Riporto in sintesi una notizia pubblicata dal Corriere.

“A fronte della controversia che opponeva Mediaset al gruppo Rcs, con la prima che pretendeva di vietare l’utilizzo sul sito Corriere.it di brevi frammenti di qualsiasi trasmissione televisiva diffusa da Canale 5 e Italia 1 nel tentativo di difendere il diritto di disporre in piena esclusiva dei propri contenuti televisivi, il tribunale di Milano ha rigettato la pretesa, rilevando la scriminante giornalistica di cronaca e critica. Dei 59 video pubblicati, i giudici hanno richiesto di rimuoverne solo 4, tratti dalla trasmissione Il Grande Fratello, nel presupposto che per questi ultimi non varrebbe la scriminante del diritto di cronaca».
La sentenza é un precedente non da poco perché pone un importante freno alla strategia di chi, come Mediaset, intende impedire agli organi di informazione la facoltà  di citare i contenuti delle trasmissioni diffuse dalle emittenti televisive». «Il Gruppo Rcs — conclude la nota — nel rispetto e a tutela della propria vocazione giornalistica, conferma, pertanto, la propria volontà  di continuare a offrire, nel puntuale rispetto dei diritti d’autore, cronaca e informazione, anche tramite piattaforme multimediali.”

La sentenza “precedente non da poco” lo sarà  non solo per la casta di noi giornalisti ma per tutti. Nel pieno rispetto della libertà  e del diritto di cronaca e di critica che non può essere negato a nessuno. Checché ne dicano quei deputati che non sanno come fare a fermare l’informazione in Rete e pensano di querelare Youtube.
Il problema sono major come Google e Microsoft, che bisogna sperare non continuino a cedere ai ricatti dei governi e dei loro rappresentanti che vogliono continuare a controllare la disinformazione di massa.

10 pensiero su “Mediaset non ferma Internet”
  1. quindi i 500 milioni di euro che mediaset voleva da google come risarcimento,se li può ficcare nel culo ricambiati sotto forma di calcioni??? ahahahahahahahahahahahahaahahaaaaaaaaa!!!!!!!!!

  2. Caro daniele,
    mi duole ricordarti che youtube é in effetti PROPRIETà  DI GOOGLE. Se google subisce le pressioni dei governi, youtube ne risentirà  automaticamente. Quindi l’analisi é leggermente peggiore di quella che hai fatto tu.

    Ciao

  3. per fortuna c’é ancora moltissimo materiale per informarsi sugli argomenti censurati dal regime e dai suoi servi… per ora la rete é abbastanza libera e speriamo che rimanga tale…

  4. Forse per ora é una piccola vittoria, ma stiamo scivolando sempre più in uno stato di polizia fascista, le più elememntari libertà  s stanno assottigliando, stiamo subendo i ogni giorno i decreti del Duce, in quest’ultimo anno per chi non se nefosse accorto, sono stati tagliati fondi e poteri alla polizia per darli all’esercito, ai Prefetti sono stati dati poteri illimitati…sta succedendo qualcosa…per settembre? Prima? Non si sa…ma é ora di svegliarsi!

  5. Mertinelli…

    quando mai i governi sono riusciti a fermare una multinazionele?

    325 euro il titolo di google sul mercato…

    stanno spostando la nuova usura sulla rete, quando la pubblicita’ migrerà  completamente in internet saremo finiti.

    I nuovi poveri saranno invisibili…virtuali come la carta stampata delle banconotte

    la nuova usura (la grande base di dati globale)

    festa per le multinazionali

    la rete é il futuro?

    per il loro profitto

    http://www.vocidallastrada.com/2009/03/noam-chomsky-non-sono-un-don-chisciotte.html

  6. la quantità  é la qualità  dei video censurati é sbalorditiva…provate ad andare nel motore di ricerca dei video censurati e subito dopo vi verrà  da vomitare…

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