Non mi recherò alle urne per esprimere la preferenza al referendum perché la maggioranza di sì o di no che ne scaturirebbe non cambierebbe nulla nella sostanza. La legge elettorale scelta rimarrebbe comunque una porcata. Sia quella del suo padrino (verro confesso) Roberto Calderoli, sia la Guzzetta-Segni.

Entrambe le leggi contengono lo sbarramento al 4%.
In entrambi i casi, prendendo ad esempio i risultati delle europee, il 35% ottenuto dal corruttore assegnerebbe il 55% dei seggi a discapito del rimanente 65% di elettori di altri partiti, che si vedrebbero assegnare soltanto il rimanente 45% dei seggi.

La differenza fra le due leggi, seppur minima, non travalica il recinto della porcilaia. Nella prima il premio di maggioranza é previsto per una coalizione di liste, nella seconda viene riservato ad una sola lista.
Allo stato attuale, anche se rimanesse in vigore la porcata Calderoli, il corruttore potrebbe comunque presentarsi alle elezioni da solo.

Franceschini sbaglia ritenere che la vittoria del sì costringerebbe il parlamento a riformare la legge elettorale. Per il corruttore la Guzzetta-Segni sarebbe comunque ottimale perché gli permette già  di controllare la maggioranza assoluta.

Insomma, esprimere la preferenza a questo referendum significa scegliere fra letame nero o letame marrone. Sempre letame rimarrebbe.
Ecco perché ritengo che disertare le urne sia l’unico modo che gli italiani hanno di dimostrare al governo di rifiutare entrambe le leggi porcata. E magari costringerlo a riformare la porcata in una legge. Come democrazia comanda.

46 pensiero su “Io diserto il referendum”
  1. Ah, viandante, ma ti pare che se avessi una ricetta qualunque, anche misera, non la scriverei a lettere cubitali ovunque e non andrei a bussare porta a porta per chiedere alla gente di seguirmi?
    A parte quel che leggo nei libri e sui giornali, ho visto anch’io di persona quanto poco possa il singolo, quanto anche al nord i meccanismi siano gli stessi, i burattinai sempre quelli; quante battaglie siano usate strumentalmente e quanto anche le vittorie cambino di poco i reali equilibri. Ed é vero che non c’é più distinzione tra destra e sinistra, anche se credo che degli elementi lodevolmente diversi ci siano, su questa scena, almeno per ora.
    Però mi rifiuto di smettere di sperare in qualcosa di meglio – per quanto remoto o improbabile – di smettere di indignarmi, di smettere di comportarmi io come secondo me si dovrebbero comportare tutti. Quando fai spallucce rinunci alla speranza, e consegni la partita agli “altri”, chiunque essi siano.
    Secondo me 🙂

  2. @caterina
    leggo solo ora il tuo post. Da vindante sbronzo ogni tanto pedo la strada, HIC! 🙂
    Intanto mi meraviglia sommamente che persone come te, che gravitano in questi blog, facciano ancora distinzione tra “destra” e “sinistra” e, anche se non l’hai citato il “centro”.
    Fanno tutti parte di un’unica oligarchia che si scambia a turno il saccheggio del paese. Non esiste opposizione, non é mai esistita. Non dico una sciocchezza se dico e ti ripeto che in questo paese non cambierà  mai nulla, cambieranno gli attori ma i sistema sarà  sempre quello. Chi comanda in Italia sono, in primis, la Chiesa e immediatamente dopo quella gran massa di funzionari, dirigenti, burocrati che tengono le leve dei comandi negli uffici della pubblica amministrazione. Dai Comuni, alle Province, Regioni, fino all’amministrazione romana. Tieni anche conto delle miriadi di società  a capitale misto che vengono foraggiate con i ns soldi e poi portate al fallimento. per concludere non sono i politici che bisogna cambiare, é tutto il SISTEMA, catto-mafioso-burocratico. I politici sono il braccio, la mente é altrove.
    Non mi sento affatto un codardo leggendo Giacomo Ulivi, ho già  dato pagandone le conseguenze. Tuttavia se tu mi dai una ricetta per smantellare questo SISTEMA sono pronto a ricominciare.
    Saluti

