Nel 2009 nel mondo sono stati uccisi 91 giornalisti (57 soltanto in Iraq) e 157 sono stati costretti all’esilio per intimidazioni e minacce. Il record negativo é stato superato soltanto nel 2006 e 2007. Ai dati appena forniti vanno aggiiunti altri 33 giornalisti rapiti , 1.456 aggrediti fisicamente, 151 blooger arrestati e altri 61 aggrediti fisicamente in 60 paesi colpiti dalla censura on-line dove si é registrato l’oscuramento di 570 media.
I dati sono riportati nel rapporto annuale di Reportes sans frontieres, secondo cui nel 2009 si é verificato il più grande massacro commesso in un solo giorno con l’uccisione di 30 giornalisti da parte della milizia privata di un governatore a sud delle Filippine. Ma il 2009 registra anche un’ondata senza precedenti di arresti di bloggers in Iran dopo la contestatissima rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad.
Secondo il rapporto gli altri paesi ad alto rischio sono la Somalia con 9 giornalisti uccisi, il Pakistan e la Russia con 5 reporter rispettivi.
Per quanto concerne l’Italia mi limito a riportare una sola frase del procuratore antimafia Piero Grasso pronunciata di recente: “Bisogna bloccare chi vuole controllare giornalisti e magistrati, io ho dovuto scrivere un libro e tanti giornalisti oggi si ritrovano a doverne scrivere perché le loro idee non trovano ospitalità nei giornali. Questo é un grave problema“.
a quanto pare il mafionano non c’entra con la bomba, ma rimane ovviamente un grande criminale infame capace di tutto…
purtroppo l’altro giorno era una bomba, non un petardo…
Hai ragione, ma stava così bene come finale di quella cazzata, che mi sono auto-condizionato 😉
intanto il regime di merda continua…ma i deficienti italioti pensano di essere in un paese normale… 🙁
http://www.voglioscendere.it/2010/01/07/vomitate_gente_vomitate.html
altero, quella notizia é di oggi, non c’entra nulla con la bomba dell’altro giorno…
Dopo che ci hanno presi per il culo per trent’anni, credo che parlare di fantasia sia come minimo ingenuo, da parte nostra. Questi sono capaci di ogni nefandezza! E non possiamo pretendere che marcino con il passo dell’oca, perché altrimenti non siamo in grado di smascherarli.
Come volevasi dimostrare, l’ORDIGNO al Tribunale di Reggio Calabria era in realtà un PETARDO, residuo di capodanno. E DANIELE aveva visto giusto!
( http://www.ilgiornaledelfriuli.net/2010/01/07/basta-un-petardo-per-far-fibrillare-il-tribunale-di-reggio-calabria/ )
La paura che ha prodotto, invece, resta fissa nelle menti deboli, che correranno dalla mamma a chiedere protezione in cambio del voto e del consenso per altre nuove nefandezze.
Per quanto mi riguarda, ogni fatto futuro che mirerà ad esaltare la paura dei nostri vecchi (attentati col petardo, minacce scritte, duomi di plastica lanciati sul labbro curati con un cerotto sulla guancia, influenze A, B e C, etc.) sarà un artefatto necessario ai soliti noti per conseguire il consenso dell’italianucolo impaurito.
P.S. scusate il fuori tema.