Riporto il testo a firma del magistrato Luca Tescaroli sulla riforma della giustizia, pubblicato su Repubblica Palermo il 31 dicembre 2008.

L’anno che si sta chiudendo ha visto riesplodere le tensioni tra settori della politica e magistratura, a seguito di inchieste e provvedimenti restrittivi nei confronti di detentori del potere di numerose città  italiane la cui notizia é prepotentemente deflagrata nei media. Come conseguenza si é riacceso il confronto sulla riforma della giustizia che ha registrato convergenze da parte di esponenti di gruppi politici contrapposti, sfruttando come sponda le gravi vicende che hanno contrapposto gli uffici giudiziari di Salerno e Catanzaro, che certamente costituiscono un fatto eccezionale.

L’idea di fondo che governa le menti di molti autorevoli esponenti politici é quella di imbrigliare l’azione del pubblico ministero e di limitare l’uso di uno dei più efficaci mezzi di ricerca delle prove: l’intercettazione. Si é detto di rendere non più obbligatoria l’azione penale, di attribuire al Parlamento la scelta dei reati da perseguire, di separare le carriere tra giudici e pubblici ministeri, di togliere il vincolo di dipendenza dal pm alla polizia giudiziaria, che dipende dalla compagine governativa, consentendole di indagare autonomamente dopo la presentazione della notitia criminis.

Si tratta di progetti che sembrano portare avanti la riforma della giustizia adombrata nel gelliano “Piano di rinascita democratica” che profetizzava la responsabilità  del guardasigilli verso il Parlamento sull’operato del pm e la separazione delle carriere. Quanto alle intercettazioni, la maggioranza governativa appare proiettata a limitarne l’uso a una larghissima parte di reati, che comporterebbe di fatto la loro non perseguibilità .
Tutto ciò appare singolare se si pensa che il problema serio della giustizia penale é rappresentato dall’infinità  di tempo che occorre per ottenere una pronuncia sulla responsabilità  dell’imputato, che un meccanismo bizantino farraginoso e complicatissimo, chiamato processo, sembra ostacolare piuttosto che agevolare. Uno stato di cose che genera inefficienza del servizio giustizia e che si traduce in un discredito della magistratura, contribuendo ad allontanare il consenso di molti cittadini, conquistato nell’ultimo ventennio. Sorge il sospetto che a qualcuno ciò non dispiaccia affatto e che anzi sia gradito.

L’impatto di una nuova regolamentazione di funzionari incapaci di rendere il servizio per cui sono remunerati é certamente meno traumatico nel contesto sociale e sarà  difficile trovare chi sia pronto per mobilitarsi e impedire l’eliminazione dell’indipendenza del pubblico ministero, garanzia di uguaglianza per tutti i cittadini.
àˆ singolare il fatto che nessuno faccia riferimento, invece, all’esigenza di riformare certa politica, protagonista di un crescente malgoverno in numerosi settori nevralgici, sempre più pervasa da corruttela, avviluppata soprattutto al Sud a un clientelismo becero, e di impedire che imputati condannati per fatti gravi siedano in Parlamento, ove con il loro voto contribuiranno a riformare la giustizia.

In questo contesto Cosa nostra rimane spettatrice attenta e interessata, pregustando i doni, forse inaspettati, che otterrà  laddove le annunciate riforme legislative dovessero essere attuate. L’organizzazione necessita del sostegno dell’uomo politico e del pubblico amministratore per raggiungere i propri obiettivi. Pensate quale vantaggio potrebbe ottenere dall’impossibilità  di intercettare i reati tipici della pubblica amministrazione (si pensi alla corruzione o alla turbativa d’asta) propedeutici all’instaurazione di quell’anello di collegamento con i centri di potere. Molte indagini nei confronti di amministrazioni locali hanno consentito di scoprire relazioni con mafiosi e alcuni investigazioni e processi di mafia hanno preso le mosse da indagini nei confronti di appartenenti ad amministrazioni locali.

