Ci sono Chiodi e Berlusconi: vietato dissentire.

Luca Di Vincenzo é un laureando in informatica che nei giorni scorsi si é recato, armato di videocamera, ad un incontro pubblico con Silvio Berlusconi e il suo candidato alle elezioni regionali dell’Abruzzo Gianni Chiodi. Mi ha scritto una mail in cui racconta ciò che ha pubblicato sul suo blog.
Luca é un altro esempio che cito volentieri a modello, affinché il suo dissenso informato contribuisca a spargere il mortale verminaio per i fantocci della politica dell’applauso usi alle fotografie, all’autografo e all’arroganza.

Nel merito delle elezioni di domenica 14 e lunedì 15 dicembre, ricordo che sono 2 i principali candidati pronti a contendersi la poltrona di presidente dell’Abruzzo.

Per il Pdl di Silvio Berlusconi il candidato é Gianni Chiodi, ex sindaco di Teramo, imputato di disastro ambientale e gestione di rifiuti non autorizzata in un’inchiesta avviata dalla procura della sua città . Il pm ha chiesto il suo rinvio a giudizio assieme ad altre 14 persone per i danni ambientali arrecati da una discarica abusiva di rifiuti, ricavata in un calanco, solco naturale eroso dalle acque su terreni argillosi alla periferia di Teramo. La discarica in questione che cede a valle, rilascia il percolato in un laghetto protetto che ha tinto le sue acque di un marrone nauseabondo. La notizia é apparsa su l’Espresso.
Nella sua campagna elettorale in giro per l’Abruzzo, Gianni Chiodi non ha quasi mai parlato in pubblico e si é sottratto quasi sempre alle interviste, rinunciando pure al confronto diretto col candidato Idv-Pd. Là  dove gli elettori abruzzesi si aspettavano di sentire Gianni Chiodi, si sono ritrovati Silvio Berlusconi arroccato su qualche piolo, che tra le tante fanfaronate ha rimproverato agli abruzzesi di essere tirchi e complici della crisi economica.
Sconosciuto il programma politico regionale di Gianni Chiodi. L’unico messaggio che ha rivolto é stato ai disperati, ai quali ha chiesto di inviargli il curriculum con la promessa implicita di un impiego nell’amministrazione pubblica regionale in cambio del voto. Iniziativa punibile penalmente.

Per il centrosinistra capeggiato da Idv-Pd il candidato é Carlo Costantini, ex consigliere comunale e attuale deputato dell’Idv, incensurato. Proviene da un periodo fitto di incontri con gli elettori abruzzesi e soltanto in qualche occasione é stato supportato dalla presenza di Antonio Di Pietro.
Il suo programma politico prevede lo snellimento dei costi della politica, a cominciare dalla decurtazione della pensione ai consiglieri regionali, fino alla smobilitazione delle costose consulenze aggrappate alla sanità  regionale che ha fatto sprofondare il debito dell’Abruzzo a cifre di 9 zeri.
Costantini, come Di Pietro, é un grande estimatore della Rete che utilizza per comunicare e interagire con gli elettori giovani, i maggiori fruitori del mezzo.
Durante la campagna elettorale, in risposta alla proposta del voto di scambio di Chiodi, Carlo Costantini ha promesso di impiegare parte dei fondi regionali per stimolare l’imprenditoria privata, e ha preso a cuore il progetto della nuova raffineria di Ortona (CH) che il governo Berlusconi intende realizzare dopo l’esproprio del diritto alle regioni di intervenire sulle infrastrutture, sancito dalla nuova Legge antifederalista numero 1441. La raffineria, secondo i piani, sorgerà  in una zona coltivata a vitigni, famosa per il Montepulciano d’Abruzzo.

L’elezione a presidente dell’Abruzzo di Carlo Costantini segnerebbe una pietra miliare nella svolta della politica italiana. L’inedita guida di un dipietrista alla giunta di una regione, mantenendo le promesse, potrebbe indebolire fortemente la credibilità  del governo nazionale attuale.