  3. Il referendum che si sta svolgendo in questi due giorni é come sempre la volontà  di Mariotto Segni di spodestare e sminuire l’attività  parlamentare, in cui lui non é presente.
    La formulazione dei quesiti e l’inserimento del terzo quesito sono però strumentali, creati cioé ad hoc, per spingere la gente ad andare a votare di fatto una riformale elettorale, che elimini una legge elettorale definita da chi l’ha proposta una “porcata” e permetta alle prossime elezioni di andare a votare con un’altra legge “porcata”.
    L’attribuzione del premio di maggioranza al singolo partito permetterebbe a chi raggiunge la percentuale del 25/30% (vedi Pdl) di avere una presenza in parlamento del 55% trasformando di fatto la democrazia in una quasi dittatura, se poi a ciò aggiungiamo le varie camicie verdi e nere, introdotte come ronde, che tanto ricordano gli squadroni fascisti, abbiamo un mix eccellente!!!
    Credo che all’Italia sia già  bastato un ventennio fascista e non ci sia bisogno di creare le condizioni per avere un’altro periodo fascista.
    Per questo, pur credendo nella democrazia e nell’importanza dell’espressione del voto, non andrò a votare.
    Oggi più che mai chiiunque creda nella democrazia non può permettersi di far raggiungere il quorum a questo referendum che trasformerebbe la nostra Repubblica in una dittatura di fatto!!!

  4. Mirabolante proposta: non tagliarsi gli attributi per fare dispetto alla moglie.

    Ovvero non votare la dittatura piduista di Berluscone perche’ non ci piace il porcellum calderolista.

    Che il referendum e’ abrogativo lo si sapeva.

    Cio’ non toglie che abrogando alcuni articoli si ottiene una nuova legge valida, peggiore del porcellum. E che la nuova legge, peggiore della precedente, dovrebbe essere riformata da quelli ai quali converrebbe tenersela (PD-PdL).

    Vero o falso?

    Vero.

    Che possiamo fare? Boh.

    Dobbiamo votare a questo referendum perche’ altrimenti non sappiamo che dobbiamo fare?

    Mi sembra un po’ come uno al ventesimo piano che vuole scendere al piano terra, non trova le scale, e si butta giu’ dalla finestra. Devo dire che la cosa non mi convince moltissimo.

  5. Ricordo che il referendum é abrogativo, se i referendari avessero potuto si sarebbero limitati ad abrogare la legge, punto. Purtroppo la Corte Costituzionale non avrebbe ammesso il quesito per sua consolidata -pur se non condivisibile- giurisprudenza.
    Il referendum proposto ora abroga l’essenza della legge Calderoli e, prevedendo il premio di maggioranza per le liste, si riallaccia ai meccanismi del maggioritario uninominale in vigore fino al 2005. Ma se a te il maggioritario non piace, vuoi un bel sistema tedesco e ritornare alla Prima Repubblica non c’é niente di male, basta ammetterlo.
    Lo dico ora per il futuro: se il referendum non passa, prima o poi qualcuno abolirà  il premio di maggioranza e ci ritroveremo con il vecchio sistema proporzionale, magari con uno sbarramento più o meno alto e collegi un pò più piccoli. Un “Vassallum” molto annacquato, insomma, e molto tedesco.

    Ah un’ultima cosa: di solito nella vita bisogna compiere delle scelte, non basta solo criticare chi almeno prova a cambiare le cose.
    Se poi hai uno strumento migliore per fare qualcosa di buono, tenuto conto che alle elezioni ci hanno espropriato della nostra sovranità , che il referendum ha limiti intrinseci e giurisprudenziali, che l’Europa su questo nulla può.. beh sentiamo le tue mirabolanti proposte, siamo tutto orecchi 🙂

  6. Viandante, ci stiamo confrontando sulle rispettive posizioni, e io non volevo demolire nessuno. Tu hai detto la tua e io stavo dicendo la mia.
    Io capisco la disillusione, e forse tra 10 anni, dopo un numero congruo di batoste, la penserò tale e quale a te. Però sinceramente spero proprio di no: le cose certamente non cambiano da sole e già  quando provi a fare qualcosa non é detto che tu ci riesca – figurarsi a non provarci nemmeno!

    Credo in questo (dal blog di Ricca):
    ““No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto é successo perché non ne avete più voluto sapere.”
    (dall’ultima lettera di Giacomo Ulivi, 1944)”

  7. 1) Un dispetto agli attuali politici votare una legge che conscente a Scilvio e al PD di andare alle elezioni da soli?

    Buona questa.

