah, che ridere.
Caro markfer non ti pare che se l’articolo riportato da “marzia filippi†fosse stato effettivamente pubblicato il 19 agosto 2008 ci sarebbero alcune incongruità ?
Scusate
Il bello di internet é riuscire ad andare alla fonte delle notizie…ma anche delle cavolate. Caro markfer non ti pare che se l’articolo riportato da “marzia filippi” sia stato effettivamente pubblicato il 19 agosto 2008 ci siano alcune incongruità ? Di date per esempio: Prodi non é più al governo é non più presidente della commissione europea, Fazio non é più governatore d’Italia da dicembre 2005 ecc.
Chissà mai chi avrà scritto questo articolo…oh, eccolo
qui Il giornalista é Maurizio Blondet é scrive l’articolo il 19/03/2006 su La Padania. Per carità non voglio dire che solo perché ha scritto su La Padania, a 20 giorni dalle elezioni del 2006, un articolo contro Prodi, ciò vuol dire che vi siano scritte delle baggianate…certo vien da riflettere. Vorrei segnalarvi come il Belgio (che viene citato) avesse un debito pubblico del 127% sul Pil nel 1995, l’Italia del 120. Nel 2001 loro erano già a 106 e noi a 108, dal 2001 il Belgio continua a scendere e arriva nel 2006 a 88,2 e noi a 106,5. Nel 2007 Belgio a 84,2 e noi a 104. Questo dimostra che anche nonostante la crisi economica (che lo stesso Belgio ha patito) si poteva fare qualcosa per ridurre il proprio debito pubblico,invece di aggrapparsi sempre alla questione dei poteri forti. Essi esistono, però dico basta all’uso di questo topos come giustificazione delle proprie inettitudini! I dati li trovate su eurostat a questo link .
Caro Daniele,
da piccolo imprenditore del centro Italia, che ha sempre pagato quanto dovuto (e anche di piu’), approfitto del tuo spazio per ringraziare pubblicamente tutti coloro che evadendo le proprie tasse mi permettono ogni anno di pagarle anche per loro.
Un sentito grazie, davvero.
Gentile Martinelli, Lei ha sollevato un tema scottante davvero, peccato faccia parte della serie…tutti sanno, anche “chi dovrebbe controllare”, ma nessuno si muove…e qui c’é di che riflettere molto.
Alcuni industriali, e lo sappiamo tutti, contano molto su amicizie “mirate”, amicizie che fanno comodo nel caso di eventuali spulciamenti fiscali.
Internet é pieno zeppo di siti istituzionali con mappe dell’evasione, divise per categorie, QUINDI LORO SANNO!
Ma a noi poveracci dipendenti ci tocca pagare come al solito anche per il datore di lavoro….
Martinelli, pensa se in Italia ci fosse una legge dove un dipendente che sputtana fiscalmente il datore di lavoro, venisse poi tutelato, anzi premiato.
Pensa, Martinelli, a tutti gli impiegati che conoscono i sistemi d’evasione del proprio datore di lavoro. Pensa se parlassero dietro tutela, guarda che in una settimana si risanerebbe il debito pubblico.
Ma idipendenti non lo fanno per apura di ritorsioni, o paura di essere poi licenziati, come il ferroviere che ha parlato di carenze sulla sicurezza di alcuni treni…
Nel frattempo continuiamo a pagare anche per i datori di lavoro, poverini, che girano col macchinone pagato da noi dipendenti….
Se venissimo tutelati, sputtaneremmo i datori di lavoro. Ma senza tutele chi ci perderebbe saremmo solo noi.
Pensate alle migliaia di dipendenti che operano negli uffici commerciali che sanno tutto, pensate ai preposti ai controlli che sanno tutto, pensate alle istituzioni che hanno il compito di vigilare, che sanno tutto….
Cominciamo a muoverci?
Nel frattempo, verranno frustati i soliti “evasori” da scontrino non emesso, o da doppio lavoretto per arrotondare…
Ma i miliardi di euro continueranno ad assere evasi, dal mio, dal tuo, dal vostro beneamato datore di lavoro che poi fa l’offerta alla Chiesa ottenendo il Perdono anche dall’Alto dei Cieli.
