Matteo Renzi è diventato editorialista di “Arab news”, giornale filo-regime del principe Bin Salman. Il suo primo corsivo s’intitola “AlUla can be the city of the future, as well as of the past”; (AlUla può essere la città del futuro, così come del passato). Nel testo in inglese si leggono una sbavata di elogi per la città saudita oggetto di un progetto green di cui si occupa la Royal Commission.

Renzi paragona AlUla a Matera in quanto “negli anni ‘50 Matera era povera e trascurata tanto che gli abitanti furono spostati in alcuni nuovi quartieri residenziali”, finché negli anni ‘80 non si decise per una “rinascita” attraverso “investimenti pubblici e privati”.

Il paragone fuori luogo per dire che “una comunità moderna vive in armonia con il suo passato”. AlUla è allora “una grande opportunità”, grazie all’ammirevole impegno della Corona: “AlUla e l’Arabia Saudita stanno seguendo un approccio community-inclusive e culture-first”.

Per Renzi il Regno saudita non è solo il “Nuovo Rinascimento”, ma è un esempio di inclusività sociale e di cultura. Oltre che un luogo desertico da innaffiare di saliva.

Insomma, con tutti gli impegni che Renzi ha in Arabia Saudita c’è da chiedersi come riesca a fare il senatore in Italia. Visto che nella biografia allegata alla sezione “columnist” del quotidiano arabo non è neanche scritto.

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