Pensate a cosa può significare modificare i rapporti fra pm e polizia giudiziaria. Dal momento che la polizia giudiziaria dipende dal governo, potrebbe derivarne che in concreto si faranno solo certe indagini e che potrebbero agevolmente essere impediti i controlli di legalità  indirizzati verso determinati interessi cari alla compagine governativa e, al contempo, alla forza mafiosa dominante.
Immaginate cosa può voler dire separazione delle carriere. Un pm che dovrà  rispettare le direttive impartitegli dal potere esecutivo? E se venisse previsto di essere feroce con taluni e di essere morbidi con altri, magari verso chi si trova a coltivare rapporti di amicizia o frequentazione con i leader della compagine governativa?

Pensate, poi, cosa può comportare un pm piegato all’esecutivo in un’indagine nei confronti di un colletto bianco, che coltiva legami con esponenti mafiosi. Una situazione che renderà  piuttosto difficile solo iniziarla, che consiglierà  al magistrato molta prudenza per evitare ripercussioni negative nella progressione in carriera.
Mi auguro che prevalga il senso di responsabilità  e che tali conseguenze vengano scongiurate. Spero che nel nuovo anno si pensi, invece, a potenziare l’apparato repressivo (per debellare il crimine organizzato che controlla e condiziona oltre un terzo del Paese e della sua economia), a snellire e a riformare il processo penale, cancellando una serie di inutili formalismi travestiti da garanzie, riducendo le impugnazioni, garantendo che le sanzioni penali irrogate vengano espiate, impedendo che i mafiosi condannati ritornino troppo presto in libertà , continuando a esercitare il potere sul territorio che esercitavano prima del loro arresto.

Luca Tescaroli

Sostituto procuratore a Roma. Già  pm nel processo per la strage di Capaci e in quello sulla morte del banchiere Roberto Calvi.

38 pensiero su “La riforma della giustizia che piace a Cosa nostra”
  1. […] Oggi Berlusconi strilla di 350 000 intercettazioni in possesso di una persona sola. Intercettazioni che se pubblicizzate, potrebbero dar vita al piu grosso scandalo della storia d’Italia. E richiama l’urgenza di un accordo sulla legge per la giustizia. Quella che, per tali ragioni, “piace alla mafia” […]

  2. LETTERA APERTA a chi capisce…

    Stiamo vedendo realizzarsi un progetto criminale di “Sostituzione o inserimento di persone nelle funzioni e nelle prerogative dello Stato e della Repubblica per trarne vantaggi di parte, e quindi mafiosi…, con una tecnica non molto dissimile da quella usata nel fim FACE OFF (Chi non l’ha visto…)…

    Io lo vivo sulla mia pelle quando, presentandomi a uffici pubblici, questure, commissariati, tribunali ecc…, mi vedo disattesa ogni aspettativa fondata…

    Forse c’é ancora possibilità  di recuperarci ad una vera democrazia e ad una vera libertà …, ma non credo che abbiamo più molto tempo…

    L’operazione FACE OFF é quasi riuscita…

    Commento ad un articolo del prof. Amato Lamberti, studioso del fenomeno camorristico su IL MEDIANO – http://www.ilmediano.it

    Gent.mo dott. Amato Lamberti,

    Credo sia ormai quasi conclusa quella operazione che io, con una associazione di idee ho chiamato OPERAZIONE FACE OFF – Cioé sostituzione di identità … – La MALA al posto dello STATO…

    Ormai, quasi ogni volta che entriamo in un ufficio pubblico, ci sentiamo debitori di qualcosa…, eppure paghiamo…, e paghiamo molto caro… per ogni cosa…, dal controllo del territorio…, alla sanità …, all’istruzione…, al documento, alla ricerca di permessi di costruzione… per aprire aziende…, e chi più ne ha più ne metta…

    La mia situazione, emblematica della RESA dello Stato di fronte ai poteri occulti, non é altro che la cartina di tornasole di uno Stato che ha abdicato o che addirittura é prigioniero in qualche ripostiglio…, magari legato e imbavagliato (preferirei saperlo prigioniero piuttosto che connivente, almeno avrei qualche ragione in più per gridare aiuto e unire persone di buona volontà , che pur ci sono, per cercare di liberarlo…) basta vedere il filmato di introduzione al mio Blog, o il suo contenuto ( http://www.luigiiopvino.it ) o il contenuto dei miei video su Youtube – http://www.youtube.co… – che stanno facendo migliaia di visite e commenti – per rendersi conto che i nostri rappresentanti istituzionali, ai massimi livelli…, non agiscono più da istituzioni…, ma da mafiosi che, avendo molto da nascondere…, preferiscono non difendersi… (Svelando in tal modo la loro vera entità …) piuttosto che denunciarmi alla giustizia…

