«Una parte del Movimento, in quanto anti-sistema, era contro tutto quella che faceva parte, diciamo così, dell’ordine precostituito, di ciò che c’era prima. E bisognava quantomeno metterlo in discussione. Era nell’animo dei 5 stelle. Anche l’atlantismo, il ruolo dell’Italia visto come secondario, subalterno rispetto agli Stati Uniti, veniva messo in discussione. È una posizione che poi è stata ritirata quando siamo arrivati alla fase governativa perché con la politica estera funziona così. I binari vanno percorsi con continuità, non è che si cambia da un governo all’altro. C’è in ballo l’affidabilità di un Paese. E il M5S ha aggiustato il tiro. Credo che cambiare idea sia sempre un segno di intelligenza. Certo avremmo dovuto essere più chiari con gli elettori, soprattutto in altri casi. Il cambio di approccio sulla Nato non è stato certo l’unico, per il M5S. In tema di alleanze anch’io, da ministro, ho capito che non potevamo e non dobbiamo mettere in discussione la nostra adesione al blocco atlantico e al blocco Ue».

Giulia Grillo, deputata del Movimento 5 stelle ed ex ministro della Salute. Il Movimento 5 stelle appoggia gli aiuti bellici all’Ucraina contro l’invasione della Russia di Vladimir Putin, in ossequio alle disposizioni della Nato per la guerra in corso a Est.

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