Rassegna stampa di oggi (Sprintade network)
La riforma dell’università tenuta a battesimo dalla Gelmini slitta a data da definirsi. Non ci sono i soldi per pagare i precari della ricerca e per assumere 9 mila insegnanti. In compenso ci sono 120 milioni a libero utilizzo dei parlamentari della maggioranza per la ricerca (quella sì!) dei loro voti. Lo scrive nel suo blog il capogruppo alla Camera di Italia dei valori Massimo Donadi.
Nel silenzio più assordante le Commissioni Cultura e Bilancio prevedono di stanziare in finanziaria ai loro onorevoli componenti il cosiddetto bonus economico da spendere per le opere pubbliche. “Una vergogna bloccata durante il governo Prodi riabilitata dal centrodestra per il nobile obiettivo di migliorare le scuole, ma col pessimo metodo.”
Nessun criterio di priorità o di emergenza regolamenterà l’assegnazione dei fondi, né il parlamentare dovrà rendere conto dell’utilizzo che ne farà . Il tesoretto per l’onorevole casta in vista di ricandidature per le prossime elezioni politiche, sarà pagato con i soldi dei cittadini in un provvedimento che Donadi non esita a definire “istituzionalizzazione del clientelismo” per il quale annuncia battaglia in parlamento.
Se questo é l’andazzo stiamone certi, i soldi per la scuola e i lavoratori non ci saranno tra un mese tantomeno tra un anno. Non ci saranno mai più.