    2) Ma se poi vincono i si’, la Lega fa questo, Berluscone fa quello, i piddisti fanno quell’altro…

    si’ certo, e pippobaudo presenta Sanremo. Berluscone ha gia’ detto che la Guzzetta-Segni gli andrebbe benissimo. I Piddisti idem, tanto e’ vero che hanno invitato a votare si’ al referendum; e chiamali fessi, vuoi mettere levarsi da torno Tonino di Pietro da una parte e i legaioli dall’altra e potersi spartire in 2 il bottino senza dar conto a nessuno?

    3) Se uno vota si’ dice che il porcellum non gli va bene e vuole cambiare la legge.

    Col ciufolo. Se uno vota si’ dice che il porcellum non gli va bene, ma dice pure che gli va bene la Segni-Guzzetta, ovvero super-porcellum. Infatti la nuova legge elettorale risultante dai si’ sarebbe immediatamente valida. Se uno volesse dire che non gli va bene dovrebbe proporre un nuovo referendum abrogativo della Guzzetta-Segni, e comunque la ulteriore nuova legge varrebbe da subito, e cosi’ via.

    4) Chi si astiene al referendum e’ un suddito.

    Azz, questa e’ ribuona. Ti pongono davanti alla seguente alternativa: vuoi il porcatone o il superporcatone? Se uno vota no vuole il porcatone, se uno vota si’ vuole il superporcatone. E uno che sceglie tra queste allegre alternative e’ un attivo cittadino. Complimenti per la trasmissione.

  8. Gabriele, se hai avuto modo di seguire il dibattito sul federalismo avrai notato come ci sia stata una convergenza tra Lega e opposizione, tant’é che l’opposizione stessa non ha votato contro. Diversamente da quanto avvenuto con la devolution nel 2005. Il tutto in una situazione attualmente molto particolare per il governo , per le note vicende di BErlusconi.
    Se Berlusconi volesse andare a votare, con una legge -quella che uscirebbe dal referendum- che danneggierebbe in modo irrimediabile la Lega.. sono convinto, non glielo consentirebbero. La Lega con 4 importanti ministeri, cosa ci guadagnerebbe? Per me ci sarebbe un revival del 1994, e per questa eventualità  nulla accadrà . Anche perché il federalismo non é ancora operativo..
    E considera un’altra cosa. Berlusconi é in difficoltà  e non si staccherebbe dalla LEga. Vedi cosa é successo dopo le europee. Berlusconi si sente isolato, e non ripeterebbe gli errori del 1996, andando da solo. Corsi e ricorsi storici..
    Perciò, la logica mi porta a pensare che non ci sarebbero immediate elezioni dopo il referendum. Dopo un solo anno dalle precedenti, poi? Impossibile. Il coraggio mi porta a cercare tutte le vie per smuovere l’attuale impasse. E fare un dispetto ai nostri politici… 🙂

  9. @ Masmo.
    Ritorno sui miei passi, in virtù di quest’ultimo tuo post.
    Ok, cominciamo a ragionare: siamo d’accordo sul fatto che la Lega non resterebbe a guardare in caso di vittoria del si’, perché, come giustamente sostieni, perderebbe il suo “potere di ricatto”.
    Secondo te la Lega riuscirebbe a “coinvolgere anche l’opposizione per la riforma della legge elettorale”?
    Io non ne sono così sicuro.
    Perché il porcellum l’hanno proposto loro.
    Perché non so quindi quanto la Lega abbia intenzione di proporre un altro modello di legge elettorale e inoltre non so quanti consensi sia in grado di coagulare attorno a sé.
    Perché il potere di corruzione di Berlusconi é enorme e fa presa sui singoli capi di partito.
    Io cosa prevedo?
    Che Berlusconi, in caso di vittoria dei si’ perda l’appoggio della Lega e indica immediatamente le elezioni, sfruttando il momento (ancora) favorevole.

    A mio avviso il tuo ragionamento, che ho soppesato anch’io a suo tempo, é troppo rischioso, per i motivi che ho elencato.
    Ti chiedo scusa per il post precedente, ma non riuscivo a capire se ‘ci facevi’.