La lista completa dei candidati alle elezioni abruzzesi la trovate QUI.

DOMANI A BARI
Domani, sabato, alle 17,30, sarò al teatro Kursaal di Bari, in largo Adua, per moderare un dibattito pubblico su mafia, politica e informazione, organizzato dai Grilli di Bari.
Con me sul palco ci saranno Michele Cagnazzo, Antonino Monteleone, Riccardo Orioles, Tania Passa, oltre a Benny Casalanzio che sarà  collegato in videoconferenza.
Ci dev’essere qualche problema per la diretta web dell’evento. Vi aspettiamo in ogni caso numerosi.

28 pensiero su “L’incensurato e l’imputato”
  1. Ciao Daniele, grazie per aver pubblicato il mio video! Purtroppo qui i politici del centrodestra si ostinano a cantar vittoria, ma non hanno ancora capito che ha vinto l’astensionismo. Loro non sono rappresentativi di nemmeno la metà  degli abruzzesi! Questo dovrebbe far riflettere, ma invece…
    Intanto il sindaco di Pescara, segretario regionale del PD, si é dimesso dopo l’arresto di questa notte. Un altra tegola sulla testa dei cittadini abruzzesi! Sono amareggiato e deluso, qui i politici invece che governare vanno in galera!
    Anche Chiodi é indagato per reati gravissimi, chi ci garantisce che nel mezzo del suo mandato non venga arrestato anche lui? Siamo alla frutta…ciao!!!

  2. rettifico:Amici Abruzzesi, scegliete il candidato giusto (per farlo basta vedere da chi si fanno supportare in campagna elettorale…)fatelo per la vostra splendida terra e, perché no, anche per il resto di questa povera Italia.

    Simone.

    p.s. dovessi votare io non lo darei a Gianni Chiodi

  3. Ho guardato il filmato.
    Questi ragazzi di Pescara hanno tanta buona volonta’, ma non i veri strumenti per una lotta politica.
    Cosi’ come si sono presentati vengono solo presi per provocatori, o al massimo per dei cineoperatori di “Candid Camera”. In altre parole, sono dei dilettanti che cercano di confrontarsi con il piu’ incallito dei professionisti, con il baro per definizione.
    A mio avviso il cambiamento che molti si auspicano sara’ impossibile finche’ non emergera’ un movimento preparato e coordinato da gente che sa il suo mestiere. Le improvvisazioni sono ammirabili, ma non portano risultati.

    E’ vero che in Italia ci sono anche fin troppi partiti, ma ancora ne manca uno che rappresenti la vera alternativa. Qualcuno deve decidersi a fondarlo.

  4. Amici Abruzzesi, scegliete il candidato giusto (per farlo basta vedere da chi si fanno supportare in campagna elettorale…)fatelo per la vostra splendida terra e, perché no, anche per il resto di questa povera Italia.

    Simone.

    p.s. dovessi votare io non lo darei a Gianni Chidi

  5. Daniele,

    lodevole iniziativa la tua, come altre 1000 in lungo e in largo per lo stivale .. purtroppo alla fine vincerà  il NANO PSICOTICO con il suo “candidato” diversamente onesto .. é un dato di FATTO!! Ecco perché dico e ribadisco con forza un RESET al sistema TUTTO .. eppoi ripartire TUTTI dallo stesso paletto, senza lobbies, massonerie, mafie .. e Vaticano.

