Licio Gelli 2011 (da mostrare ai leghisti)
Sprecare un post per parlare dell’incontro farsa avvenuto nel pomeriggio di lunedì tra Berlusconi e Bossi ad Arcore, può essere opportuno per cercare di capirne il significato. Lo hanno chiamato il “patto di Arcore” da cui sono usciti gli uffici ministeriali al Nord, la riforma fiscale, il taglio delle tasse e la promessa che questo governo piduista durerà fino al 2013.
Dunque, sul primo punto, quello dei ministeri al Nord, c’é da rallegrarsi in quanto ai leghisti rimasti (pochini) l’argomento non interessa affatto. Quindi l’annuncio non farà che allontanarne altri, che si convinceranno a disertare le urne o alla meglio per cambiare partito.
La riforma fiscale é come un loop periodico senza senso che non influirà minimamente, in modo positivo, sulle tasche degli italiani. Che vuol dire riforma fiscale? Far pagare le tasse agli evasori come Silvio imputati di evasione fiscale e appropriazione indebita? Togliere le ganasce al patrimonio per i cittadini debitori di multe o tasse entro i mille euro? Ma quello é un provvedimento fortemente voluto da Befera (dg di Equitalia) per evitare che le famiglie sfrattate per due soldi evasi diventino improvvisamente milioni e potenzialmente pericolosi rivoltosi armati di forconi.
Taglio delle tasse? Bossi e Berlusconi hanno discusso quali tasse pagheranno meno da domani gli italiani? La pressione fiscale passa dal 60 al 20%? E’ questo ciò che ci aspetta a breve?
Il governo andrà avanti fino al 2013? Dopo il bagno di sangue rimediato alle elezioni comunali, dove credono di andare Bossi e Berlusconi?
Torniamo al “pacco di Arcore”. Quanti altri soldi ha promesso Berlusconi a Bossi per tenerselo alleato? Quanto reggeranno ancora i leghisti in questa stalla di porci in cravatta?
Ecco, il “pacco di Arcore” tra 2 giorni non se lo ricorderà più nessuno e a breve questo governo sarà un lontano incubo.