    Un cordiale saluto

  10. @ Masmo.
    “il fatto che passi un referendum che boccia una legge elettorale che ha fatto proprio lui”.
    Per la terza e ultima volta ripeto che questo referendum non boccia affatto la porcata Calderoli, semmai la peggiora.
    Perciò se tu vai a votare e voti si’ ai primi due quesiti, a mio avviso dai la possibilità  al PDL di governare da solo.
    IO NON VOGLIO FAVORIRE BERLUSCONI IN NESSUN MODO.
    Meglio di così non riesco a spiegarmi.
    Ora mi perdonerai, ma per parte mia non ti risponderò più, perché questa discussione mi sembra abbia assunto contorni decisamente kafkiani.
    Un saluto

  11. Gabriele, io la vedo così. per cambiare la legge elettorale bisogna creare una spinta esterna alla politica per costringerla a cambiare le cose. E’ successo così per le grandi riforme, vedi l’uninominale e l’elezione diretta del sindaco.
    Ragioniamo insieme. Se il referendum passasse, la Lega costringerebbe Berlusconi a fare una nuova legge elettorale. Ha minacciato tanto fino ad oggi, lo farebbe a maggior ragione con una legge che la danneggerebbe totalmente nel suo potere di ricatto. A questo punto, con la riforma sul federalismo fiscale ancora in ballo, la Lega avrebbe interesse a coinvolgere anche l’opposizione per la riforma della legge elettorale. Con i pochi partiti -eccezionalmente- presenti in Parlamento, si potrebbe trovare un vasto accordo. E su cosa? Sulla proposta avanzata, guarda un pò, dall’UDC. IL sistema uninominale maggioritario a doppio turno. Come in Francia.
    Questa é la dinamica degli eventi che prevedo. Te cosa prevedi? Lo status quo. Fai pure. Io non mi rassegno. E ragionando, mi convinco sempre di più che il solo modo per innescare questa “reazione a catena” sta nello strumento popolare per eccellenza, il referendum.

  12. quoto Gioacchino “Non votare per i primi due quesiti é dunque il male minore: alla fine tutto resterà  come prima, si sa, ma almeno non ci rimorderà  la coscienza e non ci sentiremo chiamati in causa quando vedremo il nano ridens parlare a reti unificate e dire (come al solito, falsamente) che tutto il popolo italiano é dalla sua parte”

    Beh, non fa una grinza, se non per il fatto che la “porcata” l’ha coniata il suo governo nel 2005, mica Giovanni Giolitti.. 🙂 Nel qual caso é difficile sostenere che é una sua vittoria il fatto che passi un referendum che boccia una legge elettorale che ha fatto proprio lui..
    Se ti astieni, invece, vuol dire che ha fatto una buona legge elettorale, anzi migliore di quella votata da 27 milioni di italiani nel 1993. Vorrà  dire che festeggierai con un Cicchitto davanti (che infatti s’astiene) e un Casini di dietro (che infatti s’astiene)… 🙂

  13. Caro Masmo,
    cercherò di spiegarmi in maniera più semplice:
    con un referendum formulato in questo modo la ‘porcata’ non solo non viene cambiata (non si tratta di ripristinare le preferenze), ma resta e viene peggiorata.
    Si continua a votare il partito e non le persone che preferiamo noi, inoltre il premio di maggioranza viene attribuito alla lista singola (e non più alla coalizione di liste), garantendo a Berlusconi la possibilità  di governare da solo, senza la Lega.
    Quanto a “sbadiglio … rassegnazione … distacco tra politica e cittadini”, se ti riferisci a me, hai sbagliato persona.
    Io sono per una democrazia attiva, partecipata e sempre critica. Infatti scrivo, manifesto, firmo, spendo denaro per contribuire nel mio piccolo al risveglio dell’Italia.

    Cordialmente

  14. Mi trovo in perfetta sintonia con l’ultimo post di Gabriele De Luca. Nessuno dei quesiti referendari chiede di reintrodurre le preferenze; l’unica cosa che é concessa ai sudditi é di scegliere tra il Porcellum e un Porcellum geneticamente modificato. La verità  é che questa legge elettorale fa comodo a troppi, sia a destra che a sinistra; inoltre, qualunque sia il risultato del referendum, nulla obbliga il Parlamento a rivedere il Porcellum medesimo. Non votare per i primi due quesiti é dunque il male minore: alla fine tutto resterà  come prima, si sa, ma almeno non ci rimorderà  la coscienza e non ci sentiremo chiamati in causa quando vedremo il nano ridens parlare a reti unificate e dire (come al solito, falsamente) che tutto il popolo italiano é dalla sua parte.

