Sarà fin troppo scontato ma sento il dovere morale di dedicare un pensiero a Enzo Biagi, un giornalista libero che ha speso un’intera vita per le notizie, la difesa della libertà individuale e dell’autonomia della professione.
Con Enzo Biagi, morto stamattina in un letto di una clinica di Milano all’età di 87 anni, é scomparso un testimone del nostro tempo, un grande testimone che fino alla fine ha tenuto la schiena diritta, soprattutto di fronte a chi, oggi, lo ricorda in maniera ipocrita con i soliti, fritti messaggi di circostanza, gli stessi che lo avevano attaccato, umiliato e isolato col pretesto di ritenerlo schierato e ormai consapevoli che Enzo Biagi, alle loro impunità e falsità , non potrà più nuocere.
Della lunghissima carriera di Enzo Biagi voglio proporre un video trovato su Youtube che immortala il momento del suo commiato televisivo ne “Il Fatto” il programma più visto della storia della Rai di sua creazione, interrotto in seguito al celeberrimo diktat di Sofia (qui) pronunciato nell’aprile del 2002 dal corruttore, corrotto, mafioso e impunito Silvio Berlusconi all’epoca capo del governo.
Lo ritengo un momento di altissima televisione perché fa balzare lampante agli occhi e alla coscienza la forza della dignità di un essere umano che tiene la schiena diritta davanti ai soprusi. Anche da vecchio.
Il mio umile addio a Enzo Biagi.
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vengo proprio adesso dai funerali di Enzo Biagi, da quella sua Pianaccio sull’appennino bolognese che lui amava tanto. Stamane di buon ora mi sono recato da quelle parti per portare il mio omaggio ad un grande ITALIANO! Sapevo dai media che l’evento sarebbe stato in vario modo celebrato e mi aspettavo che tanta gente comune vi avrebbe partecipato con commozione. Mai mi sarei aspettato però di assistere ad una sfilata di politici e di personaggi pubblici discussi con tanto di autoblù fin davanti al piazzale della chiesa dove si sono celebrate le esequie, mentre a noi comuni cittadini veniva chiesto di lasciare il mezzo circa 5-6 Km dal paese e dover percorrere circa 1 Km a piedi lungo la strada provinciale fino ad arrivare presso un piazzale per le corriere. Da lì era disponibile un servizio navetta gratuito(almeno quello)che percorreva i rimanenti 4 Km che dista Pianaccio da Lizzano. C’erano tante persone in fila, associazioni di partigiani, semplici cittadini e qualche segretario di partito di sedi locali .. insomma moltissimi cittadini comuni che come me andavano a portare l’ultimo saluto all’uomo Enzo Biagi. Tornando ai fatti, vorrei dire che una volta giunti al paese ci hanno fatto scendere dalla navetta e la folla si é incamminata fin quanto possibile per raggiungere la chiesa di San Giacomo. Giunti alla chiesa ho potuto effettivamente verificare quante persone, un giorno feriale della settimana, si fossero radunate per l’evento. Quello che non mi é piaciuto affatto é stata la sfilata di VIPs, chi per carica istituzionale(Prodi, Gentiloni, Sircana, Cofferati, Draghetti)e chi penso a titolo personale(Veltroni)o per rendere omaggio ad un collega(Mieli, Saccà , Mazzucca e altre faccie note del TG RAI regionale e della carta stampata) .. ho invece apprezzato la presenza di quelli di Anno Zero, Ruotolo per citarne uno, intenti a fare le riprese per la trasmissione di stasera, di Milena Gabanelli(sempre in disparte come nel suo stile), di Savino, di Piero Ricca e di Marco Travaglio(con il quale ho potuto scambiare due battute uscendo dal cimitero). Il testimone sarà stato colto?! Lo spero davvero per la libertà di questo paese. Marco B.
Volevo aggiungere… il trafiletto linkato dal Corriere della Sera é ben più che un vile messaggio di circostanza. E’ il solito gioco lurido degli scienziati della comunicazione (occulta e propagandistica, ma tecnicamente ineccepibile sul piano dell’efficienza).
La frase “Al di là delle divisioni” riduce le parole di Biagi a opinione. Ma la sua trasmissione si chiamava, molto appropriatamente, “Il Fatto!”
Non so chi abbia messo su You Tube il filmato di biagi. Non capisco perché abbia ritenuto di dover censurare con un bip il nome Berlusconi.
O forse sì. Le parolacce vanno censurate.
Grazie di tutto signor Biagi. Di cuore.