    Dove la CAMORRA o LE MAFIE la fanno da PADRONI c’era, uno Stato DEBOLE…, adesso c’é uno Stato concupito, acquiescente…, fintamente sottomesso ma, invece, servo del malaffare…

    L’OPERAZIONE FACE OFF é quasi riuscita… – http://www.luigiiovino.it

  3. L’intervista a Cachettone detto “er saliva” per quanta ne produce e quanta ne usa per leccare a tutto spiano.

    Un uomo di straordinaria coerenza e morale politica, da radicale é passato al PdL. Praticamente ha applicato in politica lo stesso procedimento fatto da Michael Jackson per divetare bianco da nero che era.

    Sinceramente mi sarei aspettato nel video la musica di stanlio ed olio come sottofondo. Veramente due macchiette Fede(le) e Cachettone. Certo che Fede poteva applicarsi di più, aveva ancora in mano il copione. Bellissima poi la mimica di Cachettone, veramente da orso d’oro, o forse il pinocchio d’oro.

    Sicuramente durante il servizio sarà  uscita bava e muco dai televisori. Le sinergie di cotanto lecchini hanno saturato la banda etere delle stronzate procurandone un’incontrollata debordanza.

    Riforma della giustizia. Ma luridi pexxi di mexxa, ma se sono anni che fate leggi ad personam per quell’ominide incipriato gettando nei casini l’Italia. Fate leggi che vadano ad aiutare il cittadino, a snellire processi e dare pene certe non a depenalizzare il falso in bilancio, il pubblico sospetto e cazzate varie.

    Mi parla di intercettazioni e spese, ma ringraziando non sò più chi, con le intercettazioni hanno ingabbiato qualcuno o smontato gli intrallazzi di molti, voi con tutti i soldi che vi fregate per non fare un caxxo avete mandato l’Italia in mutande! E avete ancora il coraggio di parlare. Ma neanche in una porcilaia meriterste di stare.

    W l’Italia, Paese di insaziabili masochisti.

  4. Chiedo scusa, vedo che molti si preoccupano del “Se dovesse rinascere la P2″…, volevo avvisarVi che Vi siate persi qualcosa…, loro sono quì

    http://www.luigiiovino.it

    A napoli fanno stragi da anni, fuori e dentro i Tribunali e le Procure della Repubblica…, nel consenso tacito delle istituzioni locali e centrali…, hanno nomi e cognomi… e io li ho fatti tutti…, forse e per quewsto che a Roma stanno cercando di insabbiare le mie denunce…

    http://it.youtube.com/watch?v=DU1-arkAbUg

  5. la mafia al nord: l’uomo cerniera (così chiamato chi fa incontrare i due mondi)imprenditori e mafia é colui che vivendo al nord con origini meridionali,altrimenti uno che viene da fuori non si potrebbe muoversi in una grande città ,li mette in contatto.Chi potrebbe essere il personaggio???

  6. In questa aggressione criminale contro una popolazione chiusa in una sacca per i civili non c’é scampo.

    I bambini stanno letteralmente impazzendo a causa delle bombe – ha spiegato padre Musallam – piangono e gridano continuamente. Sono in una condizione di stress costante, ha spiegato il prete palestinese che e’ anche preside dell’unica scuola cristiana di Gaza.

    Stamani alle 10, ha raccontato il prete palestinese, una bambina di 12 anni della famiglia Abu Ras e’ morta di infarto nella sua abitazione.

    Venerdi’ un’altra studentessa della scuola cristiana Holy Family, Christine Ouadiah Turk, e’ morta per la paura in seguito a un bombardamento.

    Un sito di dementi filosionisti

    http://stoptheism.com/

    invita ad uccidere i volontari pacifisti dell’ISM tra i quali il nostro Vittorio Arrigoni.

