«Mi è stato fatto notare che un passaggio poteva suonare come un’interferenza. La mia preoccupazione era di tutelare la presidenza della Repubblica evitando che venissero fatti accostamenti mediatici indebiti con la mafia. Ma è stato tutto supersoft». Michele Vietti, vicepresidente Csm (e di Napolitano) nel giorno in cui in plenum discute dei giudizi negativi espressi alla Procura di Palermo che ha incluso il presidente Napolitano tra i testimoni del processo sulla trattativa Stato-mafia.

Un pensiero su “Vietti il supersoft”

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