  15. Bravo astieniti così sommando la tua “astensione” tattica a chi non andrebbe comunque a votare vanifichi chi vuole cambiare la “porcata” e rappresenta la maggioranza relativa, pur se non assoluta, degli aventi diritto.
    Temi un Paese nelle mani di Berlusconi, ma non ti fa altrettanto paura una democrazia dello sbadiglio, della rassegnazione, del distacco tra politica e cittadini? O forse dovrei meglio dire “sudditi”?

  16. Non sono d’accordo con Masmo.
    Se vince il SI’ non assestiamo nessuna picconata al sistema, ma diamo la possibilità  a un partito solo di govern … comandare il paese. Perché la Lega ha così tanto osteggiato il referendum? Perché sa che, se passano i SI’, alle prossime elezioni (quelle di fine mandato o magari quelle anticipate) lei resta a guardare e non si spartisce la torta col nano.
    Se il referendum avesse chiesto di ristabilire le preferenze, allora avrei senz’altro votato si’,
    ma così non é.
    Io mi asterrò per primi due quesiti, ma farò verbalizzare il mio rifiuto (vedi post precedenti; non resto semplicemente a casa e, qualora l’avessi fatto, sarebbe stata una scelta consapevole), mentre al terzo quesito voterò si’.
    Tra consegnare il paese a Berlusconi (e a lui soltanto) e “mantenere l’attuale legge “porcata”” scelgo la seconda.
    Cordialmente

    Gabriele De Luca

  17. Vorrei ricordare che questa legge elettorale é stata votata da una maggioranza di governo, a pochi mesi dalle elezioni, a proprio uso e consumo. Inoltre, oggi nessun partito sostiene veramente, concretamente il referendum. Ma non vi sembrano due ottimi motivi per andare a votare al referendum? Per me si.
    Un’altra considerazione. Il referendum non va ad interpretazione, se vince il SI vuol dire che la legge elettorale in vigore non va, e si assesta una bella picconata al sistema. La picconata non fa crollare una costruzione, certo, ma é un segnale importante per far capire che i cittadini non ci stanno. Cittadini, non sudditi, é chiara la differenza? Come quella che passa tra chi andrà  a votare e chi resterà  a casa. Cittadino da una parte, suddito dall’altra.
    Non andare a votare vuol dire, invece, voler mantenere l’attuale legge “porcata”. Non ci sono vie di mezzo. Ma al peggio non c’é mai fine. Quando nel 1999 non é passato il referendum per abolire il 25% di proporzionale del Mattarellum ci siamo ritrovati 6 anni dopo la “porcata”. Solo Nostro Signore sa cosa potrebbe succedere se il referendum di domani non passasse. La fantasia dei politici non conosce limiti

  18. @x caterina
    prima mi dai ragione e poi mi demolisci. Io non ho dato dell’idiota a nessuno, ho detto solo di svegliarvi. ho 50 anni anni ed ai tempi del refereum sul nucleare ho dato il CULO, come per gli altri referendum citati. Oggi ho capito la lezione. Forse per te, come per me, ci vorranno 30 anni per capirla. E così all’infinito. la mia voleva essere solo una diostrazione di esperienza. Negala pure, é un tuo diitto ma ne pagherai le conseguenze. Personalmente mi soddisfa il mio piatto quotidiano di pasta e fagioli.
    Buona vita

  19. Comunque questo é un refrendum abrogativo che ci chiede se siamo d’accordo o meno sulla legge porcata di adesso.
    Se ci fa schifo, andiamo a votare per modificarla; se ci piace andiamo a votare per lasciarla così come é. L’astensionismo é inutile.
    Se poi passerà  il quorum e ci accorgeremo che questa legge modificata farà  schifo, allora agiremo di conseguenza.
    Ora dobbiamo votare pensando ad adesso, e non ad un probabile futuro (notate bene: probabile).

  20. a questo punto, presentarsi per non votare, sarebbe ancora piu bello se ci sarebbe da compilare a anche un bel sondaggino cartaceo con una domanda a risposta multipla,

    tipo,
    perche non voti? o cosa ne pensi,

    risposte: 1)troppo difficile, 2)non si capisce nulla, 3)sono entrambe alternative di merda, 4)fate schifo, 5)siete dei ladri, 6)a chi volete prendere per il culo.

    forse avremmo un’affluenza intorno al 99 x100.
    e con una sana presa di coscienza, seppure graduale perche anni di telerincoglionimento non li cancelli via subito.