Un link utile:
http://www.evasori.info
a markfer… un altro sistema ci sarebbe…ritirare tutti i soldi dalle banche e chiudere i conti. col contante acquistare oro o metalli preziosi oltre che terreni. cacciare tutti i politici e farci risarcire dei danni che ci hanno cagionato oltre che a espropriarli di tutti i beni come si é fatto coi savoia…uscire dall’euro e ritornare alla lira. chiudere tutte le frontiere e farcela da soli con energie rinnovabili e produzione propria e basta.
ognuno lavora per se e il superfluo lo vende al vicino di casa per sopravvivere.
una politica diversa… accentrare a livello statale i servizi primari…acqua, sanità , scuola, industrie e produrre solo per le ns necessità …ogni nazione facesse così e solo così ci libereremo dei succhia sangue a tradimento…
si può fare se ci si mette di impegno…
nessuno però sa che le maggiori entrate fiscali sono derivate dall’iva imposta indiretta che colpisce tutti i beni di consumo e che grava sopratutto sul consumatore finale.
quindi o lavori o non lavori le imposte le paghi sempre.
anzi…é proprio il consumatore colui che le paga di più e dal quale non può evadere.
poi vi sono i dipendenti statali e pensionati ai quali le imposte e tasse vengono detratte alla fonte e per i quali non possono evadere sul loro stipendio e pensione.
chi evade di più sono proprio i dipendenti che amministrano la cosa pubblica…governanti, parlamentari,ecc. perché pagano le imposte solo sullo stipendio base…vedi reporter della gabanelli sugli stipendi dei deputati.
alla fine chi evade di più sono proprio i disonorevoli e a pigliarla in quel posto siamo sempre e solo noi popolino finale…
firmato…nozione di economia
Non si può che dare ragione a Eva.
Circa 70 miliardi di euro l’anno, vanno
a finire nelle tasche di questi USURAI
legalizzati.
é giusto pagare le tasse perché e una cosa k aiuta la gestione della collettività ,ma appunto si pensa sempre nel proprio piccolo come nell intervista k avevi fatto in cui un ragazzo ti diceva “l’importante e che sto bene io poi del resto non m’interessa”ma dalle azioni piccole vengono fuori quelle grandi,però penso anche che lo stato scoraggi 1 per i controlli 2 perché già lo stato deruba i cittadini figurarsi se una persona e anche involgiata a pagare e dichiarare tutto ti fai due conti non ti conviene!
Chi paga le tasse paga anche quelle che vengono evase. Dunque, i veri ladri sono quelli che se ne fregano dello Stato, non 4 immigrati disperati che ti scippano o ti rubano in villa. Non vedo però la stessa indignazione fra la gente, il che mi fa riflettere sul livello medio di intelletto di questo paese.
E’ pur vero, però, che questo é anche dovuto al risentimento verso uno Stato macchinoso, che nel migliore dei casi non dice come quelle tasse vengono utilizzate (e nel peggiore le spreca). Se tutti sapessero AL CENTESIMO come quei soldi vengono impegnati, beh il discorso cambierebbe. Anche facilitare il pagamento sarebbe una mossa saggia.
E poi, i controlli. A tappeto. E le leggi. Vere, dure, sicure. Pugno fermo contro l’evasione. Cosa ci ritroviamo invece? Uno Stato lassista, permissivo, passivo. Quando non connivente. Cittadini che se ne strafregano dello Stato perché in Italia l’individualismo l’ha sempre fatta da padrone (guardacaso però facendo sempre più appello ipocritamente alla Patria, e sempre più e solo per i propri interessi).
In Italia, é vero, la cultura della legalità rasenta lo 0. Perciò io credo che l’evasione delle tasse, la mafia, e tutti quei fenomeni “umani” che sono lo specchio di un non riconoscimento dello Stato come tale, si supereranno solo quando la legalità converrà più dell’illegalità .
E cioé mai.
Piano dei poteri forti per cacciare l’Italia dall’UE – Parte I
19 agosto 2008 alle 00:32 — Autore: marzia filippi
Per adesso é toccato agli eurodeputati della Lega. Ma é solo il primo passo: in Europa, c’é un piano dei poteri forti per cacciare l’Italia.