  6. affinché una reazione chimica o fisica inizi ci vogliono tempo e la temperatura giusta, la pressione adeguata e la materia disposta a combinarsi o scindersi, ed eventualmente un catalizzaore che attivi il processo per arrivare alla “massa critica”. oggi siamo certamente in presenza della pressione e della temperatura giuste, dobbiamo creare il tempo e connettere la massa critica, il catalizzatore esiste sotto forma di un articolato ed intelligente movimento sociale mondiale che mostra ogni dove la possibilità  di ricombinare gli elementi della chiave, per oltrepassare verso l’altro mondo possibile.anche la massa comincia a crescere, affiora nella quotidianità , i gesti che fanno male vengono soppiantati da quelli di cura.”Se non la troverai in te, dove andrai a cercarla?” rispondeva il saggio all’allievo desideroso di verità . noi siamo il passaggio e la sua chiave
    questo é il mio ottimismo buongiorno blog

  7. Cara Elena mi guardo indietro e vedo cosa hanno prodotto questi ultimi 15 anni.

    Nel ’94 Berlusconi vince a sorpresa le elezioni per un soffio. Il suo governo dura solo pochi mesi poi il ribaltone bossiano lo mette in un angolo. Seguono anni di governi più o meno tecnici sostenuti da maggioranze di “meno peggio” che anziché sanare il bubbone gli permettono di consolidarsi.

    Il risultato é che nel 2001 Berlusconi rivince le elezioni stavolta con una maggioranza ben più consistente. Ce lo cucchiamo per 5 anni con corredo di leggi ad personam e intanto le televisioni “lavorano” la testa della gente.

    Un altro tormentato anno e mezzo di governo “meno peggio” e nel 2008 quella berlusconiana diventa una valanga.

    Ecco cosa succede: il meno peggio coltiva ed amplifica il peggio. E anche la società  nel frattempo si é deteriorata. Negli anni ’90 la gente sosteneva attivamente la magistratura impegnata contro la corruzione, oggi se ne frega.

    Ho forti dubbi su Di Pietro ma se avesse la forza di presentarsi da solo (o in compagnia di gente integerrima) darebbe quantomeno un segnale forte di rinnovamento. Troppo comodo pubblicizzarsi come “unica opposizione” e poi finire a braccetto sempre con i soliti.

    Se non ha coraggio allora lasci la politica. Torni sul trattore ma non per farsi fotografare, dia perlomeno una mano all’agricoltura.

    Buona notte a tutti.

  8. Ma guarda un po’, il nano si arrabatta nelle piazze e nelle televisioni per chiamare a raccolta il popolo di letame e i suoi citrulli votanti, e noi, che siamo furbissimi, per contrastare il mafioso ce ne stiamo a casetta.

    Oppure aspettiamo che Mago Merlino ci porti il cavaliere senza macchia e senza paura, che poi da solo sconfigge i cattivi e salva la principessa dal drago.

    Ragazzi, altro che meno peggio, votatevi Costantini in piena coscienza, se poi piddisti e compari vengono dietro so’ cacchi loro, se vogliono continuare a rubare hanno scelto bene il palo al quale impiccarsi.

    Piuttosto un appello ai cittadini abruzzesi: attenti ai brogli del nano mafioso e dei suoi luridi accoliti fascisti.

    Sorvegliate i seggi, altrimenti finisce come per le elezioni palermitane, queste carogne sono capaci di tutto.

  9. @ Roberto G.

    Roberto, magari si potesse cacciarli tutti via a pedate nel sedere. Sarebbe un bel segnale se non votasse nessuno. Ma nessuno, neanche uno. Una vera dimostrazione di ribellione contro la casta. Ma il popolo abruzzese voterà . E sicuramente parecchi di loro voteranno pdl.
    Il meno peggio non piace neanche a me, ma al momento non c’é altra scelta, purtroppo. Meglio lasciare l’Abruzzo a Berlusconi?

  10. appello al popolo italiano
    di Massimo Fini e Marco Travaglio

    Con l’annuncio di Silvio Berlusconi di voler cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza si é giunti al culmine di un’escalation, iniziata tre lustri fa, che porta dritto e di filato a una dittatura di un solo uomo che farebbe invidia a un generale birmano.

