C’è una cattiva notizia per tutte le vittime di stalking, soprattutto donne.

Ieri i partiti di destra alla Camera hanno bocciato un emendamento a firma della grillina Stefania Ascari, che riguarda il fermo nei confronti di chi è indiziato di maltrattamenti e di atti persecutori.

Nel dettaglio, questo emendamento che interviene sull’articolo 384 del Codice di procedura penale, proponeva di permettere al magistrato di imporre il fermo al sospettato di reato, o gravemente indiziato, anche senza flagranza.

Cioè senza necessariamente coglierlo sul fatto mentre perseguita la vittima.

Il caso in esame non riguarderebbe solo le donne. Spesso riguarda anche anziani e minori bersagli di intimidazioni e violenze.

Ecco, mentre l’8 marzo, nella giornata della festa delle donne, la premier Meloni e il ministro Salvini si prodigavano in messaggi di auguri dedicati a tutte le donne, ora dopo pochi giorni, il voltafaccia col voto contrario che ha cassato l’emendamento, col risultato di aver fatto un passo indietro al contrasto alla violenza di genere.

L’aspetto più crudo e ipocrita di questa bocciatura, riguarda Giulia Bongiorno, la senatrice leghista paladina anti-stalking,che con Michelle Hunziker ha fondato l’associazione Doppia difesa a tutela proprio delle donne vittime di violenze e abusi.

Ecco, lei e il suo partito, la Lega, lascia liberi gli stalker di poter infierire sulle loro vittime senza grossi rischi e magari di poterle ammazzare.

Il processo si farà dopo. Quando per la vittima sarà stato troppo tardi.

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