Cota e Alfano sul processo breve

Con oltre 4 mila preferenze Lorenzo Nicastro é stato eletto nelle file dell’Idv in Puglia con la maggioranza che sostiene il governatore Nichi Vendola. E’ l’ex magistrato che ha rinviato a giudizio il ministro “affarista” regionale Raffaele Fitto per corruzione e turbativa d’asta. Nicastro é uno che conosce gli atti e i movimenti torbidi nella politica barese, e più in generale pugliese.
La sua candidatura alle regionali in Puglia sollevò un polverone nel centrodestra, a paritre dal ministro-vergogna Fitto che la definì “vergognosa” in coro col presidente della camera Gianfranco Fini, che si disse contrario per ” motivi di opportunità ” esattamente come il megafono del presidente puttaniere e piduista Paolo Bonaiuti che la infarcì “irrispettosa dell’imparzialità  e inquietante” oltre all’ex candidato pugliese perdente Scrocco Palese che la bollò “indecente“. Senza contare lo scomodamento persino dell’Associazione nazionale magistrati che chiese una legge per impedire ai magistrati di candidarsi nei collegi in cui avevano operato.

Nessun sodale del centrodestra obiettò sul ruolo istituzionale dei Dell’Utri, dei Ciarrapico, dei Di Girolamo, dei Cosentino e co.(sca). Era il magistrato in politica, lo scandalo! Ebbene, oggi che il Piemonte ha eletto a governatore il leghista Roberto Cota, non si registrano indignazioni dalla cortigianeria berluscoide per la sua proposta “indecente” rivolta al magistrato della procura di Torino Andrea Padalino di ricoprire il ruolo di “assessore antifurbetti“. Sì, proprio quell’Andrea Padalino che aveva fatto condannare in primo grado il leghista ex assessore al legale del governo Ghigo Matteo Brigandì per truffa aggravata alla regione Piemonte, poi assolto in appello e anche in Cassazione.
E’ silenzio assenso sulla scelta di Cota compagno della “trota” che vuole Padalino per “la buona amministrazione” e dimentica quando criticava il procuratore Caselli “politico” mentre diceva la sua sull’incostituzionalità  del lodo schifoso-maccanico votato dalla Lega e bocciato dalla Consulta all’inaugurazione dell’anno giudiziario nel 2004, dopo che il puttaniere aveva definito i magistrati “pazzi“.

Per carità , ci fa piacere che Cota ricorra a un bravo magistrato per tutelare “la buona amministrazione” regionale, ma come ci spiega la sua coerenza a quella proposta di modifica alla legge che aumenta le condizioni di ineleggibilità  dei magistrati!?
E’ tuttavia curioso che il neogovernatore del Piemonte che ha appena votato a favore del legittimo impedimento e di porcate incostituzionali (tanto per dirla appassionatamente alla calderoli), ricorra a un pm impegnato sia sul fronte della criminalità  organizzata che della corruzione politica e anche come garante delle politiche regionali contro sprechi, illeciti e irregolarità  nei finanziamenti pubblici!

Da parte sua, Padalino ha risposto con un “no comment“. Dovrà  prima accertarsi di non essere vittima di una candid camera alla vigilia del voto che la Lega di Cota darà  al nuovo Lodo Alfano, e alla stretta sulle intercettazioni.
La Lega é pronta a rifarsi il trucco partendo dal Piemonte. Dopo aver rivalutato i “porcellum” van bene anche i magistrati nelle giunte verdi. A patto non si faccia più memoria della banca Credieuronord salvata dal fallimento con un avventuroso e torbido intervento della Popolare di Lodi ai tempi della famigerata gestione Fiorani. A patto si dimentichi l’indignazione leghista nei confronti del piemontese Piero Fassino, che eccitato dall’idea di scalare la Unipol a Bnl, disse “allora abbiamo una banca“.
Già , quel Pd di governo ormai divenuto anche in Piemonte un ricordo. Un partito così tenero che lo tagli con un “grillino”.

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3 pensiero su “Roberto Cota, coerenza mai”
  1. Cazzo, hanno sbagliato un’altra volta le medicine a Silvio Berlusconi; ha nuovamente ricomnicato a vaneggiare!
    Adesso dice che la popolarità  della mafia é colpa di Saviano e dei film.

    Un appello al medico curante, per la miseria state attenti già  e rincoglionito di suo poi vi ci mettete anche voi con farmaci sbagliati… diventa un’ecatombe, lo vedete poi che fa conferenze ed interventi e spara cazzate! Già  però quelle mi sa che non sono effetto dei farmaci.

    Ma un bel Multicentrum 50 ?

  2. La coerenza é patrimonio di chi possiede propria capacità  di ragionamento, il che presuppone anche l’ esistenza fisica di un cervello. Mi sembra che Cota sia a pieno titolo nel mucchio di letame che rappresenta.

  3. OT per Roberto di Latina.

    Qualche post fa (complice l’articolo di Martinelli), parlavamo della situazione di Latina e Fondi.
    Visto che casino tra Fazzone e Zaccheo?
    C’é un bell’articolo sul Fatto Quotidiano di oggi 16.04.10
    Ciao.

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