«Quando ero io il segretario, ho capito quello che altri si ostinavano a non capire: tenere fuori Renzi dalle primarie avrebbe avuto l’effetto di uno strappo, un pezzo di noi si sarebbe allontanato. Avevo il dovere di tenere dentro Matteo. Ora purtroppo vedo un atteggiamento diverso, quasi di compiacimento nell’accompagnare le persone alla porta. Com’è successo con Fassina: uno di meno, meglio». Pier Luigi Bersani, Pd.

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