    Da un punto di vista formale la cosa é legittima. La nostra Carta prevede, all’articolo 138, i meccanismi per modificare le norme costituzionali. Ma farlo a colpi di maggioranza lede i fondamenti stessi della liberal-democrazia che é un sistema nato per tutelare innanzitutto le minoranze (la maggioranza si tutela già  da sola) e che, come ricordava Stuart Mill, uno dei padri nobili di questo sistema, deve porre dei limiti al consenso popolare. Altrimenti col potere assoluto del consenso popolare si potrebbe decidere, legittimamente dal punto di vista formale, che tutti quelli che si chiamano Bianchi vanno fucilati. Ma la Costituzione non ha abolito la pena di morte? Che importa? Si cambia la Costituzione. Col consenso popolare. Elementare Watson. Senza contare che a noi la Costituzione del 1948 va bene così, e non si vede un solo motivo per stravolgerla (altra cosa é qualche ritocco sporadico per aggiornarla).

    Com’é possibile che in una democrazia si sia giunti a questo punto? Non fermando Berlusconi sul bagnasciuga, permettendogli, passo dopo passo, illiberalità  e illegalità  sempre più gravi. Prima il duopolio Rai-Fininvest (poi Mediaset) che é il contrario di un assetto liberal-liberista perché ammazza la concorrenza e in un settore, quello dei media televisivi, che é uno dei gangli vitali di ogni moderna liberaldemocrazia. Poi un colossale conflitto di interessi che si espande dal comparto televisivo a quello editoriale, immobiliare, finanziario, assicurativo e arriva fino al calcio. Quindi le leggi “ad personas”, per salvare gli amici dalle inchieste giudiziarie, “ad personam” per salvare se stesso, il “lodo Alfano”, che ledono un altro dei capisaldi della liberaldemocrazia: l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Infine una capillare, costante e devastante campagna di delegittimazione della Magistratura non solo per metterle la mordacchia (che é uno degli obbiettivi, ma non l’unico e nemmeno il principale della cosiddetta riforma costituzionale), ma per instaurare un regime a doppio diritto: impunità  sostanziale per “lorsignori”, “tolleranza zero”, senza garanzia alcuna, per i reati di strada, che sono quelli commessi dai poveracci.

    Presidente del Consiglio, padrone assoluto del Parlamento e di quei fantocci che sono i presidenti delle due Camere, padrone assoluto del centro-destra, se si eccettua, forse, la Lega, padrone di tre quarti del sistema televisivo, con un Capo dello Stato che assomiglia molto a un Re travicello, Silvio Berlusconi é ormai il padrone assoluto del Paese e si sente, ed é, autorizzato a tutto. Recentemente ha avuto la protervia di accusare le reti televisive nazionali, che pur controlla nella stragrande maggioranza (ieri, in presenza del suo inquietante annuncio, si sono occupate soprattutto della neve), di “insultarlo”, di “denigrarlo”, di essere “disfattiste” (bruttissima parola di fascistica memoria), di parlare troppo della crisi economica e quasi quasi di esserne la causa (mentre lui, il genio dell’economia, non si era accorto, nemmeno dopo il crollo dei “subprime” americani, dell’enorme bolla speculativa in circolazione).

    Poi, non contento, ha intimidito i direttori della Stampa e del Corriere (il quale ultimo peraltro se lo merita perché ha quasi sempre avvallato, con troppi silenzi e qualche adesione, tutte le illegalità  del berlusconismo) affermando che devono “cambiare mestiere”.

    Questa escalation berlusconiana ci spiega la genesi del fascismo. Che si affermò non in forza dei fascisti ma per l’opportunismo, la viltà , la complicità  (o semplicemente per non aver capito quanto stava succedendo) di tutti coloro che, senza essere fascisti, si adeguarono.

    Ma sarebbe ingeneroso paragonare il berlusconismo al fascismo. Ingeneroso per il fascismo. Che aveva perlomeno in testa un’idea, per quanto tragica, di Stato e di Nazione. Mentre nella testa di Berlusconi c’é solo il suo comico e tragico superego, frammisto ai suoi loschi interessi di bottega.

