Il governo non scelto dal popolo non legifera per il bene del popolo. Al contrario, se il popolo rifiuta una legge che toglie il suo futuro, il governo non scelto anticipa. Lo chiamano blitz ma é vigliaccheria istituzionale. La stessa urlata ad Annozero dal ministro larossa e che cercano di fare con la riforma Gelmini oggi per poter scappare domani. “Per non rivivere nuove stagioni di terrore” secondo Maurizio Gasparri che scorrazzava nell’Msi della Roma anni ’70 a ferro e fuoco “occorre agire con immediatezza” contro il popolo di studenti cresciuti a pane e grande fratello armati di lotta dura con la verdura.

Maurizio Gasparri, noto fascista collega del partito di Mokbel e della banda della Magliana, grida al terrorismo e invoca arresti preventivi. Come con la giustizia “siamo pronti a fare da soli” pur di manganellare e ammanettare le intenzioni senza reato. Altro che il manettaro Di Pietro che vorrebbe in galera certi pregiudicati inquisiti per truffa e tangentari che siedono al fianco di Gasparri in Senato e in via dell’Umiltà . Eppure Gasparri fece il pesce in barile quando fu Bossi a invocare la guerra in piazza dopo la bocciatura del lodo alnano da parte della Consulta che trovò tempo per definirla “non più organo di garanzia.” Il Gasparri di oggi teme la piazza della generazione online “controllate che non vendano la RU486!” fans di Facebook su cui “identificare chi fa apologia della violenza e del crimine pro Tartaglia” con forme di terrorismo tipo una “campagna di spamming“.

Ecco il terrorista che c’é in Gasparri. Un terrorista in cravatta che vuole tappare col fascio la bocca di migliaia di ragazzini dalle speranze disilluse. Proprio lui che presiede i senatori di forza mafia. Il suo kapo é indagato a Firenze per strage e viene continuamente tirato in ballo da Gaspare Spatuzza, che prima di convertirsi sciogleva bimbi nell’acido. Il terrorista Gasparri difendeva l’ex senatore Nicola Di Girolamo dimissionato perché eletto con 25 mila preferenze false del clan ‘ndraghetista degli Arena. Lo stipendio di Gasparri lo pagano i genitori degli studenti ma lui fa il “padrino” di leggi banditesche per il kapo (tipo quella sulle tivù). Dobbiamo alla famigerata legge Gasparri il caos dello switch off sul digitale terrestre di questi giorni e l’eterna promessa in favore di concorrenza e libero mercato nell’etere. L’inutile rinvio alle camere da parte dell’ex presidente Ciampi (dicembre 2004) sancì la convalida del vecchio duopolio Raiset con una “riforma di sistema” che in realtà  ha sistemato soltanto gli affari di Berlusconi e della sua azienda. Dobbiamo a Gasparri quella falsa privatizzazione della Rai tuttora controllata dalla maggioranza di forza mafia di Gasparri.

E pensare che a Omnibus fu il terrorista Gasparri a dare del terrorista a Pancho Pardi come auguri natalizi. Si parlava giusto di tivù. Del resto il terrorista Gasparri é esperto in rappresaglie istituzionali. Getta benzina sul fuoco per aizzare violenze per poterle fermare con “un governo coeso“. Il terrorista Gasparri tacque quando il giudice Mesiano della sentenza Mondadori si vide impallinato per “stravaganze turchesi” dalle telecamere delle tivù terroriste del suo kapo piduista. Con Quagliarello presentò 2 proposte di legge contro il Csm per vietare le pratiche a tutela di quel povero giudice. Il terrorista Gasparri lamentava ostruzionismo per il voto al legittimo impedimento ed ebbe il coraggio di invocare una class action contro il governo Prodi per i rifiuti a Napoli, che col suo governo Berlusconi sono esplosi.

Per il terrorista Gasparri “é una vergogna che ancora una volta la casta scioperi contro ben 3 leggi dello Stato” in riferimento allo sciopero dei magistrati per i tagli alle procure. Il terrorista Gasparri assieme al ministro larossa é stato fiero oppositore della questione morale nelle candidature alle regionali al fine di “evitare deterrenti morali per i partiti”. Fiero oppositore assieme a Giovanardi di una legge sulle coppie di fatto, protettore di Nicola Cosentino in parlamento giustificò il suo voto contrario “Noi scegliamo la legalità , altri Spatuzza” a costo di “trovare un Ghedini o un Ghedoni che troverà  un cavillo” per congelare i processi al plurimputato Berlusconi. L’unico che per il fascista e terrorista Gasparri secondo cui “chi sbaglia va punito” non va punito nemmeno per sbaglio. Uno che “non ho nulla da temere e nemmeno da nascondere“. Bene. Se così stanno le cose gli studenti aspettano Maurizio Gasparri al corteo romano di mercoledì.

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