«Non sono un corrotto, non ho mai partecipato a feste in maschera o cose del genere, non ho mai intrattenuto rapporti ambigui con imprenditori. Essere processato come un ladro è per me un grande dolore. E un disonore. Non maledette mutande verdi, ma pantaloncini corti. Non gadget politico, il verde e la Lega non c’entrano nulla: quello scontrino è stato inserito per errore». Roberto Cota, Lega nord, ex governatore del Piemonte, nelle sue dichiarazioni spontanee (lette da un foglio) ai giudici che lo processano per Rimborsopoli.
Cota spiega le mutande verdi
DiDaniele Martinelli
Giu 20, 2015 casta, giustizia, piemonte, privilegio, processo, rimborsopoli, roberto cota