Gaetano Armao parla di legalità e corruzione in Sicilia
Gaetano Armao é assessore e anche presidente della giunta regionale siciliana. Ma é anche avvocato difensore delle cause contro la regione. Pagato profumatamente con il nostro contributo di cittadini per fare il pubblico funzionario e pagato dai clienti in veste di legale, che fanno causa all’istituzione regionale che egli stesso rappresenta. Due ruoli, due casacche in conflitto di interessi, ma soprattutto due guadagni. Non da una. Non da due. Ma da almeno otto cause contro la regione Sicilia grazie alle quali l’assessore regionale Gaetano Armao in qualità di parte lesa, lucra in qualità di controparte.
Eccole:
legale della Edilservice che ricorre contro l’assessorato al lavoro per l’appalto dei servizi formazione e pubblicità . Fino a pochi giorni fa ha difeso la Edilservice anche per una causa contro l’assessorato alla Cooperazione per l’esclusione dalle attività promozionali.
Legale della Vcc Energia contro l’assessorato ai Beni culturali che ha negato la realizzazione di un parco eolico a Caltanissetta. Da notare che Armao é stato assessore ai Beni culturali ad Interim dal 10 giugno al 7 luglio. In pratica l’avvocato Armao ha fatto causa a sé stesso. Troppo evidente la porcata! Ecco allora che l’assessore avvocato ha recentemente rinunciato al mandato incaricando la legale Tiziana Milana, sua collega di studio.
Legale dell’ex commissario liquidatore della Media Project Salvatore Maria Grillo, contro l’assessorato alla Cooperazione.
Legale della casa di cura Cosentino, in causa con l’assessorato alla Sanità per ottenere la revisione del budget 2008 e in un secondo procedimento anche per l’accreditamento istituzionale.
Legale della Camera di Commercio di Palermo contro l’assessorato alla Cooperazione per la rideterminazione dei compensi degli amministratori.
Legale della Tifeo (gruppo Falck) in causa con l’assessorato all’Industria per la revoca di un lotto di terreno ad Augusta dove sarebbe dovuto sorgere un inceneritore.
Gaetano Armao in Sicilia pare diventato un caso. Mercoledì in giunta si discuterà della sua posizione col governatore siciliano Raffaele Lombardo.
Per saperne di più qui c’é il suo curriculum, che non contempla la sua doppia veste.
Chissà che effetto fa vederlo durante un’udienza mentre chiede e risponde a sé stesso in una delle cause. A meno che Armao non abbia il dono dell’ubiquità dovremmo vederlo correre a mo’ di spola dal banco dei difensori al banco degli accusati. Sai che ridere! Significativo, tuttavia, che uno così parli di legalità come mostra il video postato. Hahaha!
[…] lo stesso ente che gli paga l’unico stipendio (11mila euro al mese) che dichiara in quel periodo. In almeno otto casi, che il blogger Daniele Martinelli elenca sul suo sito, Armao si trova a rappresentare società o enti in cause contro assessorati regionali. Esilarante […]
E POI LI CHIAMANO FANNULLONI!
QUESTO SI CHE SI DA DA FARE!
DAL MESSAGGERO E DAL MATTINO
COSENTINO RISCHIA IL CARCERE O I DOMICILIARI
Camorra, chiesta misura cautelare
per il sottosegretario Nicola Cosentino
Ipotizzato il concorso esterno in associazione camorristica
La richiesta sarà ora inoltrata alla Camera
NAPOLI (9 novembre) – Nei confronti di Nicola Cosentino, sottosegretario all’Economia e coordinatore regionale del Pdl in Campania, sarebbe già stata firmata la richiesta di autorizzazione per l’esecuzione di una misura cautelare. La richiesta starebbe per essere inoltrata alla Camera. Non é chiaro se la misura richiesta sia la detenzione in carcere, gli arresti domiciliari o un’altra misura di carattere interdittivo. Cosentino é indagato per presunti contatti con il clan dei Casalesi nell’ambito di un procedimento scaturito dalle rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia.
Concorso esterno in associazione camorristica. La misura cautelare sarebbe stata emessa dal gip Raffaele Piccirillo, su richiesta dei pm Alessandro Milita e Giuseppe Narducci. I magistrati ipotizzerebbero a carico di Cosentino un concorso esterno in associazione camorristica. Trattandosi di un deputato, il gip – come stabilisce la legge – ha disposto la notifica dell’ordinanza al Presidente della Camera, con richiesta di autorizzazione all’esecuzione del provvedimento. La documentazione sarà poi inviata alla giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio, che dovrà formulare una proposta per l’Aula. La posizione di altri indagati coinvolti nello stesso procedimento, sui quali pendono richieste di misure cautelari, sarebbe stata stralciata.
Il legale del sottosegretario, Stefano Montone, si é recato oggi dal procuratore Giovandomenico Lepore e dal gip Piccirillo. Il penalista negli ultimi tempi aveva informato i magistrati che Cosentino era disponibile a presentarsi per dichiarazioni spontanee o per rendere interrogatorio, ma gli inquirenti – ha spiegato il legale – non hanno ritenuto di dover accogliere tali richieste
Incredibile, chissa’ quanti casi così ci sono nel nostro Paese.
Continua a seguire la vicenda e facci sapere.
Grazie