Giorni caldi questi antecedenti le ferie estive. Nonostante la politica dell’estate 2009 offra qualche guastafeste in più come Luigi De Magistris, l’esercito di ciambellani intento a rincoglionire gli italiani con telegiornali intrisi di mondiali di nuoto e improbabili avvistamenti di ufo o di leonesse nelle risaie piemontesi, continua la propria linea di silenzio e disinformazione a 2 velocità .
Quella più lenta e censurata riguarda il vicepresidente del Csm Nicola Mancino, nel mirino di quei pochi “eversori” che gli chiedono trasparenza. Come l’ex pm di Catanzaro, che definisce il suo silenzio “ambiguo e inquietante” relativamente al ruolo di ministro dell’Interno che Mancino ricopriva all’epoca delle stragi ai danni dei giudici Falcone, Borsellino e delle loro scorte.
Ma non solo. Mancino, in concorso col Csm, é il silente complice della messa in scena dello scontro fra le procure di Catanzaro e Salerno messo su dagli scribacchini dei giornali e delle tivù, che ha portato al trasferimento dei procuratori delle 2 città dopo che De Magistris si era visto sfilare dalle mani l’inchiesta Why not.
Ebbene 1 dei 2 ex procuratori, Luigi Apicella, che ricopriva l’incarico a Salerno competente su Catanzaro per far luce sulle ragioni del passaggio di mano dell’inchiesta, si é dimesso dalla magistratura “deluso dal troppo silenzio che aleggia attorno al suo caso da parte dell’Associazione nazionale magistrati, di tutte le istituzioni, della politica e dei giornalisti sui gravissimi fatti documentati, riscontrati nelle 1.418 pagine dell’incriminato provvedimento di sequestro, compiuti da magistrati indagati per corruzione in atti giudiziari e falso che avevano, tra l’altro, tolto con procedure illegittime al magistrato inquirente la trattazione di 2 gravissimi procedimenti penali“.
Anche il presidente Giorgio Napolitano tace. E pretende che tacciano tutti in nome di non si sa quale tregua.
Ricapitolando: tace Mancino, tace l’Anm, tace il Csm, tace il governo, tacciono i giornalisti, tace Napolitano. Meno male che in questo silenzio mafioso parlano solo i fatti. Unico colpo sinistro, o se preferite mancino, che gli scribacchini a libro paga del corruttore cercano di dribblare.
Nella repubblica ribaltata del silenzio la mafia é d’oro. Soltanto chi parla é un terrorista.
una persona davvero seria non sta nel pd…
auguri a chi vuole resistere, ma per me é tempo perso, in questo paese mafioso.
Sulla vicenda Ignazio Marino, INFORMIAMOCI! Radio Radicale ha un BELLISSIMO SERVIZIO. Forza Marino, persona onesta, capace, pulita!
http://www.radioradicale.it/scheda/284489/speciale-giustizia
Solo un appunto: per me é un po’ fastidioso leggere 1, 2 al posto di ‘uno’, ‘due’, etc… sembra un sms!
Ciao Daniele,
eravamo tanti, il 18 e il 19 luglio, a Palermo a chiedere giustizia e verità per Paolo Borsellino e i suoi ragazzi della scorta.
Come dice Salvatore Borsellino: Resistenza, Resistenza, Resistenza.
Paola
nostri video di quei giorni:
http://www.youtube.com/watch?v=QenrwRkV5SA
http://www.youtube.com/watch?v=NDaci9y7hAk
TUTTI A PARIGI
I love Silvio”, festa a Parigi D’Addario stella della serata
Una discoteca organizza l’evento dedicato al Cavaliere e alla escort
Sarà la prima apparizione pubblica, tra magliette del Milan e maschere del premier
“I love Silvio”, festa a Parigi
D’Addario stella della serata
PARIGI – C’é il titolo, “I love Silvio”. La location: la storica discoteca di Parigi, Il Globo. E c’é la stella della serata:Patrizia D’Addario. Che sceglie una discoteca per la sua prima apparizione dopo l’esplosione della vicenda sulle sue visite al presidente del Consiglio nella sua residenza di Palazzo Grazioli. Una storia che ha superato i confini italiani e che ha fatto conoscere il volto della D’Addario ben oltre le Alpi.
“La sua storia con Berlusconi ci é piaciuta – dice Benjamin Potou, il patron del locale – così l’abbiano chiamata e lei ha accettato di venire”. Al Globo tutto é pronto per la serata. La locandina della festa ricorda quelle dei film degli anni ’60: Silvio Berlusconi, la D’Addario, il Colosseo e la Torre di Pisa, l’occhiello recita “Nell’anno del Divorzio” e non manca una citazione attribuita al Cavaliere, “Le donne di destra sono più belle e più preparate”. La discoteca sarà addobbata con il tricolore, il personale indosserà delle magliette del Milan e agli invitati saranno distribuite delle maschere di carnevale con il volto del Cavaliere.