  21. Anche chi si astiene su tutti e tre i quesiti farebbe bene a presentarsi al seggio a far verbalizzare il proprio rifiuto, per distinguere la propria posizione di astensionista “cosciente” dall’astensione di un qualunque menefreghista disinformato.

  22. Caro Daniele,
    ti invio copia del post inviato al blog dell’IDV che esprime il mio pensiero.

    A parer mio, votando 3 SI, si costringono i partiti a prendersi le loro
    responsabilità !
    Vince la lista che prende più voti: benissimo, allora coalizziamo tutti i
    partiti laburisti e riformisti da una parte e i conservatori dall’altra.
    In competizioni così, non é permesso a nessun partito di fare furbate,
    rischio di perdere le elezioni.
    Ci si dovrà  per forza confrontare con programmi condivisi e presentarsi
    con la massima coesione all’elettorato.
    La suddivisione delle percentuali di candidati al parlamento, dovrà  essere
    necessariamente equilibrato ed equa.
    Il fattore che dovrà  necessariamente fargli trovare una giusta soluzione,
    é che l’alternativa non c’é! O si vince o si perde, ma sempre insieme.
    Senza ricatti e/o condizionamenti.
    Subito dopo, bisognerà  modificare la legge elettorale e inserire le
    preferenze.
    Penso che sia la strada giusta per far sì che anche il nostro paese
    diventi un “paese normale” e che la lista vincente possa governare per
    tutta la legislatura.
    Alessandro”

  23. Bella idea, Roberto G., aspettare e vedere come va l’affluenza.
    Ottima la precisazione di Gioacchino sulla verbalizzazione del rifiuto delle schede.
    Viandante, hai ragione e non é necessario che tu ci dia degli idioti. Però, come ho già  detto più volte, io non approvo l’astensione di principio per una serie di motivi: di solito é prevalentemente di sinistra, e quindi concorre alla vittoria della destra – complimenti all’ideologo; se non accompagnato da visibilità  delle motivazioni il tuo non voto per protesta é tale quale al non voto di chi sta a casa perché ha 40 di febbre, e quindi neanche volendo nessun politico ci può leggere la tua rabbia verso il sistema; il cinemino elettorale CI costa un sacco di soldi; se non giochi poi non puoi lamentarti che la tua squadra perde – e non sto parlando di un partito, visto che mi sembra tu non ne abbia uno, ma della Democrazia in generale.

  24. Per Gabriele De Luca:

    Per essere valido, *ciascuno* dei quesiti deve raggiungere il quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto. C’é scritto un po’ dappertutto, ad esempio qui:

    http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/pesaro/2009/06/16/192323-referendum_2009_come_vota.shtml

    Dunque, é perfettamente legittimo voler contribuire al raggiungimento del quorum per (ad esempio) il terzo quesito, e non per i primi due rifiutando la prima e la seconda scheda (e facendo verbalizzare il rifiuto).

  25. Attenzione! Ricordo che, per chi intende non ritirare una o più schede per far fallire il quorum, é necessario chedere al presidente di seggio di mettere a verbale il rifiuto delle schede. Questo per far sì che i voti non espressi rimangano effettivamente tali, evitando che, ad urne chiuse, vengano inserite nell’urna delle schede bianche (anche solo per semplificare le operazioni di scrutinio).

  26. Scusate la mia ignoranza.
    Il quorum di questo referendum in che modo viene calcolato?
    Ogni quesito ha il suo quorum, separato dagli altri due, oppure il quorum si calcola in blocco, sul totale dei tre complessivi?
    Nel primo caso io intendo astenermi per i primi due quesiti e votare SI’ al terzo.
    Nel secondo caso mi astengo e basta.
    Qualcuno sa darmi una risposta, fornendo fonti documentate?
    Grazie mille.

  27. ieri in un commento sul blog di grillo, in due righe dicevo proprio quello che dice Martinelli e il viandante sbronzo, sono perfettamente daccordo con loro.
    Questa é una presa per il culo gigagalattica.
    dovremmo pure darci tanto da fare per correre alle urne per salvare la profumatissima legge porcata dalla legge di merda del “si”.
    Ma é ovvio che i politici sono longevi, il riso fa bene alla salute, e sai questi quante risate si fanno alle nostre spalle a guardare gli itagliani che si inculano da soli senza nemmeno che si diano un gran da fare?

