Dopo la sbronza da sovraesposizione mediatica, le Sardine sono andate in malora. Il leader Mattia Santori riconosce che il progetto iniziale basato sulla «innovazione, purezza, coinvolgimento», s’è trasofmato in falangi auto-referenziali caratterizzate da «frustrazione e saccenza». «Sono conscio – scrive Santori sui social – che qualcuno preferisce farmi le scarpe e screditare me e le persone che mi supportano».

In realtà, le Sardine nate come sottomarca del Partito democratico per tentare di avvicinare nei sondaggi i 5 stelle, oltre che essere un movimento senza idee e senza progetti, hanno commesso diversi passi falsi: dapprima la foto coi Benetton alle prese con la revoca delle concessioni autostradali dopo il crollo del ponte Morandi che ha ucciso 43 persone. L’apparizione ad Amici di Maria De Filippi che già portò male a Matteo Renzi quando apparve in trasmissione col giubbetto-chiodo di Fonzie. La rovinosa proposta di Santori di istituire una tassa patrimoniale non gradita dai seguaci del movimento, il fallito raduno di Scampia suggerito da una serie di flop di piazza.

Ma soprattutto, il guaio delle Sardine è stato il progressivo sgonfio nei sondaggi di Matteo Salvini e della Lega, dimezzati dal lockdown che ha fatto schizzare l’indice di gradimento del governo Conte a oltre il 70%. Da qui la decisione di “congelare” un progetto già lontano nei ricordi popolari, voluto da un Pd che si ritrova comunque in salute al governo assieme a Conte, e per nulla timoroso di una Lega dilaniata dal danno di visibilità per la disastrosa gestione politica dell’emergenza Coronavirus in Lombardia.

Santori, alla luce dei «dissidi interni, le litigate per i post e le paranoie complottiste» approfitta della prolungata sordina per fare un passo di lato con un epitaffio di circostanza dedicato al funerale delle Sardine: “È necessario organizzarci, ma la struttura a cui abbiamo lavorato è oggettivamente precoce per un gruppo di persone che manco si fidano tra loro». Ecco, forse le Sardine sono più adatte ad Amici a parlare di gossip. Amen.

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