13 gennaio 1906: Andrea Orlando, medico chirurgo nonché consigliere comunale socialista di Corleone (PA), viene trovato morto, ucciso da colpi di arma da fuoco in circostanze mai chiarite, da uno o più sicari rimasti impuniti. Sosteneva le affittanze collettive.
14 gennaio 1988: Natale Mondo Agente di Polizia viene assassinato a Palermo, già sopravvissuto all’agguato di 2 anni prima in cui morirono Antonino Cassarà , vicequestore di Palermo e l’agente di polizia Roberto Antiochia.
18 gennaio 1994: Vincenzo Garofalo 27 anni e Antonino Fava 26, entrambi appuntati dei carabinieri, al rientro da un normale giro di pattugliamento a bordo della loro gazzella, vengono affiancati da una vettura dalla quale partono diversi colpi di arma da fuoco che li feriscono mortalmente. L’attentato avviene lungo l’autostrada Salerno-Reggio Calabria all’altezza dello svincolo di Scilla.
I 2 militari nonostante le ferite, tentano comunque di reagire all’agguato, rispondendo al fuoco con le armi in dotazione. Alla loro memoria é stata assegnata la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Sconosciuti i sicari.
19 gennaio 1979: Giuseppe Lorusso 30 anni, guardia carceraria viene ucciso alle 7 del mattino all’esterno della sua casa di Torino mentre si accinge ad entrare in auto per recarsi al lavoro. A sparargli addosso a bruciapelo i caricatori di 2 pistole calibro 38 sono 2 individui scesi da una 128 rossa (altri 2 uomini restano in macchina). L’agente muore sul colpo con le chiavi della sua auto ancora strette in mano. Lascia la giovane moglie Rosa e 2 figli piccoli: Daniele di 2 anni e Domenico di 8 mesi.
Dopo 2 ore l’attentato viene rivendicato da una voce maschile che dice: “Qui Prima Linea, abbiamo ammazzato Giuseppe servo dello stato, seguirà un comunicatoâ€. Il comunicato é fatto trovare alle 11 in 2 cabine di Corso Re Umberto e di Corso Regina Margherita. Il delitto é rimasto impunito.
20 gennaio 1979: Fausto Dionisi 23 anni, agente di polizia muore ucciso durante un assalto di un commando di Prima Linea che tentava di liberare alcuni compagni dal carcere di Murate a Firenze.
Nel conflitto a fuoco che scongiura l’evasione, rimane ferito gravemente anche l’agente Dario Atzeni, colpito da 4 proiettili all’inguine, salvato dopo un difficile intervento chirurgico.
Dionisi, insignito della Medaglia d’oro al valor civile lascia la moglie Mariella Magi, 23 anni e la figlia Jessica di 2 anni e mezzo.
I terroristi individuati e condannati a 30 anni di reclusione, ridotti a 25 in appello e scontati soltanto 12, vengono riabilitati con una pratica emessa dal tribunale di Roma nel 2000 nonostante il parere contrario della famiglia della vittima.
Il tribunale cancella le pene accessorie agli assassini consentendo, tra l’altro, l’eleggibilità a cariche pubbliche.
Uno dei condannati per l’omicidio, imputato di concorso morale, é il disonorevole Sergio D’Elia (in foto) eletto nel 2006 deputato nelle liste della Rosa nel Pugno, attuale segretario della Camera (il vice di Fausto Bertinotti).
Chissà se i miei colleghi direttori dei tg nazionali a servzio pubblico Gianni Riotta, Mauro Mazza e Antonio Di Bella sacrificheranno un minuto di gossip quotidiano nei loro rotocalchi in difesa della memoria (magari facciano un’intervista a sorpresa a Sergio D’Elia per chiedergli se ha in programma una visita istituzionale proprio a Firenze).
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….chiaramente in una pagine piena di commenti. Magari come quella di Grillo…dagli la soffiata! eheh
interessante davvero…grazie daniele, grazie internet.
Vorrei lanciarti una proposta che magari accoglierai dato che mi sembri un tipo molto critico. Sarebbe bello poter selezionare tra i commenti degli utenti quelli PRO e quelli CONTRO. Per capire davvero il potere dell’informazione.
Lorenzo
Ciao Daniele.
Grazie per aiutarci a non dimenticare.
Maurizio.
Grazie Daniele per le tue notizie. Senza di te non avrei mai saputo chi é questo maledetto Sergio d’elia.
Silvia