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In questo fine settimana il partito azienda di Silvio Berlusconi sta raccogliendo firme per far credere che gli italiani vogliono un suo ritorno al governo.
Assistere ai servizi marchetta delle tv generaliste che hanno dato risalto all’iniziativa fa balzare all’occhio di come l’Italia stia vivendo l’epoca di sottomissione ad un leader di stampo nazista: censura, bugie e propaganda! Peggio dei tempi di Mussolini perché all’epoca del fascismo le tv non esistevano, i giornali li leggevano solo gli alfabetizzati e la radio era l’unico mezzo da cui trarre informazioni.
Insomma, inutile dire che mi ha fatto venire il voltastomaco sentire le interviste di regime fatte alle sciure marie tutte “bagnate” per pagare un euro il loro autografo sotto i gazebo del piduista mafioso corruttore corrotto e impunito Silvio Berlusconi.
Come é stato da voltastomaco vedere l’autocelebrazione di Striscia la notizia per i suoi 20 anni venduti come informazione d’inchiesta quando fà  rabbrividire l’idea che in 20 anni non abbiamo mai visto Valerio Staffelli rincorrere Silvio Berlusconi armato di tapiro o Marcello Dell’Utri per proporgli un’intervista su come si vive da condannati per mafia nelle istituzioni.
Oppure qualcuno ricorda Stefano Salvi? Il vicegabibbo? Fu fatto fuori da Ricci quando scoprì che nel collegio di Bari per le elezioni alla camera del 2001, con Forza Italia fu candidato uno sconosciuto Carlo Frigerio, ossia il secondo nome di Gianstefano, che riportava alla memoria l’arresto per corruzione e tangenti in affari attorno a Milano (mille chilometri da Bari).
Cosa non sarebbe l’informazione in un paese normale se pensiamo che 3 ore settimanali per programmi come Report e Annozero, bastano per sollevare un po’ di realtà  italiana condita da profonda indignazione! Segno che gli italiani non sono proprio così cretini! Pensiamo allora cosa accadrebbe se questa Rai raddoppiasse o triplicasse i tempi di informazione?
Qualcuno dirà : “Si ma chi ha il coraggio e la preparazione di Milena Gabanelli o Michele Santoro?” Vi assicuro che conosco colleghi giornalisti che hanno le carte per dare un prezioso contributo alla dignità  del loro lavoro raccontando un po’ di verità .
Io per esempio, avrei senz’altro titolo e preparazione per gestire un’ora a settimana, anche di notte, se mi fosse concessa con un normale contratto di collaborazione! L’ho già  fatto in passato su tv locali, qualcuno lo ricorda ancora “Cliché” che realizzai nel 2001 per Studio 1 in onda ogni sabato sera: era un contenitore stile Report di 8 servizi a settimana dove approfondivo vicende e scandali locali riguardanti ambiente, lavori pubblici e appalti che mi interruppero perché i vecchi editori non si potevano permettere un ufficio legale che rincorresse eventuali noie anche a ragione. Ho tutto l’occorrente per fare informazione: videocamera, pc portatile software per montaggi veloci, conoscenza di molte branche dell’attualità , esperienza e passione per il giornalismo d’indagine.
La Gabanelli mi ricevette per un colloquio nel 2003 che poi non portò più a nulla.
Contattare i direttori di rete? Un’impresa talmente ostica da meritare solo lei un’approfondita inchiesta giornalistica sulle possibilità  d’accesso all’informazione pubblica che vive di un canone popolare! E quando per (loro) disgrazia te li ritrovi difronte perché li incroci per strada e gli proponi un programma ti senti dire: “Mi mandi una cassetta!” E poi? Dopo un mese o due qualche segretaria ti dice al telefono che “si.. il progetto é carino ma per ora non ci sono spazi” oppure “quel format esiste già , non é nulla di nuovo” o ancora “sa.. siamo in vista delle elezioni, sentiamoci in giugno o in settembre” e via di questo andazzo.
Per carità ! Sempre gentili i direttori di rete e i loro sottoposti, ma si sa, sempre nell’infallibile stile democristiano andreottiano. Sorrisino a tutti con recita e commiato con rimando dell’appuntamento e col chi s’é visto s’é visto a rimorchio.
E pensare che se un’azienda elefantiaca come la Rai contrattualizzasse uno come me in questi tempi di crisi farebbe un affare perché pagherebbe una persona che fa il lavoro di 3: operatore, montatore e giornalista! (é dal 1999 che fornisco atletica pronta per l’uso a Rai sport satellite con le interviste tagliate sulle mie domande per non smuovere i tronisti interni pronti a rivolgersi ai sindacati per difendere il loro cadreghino!)
Già ! In un paese normale le risorse di lavoro sarebbero ottimizzate così, ma in Italia si preferiscono i soliti 4 nomi, nonnetti innocui compresi: riportare la buonanima di Enzo Biagi a 86 anni sui teleschermi per la Rai non é stato un investimento, é stato un finto tributo alla tv libera perché la tv libera in un paese normale la si fa ingaggiando giornalisti giovani e preparati, non i quasi 90enni che hanno fatto il loro tempo!
Si ma l’Italia é in un sistema rovesciato, talmente rovesciato che in qualche città  troviamo code di sciure marie pronte a versare l’euro per sostenere un mafioso come Silvio Berlusconi.
Ossia, il prodotto a buon mercato di quintali di bugie, censure e propaganda. Le stesse da cui ti senti dire che “Berlusconi é odiato perché é un bravo imprenditore libero!” oppure che “Prodi non lo sopportano perché dorme in piedi” Risposte che lasciano allibiti perché fanno rendere conto di quanto elettorato deviato ha sforza Italia.
Quindi eccoci qua con la raccolta firme buona per fare propaganda già  da domani a reti unificate e lasciare l’informazione nel limbo.

