eurodeputati movimento 5 stelle

Nessuno dei 17 eurodeputati del Movimento 5 stelle avrà ruoli nelle commissioni o cariche istituzionali. Sono stati bocciati a tutte le candidature. La bella scusa adombrata dai partiti amici del presidente dell’europarlamento Martin Schulze è stata la posizione assunta di spalle degli esponenti dell’Ukip durante l’Inno alla gioia che fanno gruppo con i 5 stelle. Fatto sta che di spalle di testa o di culo, siamo alle solite: i regolamenti “democratici” che riempiono la bocca di tutti i politici, scompaiono quando la regola si deve derogare con una scusa. L’Europa si adegua all’andazzo italiano, e dunque la prassi che ha sempre garantito quote alla minoranza viene spudoratamente violata. Agli eurodeputati stellati rimangono le solite dichiarazioni di denuncia che sentiamo in Italia: “Oligarchia“, “tornassero a scuola“, “bavaglio alla critica“, “antidemocrazia” eccetera eccetera. “Risponderemo con la democrazia“, fa sapere i neoeurodeputato Ignazio Corrao. Il problema è che nella sostanza i grillini hanno davanti un quinquennio condannati all’irrilevanza. Resta da capire come potranno perseguire i sette punti del Movimento 5 stelle, a cominciare dall’abolizione del Fiscal compact, se nessuno di loro siederà in Commissione. La sensazione è che in Europa abbiano deciso di escludere il Movimento per non correre il rischio di avere una seria opposizione come hanno fatto fino ad ora i pentastellati italiani. Le Camere romane hanno derogato a tutti i regolamenti possibili e immaginabili trasformando in una routine l’uso della ghigliottina pur di non lasciare argomenti all’opposizione. In Europa si apprestano a fare altrettanto perché il parlamento europeo è soltanto un immenso carrozzone al servizio dei banchieri che serve a giustificare la distruzione sociale dell’Europa e dell’Italia in favore della Germania. Una grande mafia europea. L’europarlamento è come un plotone infetto che ha già sterilizzato sul nascere il cosiddetto cordone sanitario dei movimenti di opposizione. Senza che nessuno batta ciglio. Anzi, in Italia si decanta la presidenza italiana del semestre europeo come una sorta di panacea contro tutti i mali. Renzi si spende nell’inaugurazione del semestre con un discorso ridicolo che non tocca nessuno dei punti dolenti della questione della tenuta sociale nel Bel Paese e dell’euro. Renzi, Merkel, Schulze, e l’uomo spazzatura (Juncker) si dimenano guidati dal direttorio della Troika, tra i cui capi c’è uno che di cognome fa Draghi. Che sui giornali sputa il fuoco fatuo della ripresa e della crescita. Intanto gli eurodeputati a 5 stelle dovranno decidere che atteggiamento assumere. Mi auguro niente tavoli di trattativa come stanno facendo qui col Pd, ma soltanto opposizione dura e pura nell’europarlamento. Anche se non servirà a nulla. Quello è il triste destino attuale dei movimenti onesti. Forza e coraggio.

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