
«L’economia italiana è messa in modo molto diverso da come ce la raccontano i pessimisti in Italia. Non esiste un rischio del debito sovrano. Il blocco dell’Europa tiene». Giulio Tremonti da ministro del Tesoro, 16 aprile 2011.
«L’economia italiana è messa in modo molto diverso da come ce la raccontano i pessimisti in Italia. Non esiste un rischio del debito sovrano. Il blocco dell’Europa tiene». Giulio Tremonti da ministro del Tesoro, 16 aprile 2011.
“L’Europa può anche essere disposta ad allentare le maglie del rigore e in parte lo sta già facendo. Ma i Paesi ad altissimo debito pubblico, come l’Italia, non devono illudersi che il tempo dell’austerità sia ormai alle spalle: nessuno pagherà le montagne di debiti al posto loro.” Olli Rehn, Commissario agli affari economici a Bruxelles.
«l’incidente della battuta di Monti sullo spread a 1200 è rientrato perché il Pdl è fatto da gente seria e positiva, che pensa all’interesse del Paese». Angelino Alfano segretario del Pdl.
«Mancanza di lavoro e debito altissimo? Non ci sono solo le responsabilità della politica del passato. Ci sono le responsabilità del credito e degli imprenditori stessi, che forse devono avere un atteggiamento più volto all’investimento e alle aggregazioni che fanno economie di scala». Elsa Fornero, ministro del lavoro.
«Siccome l’euro è irreversibile, a mio parere, il movimento verso un’unione di bilancio, finanziaria e politica europea è inevitabile, e condurrà alla creazione di nuove entità sopranazionali. Il trasferimento di sovranità che ne consegue — ma preferirei parlare di condivisione — è al centro dell’attenzione in alcuni Paesi, mentre non lo è in altri. Ora, […]
«O l’euro cade, torna la re-nazionalizzazione e l’Unione Europea si disintegra, il che porterebbe a una drammatica crisi economica globale, qualcosa che la nostra generazione non mai vissuto. Oppure gli europei vanno avanti verso l’Unione fiscale e l’Unione politica nell’Eurogruppo. I governi e i popoli degli Stati membri non possono più sopportare il peso dell’austerità […]
“Il nostro debito pubblico, negli ultimi 10 anni, è cresciuto meno di quello di altri Paesi che oggi pretendono di dettare legge.” Paolo Romani, ministro dello Sviluppo economico, in riferimento alla Ue che ha commissariato il governo italiano.