Il primo a parlarne é stato Joachim Fels, economista della Morgan Stanley. In un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung rilasciata l’8 agosto scorso: proprio il giorno in cui l’agenzia di rating Standard & Poor’s aveva decretato il passaggio dell’economia italiana da “stabile†a “negativaâ€, preludio al declassamento del nostro debito pubblico. In altri tempi, questo fatto avrebbe costretto il Tesoro ad aumentare gli interessi dei nostri Bot, aggravando il nostro deficit; ma poiché siamo nell’euro, i nostri tassi sono quelli europei. Bassi.
Per questo, Fels disse al giornale tedesco: «Ritengo improbabile che l’Italia esca del sistema monetario europeo di sua volontà . àˆ più probabile che un giorno i paesi che vogliono la stabilità [dell’euro] diranno: noi introduciamo una nuova moneta forte, che chiamiamo Neuro (!). E così gli italiani, e gli altri che diluiscono la qualità e stabilità dell’euro, saranno lasciati fuori».
Pochi giorni dopo (il 13 agosto) l’Economist, che é l’organo ufficioso della City di Londra, chiedeva le dimissioni di Fazio da Bankitalia: segnale d’inizio della lotta che é finita come sappiamo.
Come disse allora Tremonti, era la preparazione allo stesso scenario “del Britanniaâ€. Ricordate? Nel 1992 il Britannia, il panfilo… …della regina d’Inghilterra, comparve al largo di Civitavecchia: era pieno di banchieri inglesi, che imbarcarono una quantità di banchieri ed esponenti di poteri forti italiani. C’era anche Mario Draghi, allora funzionario del Tesoro: che tacque di quell’incontro per ammettere solo due anni dopo, interrogato da una commissione parlamentare, che sul Britannia c’era anche lui.
I banchieri inglesi erano venuti a “fare la spesaâ€, ossia a comprarsi i gioielli dell’industria pubblica italiana; e per rendere economica la spesa, anche allora Standard & Poor’s declassò il debito italiano; nello stesso periodo, George Soros lanciò il suo famoso attacco contro la lira che portò alla svalutazione della nostra moneta. E in lire svalutate lorsignori comprarono i gioielli dell’Iri.
Insomma: una strategia concertata. Ora si sta ripetendo lo stesso scenario. Ci si chiederà : che cosa ci vogliono prendere ancora, i banchieri della City e del Bilderberg Club? Facile risposta, viste le sventure di Fiorani e Consorte: vogliono mettere le mani sul risparmio delle famiglie italiane, valutato a 140 miliardi di euro, gestiti dalle banche italiane rifilandoci obbligazioni Parmalat e bond argentini. Ma può essere peggio, se a gestire il risparmio nostro sono quelli del Britannia.
Vediamo la strategia. Bernard Connolly, il capo-economista della AIG (il più grosso gruppo assicurativo mondiale) scrive su Wall Street Italia un articolo significativo: “L’Italia può uscire dall’euro?â€. E traccia un parallelo fra noi e l’Argentina.
Dice Connolly: come l’Argentina agganciò la sua moneta al dollaro – moneta troppo forte per la sua fragile economia – così l’Italia si é voluta agganciare all’euro per darsi una disciplina di spesa.
Ma così, l’Italia si é privata delle sue armi tradizionali per salvarsi: svalutazioni ricorrenti per rendere le sue merci a buon mercato nel mondo, e la riduzione del debito pubblico attraverso l’inflazione. Ormai, la sola strada che resta agli italiani per mettere ordine nei conti pubblici é “tagliare i salariâ€, e attuare una politica deflazionista dura.
Sicché l’Italia ha davanti la prospettiva di “un orribile martirioâ€, aggiunge Connolly: dovrà andare in recessione, e lo Stato dovrà chiedere al popolo italiano «di sopportare l’insopportabile». Ma a causa della recessione provocata dalla moneta forte, l’introito fiscale diminuirà , e così crescerà “orrendamente†il debito pubblico, che é già al 105 per cento del Pil. Perché in realtà l’Italia dovrebbe svalutare del 20 per cento, e non può, poiché é nell’euro.