    In mezzo a questo delirio i nostri parlamentari non hanno trovato di meglio che indire una manifestazione pro Israele e contro il terrorismo (che spudoratezza).
    Andateveli a leggere i nomi di questi farabutti, autentici fiancheggiatori di nazisti senza pietà  e senza anima:

    http://vivaisraele.blogspot.com/2009/01/manifestazione-con-israele-per-la.html

  7. DECINE DI MANIFESTAZIONI DAVANTI ALLE SEDI RAI E LANCI DI VERNICE ALLE SEDI DEI MEDIA

    così si fà  e si deve fare.inutile che stiamo quì a raccontarcela tra di noi,poi cé l’idiota di turno che innesca il battibecco e altri idioti che lo seguono con linguaggi e controversie ai più incomprensibili.oggi TG5 ha fatto lo spot di ALI-TAGLIA ,posti di lavoro,passeggeri a Fiumicino entusiasti della nuova compagnia….che é cambiato rispetto ad ieri?non si sà .per contr’altare tutto bloccato a malpensa e linate….ma questo é secondario.
    Domenica per farmi un pò del male ho visto un pezzo di Tele-Camere con la officiante Anna la Rosa,presenti La Torre e Lupi,la sottospecie di giornalista figurati se si degnava di ricordagli del pizzino a Bocchino,poi la torre come l’ultimo pappagallo berlusconiano chiosava”é ora di finirla con la giustizia politicizzata”,La Torre senatore del PD che dovrebbe essere l’opposizione faceva sue le tesi berlusconiane e la giornalista nulla…come se ninete fosse.
    Ho mandato uan mail alla sotto-giornalista gridandole tutta la mia indignazione e rabbia…e se le mail fossero migliaia e migliaia potrebbero ignorarle?
    Morale,se non si combatte instancabilmente la falsa informazione che ammorba questo paese la battaglia é persa.Non diamogli tregua tempestiamoli di mail fax telefonate,interveniamo in ogni trasmissione radio televisiva ove ci é consentito.se vediamo un collegamento televisvo fatto dalla strada andiamo li e interrompiamolo.
    A Beppe dico perché non organizziamo dei presidi davanti alle sedi RAi o mediaset, senza creare incidenti presidi muti come é muta l’informazione istituzionale.Potranno sempre ignorarci?non credo.
    chi vuole discutere con me e coordinare eentuali iniziative e mettermi a corrente di quelle in atto o da intraprendere mi contatti;
    mail;vittoriopampa@yahoo.it
    cell 3392244257

  8. Daniele,

    che comiche sto video .. vedere Emilio “semper FIDELIS” Fede e Daniele KAPODUCAPEZZONE discutere di riforme sulla Giustizia é quasi esilarante come un video con Guzzanti(Corrado)nella parte di Fede cocainomane maniaco sessuale impenitente e giocatore d’azzardo incallito(ricordi?)e Neri Marcoré nella parte del ROBOCOPKAPODUCAZZONE che fà  il portavoce del NANO PSICOTICO e MAFIOSO-MASSONE nella trasmissione della Dandini ..

    per chi ha poca memoria eccovi i link:

    http://www.youtube.com/watch?v=hcS4dGfRbww

    http://www.youtube.com/watch?v=R0-si31OCVM&feature=related

    http://www.youtube.com/watch?v=UeKey_OH4Q0&feature=related

    http://www.youtube.com/watch?v=zFWELGRx-Dg

    http://www.youtube.com/watch?v=0HHlK4WHPl8

  9. il massacro della giustizia ovviamente continua… siamo solo a gennaio, chissà  cosa succederà  nei prossimi mesi… meglio non pensarci, meglio pensare alla fuga da questo maledetto paese mafioso che forse non cambierà  mai.

  10. La P2 sta prendendo in mano questo Paese,
    ma cosa si puo’ fare?
    E possibile che quella parte della società  civile
    onesta e consapevole, non possa mettere in moto
    un sistema informativo, che possa risvegliare le
    menti OTTENEBRATE di molti italiani?

  11. Ma Cazzopene piu’ lo guardo e piu’ sono sicuro che e’ encefalitico terminale.

    E’ qualcosa di veramente straziante.

    Non si potrebbe fargli l’iniezione letale per porre fine ad una sofferenza cosi’ inumana?

    Povero Cazzopene, ma perche’ questo spettacolo del dolore, perche’ mostrarlo in televisione ridotto in quelle condizioni, senza nemmeno Pisciopanna che gli porge un bicchiere di piscio ristoratore alla spina.

    Crudeli!

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