Io ti presto 100, tu per sdebitarti mi dovrai restituire 105. E’ il meccanismo della creazione del debito l’origine della fortuna del capialismo, padre di un sistema ormai al collasso.
Le banche americane intrise di false scritture contabili che falliscono e che si fondono preannunciano scenari dagli esiti imprevedibili.
La Federal Reserve sta seriamente pensando di lasciar cadere le banconote sulle città  dagli elicotteri. Tutte le borse del mondo, a parte quelle cinesi e russe, chiudono con ribassi da brivido. Negli ultimi 2 giorni nelle borse europee sono andati in fumo 250 miliardi di euro.
Secondo le stime della Bce ci rimangono 1000 euro a testa. Significa che, calcolando la media dei depositi liquidi nelle banche in rapporto ai clienti, ogni correntista che ritira tutto il contante dal proprio conto corrente ne lascerà  altri 50 senza soldi.

Con un’inflazione reale che in Italia sta sfiorando il 20% tutto dipenderà  da come si comporta la gente. Secondo le ultime stime della Fao e’ salito a 923 milioni il numero delle persone affamate nel mondo, col peggior balzo in avanti della storia tra il 2005 e il 2007, quando l’aumento aveva riguardato “solo” 75 milioni di persone. Sono sempre di più gli italiani in fila alla Caritas per un pasto caldo. L’aumento dei prezzi dei beni al consumo non si arresta. Pane, pasta ed energia elettrica stanno diventando primizie per pochi.
Dalle masse povere e poverissime dipenderà  l’equilibrio e l’eventuale degenerazione sociale, che potrebbe tramutarsi in guerra civile col saccheggio di negozi e centri commerciali.
La disinformazione e le idiozie di Tremonti che dipinge un’Italia forte che non sarà  investita dal crack che si é innescato negli Usa, sono la morfina che calma con un cerottino l’emorragia dell’elefante.

La conclusione di questo sistema fittizio creato sull’illusione che per anni ha avvantaggiato gli speculatori a danno delle economie locali é ormai iniziata.
Per il ricambio del sistema, che molto probabilmente costerà  carestie e vite umane, é solo questione di tempo.
Qualche informazione utile in più la potete trovare sul sito degli studi monetari di cui fa parte da anni Marco Saba, la persona interpellata nel video, già  ospite a “L’Espresso” per illustrare i buoni di solidarietà  Scec.
Per il resto, sempre che non avanzi il peggio, si salvi chi può.

105 pensiero su “Crack bancario, crack sociale”
  1. Ciao Daniele,trovo molto interessante e diritto il tuo discorso e la sua logica!E’ chiaro ora tutto ciò che non va all’interno del sistema finaniziario ed economico globale,mi chiedevo come mai allora non si é in grado di dare una giusta soluzione al problema…cosa bisogna aspettare per fare il passo nella giusta direzione??:una rivoluzione monetaria e dei mercati sarà  introddotta solamente dopo una sorte di guerre civili,vedi la Grecia!
    Nessuna istituzione o organizzazione europea é in grado di intervenire?forse perché l’europa é formata da tanti Stati che non sono in grado di coordinarsi tra loro,a causa di una non sufficiente capacità  di prevalenza di stati verso altri stati!perché in europa non si creano organizzazione formati da vari stati in grado di prevalere sui mercati,banche e tutte le fonti di finanziamento europee??che indicano i livelli e obbiettivi da raggiungere,per tutta l’europa?con una vera potenza totalitaria,biennale o quinquiennale??

  2. Grande Daniele.. era ora! ma che ti costa dire la parola magica?.. s i g n o r a g g i o…. ragazzi, la responsabilità  non é da cercare in Tremionti, o qualsiasi altro per lui.. se volete trovare la colpa da dare a qualcuno andate allo specchio! o ci svegliamo in fretta o ci svegliamo in fretta! X MAU.. quanto ti danno i tuoi boss per vendere il culo per debunkerare tutto il giorno?? fammi sap che se son buoni soldi mi vendo anchio! .. ehy man, an advice.. get a life! UN FANKULO DI CUORE A TUTTI I DEBUNKERS.. with love.. 🙂

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