    CartaRomana Links

  28. Leggo che qualcuno di voi crede nei referendum! Ahahahahah
    Ma siete proprio delle pirle di saggezza. E il referendum sul nucleare? E il referendum sul finanziamento pubblico ai partiti? E il referendum sul minestero dell’agricoltura? Ed altri referendum che fine hanno fatto????? Che fine hanno fatto ehhhhhhh??? Qualche mente illuminata di questo blog mi può rispondere, please? Informatevi sulla storia recente di questo paese di merda. Cittadini????? Voi non siete altro che schiavi che votano e che contiunuano a mantenre questa gran massa di mafiosi parassiti nullafacenti. Scusate ma non avete capito una cazzo di questo paese.
    Perdonate i ripetuti francesismi, ma lo faccio per il vostro bene, per SVEGLIARVI!!!!

  29. @ Daniele
    Grazie, purtroppo quando si é costretti all’ironia vuol dire che si é alla disperazione.

    ———

    Io non mi farei molti scrupoli sull’astensionismo é già  stato spiegato che si tratta di una scelta consapevole e non di indifferenza nei confronti dello strumento referendario.

    D’altro canto la farabuttaglia é abituata a giostrarsi la volontà  popolare come più gli fa comodo. Basta vedere che cosa si sono puliti con il referendum sul nucleare.

    La strategia di Caterina mi sembra ottima, solo che io non mi fido neanche dei presidenti di seggio per cui seguirò l’andamento del quorum. Se nelle ultime ore sarà  raggiunto mi recherò alle urne e voterò no alle prime due schede e sì la terza altrimenti resterò a casa.

  30. Buongiorno a tutti.
    Concordo ampiamente con l’orientamento astensionista per quanto riguarda il referendum. Si é arrivati al punto di svuotare completamente del suo significato questa consultazione. Usare uno strumento altamente democratico per uccidere la democrazia, ecco lo scopo. Non bisogna cadere nella trappola.Vi é stato un preciso intento di non dare informazioni alla cittadinanza sui tre quesiti referendari e si é creata una gran confusione intorno alle indicazioni di voto espresse all’ultimo minuto. Per l’amor del cielo, non incasiniamoci ulteriormente!
    Grazie Daniele, grazie Luigi.

  31. La differenza fra le due leggi, seppur minima, non travalica il recinto della porcilaia. Nella prima il premio di maggioranza é previsto per una coalizione di liste, nella seconda viene riservato ad una sola lista.
    Allo stato attuale, anche se rimanesse in vigore la porcata Calderoli, il corruttore potrebbe comunque presentarsi alle elezioni da solo.

    ———–

    Nossignore. Con il porcellum attuale, se il corruttore si presentasse da solo, dovrebbe da solo prendere piu’ voti dell’eventuale coalizione avversa, ovvero, per esempio, dovrebbe prendere piu’ voti di PD e IdV messi assieme.

    Quindi il porcellum incentiva le coalizioni, e rende importanti anche i partiti minori per raggiungere la maggioranza.

    Col superporcatone schifosissimo Segni-Guzzetta, al Popolo di Letame basterebbe prendere piu’ voti del partito Piddista piduista per beccarsi il 55% dei seggi.

    Ai partiti minori, con uno sbarramento che al Senato e’ calcolato all’8%, non rimarrebbe che scomparire del tutto o sciogliersi e confluire in un ammucchiatone.

    Un ammucchiatone alle strette dipendenze del papi nano, che deciderebbe le liste da solo, oppure alle dipendenze del Franceschino o altro piddista di pari livello.

    E’ una schifezza inenarrabile (per quanto narrata), vomitevole, un porcatone all’ennesima potenza.

    Sulla questione del votare no o non votare proprio: teniamo presente che i piddisti e papi bandana hanno indicato di votare si’, quindi e’ da presumere che i loro elettori (quelli che faranno la fatica di andare al seggio) seguiranno l’indicazione dei partiti piduisti gemelli.

    Quindi e’ plausibile che i si’ saranno maggioranza tra i votanti, perche’ buona parte dei contrari, legaioli in primis, hanno gia’ scelto l’astensione.

    Bisogna percio’ puntare all’obbiettivo realistico del mancato quorum, invece di favorire il bandana e franceschino recandosi a votare.