    Una democrazia che non rispetta i suoi presupposti non é più una democrazia. Una democrazia che non rispetta le sue regole fondamentali non può essere rispettata. A questo punto, perché mai un cittadino comune dovrebbe rispettarla, anziché mettersi “alla pari” col Presidente del Consiglio? “A brigante, brigante e mezzo” diceva Sandro Pertini quando lottava contro il totalitarismo. O per finirla in modo più colto: “Se tutto é assurdo”, grida Ivan Karamazov “tutto é permesso”.

    Massimo Fini
    Marco Travaglio

  11. Cacchio! Per un momento ho avuto un brivido. Ma vuoi vedere che adesso lo fà , un gesto plateale magari frutto di qualche neurone golpista.

    Quando l’ho visto salire sulla scala ho creduto che alla fine ci fosse anche un cappio, se lo metteva al collo, il suo solito sorriso prefabbricato frutto di un attento studio maxillo facciale e poi giù, lanciato a peso morto tra il giubilo della folla e invece niente, solo un’illusione.

    Onestamente non capisco lo stupore sul candidato PDL, ovviamente é “imputato” in qualche cosa, come tanti altri e come il suo fondatore, credito essenziale per entrate a far parte del PDL. Chi ha la fedina penale linda e pinta, é incensurato, non ha processi pendenti, accuse, inquisizioni non merita di entrare in questo esclusivo “CLUB”. Potrebbe rovinare il buon nome di questa allegra combriccola di magnaccia.

    Certo, come non essere d’accordo con Roberto G. nell’osservare che l’opposizione non é che schiera nelle sue file stinchi di santo o cavalieri senza macchia e senza paura(non é il caso dell’Abbruzzo) ma riflettendoci, riflettendoci bene appare chiara però una cosa il PDL non é la soluzione migliore, e to lo dimostra di per se la già  povera(di argomenti) campagna elettorale del candidato del PDL, ombra di Berlusconi e ancora di più i metodi della campagna. E’ triste dover scegliere il male minore ma la politica italiana, causa in parte degli stessi italiani, non ci offre altro per ora. Chi ha votato i candidati che occupano le poltrone parlamentari? Si sono eletti da soli, pensa un pò che bel sistema democratico che abbiamo. Il dovere degli elettori, avendone la possibilità , é limitare i danni ed il PDL rappresenta invece un tornado in avvicinamento per l’Abbruzzo.

    La prima riforma che andrebbe fatta é quella Politica. Ma se aspettiamo che la fa lui! Quindi il primo passo é contrastare dove serve con l'”opposizione”.

    Un cosa veramente simpatica l’ha fatta il tizio stile kojak con la sbrilluccicosa latta sul giubotto. Il dipartimento che rappresenta, gli ricordo, é stato creato per fini antiterrostici non per polizia politica o guardia del corpo ad personam. Come pure la domanda rivolta a Di Vincenzo chiedendegli di andare a lavorare, ricordo al tizio che lui é sempre stipendiato dai contribuenti; e lui che lavoro stava facendo? Era al servizio dei cittadini o solo al servizio di qualcuno.

    L’unica cosa che mi sento dire é un augurio all’Abbruzzo nella speranza che non cada nelle mani del PDL.

  12. Quindi dobbiamo augurarci che vinca l’ammucchiata IDV,PD,PS,PdCI,PRC,VERDI e chi più ne ha più ne metta.

    Fantastica compagnia ci stanno pure i socialisti.
    E il PD poi. Ma come non si é sempre detto in questo blog che fa parte della casta pure lui? Coerenza chi era costei?
    A già  ma altrimenti vincono gli altri che sono peggio.

    Bene continuiamo così ad accontentarci del meno peggio che il futuro ci sorriderà .

  13. Caro Daniele,
    ho ricevuto questa e-mail da alcuni studenti calabresi con preghiera di diffonderla.

    LETTERA DI PROTESTA

    DANNO E BEFFA PER MOLTE FAMIGLE E STUDENTI CALABRESI

    FONDI EUROPEI PER BUONI PREMIO NON EROGATI

    COLPA DELLA REGIONE CALABRIA O DELL’UNIONE EUROPEA?

