Cosa ci faceva l’attentatore di Berlino a Sesto San Giovanni? Per giunta alle 3 di notte? E come ci è arrivato a quell’ora in quella piazza della stazione? L’ultimo treno che ferma lì arriva poco prima dell’una. E’ un regionale che va verso Monza. Poi, dall’una alle 3, al momento del conflitto a fuoco con la Polizia in cui muore il tunisino Anis Amri, passano due ore. Dopo l’una, quella piazza di Sesto rimane deserta. Vanno e vengono ogni mezz’ora soltanto gli autobus che proprio lì fanno capolinea da Milano Molino Dorino. Scendono e salgono perlopiù stranieri. Poi, per chi vuol proseguire oltre verso Monza o Cinisello rimangono solo le gambe o i taxi. La metropolitana chiude a mezzanotte e mezza e pure quella fa capolinea lì. Quindi, alle 3 di notte alla stazione di Sesto ci puoi arrivare in taxi, in auto, oppure con l’autobus da Milano. Ma poi da lì devi ripartire, a meno che non stai in sala d’aspetto a dormire con qualche barbone che lì, in stazione a Sesto, non mancano mai. Da quella piazza fino all’azienda di Cinisello da cui è partito il Tir usato per l’attentato al mercatino di Natale di Berlino con a bordo l’autista polacco ucciso dal terrorista tunisino ci sono 10 minuti a piedi. Le pattuglie della Polizia presidiavano quella piazza della stazione da circa un paio di settimane. Prima, lì, non c’era mai nessuno, tranne qualche isolato spacciatore e/o qualche rimorchiatore di marchette. Forse aspettavano proprio il terrorista Anis Amri per farlo uccidere da un giovane poliziotto in prova? Proprio un bel mistero. E perché proprio lì, fuori Milano?!