Stadio di Bergamo, domenica di Atalanta-Parma, all’ingresso si presentano mamma, zia e bimbo di 6 mesi. Gli stewart chiedono i biglietti, le donne esibiscono i loro 2, ma i controllori ne chiedono 3 in quanto anche per il bebè ci vuole il tagliando d’ingresso al modico prezzo di 13 euro. Lo prevede il regolamento dell’Atalanta per “questioni di sicurezza e di esatto conteggio del numero delle persone all’interno dello stadio“. Alle 2 donne non è rimasto altro che il dietrofront alla cassa per regolarizzare il pargolo. Per il quale è stato necessario esibire pure il documento di riconoscimento. In questo caso, meno male, è bastato il tesserino sanitario…

Un pensiero su “Bebè, niente calcio alle regole”

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