Italian Premier Matteo Renzi in Courmayeur

Che spettacolo desolante vedere un premier non eletto scimmiottare il ragioner Fantozzi sulle nevi di Courmayeur. Che tristezza dover parlare di un buffone piazzato a palazzo Chigi da un capo di stato chiamato a testimoniare nel processo sulla trattativa Stato-mafia. Doverne parlare non perché ha rottamato i vecchi metodi e le vecchie dietrologie del paraculismo politico. Dobbiamo parlarne perché Matteo Renzi è una macchietta costosa. Andare in vacanza con l’aereo blu, benché glielo consente la legge per rispettare “i protocolli di sicurezza“, è un atteggiamento che si presta a due interpretazioni: la prima, di menefreghismo dettato da totale mancanza di buonsenso, oltre che nessun rispetto per le condizioni di crisi e di povertà in cui versano molti italiani. La seconda, di semplice e totale “scemitudine”, dettata da una condizione fantozziana e falsata del proprio ego. (A proposito, ma Renzi non doveva difenderlo la gente?)

Ancora una volta dobbiamo ringraziare i deputati a 5 stelle se con tempismo da scoop veniamo a sapere queste chicche. Dopo la Boldrini in volo al funerale di Nelson Mandela e la ministra Pinotti in volo verso casa, l’indignazione per Renzi sul volo di Stato con gli sci e famiglia a Courmayeur, fa da controcanto all’apprezzamento per l’ex premier Enrico Letta, che giusto un anno fa atterrò a Ronchi dei Legionari con moglie e figli su un volo di linea per poi dileguarsi verso la Slovenia a bordo di un’auto a noleggio. E’ vero che si comportò da cittadino qualsiasi all’andata. Ma non al ritorno! Visto che a Roma, Letta rientrò col volo di Stato dando uno strappo a Debora Serracchiani, governatrice del Friuli e renziana d’accollo che doveva assolutamente partecipare a Ballarò, su Rai3.

Sembrano altri tempi, ma la realtà per la casta del Pd è rimasta uguale. Sono cambiate soltanto le dichiarazioni del buffone di Rignano. Ha smesso da un pezzo di fare le pulci alla casta. Pare passato un secolo da quest’estate, quando pur di pompare l’inutile Mogherini in Europa criticava Van Rompuy «poteva dirci subito che non saremmo giunti a un accordo. Magari risparmiavamo un volo di Stato…». Ora ci vogliono dare a bere che era assolutamente impossibile risparmiare il suo, di volo di Stato verso Aosta, nonostante la stretta sui voli di Stato varata dal governo Monti alla fine del 2011, accolta da un tweet di Renzi «I parlamentari provano a evitare sacrifici. Senza vergogna! Hanno definitivamente perso il senso del pudore». Ecco.

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