5 pensiero su “La tv di Sforza Italia”
  1. http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/mediaset-frode-fiscale/mediaset-frode-fiscale/mediaset-frode-fiscale.html

    Mentre TUTTI i MEDIA COPTATI e SERVILI dibattono sul “nuovo” partito di Berlusconi e la polemica politica monta strappamdosi le vesti(e a NOI i MARONI!), Berlusconi tramite i suoi legali(e membri del SUO NUOVO e VECCHIO partito)e SODALI portaborse(Confalonieri)ottengono l’applicazione della legge CIRIELLI(fatta dagli STESSI Berlusconi e accoliti nella passata legislatura), conseguendo l’ennesima PRESCRIZIONE(che esiste SOLO in Italia, nel RESTO del MONDO sarebbe ILLEGALE prescrivere un REATO). Meditate su ciò che vi viene PROPOSTO come INFORMAZIONE degna di DIBATTITO e di APPROFONDIMENTO! A quando la VERA INFORMAZIONE sui FATTI e le SENTENZE(per citare Biagi e Travaglio)?! Italiani, POPOLO di SMEMORANDI per COMODITA’ e DIS-INFORMATI privi di MEMORIA COLLETTIVA! Marco B.

  2. Guarda, sono d’accordo con te quasi su tutto. Anche sul fatto che il ritorno di Biagi alla tv é stato un finto tributo alla tv libera. Concordo su questo particolare perché é nota a tutti la triste storia fatta di ostruzionismo, abusi e soprusi sofferti da Biagi negli ultimi anni e riportarlo a 86 anni sui teleschermi ha significato voler dimostrare che in fondo in tv c’é spazio per tutti, che non é vero che non c’é posto per l’informazione. Ma non posso concordare quando mi dici che “la tv libera in un paese normale la si fa ingaggiando giornalisti giovani e preparati, non i quasi 90enni che hanno fatto il loro tempo!”. La tv libera si fa ANCHE con i giornalisti giovani e preparati, ma ciò non toglie che i quasi 90enni, se hanno ancora qualcosa da dare e da dire (come é quasi certo che sia!) hanno tutto il diritto di avere il loro spazio e, soprattutto, abbiamo noi spettatori tutto il diritto di poter usufruire ancora della loro esperienza, bravura e onestà  intellettuale. Ha fatto il proprio tempo solo chi é vuoto di idee, opinioni, correttezza e sostanza. Non é solo una questione anagrafica. Per il resto, complimenti.

  3. Le ho viste le sciure marie nei vari telegiornali ,vecchie matrone cotonate,impellicciate,che in fila aspettavano di apporre il proprio autografo,nella speranza di veder tornare al governo il loro protettore.
    Persone che molto probabilmente in lui si riconoscono,perché si sono
    arricchite evadendo il fisco o fregando il prossimo. Altro che sistema rovesciato,caro Daniele,questo nostro paese é totalmente degenerato.

  4. Bravo Daniele!! La gente crede che Berlusconi sia perseguitato dalla “rossa” magistratura, e che lui é un onesto cittadino, “fatto da solo”, con meriti e capacità ….ma la gente non ricorda che se un cittadino comune avesse commesso anche solo una centesima parte delle sue truffe , sarebbe considerato peggio di Vanna Marchi.

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