    Per finire, se anche si andasse a votare no e il no dovesse vincere contro ogni previsione, questa vittoria sarebbe interpretata a rigor di logica come una indicazione a tenersi il porcellum, cosa che non credo sia nelle intenzioni di quanti non vogliono il superporcatone Segni-Guzzetta.

    P.q.m., a mio avviso, bisogna astenersi.

  32. Buonasera blog. Pur condividendo la valutazione di Daniele sui quesiti così come sono, stavolta sono d’accordo con il Roberto che mi precede su come il referendum sia uno dei pochi strumenti democratici a nostra disposizione – e, teoricamente, il più importante.
    Vedo il raggiungimento del quorum come un’eventualità  alquanto remota, ma mi dibatto tra il desiderio di votare “no” e il timore di contribuire in questo modo alla vittoria dei “sì”.
    Quindi credo che non ritirerò le prime due schede, in questo modo non facendo numero verso il quorum, e voterò solo la terza. Una strategia sbilenca, ma é la migliore che sono riuscita ad elaborare.

  33. Ciao a tutti.
    Sono d’accordo sul fatto che il bipartitismo sia un errore e che si passerebbe dal letame nero a quello marrone, ma non sono d’asccordo sul non andare a votare al referendum abrogativo.

    Il Referendum é uno dei pochi strumenti con il quale noi cittadini possiamo esprimere la nostra opinione. Se disertassimo le urne e non si dovesse raggiungere il quorum sono convinto che i politici prenderebbero la palla al balzo e sentenzierebbero l’inurilità  di questo fantastico mezzo di democrazia.

    Quindi io andrò alle urne.

  34. Concordo che si tratta di due leggi porcata, però la vittoria del sì avrebbe come effetto una accelerazione verso il bipartitismo, che é quello che vogliono i poteri forti che stanno dietro le due principali compagini (PD, PDL).

    Bipartitismo che non hanno il coraggio di stabilire per legge nonostante la grande maggioranza che avrebbero in parlamento. Cercano quindi subdolamente di farsi dare l’investitura dal popolo per creare un sistema politico basato su due forze che magari parlano in maniera differente ma fanno sostanzialmente le stesse cose, ovvero una democrazia farsa.

    Ne abbiamo un esempio nei ballottaggi delle amministrative. Parlo per la mia provincia, quella di Milano. Da noi i cittadini sono di fronte a una scelta davvero “epocale”:

    se vinceranno le orde capitanate da Podestà  (PDL) il nuovo inceneritore verrà  costruito in un comune a sud di Milano, mentre se a prevalere sarà  Penati (PD) verrà  costruito in un comune a nord. Davvero una grande alternativa.

    A questo punto la strategia da seguire per le persone comuni dovrebbe essere: tutti coloro che abitano a nord votino per Podestà  e tutti coloro che abitano a sud per Penati. E’ una strategia molto antica, si chiama MORS TUA VITA MEA.

    A questo ci hanno ridotti questa banda di delinquenti.

    P.S. Io sto a ovest quindi sono neutrale.

  35. Ciao Daniele, é già  da un po’ di mesi che seguo il tuo blog e ti faccio i complimenti!
    Vorrei però farti notare come non andando a votare favorirai QUESTA legge porcata.
    Inoltre secondo me non bisogna andare a votare pensando a quello che succederà  dopo che la legge sarà  (forse) modificata.
    Dunque se ci piace questa legge votiamo no, altrimenti votiamo sì.
    D’altronde é un referendum abrogativo: cioé ci viene chiesto il nostro parere su una legge presente adesso, e non sui possibili effetti che si avranno con la legge modificata.
    A me, per esempio, questa legge non piace: io voterò per abrogarla.
    Se poi raggiungendo il quorum si arriverà  ad effetti indesiderati agirò di conseguenza a tempo debito.

    Ciao!

  36. PIERO RICCA CONTESTA LA CARFAGNA(MOMENTI CULT) VIDEO

    IMPAGABILE L’INIZIO QUANDO DICE A CONFALONIERI “NON BISOGNA FARE I PUTTANIERI ALLA VOSTRA ETA’”

    Milano, 18 giugno 2009 – Un casuale incontro con la ministra Carfagna in piazza Duomo dà  la possibilità  a Qui Milano Libera di esprimere la propria opinione sulla fulminea carriera politica delle belle ragazze che piacciono al sultano, in tempi di “ciarpame senza pudore”.

    http://www.youtube.com/watch?v=_dK1wN5zL2w

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