Pochi giorni fa, in un’intervista al francese Journal de Dimanche, la D’Addario aveva raccontato delle sue difficoltà economiche, annunciando l’intenzione di scrivere un libro e di organizzare serate in Francia, Spagna e Italia. Venerdì il debutto. Che, c’é da giurarlo, attirerà su di sé telecamere e riflettori
>siamo ancora in uno stato democratico o qui ci stanno riducendo al silenzio più coatto?
siamo in un regime criminale, e il popolo italiota se ne frega…
a proposito di SILENZIO mi preme rendere noto un fattaccio accaduto pochi giorni orsono o esempio dei nostri malaugurati tempi rovesciati (per ulteriori dettagli vedi i blogs di piero ricca e nando della chiesa).
all’alba del giorno 23/07/2009 due ragazzi che avevano osato porre una domanda di chiarificazione all’onorevole pecorella sono stati svegliati presso le loro abitazioni dalla polizia di stato che ha presentato regolare mandato con tanto di accusa di reato: violazione della privacy di pecorella.
ora, vi chiedo, siamo ancora in uno stato democratico o qui ci stanno riducendo al silenzio più coatto?
é un paese mafioso appunto e forse lo sarà sempre. sono d’accordo con luca, per fortuna c’é veramente di meglio nel mondo.
Ciao Daniele, grazie per il link del video!
Altro signorotto della politica che in vita sua non ha mai lavorato. Eziologia e fisiognomica di quest’uomo sarebbero più che sufficienti per cogliere il suo basso profilo morale.
“Nicola Mancino (Montefalcione, 15 ottobre 1931) é un politico italiano, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, già ministro dell’Interno e presidente del Senato. Esponente della Democrazia Cristiana, di cui divenne segretario dapprima della provincia di Avellino e poi della regione Campania (di cui fu due volte presidente della giunta regionale), fu eletto per la prima volta senatore nel 1976 e da allora é stato sempre riconfermato.” Grazie al solito popolo italiano, aggiungo io.
Fonte wikipedia
Caro Daniele,
anche oggi mi asterrò dal commentare il post odierno, in segno di PROTESTA per la mancata risposta alla richiesta di essere ricontattato privatamente da te che da settimane ti stò quotidianamente sottoponendo attraverso il blog.
Un atteggiamento il TUO che NON mi riesco a spiegare, se non dettato dal fatto che TU oramai sei una personalità VIP piena di impegni professionali e (probabilmente)ludici a tal punto da NON avere più nemmeno il tempo (e la voglia)di interloquire con i TUOI LETTORI e bloggers, una attività che non molto tempo indietro TU stesso non lesinavi né ti sognavi nemmeno lontanamente di evitare. Spero che questo mio commento ti riporti a più miti consigli (piedi per terra), perché se la MIA ipotesi si dovesse rivelare veritiera, avresti di sicuro perso la credibilità così faticosamente meritata. Nell’attesa di un TUO sicuro riscontro ti saluto con rinnovata stima e rispetto per il tuo lavoro.
fortunatamente riuscirò a trasferirmi in usa a lavorare (fino a qualche anno fa non avrei mai immaginato che avrei optato per questa scelta)……temo molto lo sfacelo lento ma inesorabile dell’italia, un futuro senza speranze per i giovani che hanno come unica possibilità mendicare lavori sottopagati e chiedere aiuto ai genitori (finché regge il sistema pensionistico…). chi é giovane seriamente sondi all’estero e smetta di girare a vuoto, soprattutto se é laureato e sa l’inglese…anche se la crisi é globale e gli stessi usa non sono il paradiso, c’é veramente di meglio.
Intanto ne hanno condannato un altro. Chissà se a qualche forzitaliota servirà per rimettere in circolo i neuroni
http://tinyurl.com/mjklc7
Non si arriverà a capo di nulla. solo una sommossa popolare porterà il cambiamento in Italia. dobbiamo aspettare che i pochi risparmi del popolo finiscano, la fame farà il resto. A parte il caldo oggi mi sento ottimista.
Bravo Daniele. Povero Apicella, l’ennesima vittima delle pericolosissime inchieste di De Magistris. Che schifo, che vergogna. Non so come mai faremo a venire fuori da questa palude, visto anche che le cariche più o meno immuni continuano a dormire e quando pare che si risveglino monitano a sproposito.