Piano dei poteri forti per cacciare l’Italia dall’UE – Parte II
19 agosto 2008 alle 00:44 — Autore: marziafilippi
Subito dopo Martin Wolf, direttore del Financial Times nonché membro del Bilderberg (la società segreta dei miliardari delle due sponde dell’Atlantico) rilanciava lo “scenario Argentina†per il nostro Paese. E diceva: se vuol restare nell’euro, l’Italia deve darsi «un governo tecnocratico con largo appoggio popolare» (sic) che tagli i salari all’osso: il programma che da quel momento viene adottato da Montezemolo.
Ma Connolly diceva un’altra cosa: l’Italia deve uscire dall’euro, diciamo così, per il suo bene. La stessa cosa ha detto recentemente la Lega. Ci converrebbe infatti, salvo un piccolo particolare: i nostri debiti sono in euro, e con un ritorno alla lira svalutata, dovremmo continuare a pagare gli interessi in euro.
Ci siamo indebitati in euro, si noti, senza necessità : perché i risparmiatori italiani hanno sempre acquistato i Bot italiani, e hanno i mezzi per farlo. Invece Ciampi, sia come governatore di Bankitalia sia come ministro e premier, ha emesso una quantità enorme di Bot che ha venduto sui mercati europei. La metà dei titoli che galleggiano sul mercato degli eurobond é costituito dai nostri Bot in moneta forte.
Ed é precisamente questo che ci rende fragili di fronte alle manovre. L’autunno scorso la Banca Centrale Europea ha intimato che non accetterà più buoni del Tesoro di Stati che non abbiano un rating superiore ad A-. L’intimazione apparentemente era mirata alla Grecia, che ha un rating A; anch’essa si prospetta uno scenario argentino. Ma la Grecia non ha tanto debito all’estero come noi. Il vero bersaglio era l’Italia: proprio allora la solita Standard & Poor’s ci aveva declassato i Bot ad AA- “negativoâ€, peggio del Portogallo (AA- “stabileâ€).
Che cosa vuol dire? Nel succo, vuol dire questo: che non ci permetteranno di abbandonare l’euro. Perché se l’Italia torna alla lira, può fare davvero come l’Argentina: ripudiare il suo debito in euro, dichiarare fallimento, e lasciare chi detiene i nostri eurobond con pacchi di carta straccia. Ma lorsignori stranieri, che hanno i nostri eurobond, non ce lo lasceranno fare.
Ecco il senso del progetto di Fels della Morgan Stanley: ci vogliono lasciare nell’euro, ma un euro indebolito, con Grecia e Portogallo. Mentre Germania, Francia, Olanda e Lussemburgo, Belgio e forse Spagna, si daranno una nuova moneta forte, il new-euro o “neuroâ€. Così, noi dovremo continuare a pagare gli interessi sul nostro debito in euro, senza riacquistare la nostra sovranità monetaria.
Può sembrare un progetto “neuroâ€, ossia da neurodeliri. Ma invece é concreto. Infatti, pochi giorni fa, é tornato a minacciarci il Financial Times. Sulle sue pagine Desmond Lachman – un socio della fondazione Usa American Enterprise, la stessa entità che ha spinto Bush nella guerra all’Iraq – dice: «L’Italia segue l’Argentina nella stessa via alla rovina».
E ripete i concetti già noti. Come l’Argentina si é agganciata al dollaro, così l’Italia all’euro: due monete troppo forti per loro. Siccome non hanno ridotto i salari per diventare più competitivi, entrambi i Paesi sono in recessione. Soffocata dalla moneta forte, l’Italia ha perso 15 punti di competitività rispetto alla Germania. Perde quote di mercato mondiale a rotta di collo.
Oggi l’Italia non può più avere una politica monetaria sovrana, e deve accettare i tassi d’interesse imposti dalla Banca Centrale Europea: e i tassi europei stanno salendo, aggravando il debito pubblico italiano. Sicché, prevede Lachman, le agenzie di rating declasseranno di nuovo il debito italiano. Oggi l’Italia essendo nell’euro, non é costretta a rialzare gli interessi come dovrebbe, perché comunque la Banca Centrale europea la salva, con i suoi tassi relativamente bassi e uguali per tutti i paesi-euro.
Di fatto, ciò significa che sono gli altri paesi ad accollarsi il costo-Italia, accettando Bot a tassi d’interesse più bassi di quelli che imporrebbero i mercati finanziari.
