Il conflitto d’interessi non riguarda solo la politica romana ma anche quella locale in regioni, province e comuni.
Il consigliere lombardo dei Verdi Marcello Saponaro ne denuncia uno, quello dell’assessore regionale all’ambiente Marco Pagnoncelli (Forza Italia) che ha costituito una società già dagli anni ’90 con la ditta Locatelli, specializzata in escavazioni, attenta per motivi professionali ai piani cave regionali.
Mentre il presidente lombardo Roberto Formigoni, saputo dell’imbarazzante situazione, ha chiesto a Pagnoncelli di rimandare il piano cave, é stato anche attivato un sito che ne chiede le dimissioni.
Il diretto interessato finora pare non aver ancora preso decisioni, Saponaro dice che se Formigoni intende candidarsi presidente del consiglio alle prossime elezioni politiche, non può permettersi questa figuraccia con un suo assessore.
Secondo Saponaro l’assessore Pagnoncelli é conscio di essere in conflitto d’interessi, tanto da non essersi presentato alla riunione della giunta che doveva approvare il piano cave della provincia di Bergamo, sua città di residenza.
Un caso come tanti (c’é anche Rinaldin in attesa di sviluppi di una storia di tangenti) che dovrebbe far riflettere su cosa sia il senso etico, a prescindere dalla posizione di Pagnoncelli, se debba appartenere alla formazione della persona prima che del politico e del partito di cui fa parte.
Ci si deve chiedere il perché un politico abbia il pelo di aspettare che sia scoperto in posizioni non corrette, prima che prevenire l’imbarazzante situazione che poi getta nel discredito anche l’immagine del partito (Forza Italia dei suoi tesserati inquisiti, mafiosi, in confliotto d’interessi o compratori di giudici ne ha fatto una causa politica al punto di esprimere regolare solidarietà con attacco ai magistrati a rimorchio).
Tuttavia, per chi crede ancora in una politica etica rimane certa una cosa: prima di recarsi alle urne sarebbe bene informarsi sulla condotta del candidato, e in tal caso, avere il coraggio di non votarlo a costo di sacrificare il proprio partito se quel politico ha già assunto comportamenti senza etica.
Sotto l’intervista.
3 pensiero su “Conflitto d’interessi per l’assessore regionale”
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P.S. perché non ci dai una mano anche tu a pubblicizzare la petizione
http://www.pagnoncellidimettiti.org
Grazie!
Marcello
Hai ragione caro naufrato, ma non per il Consiglio Regionale dove siamo stati scelti dai cittadini con la preferenza singola.
Non l’Assessore Pagnoncelli che invece é uno dei pochissimi “Assessori esterni”, scelti direttamente dal Presidente Formigoni.
Come dire… la scelta da parte del “Leader” non é sempre sinonimo di qualità …
E su questa scelta c’é un’altra chicca che potrai leggere domani sul mio blog.
Marcello
Bella testimonianza. Ma il problema (anzi, uno dei tanti) , in Italia, é che i partiti hanno espropriato ai cittadini il diritto di votare i singoli candidati. Si può solo votare il partito, e di conseguenza i candidati decisi dal partito. Questo é un nodo gordiano del nostro sistema. Nessuno ne parla più. Chissà come mai…