    Circa 25 mila studenti calabresi delle scuole medie e delle scuole superiori risultati beneficiari di borse buoni premio bandite dalla Regione Calabria con fondi europei, non hanno a tutto oggi ricevuto il relativo importo di € 1.200,00 come accredito sui conti correnti dei genitori. Tale accredito che doveva essere effettuato entro il 20 ottobre 2008, senza nessun giustificato motivo, ha subito, in queste ultime settimane, diversi rinvii tra cui l’ultimo al 15 febbraio 2009.

    Il danno e la beffa consistono nel fatto che alla suddetta data del 20 ottobre 2008, le famiglie di questi studenti beneficiari erano state invitate, come da bando della Regione Calabria, pena la revoca dell’importo di € 1.200,00 del buono premio, ad anticipare, spendere e a giustificare gli acquisti (di libri di testo e prodotti didattici tecnologici, computer stampanti ecc.) con le dovute ricevute fiscali e fatture varie.

    Molte famiglie avendo nel proprio nucleo familiare più studenti beneficiari, per non perdere i buoni premio, hanno fatto ricorso, addirittura, ai dei prestiti presso le banche per importi che vanno dai 1.200,00 ai 2.400,00 euro, pagandoci ovviamente gli interessi.

    Abbiamo provato a chiamare a dei numeri telefonici, appartenenti a dirigenti della Regione Calabria per avere delle spiegazioni in merito, come previsto da bando, ma dall’altra parte mai nessuna risposta. Provare per credere.

    Alla luce di tutto ciò PROTESTIAMO vivamente e con indignazione affinché vengano immediatamente accreditati tutti gli importi dei buoni premio, senza ulteriori ingiustificati rinvii e ritardi per non penalizzare ancora di più tutte le famiglie e gli studenti calabresi.

    Non vorremmo che tali fondi europei destinati esclusivamente agli studenti calabresi facessero la fine di tanti altri fondi spariti nel nulla!

    FIRMA

    Le famiglie e gli studenti calabresi

  14. Secondo me vince BERLUSCONI
    ed in tal caso sarebbe la PROVA che gli Italiani sono dei poveri minorati mentali (per scelta).
    Sono proprio curioso di vedere.
    Ad ogni modo non credo nella Democrazia, sistema politico che presuppone capacità  di giudizio in tutti.
    A mio modo di vedere i Popoli dovrebbero essere guidati da un gruppo scelto, come i Romani lo erano dal Senato.

  15. quando guardo la tv e vedo la folla festante in ogni città  o comizio di silvio mi viene sempre qualche dubbio..per fortuna ci sono questi video che dimostrano la realtà  dele cose. w la rete! w il diritto di dissentire!

  16. Gli abbruzzesi, essendo da poco usciti dallo scandalo sulla sanità , dovrebbero avere ben chiaro il concetto di legalità  e moralità .
    Anche ammettendo che la disinformazione non li aiuti ancora a capire chi é Berlusconi, semplicemente adottando il principio per il quale é immorale candidarsi alle elezioni avendo problemi con la giustizia, dovrebbero votare in massa Costantini.
    Queste elezioni sono un buon test per sondare se gli italiani stanno cominciando ad aprire gli occhi.
    Vedremo…

  17. anchio sono convinto che se il pdl(popolo dei ladroni) fosse spazzato via dall’abruzzo nel giro di 2 anni cambierebbero tantissime cose….ma dopo le elezioni di aprile mi rimane pur sempre molta paura…..se quegli inquisiti si accasassero anche in abruzzo sarebbe proprio segno che questo paese nn si riprendera’ piu’

  18. Concordo in pieno Dani che l’elezione di Costantini puo essere una svolta e deve essere una svolta come di pietro a dichiarato ieri domani l’abbruzzo dopo domani l’italia!!

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