E qui, ecco un’altra analogia con l’Argentina. Anche l’Argentina continuò a confidare che il Fondo Monetario Internazionale avrebbe compensato per sempre la sua debolezza economica. «L’Italia farebbe un grave errore se rimandasse ancora le dolorose riforme di mercato e confidasse nell’indulgenza indefinita della Banca Centrale Europea».
Questa non é solo una minaccia. Visto che l’American Enterprise é in questo momento il più forte dei poteri forti in Usa, é un ordine. Che sarà eseguito.
Vogliono cacciarci dal club dell’Europa forte, ma tenerci incatenati all’euro, per impedirci di tornare padroni della nostra moneta. E poiché i poteri forti hanno sancito che a vincere deve essere Prodi, il problema sarà suo. Ma anche nostro, si capisce. Perché Prodi, il signor Goldman Sachs, eseguirà gli ordini ricevuti a nostre spese. Ci farà “sopportare l’insopportabileâ€, risucchiando i risparmi, tassando case e tagliando salari. Poi, potrà dire che, grazie ai “sacrifici†(nostri), «ha tenuto l’Italia nell’euro».
àˆ un luogo comune, ma chissà perché, non cessa di farmi incazzare.
Nei paesi Scandinavi la gente viene sfondata di tasse ed ha una quantità di servizi impressionante.
Qui in Italia, attacchiamoci a questo fottuto breve termine.
Mr.Tambourine.
http://ciclofrenia.wordpress.com
vado dal meccanico ,ammonare del costo della riparazione 400 e.quando faccio per pagare mi dice 80e di iva se vuoi la fattura.mi dice che tanto per lui é lo stesso visto che la sua iva la pago io…
premetto che ho un auto con 10 anni di età ,non posso permettermene una nuova,e mi serve perche abito in campagana e faccio turni di lavoro notturni.
morale perché se fossi stato un rappresentante avrei scaricato l’iva ed invece io operaio precario a 1200e al mese non scarico nulla se non il portafoglio.secondo voi che ho fatto?
Daniele,
in questo post non mi é piaciuto come hai scritto le percentuali di evasione. Sembra che al sud Italia si evada di più al nord Italia.
Al nord Italia si evade di più con un 45,4% contro il 34,5% del sud.
E poi quelli del nord che hanno le industrie e le imprese prendono in giro quelli del sud !
C’é un’altra fascia di persone che non paga le tasse: chi non se lo può permettere. Ma chi se ne frega, le tasse sono “una cosa bellissima” (sopratutto per me che sono un bamboccione).
Negli altri stati veniamo considerati con compassione o con disprezzo. Dannati politici
Buongiorno caro Daniele. Sono anche io alla presa con scelte di tasse. La questione é più ampia che pagarle o non pagarle. Fin’ora ho sempre pagato ogni tassa, forse più per paura che per civiltà . Ho una partita IVA, l’anno scoro ho pagato uno sproposito, soprattutto se proporzionato a quanto guadagno. Avevo provato a mettere via un po’ di soldi per mia figlia, e sono stata punita. Mi sono resa conto che per pagare meno tasse devo fare spese da detrarre e avere debiti. Per esempio se compro in banca un’assicurazione risparmierò, e se voglio ristrutturare casa, anche avendo i soldi, mi conviene fare un mutuo da scaricare.
Questo é un modo legalissimo di pagare meno tasse, ma mi disgusta, e lo farò, mio malgrado, perché risparmiare altrimenti e fare una vita morigerata non mi é permesso.
Siamo costretti a vivere una vita “legale” insensata, cntraria ad ogni bene condiviso, me ne sento umiliata.
Un abbraccio
emma
Sarebbe giusto pagare le tasse,ce lo insegnano fin da piccoli.Qello che invece da piccoli NON ci dicono é che una parte MOSTRUOSA delle nostre tasse NON viene assolutamente impiegata per i cittadini tramite servizi tipo scuole,sanità ,strade,tutela del patrimonio artistico ecc ecc…Infatti mi risulta che le NOSTRE tasse indovinate un pò dove vadano?……..A COPRIRE i BUCHI grossi come gran canyon generati dal SIGNORAGGIO BANCARIO.Oggi,paradossalmente,il “bravo” cittadino che paga le tasse fa esattamente il gioco dei CRAVATTARI legalizzati.PS:Se qualcuno dispone di informazioni diverse sarò lieta di prenderne atto.